Quando
nasce un amore non è mai troppo tardi
scende come un bagliore da una stella che guardi
e di stelle nel cuore ce ne sono miliardi
quando nasce un amore, un amore.
Hai
capito la sexytata?
Ma
come mi esprimo? La
sexytata? Ma chi sono uno dei miei studenti ventenni che sbava dietro a
un paio
di gambe lunghe e una scollatura sempre in bella mostra?
Beh
bella, è bella,
caspita se è bella, ma si fa così? Uno si conosce
da quanto? Due settimane?
Facciamo tre? E ci siamo già baciati? No, mi ha baciato lei,
io non ho fatto
niente, io. Io mi sono premurato di non farle fare brutta figura con la
sua
amica e lei mi ha baciato, è esagerata, come ho notato le
capita spesso.
Anche
quella sera, al
ristorante, quando ci siamo conosciuti ha esagerato, vabbè
diciamo che in quel
caso forse ho esagerato io, è vero. “Era
da un bel po’ che non davo un pugno a qualcuno”,
ma come mi è venuto in
mente di farlo poi. Si, d’accordo, il modo in cui quello
lì la trattava mi ha
dato un fastidio, “questa qui
è una cretina,
è la mia ex, mi ha lasciato” con quel
tono arrogante, quei modi da
impunito. Insomma, non ci ho visto più, anzi mi è
bastato guardare per un
attimo lei, soffermarmi sul suo viso, l’espressione
dispiaciuta per quegli
insulti ed avrei fatto di tutto in quel momento per difenderla. Che
strana
sensazione, eh! Rara, meglio dire, molto rara. Risultato? Ho concluso
la
settimana con un dolore alla mano, scrivere nei giorni seguenti
è stato un tormento,
ho dovuto metterci tanto ghiaccio e avevo un sorriso che mi andava da
un
orecchio all’altro ogni volta che ci pensavo. Invece di darmi
dello stupido per
aver fatto il cavaliere della misteriosa fanciulla, continuavo a
pensare al
fatto che dopo tanto tempo qualcuno mi aveva fatto ridere, ridere di
cuore. Solo
a una che dice che sono stato “fico” a difenderla
poteva venire in mente di
dire all’orecchio di quella signora-sono-chic-solo-io che
mister barbetta ci
aveva provato con una sorella che non ha.
Mi
viene di nuovo da
ridere.
E
poi mi ha pare di
aver sentito che me l’aveva detto anche che viveva in
convento, infatti, mi
sono pure chiesto, ma che è una suora part-time?
Però io prima di trasferirmi
qui in convento sono venuto a conoscere Davide e non l’ho
nemmeno incontrata.
Mah! Sarà stata in giro per ristoranti a cercare lavoro? O a
combinare guai, pure
di quelli ne combina parecchio.Come la seconda volta che ci siamo
incontrati,
prima il male alla mano e il pugno, poi mi poteva mandare
all’ospedale con
quella scarpata che mi ha tirato addosso. La principessa combina guai.
Era
stata una pessima
giornata. Suor Angela aveva già cominciato il suo processo
di avvicinamento tra
me e Davide, Manuela stava già malissimo chiedeva
disperatamente che io
crescessi il suo di figlio, ma non mio. Me ne volevo solo andare a casa
e
schiarirmi le idee, ma quando le ho restituito la scarpa e mi ha detto
con quel
tono “Non ne me va bene una! Mi
hanno
licenziato un’altra volta” io mi sono
sentito in colpa. Si perché l’altro
lavoro l’aveva perso anche per colpa mia. E poi volevo
consolarla, non l’avrei
mai lasciata così triste e sola fuori da un locale senza
averla nemmeno
ascoltata. E quando ho provato a consolarla è stato pure
peggio perché mi ha
detto che aveva deluso una persona e voleva dimostrargli che era
cambiata, che
voleva ricostruire un rapporto con lui, non ho potuto fare a meno di
sedermi,
avrei voluto che mi raccontasse chi era? Cos’era successo?
Insomma tutta la sua
vita se fosse stato possibile, sì avrei voluto sapere molto
di più, ma non era
necessario. Sentir raccontare ad una donna la storia complicata con il
suo
ragazzo è peggio che sentir leggere gli articoli del codice
civile in un’altra
lingua.
Poi
le ho messo la
scarpa “ma come accidenti fanno le donne a camminare su quei
trampoli, lei poi
ha due gambe lunghe che metterebbe in soggezione un uomo anche
camminando
scalza. Che gambe! Quando gliele ho sfiorate…
beh… mi è piaciuto”.
Comunque
la vicinanza
con ragazzi post-adolescenziali, preda di pulsioni sessuali in
fibrillazione e
amorazzi da facoltà mi deve star facendo un pessimo effetto,
speriamo che la
vita di convento mi redima e non mi faccia comportare come
un’idiota!
Quando
sono andato via
dalla panca, deve aver urlato qualcosa, ma non ho sentito molto bene,
mi ero
già allontanato, anzi ho aumentato il passo c’era
un posto in cui volevo
andare, avevo anche io un conto aperto con una persona che mi aveva
deluso o
che forse avevo deluso io per prima non lo so. Nonostante
l’orario, la
vigilanza mi ha permesso di passare e poi in reparto mi hanno dato
quella
notizia. Manuela era morta e i nostri conti, in sospeso o no, non li
avrebbe
fatti più nessuno, erano finiti sotto terra, come
c’è stata seppellita lei.
Sono stati giorni terribili ed ancora adesso io non me lo spiego,
io… io non
posso accettare che Manuela non ci sia più, che tra di noi
sia finito tutto
così.
In
seguito, c’è stato
il tribunale, alla fine suor Angela con Davide ci è riuscita
ad intrappolarmi,
dietro la storia del tutor alla residenza universitaria e del concorso
per la
cattedra a Berlino con l’aiuto del rettore Alfieri,
c’è il suo zampino. Ed ora
devo stare un anno qui, a fare da tutore ad un bambino incredibilmente
sveglio,
molto dolce, che non ha più la mamma, ma che ha mandato a
monte il mio
matrimonio, devo stare lontano da Beatrice, in mezzo alle suore, alle
ragazze
del convitto che sono una più incasinata
dell’altra. Ma chi me l’ha fatto fare
a me? E comunque tra tutte ce n’è una
più incasinata, anzi forse più
“casinista” delle altre: Azzurra! Tra poco comincio
pure ad esprimermi come lei
sgrammaticato e con neologismi opinabili.
Io
non mi ero accorto
di lei in Tribunale, quando sono entrato il giudice e il mio avvocato
stavano già
discutendo, ero adirato, mi sentivo costretto, quasi messo
all’angolo, la
tutela di Davide per la cattedra che mi permette di realizzare la mia
carriera.
Ed anche quando siamo usciti dall’aula ero molto arrabbiato,
io di essere messo
in mezzo proprio non lo sopporto, ma credo purtroppo che qui ci
dovrò fare
l’abitudine.
Per
non parlare di
quando ho preso possesso dell’appartamento in convento,
più messo in mezzo di
così, tra Davide, Beatrice, suor Angela e poi mi spunta lei,
“hai assunto Azzurra”
quando è entrata
sproloquiando sull’invito al matrimonio della sua amica non
sapevo se irritarmi
per i modi, le espressioni che ha usato o ridere a crepapelle
perché è troppo
divertente. Di sicuro così ho scoperto tante cose di lei che
non sapevo, è
diventata povera, ecco perché è alla ricerca di
un lavoro, e detto francamente,
io credo che ne perda uno dopo l’altro perché non
è mai stata molto abituata a
lavorare, poi che è single, allora chissà di chi
parlava quella sera che aveva
deluso e voleva riconquistare e infine che le sue amiche vogliono
umiliarla e
deriderla per il suo nuovo status sociale.
Ed
ora dovremo
“convivere” per un anno e se i presupposti sono
questi la vedo dura o sbotto e
me ne vado prima o finisco per fare qualche pasticcio e il punto
è che non so
quale delle due sia peggio. Ma su dai, quanto può durare un
anno… solo un anno.
Mi
scappa un’altra
risata.
“Miss Moscetta” ma come le
vengono poi, non gliene sfugge una. “Beatrice
ha due lauree, un master, una
cattedra” e lei che chissà come ci
è arrivata alla maturità , però, sa
essere così loquace, così pungente,
così irresistibilmente divertente e
sconsiderata. Sminuire o categorizzare una persona che hai visto mezza
volta
non è buona educazione, eppure a lei gliele riesco a
perdonare tutte! Con lei
sento quasi il bisogno di essere io a giustificarmi e non lei a doversi
dare un
tono. E adesso mi porta a questo matrimonio, pure io poi a darle sempre
corda,
ma quando mai sono andato ad un matrimonio, non vado a quelli delle
persone che
conosco, cerco di evitare queste occasioni che sotto sotto non fanno
piacere a
nessuno ed invece stavolta devo andare al ricevimento di due che non
conosco
nemmeno e con lei che prima o poi mi farà fare qualcosa da
ricordare o da
rinnegare per tutta la vita. Non oso nemmeno immaginare con che vestito
si
presenterà, addirittura mi ha chiesto consiglio, ha chiesto
consiglio a me? A
me che non distinguo la lana dalla seta, no vabbè non
è proprio così, ma chi si
è mai interessato ai vestiti femminili? Manuela era sempre
impeccabile, sempre
bella e ammirabile, Beatrice è ancora più
ineccepibile, mai, non l’ho mai vista
insicura di sé o in difficoltà ad un evento, alla
cena accademica di ogni anno,
ad un’occasione mondana. Menomale che anche Beatrice come me
non le ama e
quindi frequentiamo solo quelle a cui non possiamo mancare. Azzurra, al
contrario, la vedo una di quelle che farebbe carte false per farsi
invitare
alle feste, sempre conscia di essere al centro
dell’attenzione, di avere gli
occhi puntati su di sè e non per le sue brillanti
conversazioni. Questo
matrimonio sarà un incubo lei il pavone ed io la ruota di
scorta. Ma che dovevo
fare? Farò il sacrificio, così lei poi mi aiuta
con i libri e suor Angela la
smette di minacciarmi che mi uccide se la tratto male
un’altra volta. Ma cosa
le è andata a raccontare, dico io, se la suora mi vuole
addirittura fare fuori?
E’ stata Azzurra a giocarsi male sue carte che
c’entro io? Poteva parlarmi del
problema di Davide avrei capito e non avrei tradito la fiducia che il
bambino
sta iniziando a riporre in lei, mentre lei poteva cominciare a fidarsi
di me e
a dirmi le cose. Al contrario, ha preferito venirmi contro dicendo che
non mi
avrebbe più sistemato i libri era ovvio che io rompessi
quella specie di patto.
E’ stata lei a cercarsele!
Ed
io perché sono
contento che anche se abbiamo divergenze di opinioni tra di noi ci sia
sempre
qualcosa da dire? Mah! E poi la aiuto con l’amica e lei mi
bacia. Mi tocco le
labbra.
“Non
mi è piaciuto! Non
doveva farlo. Però… beh non è vero che
non mi è piaciuto, è una bugia, ma resta
sempre il fatto che non doveva farlo e non si deve permettere mai
più!
Altrimenti questa chissà che si mette in testa ed io di
altri scompigli non ne
ho bisogno, mi bastano quelli che ho” Meglio che me ne vado a
dormire, anzi
meglio che chiamo un po’ Beatrice. Come ha detto lei al bar
“Che odia i
professori belli, io odio le tate troppo provocanti”
O
forse no?