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Autore: voxes    14/12/2013    2 recensioni
"C'erano cose che volevo dirgli. Ma sapevo che gli avrebbero fatto male. Così le seppellii e lasciai che facessero male a me perché delle persone non ci si deve semplicemente innamorare, bisogna avere anche la pazienza di prendersene cura."
Genere: Azione, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Per ricordare.
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“E quando tutto questo sarà solo un ricordo, quando sedici anni saranno diventati trenta, quando la sveglia delle sette non darà più così fastidio, quando saremo grandi, quando il futuro che stiamo temendo oggi sarà presente, cosa penseremo di questi anni buttati a insicurezze e paure?”
 
 
 
 
10 febbraio, 1945
 
 
Mi dirigo in camera mia seguita da Céline ed Hanna. Tra qualche ora saremmo dovute partite per l’isola e mamma é peggio di una fontana.
Céline si siede sul mio letto. “Finalmente siamo salite, non riuscivo più vederla piangere.” Mi trovai a ridacchiare, solitamente era la biondina a non amare quelle situazioni, ma mia madre questa volta era stata proprio insopportabile. Hanna annuì, sistemandosi il vestito azzurro buono.
Mi appoggio al balcone e mi faccio passare la Hanna una sigaretta che tira fuori dalla sua borsa rossa.
Mi giro e apro la finestra. “Sono proprio le ultime ore.”, dico con malinconia.
Hanna mi raggiunge e fa uscire del fumo dalla bocca. “Non vedo l’ora di andarmene.”
Annuisco e guardo l’orizzonte. Sono appena passate le undici e la fine della giornata mi sembra talmente lontana.
Pizzico la sigaretta con l’unghia per far cadere la cenere e prendo un’ultima boccata di fumo. Spengo la sigaretta sul posacenere e faccio uscire tutto il fumo che ho nei polmoni.
Prendo le mie valigie a mano, spronando le ragazze a fare lo stesso. “Dobbiamo sbrigarci, tra un’ora e mezza abbiamo l’aereo ad Austin.” .La castana sbuffa buttandosi all’indietro sul mio letto.
“Alza quelle chiappe!” dice Hanna, tirandole un braccio dopo aver buttato la sua sigaretta. L’altra si tirò su svogliatamente dopo un paio di strattoni e prese l’ultima sua valigia dicendo: “Spero solo che non si metta a piangere un’altra volta.”. Inutile dire che ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere.
Joel e Dana ci sono venuti a prendere come previsto. Carichiamo le valigie nel furgoncino bianco che deve portarci fino alla capitale.
Mi volto e guardo mia madre abbracciata a mio padre, alla loro spalle la nostra casa rossa. L’omone con la barba bianca allarga un braccio, invitandomi ad andare da loro. Vedo mia madre, a cui cadono alcune lacrime e la tentazione anche per me è grande.
 
 
Scendiamo immediatamente dall’auto del ragazzo di Dana non appena arrivate all’aeroporto.
“Non vedo l’ora di arrivare lì, ma ve lo immaginate? Noi insieme a fare quello che più ci piace!” dice Hanna con un paio di occhi sognanti che mai le avevo visto indossare. Sorrido anch’io nel vederla così contenta.
Céline si guarda attorno, cercando l’entrata dell’edificio mentre Dana riabbraccia per l’ultima volta Joel.
Io e la bionda prendiamo più valige che possiamo, per poi incamminarci seguendo le indicazioni della castana.
Cosa ci faranno fare quando saremo lì?, penso mentre supero l’ingresso.
Sarà più semplice vivere lì?, mi chiedo mentre vedo le ragazze sorridere mentre facevamo la fila.
La mia mente si riempie sempre più di domande mentre mi siedo sul mio posto prenotato. Appoggio la testa sul piccolo finestrino e guardo il Texas per l’ultima volta.
L’eccitazione è alle stelle quando l’aereo si alza in volo. L’ultima frase che sento è di Dana: “Credevo rimanesse per sempre solo un sogno.”
 
 
La voce di Céline mi sveglia, apro gli occhi e capisco che subito dopo saremmo atterrati. La ringrazio per avermi svegliata e lei risponde con un sorriso mentre si appoggia a me. “L’avresti mai detto?” chiedo. Lei alza la testa guardandomi, capisco che non mi ha capita quando incontro il suo sguardo. “Intendo, nemmeno Dana credeva che l’avremmo fatto sul serio.”, le dico. Lei si riappoggia a me, dicendomi soltanto che aveva sempre immaginato la sua vita in mezzo al deserto.
 
 

Note d’autore.
Chi non muore si rivede, no?
Allora, dal momento che le tre recensioni sono state raggiunte, ma poi una è stata cancellata, ho pensato comunque di postare un capitolo di passaggio. A me non piace molto ma non importa, dai ;)
Dal prossimo inizierà la storia vera e propria. Per ora cosa ne pensate? Vi piace il mio intento? Quello che scrivo? Avete dei consigli da darmi? BEN VENGA, SCRIVETEMELO NELLA RECENSIONE!
Comunque so che in questo periodo sono stata assente e che potevo scrivere prima, ma quest’anno ho il trimestre, dunque mi hanno messo tantissime verifiche e non sapevo più dove sbattere la testa. :c
Comunque ora sono qua, e aggiorno superate le tre recensioni come sempre.
Baci, #nondrogatevi #peaceandlove #staystrong
Linda.

 
  
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