Questa poesia è stata scritta il giorno in cui mi sono laureata. Sembra triste, ma forse è solo malinconia per la fine di un percorso. Non sono forse la persona più adatta ad analizzarla quindi lascio a voi il piacere.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Pittata di rosso,
bambolina di carne
già grande. Cammini
in scarpe infantili,
forse strette, le butti.
Poi corri, poi cadi.
Abiti brillanti,
di pizzo e merletti,
li strappi per finta ma
vestita di pelle a stracci,
sei sbagliata, sformata,
in colori stridenti e tristi.
Gli specchi non mentono,
ma tu non vedi ciò che dicono
e scoraggiata non ti accorgi,
che nel perderti ti trovi.