TRENTACINQUE ANNI PRIMA
L’amore, il Vero Amore, è magico. E non è una magia qualunque; l’amore è la magia più potente di tutti. Ci rende felici e spensierati.
Ma alcune persone, come la madre di Regina, non lo possono capire.
Ma alcune persone, come la madre di Regina, non lo possono capire.
Regina si perse negli occhi verdi della ragazza, cercando di far smuovere il suo corpo e di riattivare il proprio cuore: sembrava che nessuno dei suoi organi e dei suoi muscoli rispondesse più ai comandi.
«Lei è la madre biologica?» la domanda uscì dalle sue labbra prima ancora che Regina se ne potesse rendere conto. Non era nemmeno quella la domanda che voleva porle, non era quello che voleva sapere.
Ma non poteva essere vero.
Non poteva assolutamente essere vero. Lei era-
«Salve…» disse la ragazza, imbarazzata.
E il mondo di Regina andò in mille pezzi. Perché quella voce… Quella voce era sua.
Era la voce dell’unica persona che Regina aveva amato.
Era la voce della persona che Regina pensava di aver perduto per sempre.
La donna ignorò le parole dello sceriffo di Storybrooke; o meglio, nemmeno le sentì, persa com’era nella contemplazione della ragazza che le stava dinnanzi.
La osservò in ogni minimo dettaglio, cercando qualche particolare che potesse dimostrarle che no, non poteva essere lei.
E poi la ragazza le tese la mano.
«Mi chiamo Emma. Emma Swan. Immagino che lei sia Regina.»
Angolo Autrici
Ed eccoci qui. Prologo un po' lungo, ma almeno rende l'idea. Penso abbiate capito da soli di che cosa si tratta, mmh? Comunque, è un'dea malsana che mi è venuta -dato che non ho nulla da fare- e ho trascinato la mia povera collega fanwriter in questa follia. Nulla, passo la palla a lei, e non dimenticate di farci sapere che ne pensate ;)
Cla
La povera collega fanwriter in realtà è felice di essere stata trascinata in tutto questo ;D
Comunque, spero che vi piacerà leggere la storia tanto quanto piace a noi scriverla.
Alla prossima! :)
Trixie
«Lei è la madre biologica?» la domanda uscì dalle sue labbra prima ancora che Regina se ne potesse rendere conto. Non era nemmeno quella la domanda che voleva porle, non era quello che voleva sapere.
Ma non poteva essere vero.
Non poteva assolutamente essere vero. Lei era-
«Salve…» disse la ragazza, imbarazzata.
E il mondo di Regina andò in mille pezzi. Perché quella voce… Quella voce era sua.
Era la voce dell’unica persona che Regina aveva amato.
Era la voce della persona che Regina pensava di aver perduto per sempre.
La donna ignorò le parole dello sceriffo di Storybrooke; o meglio, nemmeno le sentì, persa com’era nella contemplazione della ragazza che le stava dinnanzi.
La osservò in ogni minimo dettaglio, cercando qualche particolare che potesse dimostrarle che no, non poteva essere lei.
E poi la ragazza le tese la mano.
«Mi chiamo Emma. Emma Swan. Immagino che lei sia Regina.»
Angolo Autrici
Ed eccoci qui. Prologo un po' lungo, ma almeno rende l'idea. Penso abbiate capito da soli di che cosa si tratta, mmh? Comunque, è un'dea malsana che mi è venuta -dato che non ho nulla da fare- e ho trascinato la mia povera collega fanwriter in questa follia. Nulla, passo la palla a lei, e non dimenticate di farci sapere che ne pensate ;)
Cla
La povera collega fanwriter in realtà è felice di essere stata trascinata in tutto questo ;D
Comunque, spero che vi piacerà leggere la storia tanto quanto piace a noi scriverla.
Alla prossima! :)
Trixie