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Autore: cyrusaddicted    13/12/2013    2 recensioni
Sono passati sei anni da quando i fratelli Jonas si sono trasferiti, sei anni da quando Miley ha rischiato la vita. Sembra si sia tutto sistemato, eppure ci sarà qualcosa che scombussolerà la loro vita.
(E' il seguito di Stay With Me.)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8
 
MILEY
Era seduta sul divano ad aspettare Nick mentre la piccola stava giocando sul tappeto, non riusciva a non pensare a cosa stesse facendo Nick con il padre. Ormai si erano visti più volte e Miley era preoccupata che stesse prendendo seriamente in considerazione la possibilità di trasferirsi.
Sentì la bambina ridere e la guardò -Piccola hai fame?-.
Destiny smise di giocare e la guardò -No-.
Miley si bloccò un attimo, non l'aveva ancora sentita parlare. Destiny aveva detto la sua prima parola solo in presenza di Nick -Sei sicura?-.
-No- tornò a giocare.
Miley alzò un sopracciglio e la guardò curiosa -Imparerai a dire qualcos'altro oltre a no?-.
Destiny rise come se avesse davvero capito le parole della madre e la guardò di nuovo -No-.
Miley roteò gli occhi e sorrise, quella bambina aveva di sicuro preso il carattere da suo padre. Sperava solo che crescendo non l'avrebbe fatta disperare come lui.
Improvvisamente sentì la porta aprirsi -Amore?- urlò Nick.
-Sono qua!- rispose Miley.
Nick la raggiunse e le diede un bacio poi si avvicinò alla figlia e cercò di baciare anche lei ma Destiny lo respinse.
Nick la guardò fingendosi offeso -Non vuoi dare un bacio a papà?-.
-No!- la piccola rispose secca.
Nick scosse la testa ed andò a sedersi vicino a Miley, si misero a chiacchierare un po' poi Miley iniziò a rendersi conto che Nick stava passando più tempo a casa con loro, anche troppo. Non andava più al lavoro? Fino a qualche settimana prima si vedevano raramente, ora invece stavano sempre insieme. Non che la cosa non le piacesse, però era strano, così decise di chiederglielo e nel momento in cui finì di domandargli del lavoro lo vide irrigidirsi e capì che qualcosa non andava.
-Miley devo dirti una cosa- disse insicuro.
-E' successo qualcosa?- iniziò seriamente a preoccuparsi, magari aveva perso il lavoro e non sapeva come dirglielo.
-Beh ecco...ho chiesto le dimissioni- Nick abbassò lo sguardo vedendo Miley scattare in piedi.
-Cosa?! Perchè?- Miley aveva già intuito il motivo ma finché non lo sentiva dire da Nick preferiva non crederci.
-Ho preso finalmente la mia decisione...- guardò Miley sperando che capisse e che allo stesso tempo non si arrabbiasse.
-V-vuoi che ci trasferiamo a San Francisco?- si sentì delusa, non credeva avrebbe davvero deciso di trasferirsi. Quando aveva iniziato a parlarne pensava che sarebbe stato saggio ed avrebbe scelto di rimanere a Los Angeles, per quello non aveva detto nulla. Ma non credeva che avrebbe scelto l'opposto. Lei non voleva andarsene ma non voleva nemmeno ferire suo marito.
-Si, ma non subito. Prima andrò io a vedere com'è il lavoro- spiegò Nick.
Miley abbassò lo sguardo, sentiva le lacrime pungerle gli occhi e cercò di ricacciarle indietro. Era deciso, se ne sarebbero andati. Però prima le toccava stare qualche giorno senza Nick, non voleva ma doveva accettarlo.
Rimasero in silenzio per un po', nessuno dei due aveva voglia di parlare e Miley stava ancora combattendo per non far scivolare quelle lacrime pungenti lungo il suo viso.
-Mam-ma- Miley si era dimenticata che Destiny era lì con loro e quando finalmente la sentì pronunciare quella parola che tanto aveva aspettato la guardò felice.
-Amore ripetilo, dillo di nuovo- si avvicinò a lei.
Destiny capì che ciò che aveva appena detto la faceva felice così si sforzò e lo ridisse -Mamma-.
Miley si portò una mano davanti la bocca e questa volta non riuscì ad impedire alle lacrime di scendere, ma non erano più lacrime di tristezza. Erano lacrime di gioia, finalmente sua figlia dopo quasi un anno l'aveva chiamata mamma, sentì il cuore scoppiare di gioia e mentre ancora piangeva commossa abbracciò forte la piccola.
Nick rimase immobile a guardarle, aveva gli occhi lucidi. Sapeva che Miley stava aspettando quel momento da tanto così non si intromise e rimase seduto.
Miley si girò verso di lui -Hai sentito?-.
Nick annuì sorridendo -La nostra piccolina sta imparando a parlare-.
Miley prese in braccio Destiny e si sedette vicino a Nick appoggiando la testa sul suo petto -Quando partirai?-.
Nick le baciò la testa -Tra tre giorni, ho già parlato con papà. Starò lì dieci giorni poi tornerò qui e se sono soddisfatto dell'azienda nel giro di qualche giorno ci trasferiremo a San Francisco-.
Miley annuì leggermente -Ce la farai in tempo per il compleanno di tua figlia? Non puoi perderti il suo primo compleanno-.
-Certo che ce la farò- disse sicuro.
-Me lo prometti?-.
-Te lo prometto- strinse più forte a sé Miley e rimasero in quella posizione per un po' mentre la piccola giocava con i capelli della madre.

NICK
Il momento era arrivato, quei tre giorni erano passati davvero in fretta. Ripensò alla reazione dei suoi fratelli quando gli aveva detto della partenza. Kevin sembrava averla presa bene, certo, non voleva che il suo fratellino andasse a vivere lontano da lui, ma si dimostrò rispettoso verso la sua decisione. Il problema era Joe, lui era andato quasi in escandescenza. Sin dall'inizio gli aveva detto che era un'idea folle quella di andarsene ed era stato coerente dicendogli un'ultima volta che non era d'accordo con lui. La madre invece gli aveva solo detto che credeva in lui e che se lui pensava fosse la decisione più giusta allora lo credeva anche lei. Ma il giudizio che importava di più a Nick era quello di Miley. Anche se non aveva ribattuto, anche se non aveva detto nulla, Nick sapeva che le dispiaceva ed il fatto che avesse accettato senza provare a fargli cambiare idea gli fece capire quanto quella donna lo amasse.
-Amore sei pronto?- Miley si appoggiò allo stipite della porta e lo guardò mentre metteva le ultime cose nella valigia.
Lui chiuse deciso la valigia e la guardò -Certo- si avvicinò a lei -qualche ripensamento?-.
Miley gli sorrise dolcemente -No, vai- e lo guardò maliziosa -a meno che sia tu che non vuoi partire perchè sai che ti mancherò-.
Nick la prese per i fianchi e la avvicinò a sé -questo è sicuro- poi la baciò intensamente. Lo fece con così tanta passione da poter sentire ancora il suo sapore sulle labbra quando sarebbe tornato da lei.
Miley si staccò ansimante -Vai o tuo padre partirà senza di te- rise.
-Allora vado...- prese la valigia e si avvicinò alla porta, guardò un'ultima volta Miley poi abbracciò forte Destiny -Ciao piccolina-.
Destiny lo salutò con la manina -Tao- stava iniziando a parlare più spesso e non perdeva occasione per dire qualcosa.
Si staccò dalla figlia ed aprì la porta, guardò Miley e Destiny e disse -Fate le brave in mia assenza eh!- poi uscì e si chiuse la porta alle spalle.
Percorse il vialetto ed entrò in macchina di suo padre -Ciao papà-.
Il padre gli diede una pacca sulla spalla -Hai preso la decisione migliore-.
Nick annuì senza dire nulla, si appoggiò allo schienale del sedile e rimase in silenzio per tutto il tragitto verso l'aeroporto.
Stava finalmente dando una svolta alla sua vita, stava dando un posto più sicuro alla sua famiglia, ma una domanda gli sorse inevitabilmente in testa. Era pronto a tornare nella sua vecchia città?
Aveva faticato tanto per crearsi una nuova vita a Los Angeles ed ora stava tornando dove tutto era iniziato, doveva aveva sepolto il passato. Avrebbe di sicuro rivisto i suoi vecchi amici, avrebbe rivisto la sua famiglia ed avrebbe rivisto lei, Macy.
Sospirò ed insieme al padre salì sull'aereo che lo avrebbe portato a San Francisco, ci voleva poco per arrivare ma il tragitto sembrò interminabile.
Nick ripensò a Miley, aveva ragione, già gli mancava. Sorrise al pensiero, quella ragazza aveva sempre ragione.
Finalmente arrivò a San Francisco, all'aeroporto c'erano i suoi parenti ad aspettarlo, li riconobbe tutti anche se era passato del tempo. Tutti tranne uno, c'era una donna che non riusciva a capire chi fosse. Era alta, con una folta chioma bionda ed una corporatura esile. Nick continuò a osservarla mentre lei guardava sorridente Paul ed istintivamente guardò suo padre che le stava sorridendo a sua volta. Notò che la stata guardando come lui guardava Miley e capì che quella era sua moglie.
Come poteva anche solo aver pensato che fosse rimasto da solo tutto quel tempo? Era logico che si era rifatto una vita, era logico che si fosse dimenticato della sua ex-moglie.
Si avvicinò subito ai parenti e li abbracciò uno ad uno, poi rimase quella donna, la guardò insicuro ed aspettò che fosse il padre a presentarli, cosa che fece subito dopo.
-Nick, questa è Karen, mia moglie- disse sorridendo mentre la stringeva a sé.
Nick li guardò indeciso se comportarsi come il figlio che vorrebbe i genitori uniti e quindi rifiutare anche solo di parlare con quella donna, o di essere maturo ed accettare che il padre fosse andato avanti, proprio come aveva fatto sua madre. Esitò ed allungò la mano verso la donna sorridendo -E' un piacere conoscerla-.
La donna sembrò più sollevata, forse aveva proprio paura che Nick utilizzasse la prima tattica, gli strinse la mano felice e disse -Credimi, il piacere è tutto mio. Tuo padre non ha fatto altro che parlarmi di te e dei tuoi fratelli-.
Nick pensò che alla fine non era poi così antipatica come si dice delle matrigne, era una donna semplice ed educata. Non gli riuscì affatto difficile andare d'accordo con lei.
Dopo essersi presentato, prese la sua valigia ed insieme agli altri si diresse verso l'uscita dell'aeroporto, verso l'inizio di quell'avventura.
  
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