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Autore: linea_carmensita94    13/12/2013    0 recensioni
Oggi, per la nostra guida “Il cacio è di rigore” sono andato a provare le specialità de “l’Arcobaleno”, noto ristorante della regione Toscana, ma non solo … dietro a questo ristorante c’è una storia molto particolare. Tutti coloro che mi hanno consigliato di recensire questo posto, mi hanno parlato in particolar modo della proprietaria, Ginevra Cordelli.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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la regina dell’Arcobaleno

Ciao a tutti, i fatti e gli avvenimenti qui citati sono puramente casuali e frutto della mia invenzione. Spero che vi piaccia. Godetevela!

Oggi, per la nostra guida "Il cacio è di rigore" sono andato a provare le specialità de "l’Arcobaleno", noto ristorante della regione Toscana, ma non solo … dietro a questo ristorante c’è una storia molto particolare. Tutti coloro che mi hanno consigliato di recensire questo posto, mi hanno parlato in particolar modo della proprietaria, Ginevra Cordelli. Ginevra è molto conosciuta non solo per la sua famiglia, che lavora nel settore alberghiero da tantissimi anni, ma anche per la sua numerosa prole … infatti questa signora di 45 anni ha ben otto figli, nati da tre matrimoni!

Sono le 9:30 del mattino. Il ristorante, all’esterno, è giallo e dall’aspetto un po’ rustico e pieno di piante e fiori, sembra una trattoria. Appena entro, trovo due ragazze che sistemano la sala, divisa in due stanze. Una delle due ragazze mi accoglie con un sorriso smagliante:

. Dal riquadro della cucina noto due giovani ragazzi a lavoro, aiutati da un anziana signora e da un uomo. Il posto è accogliente, nella prima stanza c’è un camino e le due stanze sono piene di foto di famiglia. Arriva Ginevra la quale mi accoglie anche lei con un sorriso smagliante. È bella e solare, ha i capelli corti voluminosi di colore castano, gli occhi verdi e un paio di occhiali da vista. Dal suo fisico non diresti che ha partorito otto figli:

. Dopo i soliti convenevoli, ho cominciato la mia intervista …

ride.


<è cominciata nel 1987. Avevo 19 anni ed ero fidanzata da 2 anni con Mario, il mio primo marito. Eravamo innamorati e felici anche se a mio padre non piaceva molto Mario ma mi vedeva felice e quindi non batteva ciglio. La nostra vita è stata completamente stravolta quando ho scoperto di essere incinta! Avevo paura. La prima cosa che ho fatto è stata dirlo a Mario e poi ai miei genitori, in ogni caso dopo qualche giorno Mario mi propose di sposarlo. Rimasi spiazzata e sconvolta. Ero ancora una ragazza ingenua e inesperta della vita … ma soprattutto ero innamorata, per questo non riuscii a capire subito che quella proposta non era dettata dall’amore ma dal senso del dovere.>



< in quel periodo, hai conosciuto il tuo secondo marito se non sbaglio?>

< Esatto. Dopo quattro mesi dalla fuga di Mario, ho conosciuto Claudio, era venuto qui per mangiare e io li avevo preparato il pranzo. Era talmente soddisfatto che voleva fare i complimenti allo chef e dovette farli a me . Aveva 10 anni in più di me, era un avvocato. Mi è stato tanto vicino e mi ha fatto sentire speciale dopo tanto tempo … mi riempiva di regali, mi diceva che i miei occhi lo avevano stregato, sapeva della mia storia e quando poteva veniva al ristorante. Non ci ho messo molto a innamorarmi di lui … e poi a babbo e mamma piaceva e i miei bambini avevano bisogno di un padre. Nel 1990 ci siamo sposati con la cerimonia civile e, per la prima volta, avevo fatto un viaggio di nozze ( in Costa Azzurra). Questa volta le nozze furono in grande stile!>

Ginevra mi illustra alcune foto delle cinque case in cui ha abitato durante il suo matrimonio con Claudio. Delle ville!

<[ride] non credo che tutte le donne vorrebbero ritrovarsi a 23 anni con tre figli … ma apprezzo il complimento>

< il 1993 è stato un anno importante perché l’ " Arcobaleno" divenne famoso, i clienti piovevano dal cielo e, inoltre, arrivò il mio quarto figlio Gabriele … nacque con un mese di anticipo! Personalmente fu un anno importante perché il legame con mio padre divenne più forte. Mio padre non era molto felice di tutto questo successo perché … tanta gente che mangiava da noi erano persone di alto rango, non erano i nostri soliti clienti. Mio padre era un uomo molto semplice e un gran lavoratore ma sapeva che tutta questa popolarità era stata portata da Claudio … babbo, in cuor suo, aveva intuito che tra di noi non avrebbe funzionato anche se non aveva nulla da rimproverare a Claudio, come marito e come uomo … forse come padre, perché aveva paura che viziasse i suoi nipotini. Non aveva paura per Jacopo e Michela, perché non erano figli di Claudio … tante volte mi diceva: "non devi lasciare che tuo marito faccia tanti regali a tuoi figli. Metti caso un giorno vi lasciate? Tu non potresti offrirli lo stesso stile di vita!" e io che cercavo di banalizzare la cosa e mi stupivo del fatto che mio padre pensasse al divorzio! Vedi anche quando le cose con Mario non andavano bene, lui non aveva mai preso in considerazione il divorzio. Molto probabilmente aveva capito che non era l’uomo della mia vita. Mi ricordo, inoltre, che in quell’anno mio fratello Lorenzo si sposò con la sua storica fidanzata Cecilia. Stavano insieme da 5 anni.>

<è vero. A babbo fu diagnosticato un tumore ai polmoni. Per mamma fu un grande dolore! E anche per me, i miei fratelli e i miei figli … lo abbiamo assistito in tutti i modi e ci siamo anche indebitati per farlo curare … sai in quel periodo, le cose a "l’Arcobaleno" non andavano bene, improvvisamente il nostro ristorante non era più all’altezza dei signori che ogni fine settimana e durante le feste mangiavano da noi. Anche il mio matrimonio con Claudio cominciò a crollare … Claudio trascorreva sempre più tempo fuori casa, i litigi erano aumentati e il distacco tra Claudio e i miei figli divenne più evidente. Il crollo definitivo avvenne nel 1995, quando mio padre morì …>

con gli occhi lucidi, ci racconta di quel momento …

< com’è stato affrontare un secondo divorzio?>

< era caduta in depressione. Mi sentivo in colpa con Jacopo e Michela perché avevo fallito di nuovo, non ero riuscita a darli un padre. Per fortuna avevo il sostegno dei miei fratelli e di mia mamma. Anche gli affari in quel periodo non andavano bene. I clienti erano terribilmente diminuiti dopo la morte di babbo. Con la sua morte, io divenni la proprietaria, pensa la prima donna a dirigere "l’Arcobaleno … dovetti aspettare il 2000 per tornare ai bei tempi!>

< prima delle tue nozze, avevi ricevuto una notizia, vero?>

<… si. la mattina del 21 di Febbraio del 1998, mentre facevo colazione con Giorgio, cominciai a leggere il giornale. Una notizia attirò la mia attenzione: TOSSICOMANE DELLA ZONA VIENE UCCISO DAL SUO SPACCIATORE. Il suo nome era Mario Borelli. Mi cadde la tazza del caffè dallo shock. A quanto avevo saputo, Mario era diventato dipendente dalla cocaina e aveva avuto problemi con la legge. Qualche giorno dopo ci furono i funerali, la sua famiglia non si era disturbata a comunicarmi la notizia. Jacopo era arrabbiato perché avrebbe voluto conoscerlo, chiederli il perché non si fosse mai fatto vivo in tutti questi anni … finche un giorno Giorgio li disse: "se tu e Michela lo vorrete, sarò io vostro padre." E Jacopo lo abbracciò forte. Potevo sposare Giorgio anche con il rito religioso e così è stato. Il mio unico rammarico è stato che babbo non è sopravvissuto per potermi accompagnare di nuovo all’altare.>

sono un pò commosso dalla sua storia perchè ho percepito da subito l'affetto e l'unione famigliare che c'è in questa famiglia numerosa!

mi indica la cameriera bionda più robusta.

ride

< anche loro sono stati indirizzati alla ristorazione?>

<è stato un colpo da maestro!>

ride

.

< hai messo su una bella squadra, lo sai?>

< ho solo cercato di trasmetterli dei valori a me molto cari. Tutto qui ...>


con questo messaggio di buona fortuna, la saluto e la lascio tornare in cucina dove osserva i lavoro dei figli. Questa famiglia mi ha toccato il cuore e ammiro l'amore e l'impegno che hanno messo per questa attività famigliare che vive da anni e sa trasmetterti calore ...

A cura di Federico D'Ignazio.


Ciao a tutti!
Tanto per cominciare, ho scritto questa fanfic in base al mio lavoro di cameriera. E poi la protagonista è stata creata in base al mio ideale di donna che sa conciliare lavoro e famiglia (in questo periodo di crisi, c'è tanto bisogno di donne così).
spero che sarete clementi con le recensioni.

  
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