18/12/2013
2 recensioniIl Diario
Di
Una Petrova
Di
Una Petrova
Caro Diario,
Stefan crede che per ammazzare il tempo e cercare di non suicidarmi debba scrivere il mio diario.
La verità è che mi sta controllando affinché non mi uccida. Patetico.
E patetica anche io che gli do retta. Ma non avendo niente da fare ammazzo la noia.
Da dove comincio?
Ho più di 500 anni, qualche mese fa ero un vampiro, una delle più forti, mi hanno definito stronza, psicopatica, egoista… eccetera.
Non dispiacerti per me “Dairio”, io sono davvero così. Ma adesso sono umana per quella stronza della mia Doppelganger, ma non sono cambiata, sono sempre la solita me. Ma devo confessarti una cosa. Anzi la confesso anche a Stefan dato che sono sicurissima che dopo essersi aggiustato i capelli leggerà il mio diario (Si, Stefan. Adoro le battutitine che fa Damon su i tuoi capelli). Dopo che Elena mi ha fatto ingerire di proposito la “cura” e sono tornata umana ho passato dei momentacci davvero brutti. Sono fuggita per 500 anni da Klaus e sono sopravvissuta. Sono fuggita dall’immortale Silas e sono sopravvissuta. Ma dall’unica cosa che vorrei tanto fuggire è il tempo. E io non ce l’ho. Ho trovato mia figlia, ma cerco di allontanarla anche se non vorrei. Sto morendo. Mi cadono i denti e i capelli mi diventano bianchi. Non voglio legarmi a lei sapendo che tra poco potrebbe perdermi. Sono una sopravvissuta. Lo sono sempre stata e adesso sto per morire. Ironico.
Ieri sera avevo intenzione di uccidermi. Ci ero quasi riuscita ma Stefan mi ha salvata. Non ho mai meritato di essere salvata, ma per questo gli sono debitrice. Purtroppo.
Per 500 anni non ho fatto altro che scappare da tutto e da tutti e adesso mi ritrovo di nuovo umana, provo sensazioni, sentimenti che non avevo nessuna intenzione di provare, da vampiro riuscivo a non sentire niente, bastava spegnere le emozioni ed ora non posso. Non voglio avere paura di morire, ma ce l’ho. Non voglio legarmi a qualcuno, ma sono legata a qualcuno. Non voglio provare sentimenti e li provo.
Tutto per quella… dolcissima, fragile Elena. Ha rubato il mio aspetto, si è presa la MIA vita. La mia felicità… mentre lei viveva bella e beata io fuggivo, ho dovuto fingere la mia morte, non ho potuto stare con la persona che ho sempre amato… Mentre lei si è presa anche l’unico uomo che abbia mai amato.
(Stefan si, sei tu. Ti sei innamorato di lei solo perché è identica a me. E lo sai bene).
E naturalmente la cara e dolce Gilbert ha lasciato Stefan per Damon, non solo ha rovinato la mia vita, ma ha rovinato anche quella di Stefan. Non posso che sentirmi un po’ orgogliosa del fatto che lo ha piantato. Almeno avrà tempo per decidere che io sono meglio di lei, oltre più carina. Maledizione! Il tempo! Proprio quello che non ho! Per colpa di chi? Per colpa sua!!!!
Basta. Mi sono stancata di scrivere, mi fa tremendamente male la mano. Stupidi umani! Ed ora sono una di loro! La vita è stata crudele con me.
Un saluto, Katherine Pierce.
Stefan crede che per ammazzare il tempo e cercare di non suicidarmi debba scrivere il mio diario.
La verità è che mi sta controllando affinché non mi uccida. Patetico.
E patetica anche io che gli do retta. Ma non avendo niente da fare ammazzo la noia.
Da dove comincio?
Ho più di 500 anni, qualche mese fa ero un vampiro, una delle più forti, mi hanno definito stronza, psicopatica, egoista… eccetera.
Non dispiacerti per me “Dairio”, io sono davvero così. Ma adesso sono umana per quella stronza della mia Doppelganger, ma non sono cambiata, sono sempre la solita me. Ma devo confessarti una cosa. Anzi la confesso anche a Stefan dato che sono sicurissima che dopo essersi aggiustato i capelli leggerà il mio diario (Si, Stefan. Adoro le battutitine che fa Damon su i tuoi capelli). Dopo che Elena mi ha fatto ingerire di proposito la “cura” e sono tornata umana ho passato dei momentacci davvero brutti. Sono fuggita per 500 anni da Klaus e sono sopravvissuta. Sono fuggita dall’immortale Silas e sono sopravvissuta. Ma dall’unica cosa che vorrei tanto fuggire è il tempo. E io non ce l’ho. Ho trovato mia figlia, ma cerco di allontanarla anche se non vorrei. Sto morendo. Mi cadono i denti e i capelli mi diventano bianchi. Non voglio legarmi a lei sapendo che tra poco potrebbe perdermi. Sono una sopravvissuta. Lo sono sempre stata e adesso sto per morire. Ironico.
Ieri sera avevo intenzione di uccidermi. Ci ero quasi riuscita ma Stefan mi ha salvata. Non ho mai meritato di essere salvata, ma per questo gli sono debitrice. Purtroppo.
Per 500 anni non ho fatto altro che scappare da tutto e da tutti e adesso mi ritrovo di nuovo umana, provo sensazioni, sentimenti che non avevo nessuna intenzione di provare, da vampiro riuscivo a non sentire niente, bastava spegnere le emozioni ed ora non posso. Non voglio avere paura di morire, ma ce l’ho. Non voglio legarmi a qualcuno, ma sono legata a qualcuno. Non voglio provare sentimenti e li provo.
Tutto per quella… dolcissima, fragile Elena. Ha rubato il mio aspetto, si è presa la MIA vita. La mia felicità… mentre lei viveva bella e beata io fuggivo, ho dovuto fingere la mia morte, non ho potuto stare con la persona che ho sempre amato… Mentre lei si è presa anche l’unico uomo che abbia mai amato.
(Stefan si, sei tu. Ti sei innamorato di lei solo perché è identica a me. E lo sai bene).
E naturalmente la cara e dolce Gilbert ha lasciato Stefan per Damon, non solo ha rovinato la mia vita, ma ha rovinato anche quella di Stefan. Non posso che sentirmi un po’ orgogliosa del fatto che lo ha piantato. Almeno avrà tempo per decidere che io sono meglio di lei, oltre più carina. Maledizione! Il tempo! Proprio quello che non ho! Per colpa di chi? Per colpa sua!!!!
Basta. Mi sono stancata di scrivere, mi fa tremendamente male la mano. Stupidi umani! Ed ora sono una di loro! La vita è stata crudele con me.
Un saluto, Katherine Pierce.