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Autore: Mirko Gavelli    15/12/2013    0 recensioni
Bella, Edward e gli altri sono stati sfidati dai Volturi dopo che i nostri avevano ucciso Cyris.
Bella e gli altri, però, non possono smettere di vivere, Renesmee avrà le sue incertezze e farà passi da gigante nella sua storia con Jacob.
Ognuno avrà un ruolo preciso in questa storia, il degno finale di questa saga speciale che mi ha catturato tempo fa. L'infinito di Edward, Bella e Renesmee è minacciato, non solo dai malvagi Volturi, ci saranno altre sfide e sorprese, spero vi piaccia e vi auguro una buona lettura e tante emozioni in quest'ultimo viaggio nel mondo di Bella e Edward.
Genere: Horror, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlisle Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Edward, Carlisle/Esme, Jacob/Renesmee
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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1
La nostra isola

Edward

Sposto il gancetto della cintura della barca e
prendo la mano di Bella.
Le sue mani sono così soffici e vellutate, mi se-gue fuori dalla barca e scendiamo vicino alla nostra villa privata.
«Sei pronta signora Cullen?»
«Pronta per cosa?»
«E' un'ora che ti guardo…»
«Un'ora? Così poco?»
Lei mi guarda fintamente smorfiosa. Sento i suoi respiri su di me, anche se siamo lontani di qualche metro.
Mi avvicino alla casa e con la chiave apro la porta e invito il mio amore a entrare prima di me.
«Non hai perso le buone maniere vedo…»
«Non le perderò mai con te tesoro mio»
Lei sorride e la seguo dentro.
Ha un vestito molto carino, un completo marro-ne scuro, fatto su misura, con le spalle scoperte.
In Australia faceva caldo, si stava bene, qui all'Isola D'Esme non c'è un clima estivo.
Mi avvicino a Bella e gli metto un velo sulle spalle, lei sorride e annuisce ringraziandomi.
Le bacio la tempia sinistra e mi dirigo verso la cucina con la valigia, una piccola borsa con dei ghiaccioli per mantenere il sangue che ci servirà in questi giorni di svago.
«Dobbiamo chiamare Renesmee…»
Bella si morde un labbro mentre sistemo le sacche di sangue nel frigorifero.
Mi giro verso di lei e annuisco, con un cenno le
rispondo:
«Tra un po’, voglio farti un po’ di coccole ades-so…»
«Come sei dolce Edward Cullen…»
«Mai come te Isabella Swan…in Cullen»
Bella ride di gusto, adoro le sue labbra quando s'inarcano in questa maniera, la sua solarità mi cattura sempre, mi sento fortunato a farne parte.
Smette di sorridere e mi guarda, con quello sguardo serio e corrucciato.
«Cosa c'è che non va Edward?»
«Niente…pensieri d'amore…»
Bella corre velocemente verso di me e mi bacia lentamente, sento le sue mani sulla mia schie-na, non mi fa più male da tempo ormai.
Bella continua a baciarmi e io chiudo gli occhi.
Mi faccio trascinare da lei, in un vortice sensuale e pieno d'amore.
Mentre mi bacia, lei continua a sussurrarmi:
«Quanto ti amo…Ho voglia di te…non dire di no adesso…»
«Non posso…»
Bella smette di baciarmi e mi guarda, il suo volto è serio adesso.
«Non posso smettere di avere voglia di te!»
Il suo sorriso torna in un istante.
«Sei sempre il solito… Vieni andiamo di là.»
Bella si toglie i sandali e m'invita a seguirla in camera da letto.
La camera è molto spaziosa, è stata ricostruita diversi anni fa, la prima volta…quanti ricordi.
Bella mi guarda e accenna un sorriso gi-randosi, io non posso non ammirare il suo sedere, mi sento un pochino imbarazzato.
«Edward…mi slacci il vestito?»
Io scuoto la testa un attimo e annuisco.
«Certamente»
Le slaccio i due bottoni che legano la cerniera del vestito dalla nuca e la tiro giù.
«D'accordo Signora Cullen… ora può togliersi il vestito…»
Bella si abbassa il completino rimanendo in reggiseno e mutandine scure, lei si gira e nota il mio imbarazzo misto a compiacimento.
«Sei proprio un guardone sai?»
«Scusa Bella, non riesco a non guardare la per-sona più sexy del mondo…»
«Sexy? Hai bevuto troppo vino invece del san-gue?»
«Dico solo la verità…»
Bella mi sorride e si avvicina a me. Inizia a slacciarmi i pantaloni.
Io sorrido imbarazzato, lei si morde il labbro quando si slaccia l'ultimo bottone.
«Ora Signor Cullen, deve togliersi i panta-loni…»
«E se non voglio?»
«Sarò costretta a toglierglieli con la forza…»
«Non mi faccia del male!»
Faccio una faccia fintamente preoccupata e lei mi abbassa i pantaloni e rimango con la cami-cia blu e le mutande, mi strappa in un colpo la camicia, rimango a petto nudo di fronte a lei.
La baciò delicatamente mentre mi le slacciò il reggiseno e velocemente corre via verso il letto mettendosi dentro le coperte.
Mi sorride maliziosa mentre la guardo e m'invita a togliermi le mutande.
«Forza signor Cullen, non ti azzardare a venire qui con i tuoi poteri, voglio che ti spogli davanti a me… voglio vederti davanti a me…»
Sorrido sornione, e le punto il dito.
«Chiudi gli occhi…»
«Non fare scherzi…»
«Non ti preoccupare.»
Lei chiude gli occhi e io mi tolgo le mutande ri-manendo completamente nudo, sento il mio sesso ingrandirsi, la mia eccitazione sta aumentando.
«Apri gli occhi Bella…»
Bella apre gli occhi e inizia a guardarmi, dalle gambe passa al mio pene, lo guarda sorridendo e mordendosi le labbra, sento un brivido, il suo sguardo mi provoca sensazioni forti.
«Non c'è male… complimenti Edward… Vieni qui… e fammi sentire quanto mi ami…»
«Ti farò sentire in paradiso e oltre…»
Lei sorride mentre entro nel letto e la bacio for-temente sulle labbra, la mia erezione e al mas-simo, ho voglia di fare l'amore con lei.
La bacio mentre lei mi tocca tra le natiche, sen-to la sua voglia di essere penetrata nelle sue mani.
Mi assiste inserendo il mio membro tra le sue cosce umide. Spingo lentamente e sento i suoi sospiri sotto di me.
Bella mi riceve così, guardandomi negli occhi, occhi vogliosi di me.
«Più forte amore…»
mi sussurra la mia Bella.
Aumento il ritmo, da dolce inizio a essere più vigoroso.
Sento il mio membro sempre più duro, lei è in estasi.
I suoi gemiti si uniscono ai miei ed ecco che ar-riva il suo primo orgasmo.
Il suo nettare esce lentamente e scivola tra le sue cosce sempre più umide dal sudore e dalla voglia.
«E' bellissimo!»
ansima la mia donna, lei mi guarda mentre con le mani m'invita a cambiare posizione.
Si mette sopra di me e mi guarda sorridendo.
Lei si abbassa e baciandomi il petto, l'addome e l'interno coscia mi provoca una sensazione da brivido.
Bella inizia a leccare la parte più profonda tra il mio pene e l'interno coscia, inizio a gemere più silenziosamente.
Lei mi guarda ed io appoggio la testa sul cusci-no.
Bella inizia a leccare lentamente il mio pene, la sua lingua conosce a menadito il mio membro.
Lo sento indurirsi, lo sento pronto a esplodere, lei continua a leccare, poi con la mano inizia a masturbarmi succhiando dolcemente il mio pe-ne.
Sono in estasi completa e dopo un po’ di tempo sento che sto per esplodere.
Ho un orgasmo favoloso, lei riceve il mio seme, dolce, copioso. Bella gusta il mio piacere, in-goiandolo e leccandomi continuamente il pene, questo mi fa impazzire. Sono in estasi, lei sale su di me, so benissimo cosa vuole.
Facciamo l'amore così, senza pause, senza con-trollo. La nostra passione è irrefrenabile.
Godiamo di ogni istante fino all'ultima goccia di piacere.
La notte passa e Bella dorme su di me, la nostra estasi ci abbraccia completamente.

 


Renesmee

Sono seduta sul letto e aspetto Jacob, sono ve-stita con una piccola vestaglia, sto per fare l'a-more con lui. Ho un po’ di timore.
Non per lui, è che dopo l'arrivo di Felix mi sento sempre stressata e non riesco a godermi niente.
Jacob entra sorridendomi ed io accenno una smorfia e lui, a torso nudo, si avvicina a me.
«Ehi sei pronta?»
Inizia a baciarmi dolcemente, io, però non rie-sco a fare di meglio che mettergli le mani sulle spalle.
Lo fermo e lo guardo negli occhi, sono triste.
«Che succede Nessie?»
«Non ce la faccio… sono troppo stressata, penso ai Volturi. Non riesco a rilassarmi!»
Jacob è deluso ma fa finta di non esserlo e mi bacia sulle labbra.
«Va benissimo, non ti preoccupare. Avremo tut-to il tempo possibile»
Lo bacio e mi appoggio sul suo petto caldo e in-vitante. Cerco di addormentarmi e così avviene.
Mi alzo la mattina dopo e noto che Jacob non c'è, San Francisco è una città molto bella ma senza di lui è una città come le altre per me.
Mi alzo dal letto e sul pavimento vedo una stri-scia di sangue, la percorro preoccupata.
Il sangue mi porta fuori dalla casa che ab-biamo affittato, ci sono corpi ammassati. Sono i miei genitori, il nonno Charlie e i miei nonni, Jacob è quello che sta più in cima in questa piramide mortale.
Corro verso di loro e mi accorgo che Aro è dietro di loro.
«Ah. Sentivo che ne avessimo lasciata uno… Renesmee… che nome buffo!»
«Maledetto! Che cosa hai fatto! Non è il mese stabilito! Impostore!»
«Lo so ma i Volturi si fanno le regole da soli, dovresti saperlo Renesmee… comunque questo è solo un sogno tesorino mio…sappi che tra due mesi e tre giorni diventerà realtà. Tu sarai l'ultima a morire! Poi ci chiederai pietà e noi quali esseri generosi, ti accontenteremo!»
Mi sveglio di colpo e Jacob e con me, si sveglia anche lui e mi chiede:
«Renesmee! Che succede? Un altro brutto so-gno?»
«Il tuo scacciapensieri non funziona più…»
«Vieni qui, ti proteggerò io…»
Mi stringe ed io lo abbracciò fino ad addormen-tarmi nella sua protezione.

 

Bella
-68 giorni all'arrivo dei Volturi…

Il sole ci sta illuminando come al solito, qui all'isola di Esme, la luce arriva come un vortice illuminante, mi piace sentire il brillio sulla mia pelle, mi aiuta a prepararmi per la giornata, oggi è l'ultimo giorno di vacanza qui, domani torneremo a casa, lo stesso giorno in cui Renesmee e Jacob torneranno da San Francisco, sono stati una settimana da soli, spero che non abbiano fatto danni.
Edward sta preparando la valigia, che bello che è con quei pantaloncini e quella camicetta leggera, è proprio un uomo fantastico. Il mio uomo.
Edward si avvicina e mi sorride, mi porge una tazza, c'è un po’ di sangue dentro.
Un sorso e mi sento già rigenerata, la giornata sarà delle migliori, per un po’ dimentico che i Volturi ci hanno sfidato ufficialmente…
«Che succede Bella?»
«Pensavo ai Volturi…»
«Che pensiero inutile, vieni qui, non ci faremo rovinare l'esistenza da quei mostri…»
«Disse il mostro…»
Edward sorride e mi bacia dolcemente, tengo le sue braccia nelle mie e lo abbraccio delicata-mente.
«Non mi dire che ti sei fatto il bagno senza di me?»
«Scusa Bella ma eri stremata, dovresti dormire sai?»
E' sempre così ironico su questa storia che i vampiri non possono dormire, almeno per i Cullen è così…
«Sai come mi manca dormire amore… Oppure appoggiarmi sul tuo petto e addormentarmi…»
«Puoi sempre farlo per finta sai?»
Io gli do un buffetto sulla spalla e gli sorrido, il cellulare suona e corro con le mie doti da vampira verso di esso e lo prendo, è Renesmee.
«Hey! Ciao amore mio!»
saluto la mia piccola che sta partendo per Forks, in meno di poche ore sarà già lì.
«Mamma, ciao come sta andando la vacanza?»
«Tutto bene e tu piccola mia?»
«Benissimo, stiamo tornando a casa.»
«Si? Allora domani ci vedremo, partiamo anche noi oggi, Papà ti saluta!»
Edward sorride mentre prende un paio di coltelli per la nostra colazione al bacon, siamo pure sempre dei tradizionalisti!
«Jacob sta preparando la motocicletta, mi man-chi mamma, devo parlarti»
«Certo tesoro mio, arrivo e parliamo non ti preoccupare. Vuoi parlare con papà?»
«No, lascia stare…»
io annuisco e faccio una mezza smorfia e saluto la mia bambina, che mi sembra diversa.
Non vorrei che avesse fatto qualcosa con Jacob, e si vergogni di dirmelo.
«Allora vado mamma, Jacob ha preparato tutto, ci vediamo domani, ti chiamo quando arrivo ok?»
«Certo piccola mia, stai attenta!»
«Si mamma, ciao.»
«Ciao amore…»
chiudo il cellulare e vedo Edward un po’ sulle sue, mi avvicino e lo bacio sulla spalla.
«Non vuole parlare con me?»
«Dai! Non essere triste adesso, sono cose da donne…»
«Donne? Che ha fatto con Jacob?»
«Ehi! Nostra figlia è una brava ragazza!»
«Anche Jacob! Non vorrei che si fosse approfit-tato di lui!»
Scoppiamo in una risata assurda come le nostre frasi e ci baciamo ancora.
Gli sussurro parole dolci appoggiando la mia fronte alla sua.
«Vuoi mancarmi di rispetto un po’?»
«Cosa intendi per mancanza di rispetto?»
«Tanto spropositato sesso…»
«Signor Cullen! Come si permette! Sono una signorina di diciotto anni!»
«Diciotto più otto…»
Lo bacio appassionata come sempre e gli tocco il sedere, come mi piace farlo.
«Isabella! La deve smettere di provocarmi!»
Io sorrido sorniona e mi giro prendendo la pa-della con il bacon, abbrustolito come piace a noi.
Sento le mani di Edward sul mio didietro e sor-rido, mi bacia la nuca e chiudo gli occhi, mi sa-rei fatta prendere in quell'istante ma non posso, mi giro e lo guardo sorridendo.
«Sei proprio una birbantella sai?»
«Birbantella? Siamo nel XXI secolo Edward!»
«Ahahahha ti amo!»
«Anch'io… ti amo più di ogni cosa!»
Lo bacio e sistemo il bacon nel piattino sul tavolo in cucina, quante volte abbiamo fatto l'amore qui… solo il pensiero mi fa sorridere.
«Che pensi? Perché sorridi?»
«Vecchi ricordi…»
taglio corto mangiando un po’ di bacon, sa-porito e delicato, come piace a me.
Edward mangia delicatamente il suo bacon senza proferire parola, adoro la sua compostezza, mi piace guardarlo mentre mangia, a dire il vero lo guarderei sempre, che ci posso fare, lo amo.
Edward continua a masticare a bocca chiusa, allora gli chiedo:
«Quando partiamo?»
«Tra un paio d'ore, adesso andiamo a caccia, abbiamo finito le sacche… Ho visto dei conigli mentre mi facevo il bagno…»
«Conigli? Strano!»
«C'era un allevamento qui, sono scappati quando gli allevatori sono andati via…»
«Capisco»
Mi alzo e prendo il mio e il suo piatto, lo bacio sulla mano e inizio a lavarli velocemente.
Edward prende la valigia ed esce per siste-marla nella Jeep, la nostra fiammante macchina enorme.
Inizio a canticchiare mentre sistemo i piatti nel lavello, una canzoncina del momento, non riesco a toglierla dalla mente.
Edward si avvicina e sorridendo commenta:
«Sei fissata con questa canzone?»
«Colpa tua! Non volevi ascoltare i Poets!»
«Mmm e sarei io la fissata?»
Lui fa una smorfia, sembra un bambino quando fa così, lo adoro ancora di più.
«Dai cantante! Andiamo a caccia!»
Gli sorrido mentre gli chiedo:
«Il fucile? L'hai preso?»
«Spiritosa… ti basta questo fucile?»
I suoi denti fuoriescono un po’ e mi fa vedere la sua natura vampiresca, è strano… non riesco a sentirmi ripugnata da questo, siamo fatti così.
Siamo vampiri, non siamo umani, l'unico mio cruccio è che i vampiri non hanno le stesse ne-cessità degli umani.
Noi non dormiamo, non ci ammaliamo, non in-vecchiamo e soprattutto non siamo mai stanchi di fare l'amore, questo non è un cruccio… ap-punto.
Adoro essere una vampira, lo sono da otto anni ormai, e conto di esserlo per sempre, quel sem-pre che sto vivendo con lui, il mio Edward, la mia ragione, il mio tutto. Lo seguo ed entro nella Jeep, la natura ci chiama, la natura da predatori quali siamo.
Edward si mette al posto di guida e mi sorride, E' pronto per andare a caccia di animali, pur-troppo non potrò cacciare i leoni di montagna qui.
Me ne farò una ragione, almeno credo.
Edward mi porta fino alla foresta e si ferma, mi guarda:
«Sei pronta Bella?»
«100 punti a preda?»
Edward sorride e mi schernisce:
«E sarei io l'insensibile… predatrice!»
«Ehi! Non rovinare il divertimento, senno andavo al supermercato prima di salpare!»
Sorridiamo e ci baciamo, è brutto per chi non capisce la nostra natura, ma dobbiamo nutrirci, non possiamo farlo sempre con le confezioni da negozio, dobbiamo sentire la carne viva, siamo vampiri è diverso per noi.
E' la nostra natura.

   
 
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