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Autore: Athenryl    17/12/2013    5 recensioni
Mi prendi i polsi e mi giuri che non ti stancherai, ma amore non posso crederti - non devo crederti –, ci sono distanze che non conoscono chilometri e ci sei tu che mi manchi se sei un passo più lontano.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perché l'ultima ha sempre il sapore migliore
Perché fa male e non è mai l'ultima
 
   

Io non son fatta per restare – perdo tappi, conchiglie, persone, coraggio -, perdo un sacco di cose, ma ho trovato te.
Siamo la coppia su cui nessuno scommetterebbe un centesimo, siamo diversi solo Dio sa quanto eppure tu sei uguale a me – non mi somigli per niente – perché ti infili le felpe al contrario e hai paura del buio.
Mi aspetti con gli occhi bassi e la testa altrove, inciampi nei tuoi stessi piedi con quelle dr. Martens troppo grandi e hai un sorriso che sa di tante delusioni, la voce roca di chi fuma troppo; certe volte hai gli occhi infangati di malinconia e tremi un po' e allora ti nascondi lì, nell'incavo della mia spalla con la stanchezza di chi ha perso o si è perso e io aspetto finché non trovi la strada per tornare da me.
Una volta ti ho chiesto cos'eravamo, mi hai risposto che a me non ci volevi rinunciare e mi è stato bene così, perché in fondo non volevo ammetterlo ma il tocco delle tue mani – che potranno avere le unghie troppo corte e le vene troppo in rilievo -, proprio di quelle mani, che magari a te neanche piacciono – ma cosa ti piace? – vale tutto il tempo che ti ho aspettato.  
Perdiamo pomeriggi interi su quel letto in quella luce sommersa e quel letto diventa una nave e noi capitani, e immaginiamo biglietti aerei per cui non avremo mai abbastanza soldi, viaggi per cui non saremo mai abbastanza coraggiosi e sogni per cui non saremo mai abbastanza pronti – perdiamo noi stessi su quel letto, perdiamo le sigarette e le labbra su quelle dell'altro e ci reinventiamo interi, con mille pagine da riscrivere e una sola storia tra le dita, la nostra; e com'è bella la vita e questa stanza senza di te sempre fredda, e com'è bello l'inverno con qualcuno da stringere, quando sai che la pioggia cade ma non ce l'hai più dentro.
Mi prendi i polsi e mi giuri che non ti stancherai, ma amore non posso crederti - non devo crederti –, ci sono distanze che non conoscono chilometri e ci sei tu che mi manchi se sei un passo più lontano.
Volevo dirti che ti amo ma poi finisco per chiuderlo in fondo alla gola insieme a tutte le cose che non ti dico, e penso che prima o poi esploderò, ma in fondo non ha importanza, queste non sono lacrime – volevo dirti che ti amo da quando piango, da quando hai trovato questi muri e li hai abbattuti, da quando mi hai trovata in un angolo a piangere e non mi hai detto di smetterla, abbiamo pianto insieme.
 
 
Io non son fatta per restare – perdo tappi, conchiglie, persone, coraggio –, perdo un sacco di cose, ma ho trovato te.






 
  
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