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Autore: eremita88    16/12/2013    3 recensioni
Da quando Killian Jones è tornato a Storybrook è sicuro d quale sia il suo scopo: conquistare Emma, la donna che è convinto di amare.
Trilli è una fata che ha perso la fiducia in se' stessa, le sue ali ma, nonostante ciò, una giovane donna coraggiosa, decisa ad andare avanti, a ricostruire ciò che ha perso.
Sono troppo diversi, loro due: lui ironico, sicuro di se' e del suo fascino, malizioso, ma a tratti malinconico, solo apparentemente superficiale; lei riflessiva ,eppure istintiva, irascibile ma anche profondamente dolce e generosa.
Hook non ha mai davvero considerato la fatina, con la faccia sporca di polvere e l'abitino verde lacero, il pugnale tenuto stretto in maniera disperata, come per ricavarne sicurezza.
Lei prova per Hook un'antipatia istintiva, per il modo che ha di fare, di essere .
Lui crede che lei possa essere "quello che fa al caso suo", per far ingelosire la sua Emma: ma non ha fatto i conti con il carattere orgoglioso della fata, che lo spiazzerà sin dal principio.
Nessuno dei due conosce l'altro davvero, ma impareranno. Forse, e dico forse, è l'inizio di qualcosa che nessuno dei due aveva previsto.
EBBENE SI: HOOK/TINKERBELL. La 3X10 mi ha ispirata!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Trilli
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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"Hai smesso di credere in te stessa."

Continuava a ripetersi mentalmente queste parole da quando Turchina le aveva pronunciate, spiazzandola, tanto che avevano cessato di avere un vero significato ormai da almeno mezz'ora. 


Sciacquarsi il volto non le aveva rinfrescato le idee come aveva pensato, si disse sbuffando mentre usciva dal bagno. Tanto persa nei suoi pensieri non si accorse nemmeno di Hook che tirava dritto nella sua traiettoria.
La collisione fu inevitabile. il pirata , come lei, stava onerando a tutt'altro, e sembrò solo in quel momento accorgersi della sua presenza… Consapevolezza che si tramutò subito in un sorriso a mezza bocca dei suoi, decisamente irritante , pensò Trilli.


Non le era mai piaciuto Killian Jones, lo sguardo malizioso che vagava sempre dagli occhi ai seni. Le dava fastidio il modo in cui li sguardo profondo cerchiato di scuro del capitano si fissava su di lei e, in generale su qualsiasi donna, senza mai considerarla per davvero, interessato solo a se' stesso, perso in qualcosa oltre la realtà, una dimensione che non riusciva a identificare. 


Trattenne il respiro per un attimo nel trovarsi faccia a faccia con gli occhi azzurrissimi del capitano. Riprendendo il contegno  che le era proprio cercò di darsi un tono e di liquidarlo con un sorriso.

-Ciao Hook, come va?-

Il capitano  ebbe la risposta pronta…  

-Bene, bene…-

Trilli si affrettò a sorridere velocemente e a superarlo cominciando a precorrere il corridoio. Tuttavia il tentativo si rivelò inutile, perché quello le venne dietro di corsa e, fissandola negli occhi con profondità allarmante, disse: 

-Ma la vera domanda è… tu stai bene?- 


Trilli non poté essere più stupita della domanda: nessuno le chiedeva come stava da troppo tempo perché lei avesse una risposta pronta .

-Perché non dovrei?-  Rispose guardinga. Ma abbassò lo sguardo, lui se ne accorse,  e troppo in fretta per i suoi gusti.

-Insomma, so che Storybrook può… Disorientare a volte.-


Lo disse con noncuranza , eppure a Trilli, per un solo momento, sembrò che lo vedesse davvero, il disagio datole da quel posto, senza le sue ali, senza il suo potere, come un pesce fuor d'acqua, sembrò che glielo vedesse dentro con quei maledetti occhi azzurri.
La miglior difesa, pensò, sarebbe stato uno sguardo tagliente. Invece il capitano sorrise  diverito al suo broncio, e le allungò la sua immancabile bottiglia di rhum. Lo stupore di Trilli salì alle stelle.

-Vuoi un sorso?-

E allora capì… Le avevano insegnato a chiamarlo in tutt'altro modo quello che le offriva il pirata. 


"Ma per chi mi ha presa??? per una delle sue donnine da osteria?" Era forse il giocattolo di un uomo deluso o desideroso di divertirsi?

Eppure lui non si fece scoraggiare nemmeno dallo sguardo di lei, gli occhi ridotti a due fessure, e tornò all'attacco con un micidiale sorriso.

-Senti, la verità è che quello che vuoi davvero è che ti aiuti a dimenticare Emma per un po' .-

Trilli  l'aveva visto come il pirata guardava la salvatrice: come non guardava nessun'altra donna. Probabilmente anche un pirata come lui in fondo era capace di sentimenti, pensò circospetta.


-Emma, e chi è? io vedo solo te tesoro.- Disse il pirata con voce suadente, spiazzandola. 

Trilli, suo malgrado, sentì le guance imporporarsi. Ma che ti prende? "Questa specie di uomo", si disse, "vuole usarti". non le era mai capitato mai nulla di simile… Essere usata per far ingelosire con un'altra donna.

 
Eppure, pensò, era davvero triste quanto era disposto a fare il pirata nella speranza di dimenticare o, forse, sollecitare l'attenzione dell'amata. Hook cominciò a farle quasi pena, ma subito dopo la rabbia le offuscò la vista...  Come fata il suo compito era aiutare la gente a trovare la felicità, l'amore ma, di certo, non le avevano mai anticipato quanto le sarebbe stato chiesto in cambio.

-Avrò anche perso le mie ali, ma non ho certo perso la mia dignità.- Disse la fata, con mento alto e aria fiera, al piarata.


Lui incassò il colpo in maniera ammirevole ma, per un momento, Trilli vide ,o credette di vedere , qualcosa di sconosciuto sul suo sguardo… Delusione?

Fu allora che sentirono il rumore.

-Cos'è stato?-  Chiese al pirata.
Si scambiarono uno sguardo veloce, e corsero all'esterno.

Emma era già lì. Trilli chiese velocemente cosa fosse accaduto, lei rispose che non lo sapeva, subito dopo il suo sguardo si puntò su Hook, e si spostò rapidamente su di lei, ritornando poi al pirata indagatore.
Per la seconda volta in quella giornata, Trilli sentì le guance imporporarsi.

-Ehi… Per caso voi due stavate…-

-NO!!!- Si affrettò a rispondere, inorridita dal fatto che qualcuno potesse davvero pensarlo: ritenerla davvero così , come dire, disperata…

-Forse…- Rispose invece un raggiante capitan Uncino.

Lo guardò a bocca aperta, umiliata. Come si permetteva quel  "PIRATA"? Un oggetto: ecco cos'era diventata per lui in quel momento.
Il pirata la guardò malizioso, come a dire :"Hai fatto bene il tuo lavoro" ; era ufficiale: detestava quell'uomo.
Intanto l'irritazione cresceva dentro di lei al pensiero di non poter fare nulla, almeno per quel momento.


Si sentì di nuovo un grido: stava succedendo qualcosa di grave, ormai era chiaro. Al pirata avrebbe pensato dopo ma, considerando che i problemi erano solo all'inizio, un goccio di quel suo rhum non ci sarebbe stato male in quel momento…


NOTA DELL'AUTRICE
Allora, premetto che avrei voluto scrivere molto di più nell'introduzione , ma le 200 parole mi hanno frenata. Quindi tutti i miei sproloqui siete costretti a subirveli voi coraggiosi che siete arrivati alla fine di questo capitoloprodotto della mia mente malata...
Come si sarà capito, ho voluto riprodurre in questo primo capitolo la mia amatissima scena della 3X10. Infatti, personalmente, ho amato quella puntata e, in particolar modo, quella scena: desidero precisare che sono perfettamente consapevole che non può essere definita una scena Hook/Tinkerbell, e che, anzi, si capisce chiarametne che, per riprendersi Emma, Hook è disposto persino ad usare le persone come oggetti... Eppure ho pensato,  e non mi squartate CaptainSwan, che da quello che è stato un tentativo, seppur malriuscito, di usare la fata come strumento per ingelosire Emma, potrebbe nascere qualcosa di inaspettato: una copipa meravigliosa. 
A mio parere Hook , il mio amatissimo Hook, non riuscirà a conquistare Emma... Per il semplice fatto che lei è troppo innamorata del dolce Neil, anche se ha ancora paura di darsi una nuova possiibilità con lui ... Eppure io, da quando ho visto Hook la prima volta, non penso ad altro che a dargli un lieto fine!!! Tink, che è un persongaggio che io ho amato da quando è comparsa, mi offre nuovi e inaspettati spunti di riflessione sull'argomento. 
All'inizio, presa la decisione di shippare questi due, l'idea principale era quella di fare una semplice raccolta di one shot, fra loro indipendenti: ognuna doveva raccontare un momento fluff fra questi due fantastici personaggi, il tutto partendo da questo momento, che ha costituito la mia ispiarazione primaria.
Eppure ,man mano che le mie dita battevano sulla tastiera dle computer, nella mia mente prendeva forma una long eccessivametne romantica e un tantino campata in aria come è nelle mie corde... Avendo dovuto seguire le linee guida date dai dialoghi della scena (che, perdonatemi, non ho rispettato alla lettera) mi sono dovuta limitare un po', e perciò questo capitolo aspira solo a rispettare i caratteri dei personaggi e a dare un'idea di ciò che pensavano in quel momento ma, in futuro, aspettatevi di tutto, perchè, con libertà totale, la mia immaginazione partorirà di tutto ...
Per il momento ho adottato il punto di vista di Trilli ma, nei capitoli successivi, che spero di pubblicare a breve, aspettatevi  anche che il mio amore per Hook prenda il sopravvento, portandomi a proporre il suo punto di vista alternato a quello di lei.
Che dire...  Grazie di aver letto questo capitolo, e scusate per la digressioni eccessivamente lunga, ma dovevo pur cercare di dare una giustificazione a questa mia espressione di follia pura...
Spero di riuscire a rendere questa coppia come è mio intento fare, di riuscire a farvela amare come io la amo :) per finire, scusate eventuali lapsus o errori di battitura. 
Recensite numerosi, vi prego, datemi consigli, criticatemi e, se possibile, abbiate  anche pietà per questa povera pazza. ;)

Eremita88

 

  
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