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Autore: Lady Koyuki    18/12/2013    3 recensioni
Ecco un esperimento natalizio, in arrivo delle feste.
Chi non crede a Babbo Natale, qui dovrà ricredersi, perché pur per far felici i propri cari, anche i pirati si danno da fare!
-Sinceramente io non credo a Babbo Natale, è una cosa troppo infantile-
-Lo sai che se si dice quella affermazione Babbo Natale potrebbe morire?-
-Quello accade alle fate stupido!-

Spero possa piacere, e buona lettura :)
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ciurma di Barbabianca
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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25 Dicembre



Sulla nave, coperta dalle tenebre notturne e illuminata fievolmente soltanto dalla luna, era calato un silenzio quasi irreale.

Poco prima, sul ponte, era presente tutta la ciurma che festeggiava allegramente l’arrivo del Natale, bevendo e scherzando, nonostante la mancanza di addobbi tipici della festa. Ma ben presto, uno di loro se ne accorse.
-Ragazzi, sono le undici di sera, domani è Natale e noi non abbiamo nemmeno addobbato lo nave!!- dice un ragazzo alto e bruno, con un viso lentigginoso e mezzo sporco di cibo.
-Noi siamo pirati, non addobbiamo la nave versione natalizia- risponde un altro ragazzo biondo, accanto a lui, ridendo sia per l’affermazione sia per l’impiastro che aveva sul viso l’amico.
-Si ma senza l’albero, Babbo Natale non ci porta i regali- continua l’altro, sarcastico, sorridendo allegramente, fingendo una voce infantile.
-Non dirmi Ace che credi ancora a Babbo Natale?- chiede ancora il biondo tra lo sorpreso e lo sconcertato.
L’unica risposta fu una risata sguaiata, mista a colpi di tosse dovuti al cibo andato di traverso.
-Marco, lo so che non esiste, ma immaginati se davvero un uomo grasso vestito di rosso e con un sacco di regali salisse sulla nostra nave; verrebbe ucciso in meno di cinque secondi, a causa della sua dubbia provenienza -
Tutti ridono all’affermazione del comandante della seconda flotta, concordando pienamente con lui; nessuno crede a quel simpatico vecchietto che porta regali alla gente, anche perché tra loro non c’era mai stata usanza di fare regali.
-La cosa migliore sarebbero i regali; tanti tanti regali- continua Ace allegro, attirando assensi da tutti, ma soprattutto immaginando le quantità di cibo che avrebbe potuto ricevere –pazienza, ci dovremmo accontentare di questa festa!- dice alzando il calice che aveva davanti a sé.
-E se esiste davvero?- li interrompe poco dopo  un vocione molto severo ma al contempo affettuoso.
Tutti si girano allora verso colui che aveva parlato sorpresi.
-Forse tu l’hai conosciuto per caso Babbo?- chiede Izou, tra lo sorpreso e il canzonarlo.
-Nei miei tanti anni, ho conosciuto parecchia gente, quindi forse posso anche conoscere quel vecchio simpaticone, e farlo venire qui a portarvi dei regali- continua sorridendo.
In fondo, era quello il dovere dei padri, incrementare i sogni dei figli.
A questa affermazione, molti pirati rimangono incantati immaginandosi già il vecchio barbuto salire faticosamente sulla loro gigantesca nave, con un sacco pieno di oggetti di ogni tipo.
-Dai su facciamo i seri, ci sta solo prendendo per il naso vero Babbo? Sinceramente io non credo a Babbo Natale, è una cosa troppo infantile- afferma Marco, con aria scettica, voltandosi per indirizzarsi verso coperta.
-Lo sai che se si dice quella affermazione Babbo Natale potrebbe morire?- chiede il vecchio baffuto, con voce triste. Quella è la sua famiglia, e loro sono i suoi figli, e amava trattarli spesso nei momenti di allegria come dei bambini ancora piccoli, per godersi un caldo tepore familiare.
-Quello accade alle fate stupido! -
-Magari succede anche per Babbo Natale- rincara la dose Ace –Immagina se arriva e ti porta un ananas come regalo di Natale!-
Marco viene allora circondato da risate di tutti i compagni ai quali risponde acidamente che non aveva bisogno di niente per natale.
-Bè, l’esistenza di Babbo Natale o meno può essere solo testimoniata domani- afferma il capitano, prima di invitare caldamente tutti i suoi sottoposti a ritirarsi per la notte.

Dopo quella festicciola, il ponte si ritrova quindi deserto, nel silenzio e nella calma più totale; anche il capitano si era ritirato, e l’unico rumore presente è lo sciabordio delle onde sulle assi di legno della nave,
 Passa qualche ora, prima che si sente qualche altro rumore; questo è provocato dai passi di un ragazzo, stranamente e insolitamente sveglio e insonne. Esce da una porta di coperta per prendere un po’ d’aria e fare quattro passi, in attesa che un attacco di narcolessia lo colpisce; poche volte chiede ciò al suo fisico, ma oggi è una di quelle poche.
 -Dopo tutto ciò che ho mangiato, non riesco nemmeno a dormire- sussurra tra sé e sé allegro.
Mentre è intento a guardare il mare, sente degli scricchiolii alla sua destra; voltandosi vede qualcuno , non della sua ciurma, ma una persona enorme, che cammina silenziosamente, nonostante la sua stazza,  portando in spalla un sacco marrone strabordante di forme di oggetti strani e inconsueti.
-Ma che diavolo…?- nell’oscurità può solo intravedere il colore rosso del suo abito, fievolmente illuminato dalla luna, ma troppo preso dallo stupore, non si accorge che la persona che aveva suscitato tanto interesse si volta a guardarlo, stranita.
-oh cavolo- mormora correndo sotto coperta, come se fosse stato beccato nell’atto di un furto.

Nello stesso istante, un altro ragazzo biondo, dorme beatamente nel suo letto, sprofondando nel sogni senza accorgersi di cosa sta accadendo su quella nave; questo solo fino a che qualcuno non arriva urlando a squarciagola cercando di attirare la sua attenzione e saltandogli letteralmente sullo stomaco.
-Svegliati svegliati ti ho detto! L’ho visto, ti giuro l’ho visto!- urla Ace, saltando sul suo letto insistentemente.
-Ace, ma che diavolo hai? Il cibo ti è andato di traverso??- chiede l’altro ancora assonato
-No Marco, ho visto Babbo Natale sulla nave te lo giuro!!!- continua lui eccitato, come un bambino.
-Finiscila e torna a dormire ora!!!- gli urla dietro il biondo ancora incavolato per essere stato svegliato a quell’ora tarda della notte per un motivo insensato.
-Ma c’era…-
-Babbo Natale non esiste, ti sarai ingozzato di cibo e avrai sognato ad occhi aperti- continua l’altro sbuffando – e ora fila a letto!- conclude lanciandogli un cuscino addosso.
L’altro prova a ribattere, ma inutilmente. Uscito da lì, corre ancora una volta sul ponte, ma non c’è più nessuno, ne l’uomo vestito di rosso, nel il sacco marrone. Forse si è davvero immaginato tutto, pensa mentre ritorna nella sua stanza.

La mattina seguente, tutti si svegliano di buon umore, dirigendosi come prima cosa in cucina per fare una buona colazione e per cercare di smaltire la sbornia dovuta a bicchieri e bicchieri di sakè attraverso del buon caffè; ma ben presto tutto il gruppo si ferma di colpo, avendo davanti uno spettacolo estasiante: sul ponte è presente un enorme pino addobbato con luci e palline, sotto al quale sono presenti parecchi regali colorati.
-Io ti avevo detto che ho visto babbo Natale!!- insiste Ace osservando  in trance gli addobbi e punzecchiando Marco, anche lui oltremodo sorpreso dallo spettacolo che hanno davanti agli occhi.
Su tutto il cornicione della nave ci sono nastri colorati, e sui muri di legno qualche ghirlanda e qualche ornamento natalizio; rispetto al giorno precedente, la nave ha un aspetto totalmente diverso.
-Penso che ora credo all’esistenza di quel vecchio signore!!!- afferma Izou, affascinato, non volendo offendere l’uomo chiamandolo, come in precedenza, simpaticone.
-Ma come è possibile?- chiede ancora diffidente Marco –Non può essere!!!-  continua – Non esiste!! – non si capacita di quello spettacolo, non capisce come, quando ma soprattutto perché a loro, dei pirati della peggior specie.
-Gurarararara! Buon Natale figli miei!-
Sentendo la voce del loro capitano, tutti si voltano quasi simultaneamente ma nessuno li avrebbe mai preparati a quello che avrebbero avuto davanti: Barbabianca è seduto sulla sua enorme poltrona vestito da Babbo Natale con cappello e barba compresi. Da parte a lui è presente il sacco marrone che il moro aveva intravisto la notte precedente contenente un  mucchio di dolciumi di ogni tipo e qualche pezzo di carne con molta probabilità, oltre a liquore in quantità industriali.
La ciurma rimane sorpresa nel vedere il proprio capitano vestito in quel modo, ma alcuni invece ridono allegramente.
-Buon Natale a te!!-  proferisce Ace fiondandosi sui regali alla ricerca del suo; quello che trova fu una quantità di cibo, rimanenza del giorno precedente, legata alla bene e meglio
Tutti gli altri imitano il compagno ridendo, scherzando e ringraziando anche il proprio capitano. Tutti escluso Marco.
Izou trova sotto l’albero un set di trucchi nuovo, Vista un fodero tutto intagliato con simboli floreali, Jaws una sorta di armatura simile a quella che già possedeva e così tuti gli altri trovano qualcosa di utile o dilettevole.
-Tu non vai a guardare il tuo bel regalo?- chiede Barbabianca, anzi, Babbo BarbaBianca a Marco, ancora impalato accanto a lui.
-Non ti devo chiamare Babbo Natale spero?- dice lui sorridendo, ricambiato anche dall’altro.
Dopo di che corre anche lui verso l albero, trovando ben presto il suo regalo; la  forma non è lineare come li altri regali, ma ondulata e… spinosa.
Quando lo apre, resta completamente di sasso.
-E’ uno scherzo spero?- chiede il biondo, attirando l’attenzione di tutti, come anche le loro risate.
La cosa comica è che Marco aveva in mano un ananas abbastanza grande ancora parzialmente incartato e infiocchettato.
-In fondo a Natale bisogna considerare il gesto, non il regalo- risponde il vecchio capitano ridendo –Quindi si dovrebbe accettarlo in un modo altrettanto felice-
Il comandante della prima flotta allora , ancora sconcertato, cambia espressione, sorridendo.
- E in fondo, non desideravo nulla per Natale. Quindi mi accontento – dice allegramente, per poi voltarsi verso il capitano - Grazie Babbo!!! Tanti auguri di Buon Natale!!!-  l’altro ricambia il sorriso, veramente felice di aver reso una giornata speciale ai suoi figli.
-Comunque vedi che abbiamo ragione? Tu sei precisamente uguale ad un ananas!!!- arriva Ace, indicando il frutto giallo, per poi avvicinarlo alla faccia del biondo, confrontandolo come se fosse uno scienziato pazzo. L’altro, infuriato, gli tira un pugno affettuoso in testa.
-Ma tu sempre a rovinare i bei momenti?-
-Si!!! Giusto pe farci una risata!!!- risponde il moro –E comunque, Buon Natale anche a te, Ananas!!! -
   
 
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