Felice
La professoressa gli ha detto
che il suo tema non è originale.
Kaiji non se ne capacita.
-Che ci hai scritto?- ammicca Norihito.
-Ho scritto di un uomo felice che mantiene la sua
felicità.- risponde l’altro, stringendosi nelle spalle.
L’amico scuote la testa –La felicità
non è originale.- precisa.
-No? E perché?- Kaiji non capisce.
-Perché si. E’ noiosa. Alla gente interessa
sapere la sofferenza che si prova prima di raggiungerla. Poi, niente più,
perché non la capisce.- sbuffa, distogliendo lo sguardo.
Il compagno inclina il capo -… E’ triste.- conclude.
-Già.- concorda lui.
C’è una pausa. Kaiji stringe la
presa attorno alla vita di Norihito, attirandolo a
sé, e le coperte scivolano giù dal letto, lasciandoli scoperti.
-Quindi- torna a dire Kaiji, poggiando la guancia sulla sua spalla –tu ci reputi
due persone noiose?- domanda, con espressione perplessa. L’altro si volta verso
di lui d’improvviso –Che vuoi dire?- borbotta, guardandolo.
Kaiji non muta espressione, e fissa gli
occhi scuri in quelli neri di Norihito, incrociando
le gambe attorno alla sua vita, strappandogli un mugolio di finta stizza, le
cosce che gli sfiorano i fianchi –Non sei felice?- sorride e chiude gli occhi,
perché sa che Norihito arrossirà e Norihito odia che la gente lo guardi quando
arrossisce.
Lo sente agitarsi tra le sue braccia e sbottare un “come
te ne esci deficiente” cercando di divincolarsi. Ma
lui non lo lascia –Comunque non mi interessa.- ragiona
ad alta voce, ignorando le proteste dell’altro –Che la felicità sia noiosa e
poco originale per gli altri.- allarga il sorriso –A me va benissimo così.- ed
affonda il naso nell’incavo del collo dell’altro, che ammutolisce.
-… Neh, Kaiji.- lo chiama dopo
un po’.
-Mh?-
-Tu sei felice?- chiede, a bassa
voce.
-Almeno quanto lo sei tu.- risponde lui, ridacchiando.
Norihito sorride, rilassandosi contro
il suo petto.
Allora deve
essere davvero la persona più felice del mondo.
*
Oh, salve! *A*
What is this (?).
Volevo scrivere una HamaKura, perché li shippo davvero
tanto, mi piacciono da morire e questa è l’unica situazione in cui Norihito non mi sta pesantemente sui maron-
amore lui <3 però non riesco a scrivere di Hamano
senza metterci in mezzo l’ottimismo o la felicità perché bhè,
io sono profondamente convinta che Hamano sia ottimista
perché lo è e basta. Non è una persona che si mostra felice
ma in realtà ha mille problemi. Per me è felice e basta, sa essere positivo e si, ha dei problemi anche lui, di certo, ma non
li nasconde dietro ad un sorriso, anzi, se ne ha bisogno ne parla
tranquillamente senza disperarsi. Per me è un esempio di positività, che
nonostante il suo vedere sempre tutto dal lato buono sa essere lucido, e non è
ingenuo, assolutamente. Mi rende un po’ triste il fatto che dietro ad un
comportamento come il suo molti vedano comunque una
persona che sopporta e si tiene tutto dentro, perché non succede solo con Hamano, ma con tutti i personaggi di questo genere. Invece, e forse sbaglio, voglio vederlo come un personaggio felice
e basta, ottimista e basta, diverso da tutti gli altri. Di personaggi
che hanno sofferto ne abbiamo una marea, perché dobbiamo
far star male anche lui e dobbiamo trovargli un lato oscuro. Un che sarà al
centro di vicende angstsose (?) perché tutti soffrono
ovviamente, ma che non usa la sua allegria come pretesto per nascondere questo angst, e anzi la usa come
mezzo per stare meglio e superare il problema. Oddio non so se si capisce ciò
che sto dicendo, spero di si- e sto andando fuori
tema-
Hamano è un personaggio happy
perché happy, la sua allegria è autentica e non nasconde nulla (in mio modesto
parere, ovviamente-), simply (?).
In questa fic, difatti, non so se
l’ho reso bene, è molto tranquillo. Norihito non
risponde “si, sono felice” alla sua domanda, ma lui non si dispera, perché per
me è consapevole della cosa. Ora, va bene, “felicità” è un concetto molto
complesso e una flash non può esplicarlo, ma ecco, io
sono una romanticona e dal mio punto di vista ‘sti due insieme sono felici skst-
*fugge via*
Poi per me Norihito è un tipo
che cerca di essere molto razionale (senza riusc-) e ok (?). E la cosa del
tema non so quanto abbia senso, ma insomma, non penso
che a molti interesserebbe la storia di un uomo perfettamente felice che
mantiene la sua felicità, proprio perché, ecco, non succederebbe niente. Di
solito interessa di più conoscere il percorso che si fa per raggiungerla, o
almeno così penso. E’ un discorso lungo e io sto prendendo troppo spazio--
Ok vado o mi uccidete e poi non riesco
a studiare storia- quindi, uh, grazie per aver letto, spero che questa piccola flash vi sia piaciuta <3
Alla prossima *regala sacher
torte
Greta.