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Autore: hiccup    12/12/2013    3 recensioni
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"Blaine poteva vedere il proprio riflesso negli occhi dell’altro: c’era dolore, delusione, furore, rabbia, invidia, gelosia, morte. All’improvviso si sentì male, le gambe gli vacillarono e la stanza intorno a loro cominciò a svanire a poco a poco. Si sporse in avanti, stringendo la camicia chiara del più alto tra le dita, ancorandosi a lui."
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(Seblaine)
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Blaine/Sebastian
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Autore: hiccup
Titolo: Che cos’hai fatto, Blaine?
Personaggi: Sebastian Smythe, Blaine Anderson, Kurt Hummel.
Rating: Giallo.
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico.
Avvertimenti: Slash, What If.
Note: Visto che c’è stato qualcuno che me l’ha domandato, ho scritto questa one-shot come seguito (o una sorta di seguito… non so se ho soddisfatto le richiesto… non credo) dell’ultima mia fanfiction, “Echo”, ed è per questo che sarebbe meglio – ma non è tuttavia necessario – se la leggeste prima di avventurarvi e bruciarvi la vista in questa cosina molto angst e senza senso. Non so che cos’altro aggiungere se non che mi farò perdonare prima o poi per essere così senza cuore con Blaine e Sebastian. I promise. Che, come la precedente, non è betata e che quindi le critiche e le correzioni sono ben più che benaccette. E che vi voglio tanto, tanto bene, naturalmente :3
Spero vi piaccia almeno un pochino :)
 
Buona lettura!
 

 
[ Ci tengo a precisare che NON odio né Kurt né la Klaine. Ecco, l’ho detto, per ogni ogni evenienza e per essere sicura. ]
 
 

 
 
 
 
 
Che cos’hai fatto, Blaine?
 
 
 

 
“Nel buio totale dietro i miei occhi chiusi, quella piccola pallida luce continuò a vagare molto a lungo, come uno spirito inquieto. In quel buio provai molte volte ad allungare la mano. Le mie dita però non incontravano niente. Quella piccola luce era sempre un po' più avanti delle mie dita.”
 
(Norwegian Wood - H. Murakami)
 
 
 
 
 
 
 
Senza di te non posso vivere,” Blaine artigliò il braccio di Sebastian con un’espressione disperata a deturpargli il bel volto abbronzato, “Sebastian, ti prego, ascoltami… Sebastian,” lo trattenne con fermezza nonostante i singhiozzi a squassargli il petto; i polmoni si contrassero violentemente mozzandogli il respiro, “non andartene… per favore,” supplicò con voce roca.
 
 
Sebastian provò a liberarsi dalle mani del moro, mordendosi il labbro inferiore con gli incisivi, ben deciso a non guardare il volto di Blaine.
 
 
“Ne ho abbastanza,” esclamò poi, tutto ad un tratto, voltandosi e fronteggiando il ragazzo che schiuse le labbra in un oh perplesso.
 
 
“Che… che cosa intendi?”
 
 
“Io ho rinunciato a tutto per te, mi sono innamorato di te, Blaine, e tu mi ripaghi così?”
 
 
“Sebastian, io… non capisco, ti amo anch’io e-”
 
 
Mi ami?” ringhiò Sebastian afferrandogli bruscamente i fianchi, attirandolo a sé e facendolo gemere, “tu mi stai tradendo,” soffiò con un filo di voce ad una spanna dal volto del moro, “mi hai già tradito,” aggiunse con una nota triste vibrante.
 
 
Blaine poteva vedere il proprio riflesso negli occhi dell’altro: c’era dolore, delusione, furore, rabbia, invidia, gelosia, morte. All’improvviso si sentì male, le gambe gli vacillarono e la stanza intorno a loro cominciò a svanire a poco a poco. Si sporse in avanti, stringendo la camicia chiara del più alto tra le dita, ancorandosi a lui.
 
 
“Non ti ho tradito, non potei mai tradirti,” ansimò tentando di mettere ordine tra il turbinio di pensieri che lo confondeva, che lo sbilanciava; ogni cosa iniziava a sfumare, i colori erano così accesi e vivaci che parevano bruciare le retine, il respiro di Sebastian contro le labbra tumide era freddo e i suoi palmi rigidi contro le ossa del bacino.
 
 
“Sebastian, non… non andartene,” balbettò la lingua impastata e le tempie che pulsavano dolorosamente.
 
 
Lottò per mantenersi lucido, ma la morbidezza del tessuto sotto le sue mani svanì, il fiato di Sebastian si congelò, tutte le luci si spensero e precipitò.
 
 
Cadde nelle profondità della terra.
Annegò nell’oscurità.
 
 

Mi hai già tradito, Blaine.
 
 
 
 
 
 
 
*
 
 
 
 
 
 
 
Blaine si svegliò di soprassalto urlando con tutto il fiato che aveva nei polmoni.
 
“Blaine! Blaine! Per l’amor del cielo, che c’è?” gridò una voce allarmata.
 
Il moro scattò a sedere sul letto matrimoniale e si portò i palmi al volto, imponendosi di respirare. Sono vivo, respiro… sono vivo. Vivo, si ripetè inspirando a fondo.
Trattenne il respiro per qualche secondo per poi espirare, socchiuse gli occhi e cercò di mettere a fuoco, ma le immagini riemersero bruscamente, con una fitta lancinante, da una zona del suo cervello: Sebastian, il suo respiro, il suo tocco, le sue parole.
 
 
“Sebastian,” sussurrò sbattendo le palpebre.
 
 
“Un altro incubo?”
 
 
Di nuovo quella voce calda e gentile a solleticargli l’orecchio; Blaine si voltò alla sua destra e corrugò la fronte.
 
 
“Blaine, tranquillo, era solo un brutto sogno,” gli sorrise Kurt portando una mano al volto sudato e bagnato di lacrime dell’altro, “non ti preoccupare, ci sono io qui con te. Sono qui, non temere.”
 
 
Non toccarmi!” strillò Blaine di riflesso sottraendosi di scatto alla carezza e alzandosi dal letto velocemente. Annaspò, avido d’aria, e osservò con sguardo orripilato il suo corpo e il giovane che dal letto ricambiava il suo sguardo con confusione.
 
 
“Tesoro,” iniziò Kurt trattenendo un sospiro, “non agitar-”
 
 
“No. No. No,” Blaine portò una mano alla fronte accaldata, gli occhi sgranati che dardeggiavano increduli e angosciati. Erano nudi. Lui era nudo. Kurt era nudo. Le lenzuola erano stropicciate e il collo e il petto nivei del giovane era marchiato da segni violacei.
 
 
No,” ripetè lasciandosi cadere in ginocchio sul pavimento, un nodo amaro in gola.
 
 
“Blaine,” la voce accorata di Kurt non lo sfiorò nemmeno. In lui c’era spazio solamente per il terrore, il panico e la vivida realtà. Sebastian era morto. E lui e Kurt… No.
 
 
 
 
 
 
Non è possibile.
Che cos’ho fatto?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
***


 
  
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