Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: Mary_the barefoot girl    13/12/2013    1 recensioni
Siamo negli USA, in una piccola città di provincia negli anni '60. La guerra in Vietnam è iniziata. Ray Casilang è un diciassettenne amante del rock'n'roll e della scrittura. Incontrerà Eddi, un ragazzo che riuscirà a diventare il suo migliore amico e con cui passerà momenti di gioia infinita, ma anche momenti strazianti.
Genere: Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tempo fa quando pensavo a questo libro lo immaginavo come una storia su di me. Ma poi ho pensato che senza delle persone che hanno fatto parte della mia vita non sarei l'uomo che sono ora. Certo, sarei comunque un uomo di 57 anni di nome Ray Casilang, ma sarei diverso. Non so se in meglio o in peggio, ma diverso. Quindi ho deciso che questo libro non sarà su di me, ma sulla mia vita. E perciò anche su tutti quegli uomini che mi hanno peggiorato o migliorato. 

Io sono nato in una piccola città dell'Oregon di cui non vi sto neanche a dire il nome. Era una di quelle città talmente insignificanti da non essere conosciuta neanche a 100 chilometri di distanza. Era una città in cui sogni e speranze non esistevano. C'erano lavoratori, ladri, disoccupati. Pochissimi negozi. L'unica cosa che abbondava in città era la tristezza. Tristezza perché le famiglie diventavano sempre più povere. Tristezza perché nonostante tutti pregassero, Dio non ascoltava. Tristezza perché se speravi di andartene da li per essere qualcosa di più di un operaio tutti ti guardavano da lontano pensando che eri e che saresti stato per sempre un buon a nulla. Quando pioveva non capivi se sui volti delle persone c'erano gocce di poggia o lacrime. Fabbriche che fallivano, fabbriche che portavano via una mano durante il lavoro. Precari che rubavano per andare avanti. Criminali che avevano sperato per anni di essere liberi, quando finalmente uscivano dalla loro cella cercavano di essere riportati dentro entrando con una pistola in un negozio perché dopo tanti anni non capivano più come si stava alle regole fuori da una gabbia. Un uomo che si chiama Perkins, Jarod Perkins, è stato sbattuto dentro per omicidio e l'anno scorso è uscito dalla prigione dopo trent'anni. Ma dopo pochi mesi è entrato nel negozio di alimentari di Ryan Brown e gli sbirri se lo sono ripreso, non so per quanto starà ancora con loro però. C'erano anche parecchi alcolizzati. Ryan Brown lo era e anch'io. Ora sono migliorato ma mi capita ancora di tremare e quando succede dico ai miei compagni di cella che è per il freddo, anche quando fuori ci sono 40 gradi. Può sembrare una cosa stupida, ma quando sei malato come me convincersi che tutto vada bene ti può portare alla salvezza. Si, avete capito bene, di cella. Anch'io sono in gabbia, da qualche anno ormai. Omicidio. Ma il perché è meglio che non ve lo dica adesso. Però non c'erano sono solo criminali in quella città, insomma, qualche cuore buono esisteva. Ora non me ne vengono in mente ma appena me ne ricorderò qualcuno ve ne parlerò. Io abitavo con la mia famiglia al 404 di Stud Street. Mia madre si chiama Rose Evans e lavorava all'ufficio postale. Mio padre si chiamava Henry Casilang ed era uno di quegli operai danneggiati dalle fabbriche. A lui la fabbrica rubò l'udito. E infine c'è la persona più importante della mia famiglia: mio fratello, Danny Casilang. Mi piaceva da matti giocare con lui da piccolo ma crescendo siamo stati insieme sempre meno perché lui aveva i suoi amici e io i miei. Però nel fine settimana andavamo spesso a pescare insieme giù al fiume che tutti noi chiamiamo Thunder. Avevamo sempre i nostri cappelli degli Yankees, io blu e lui nero. Amavamo il baseball, era stato nostro padre a passarci questa passione. Henry Casilang era capitano della squadra di baseball del liceo. Sognava di diventare un giocatore importante. Uno di quelli così famosi che si inventano una loro mossa quando fanno un fuoricampo, una mossa che viene imitata da tutti i ragazzini d'America quando giocano a baseball con i loro amici nei giardini delle loro case. Ma poi mia madre rimase incinta di Danny e mio padre dovette cancellare dalla mente tutte quelle coppe, medaglie e urla per lui dai tifosi e trovarsi un lavoro. Il vecchio Douglas Reynolds gli diede un lavoro nella sua fabbrica di plastica e ora sta ancora lavorando li. Tutta la vita li dentro, tutta la vita a fare esattamente gli stessi movimenti, 11 ore al giorno. Impazzirei, ne sono sicuro. Io volevo di più dalla vita. Ma questo non potevo dirlo a nessuno, non era vista bene la speranza. Potevo parlarne solo con Danny o con i miei due amici, Johnny Lane e Billy Handerson. Loro erano quegli amici che riescono a farti ridere anche nei momenti più terribili, se non ci fossero stati mi sarei sentito come se mancasse una parte di me. Mi sarei sentito come Bruce Springsteen senza Little Steven e Big Man. Però mi mancava qualcuno nonostante tutto. Qualcuno con cui parlare seriamente una volta tanto, qualcuno con cui condividere la mia passione per il rock'n'roll, qualcuno che ascoltasse le mie storie senza annoiarsi dopo neanche due righe. Sentivo continuamente di averne bisogno, ma non sentivo con altrettanta forza che quel qualcuno sarebbe arrivato da me a momenti. Non sentivo che sarebbe arrivato quando meno me lo fossi aspettato. Ma sapevo che se fosse arrivato mi avrebbe cambiato la vita. E avevo ragione, eccome se l'avevo. 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Mary_the barefoot girl