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Autore: mentaverde    17/12/2013    2 recensioni
Dawn pensa di essere una ragazza normale che vive in un paese normale.
Ma non sa che in realtà lei è l'odiata e amata Davina, la donna che ha fatto impazzire l'unico uomo che non ha mai provato nulla per nessuno tranne che per lei.
Per un patto tra Leon e Anastasya, a Dawn viene cancellata la memoria e inizia a vivere quella che è una vita banale.
Ben presto però i suoi nemici arrivano, arrivano e la vogliono morta così da ferire Leon. Dawn, ignara, non sa nulla, non capisce ma l'unica cosa di cui è certa è che quando ha visto Leon per la prima volta ha provato qualcosa di nuovo e magico. Amore.
Perchè Annie le avrà pure cancellato la memoria, ma non sa che i sentimenti come l'amore, sono più potenti di qualsiasi magia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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 Now and Always
 
 
 
Un anno fa…
 
Annie fece un infarto quando vide il numero che la stava chiamando.
Come poteva chiamarla così presto?
Era passato un solo anno, maledizione!
Cosa voleva? Tornare forse? Dopo tutta la fatica che aveva fatto, dopo tutto il tempo che aveva passato a sopportare lacrime e piagnistei, doveva farle ricordare tutto?
No, non poteva chiederle di cancellare tutto il lavoro fatto, tutti i sacrifici.
Si era anche affezionata alla ragazza, in fondo non era così male anche se l’opposto di lei sotto molti aspetti. Annie era riuscita a capire perché si fosse innamorato di lei, d’altronde quegli occhi non si vedevano ovunque, occhi così intensi da travolgere chiunque li guardi.
Perché in fondo aveva sempre cercato quello: qualcuno che cambiasse la sua vita, che non avesse paura.
Ed Annie non era esattamente quel tipo di persona. Non era stata capace di farlo sentire forte, diverso e migliore. Lei sì.
Con quello sguardo da umana era riuscita a sconvolgerlo.
E adesso voleva tornare?
Dopo tutto quello che le aveva chiesto di sacrificare?
Annie fece un profondo respiro e aspettò che fosse lui a parlare.
“Anastasya”, pronunciò il suo nome con quel calore che ogni volta le travolgeva il cuore.
“Cosa vuoi?”, domandò lei digrignando i denti infastidita.
Doveva odiarlo, non amarlo.
“Oh, tutta questa rabbia. Non ti si addice, Anastasya”.
“Allora non riprovare a chiamarmi”.
Era sempre così, ormai da anni. Lei provava ad odiarlo, ma ogni volta era pronta a seguire ogni suo stupido desiderio nella speranza che potesse ricambiare quell’amore.
“Dimmi, avete fatto amicizia?”.
“Smettila, non ti dirò mai dove siamo”.
“Cosa ti dice che io non lo sappia già?”.
“Perché altrimenti saresti già qua. Ed è passato un solo anno. Devi starle lontano. L’hai giurato”.
“So quel che ho giurato, Anastasya, non serve che tu me lo dica”.
“Allora non chiamare!”.
“Voglio solo sapere come sta”, il suo tono era cambiato, si era ammorbidito.
Annie che nel frattempo aveva attraversato il corridoio, socchiuse la porta della camera della ragazza.
“Come sta la mia Davina?”, domandò di nuovo.
La ragazza nella stanza si voltò e guardò Annie, “Ti piace?”, le chiese mostrandole un tatuaggio sotto il seno.
“Ti sei fatta un tatuaggio!?”, urlò Annie e l’uomo dall’altra parte della cornetta scoppiò a ridere.
“Oh, la mia Davina”.
“Con chi sei al telefono?”, domandò Davina.
“Con nessuno”, disse rapidamente.
“Passamela”, ordinò perentorio l’uomo.
“No”, rispose Annie attirando l’attenzione della ragazza.
Era passato un anno e lui già stava fremendo dalla voglia di rivederla… come sarebbe riuscita a tenerlo lontano per… fino a quanto sarebbe vissuta?
“Torna a studiare, dopo io e te dovremmo parlare”, le disse Annie esausta di quella ragazza irrefrenabile, con coraggio da vendere, sfrontatezza smisurata e con una luce negli occhi che ogni giorno le rallegrava la vita.
“Ascoltami, Leo, io sto rispettando il patto, ma anche te devi rispettare il tuo”.
“Devo sapere che sta bene, Anastasya”.
“Se mai ci saranno problemi sarai il primo a saperlo”.
L’uomo rimase in silenzio per qualche secondo, “Non si ricorda nulla, vero?”.
“No. Altrimenti non sarei viva”, rispose Annie accennando ad un sorriso.
Dopo un sospiro la voce dall’altra parte della linea divenne seria come Anastasya l’aveva sempre sentita, “Ricordati che se lascerai a qualcuno la possibilità di far del male a Davina, verrò io stesso a fartela pagare. Non ho paura di sporcarmi le mani, hai capito?”.
“Sì”, rispose tremolante.
“E se tu proverai a scappare lasciandola sola, sappi solo che quando ti troverò ti annienterò”.
“Sì”.
“Un’ultima cosa, Anastasya”.
“Cosa?”.
“Fai in modo che viva come lei desidera”.
Annie, con il cuore in mille pezzi, attese che fosse lui a terminare la conversazione.
Ormai lo sapeva che lui desiderava sempre e solo lei, che negli ultimi due anni c’era stata solo Davina nella sua mente più di quanto lei non ci fosse mai stata in quei cent’anni che si conoscevano.
E, nonostante il dolore costante che provava nel vederla, l’avrebbe fatta vivere, così da poterlo rivedere un giorno.
  
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