Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Onira_    18/12/2013    1 recensioni
Tratto dalla storia
Amava riprodurre il cielo in tutte le sue sfumature, l'oro dei suoi capelli e l'azzurro ghiacciato dei suoi occhi.
Dipingeva anche i colori dell'erba, ma non era mai la stessa cosa.
I suoi capelli poteva toccarli, il cielo solamente osservarlo a causa della distanza...
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo Uno - Ritorno al Campo.

Mi ritrovai nel mezzo di un bosco. L'unica luce che mi permise di capirlo era quella della luna, che si faceva spazio tra le nuvole notturne. Davanti a me, una sagoma scura si nascondeva tra le foglie di un cespuglio, esattamente come me. Il silenzio era assordante, solo il rumore del vento che faceva muovere le foglie degli alberi, e quello dell'acqua che iniziava a stranirsi, facevano sentire di meno la tensione che vagava libera nell'aria. Poi, si udì uno scoccare di una freccia, e subito dopo un corpo di cervo cadde a terra, privo di vita. 
<< Will! >> Chiamai istintivamente mio fratello sottovoce con aria severa.
<< Che c'è, dovremmo pur dare qualcosa agli déi! >> Rispose correndo silenziosamente verso quel corpo inanimato.
<< Stiamo gia facendo troppo per loro... >> Borbottai a bassa voce, seguendolo. Poi accesimo un fuoco e buttammo il cervo tra le fiamme.
<< Agli déi. >> Mormorò Will. 
<< Ci faremo uccidere. Solo gli idioti tengono un fuoco acceso, di notte, nella speranza di non farsi trovare. Se non lo spegni tu, allora lo faccio io! >> Risposi guardandomi attorno con l'arco pronto.
<< Fa come vuoi. >> Cedette il biondino, e spento il fuoco continuammo il nostro viaggio. 
Pochi giorni prima, Chirone aveva incaricato tutte le Cabine di respingere gli attacchi da parte dei Titani. Ovviamente a me e a mio fratello ha detto di respingere quelli che venivano dal bosco. Cosi, la Cabina numero Sette eccola tutta qui...
<< Forse dovremmo tornare indietro. Forse nessuno verrà qui, e chi ti dice che magari sono tutti tornati in dietro? E si stanno battendo contro Crono? >> Esclamò Will dopo un po' che camminavamo.
<< Io resterei ancora un po' qui. >> Risposi abbassandomi per vedere meglio una grande buca nel terreno.
<< Sicura che non lo stai facendo perchè ti piace stare tra gli alberi? >>
<< Non sono così egoista! >> Poi sentimmo uno scricchiolio di rami, e dalla penombra di un albero uscì un Cane Infernale, che si butto sopra mio fratello, puntandolo con i denti giganteschi e impregnandolo di bava canina.
Storsi il naso, e subito tirai fuori la mia spada, poi trafissi la schiena della creatura in corrispondenza al cuore. L'essere si girò verso di me uggiolando, ma riuscendosi ancora a mantenere in piedi. 
Will, libero finalmente saltò sopra un ramo di un'albero iniziando a scoccare freccie sul corpo del mostro. Infine io lanciai la spada colpendolo definitivamente al cuore.
Il Cane Infernale provò a tenersi in piedi, ma con un'ululato cadde, finché la sua anima non si separò dal corpo.
<< Visto. Neanche il bosco è piu deserto. >> Mi lamentai avvicinando il piede alla creatura nera pre controllare se fosse davvero morto. Rimisi la spada dentro la sua fodera.
<< Gia, forse è meglio rimanere qui. >> Mio fratello scese dall'albero con un salto.
<< Non credo che Crono si farà vivo. Probabilmente torneremo al Campo. >> Dissi vedendo il ragazzo molto preoccupato.
<< Sarà. Forse Chirone lo ha fatto per prepararci alla... Battaglia finale. >>
Alzai le spalle e appoggiai la testa su un'albero.
<< Dormi? >> Mi chiese alzando un sopracciglio.
<< Cosa? No, ti pare? >> Risposi facendo apparire la cosa piu ovvia di quanto le circostanze richiedessero. 
<< Daccordo, allora buona notte. >> Disse sdraiandosi sull'erba.
Rimasi sveglia tutta la notte, guardando quasi tutto il tempo la luna, pregando gli déi che il sole sorgesse presto. E finalmente quel momento arrivò.
<< Will. >> Chiamai mio fratello scuotendolo un po'. 
<< Will!! >> Lo chiamai piu forte.
<< Dannazione svegliati! >> Urlai poi definitivamente, lanciandogli un calcio dietro la schiena.
<< Ahiaaa!!! >> Mi urlò contro alzandosi di scatto.
Alzai le spalle e scossi la testa come per ricordarmi quello che dovevamo fare.
<< Torniamo indietro. >> Dissi afferrando da terra il mio arco e mettendomi a camminare nella direzione dalla quale venivo. Mio fratello fece lo stesso.
<< Bene. Questa si che è fortuna. >> Mormorai, bloccandomi davanti al fiume che avremmo dovuto attraversare, ghiacciato.
<< Io l'avevo detto che faceva freddo. >> Disse Will. Lo fulminai con lo sguardo, che poi riposizionai sul fiume completamente ghiacciato che si estendeva davanti a noi.
<< Aspettiamo un'altro giorno qui. >> Propose mio fratello.
Scossi la testa.
<< Ieri non c'era... Sarà pericoloso, molto. Ma dobbiamo tornare al campo. >> Pensai ad alta voce. Nei miei occhi azzurri una luce intensa si accese e Will fece un passo indietro.
<< Molto, troppo pericoloso Jane. Troppo. >> Avvertii nel suo tono una paura sincera. 
Mi voltai a guardarlo. I miei occhi dal colore del mare si erano fatti dorati e emanavano  una luce quasi inquietante. 
<< Ti prego. Apollo non si sarebbe presentato nella Cabina numero Sette, se le cose non stessero andando male anche nell'Olimpo. >> Cercai di convincerlo ricordando la visita di nostro padre al Campo, quando ci disse di aiutarlo, ma di rimanere vivi. Diedi importanza a queste parole piu che alla vera ragione della sua visita. Era la prima volta che vedevo Apollo mostrarsi così umile difronte a qualcuno, specialmente a me.
<< Daccordo... >> Mormorò poi, mandando in frantumi i miei pensieri.
Sorrisi e misi lentamente il piede su quel lago di ghiaccio. Un brivido mi percorse la schiena e un vento gelido quasi mi bloccò. Mi guardai dietro, vedendo mio fratello seguirmi, poi indirizzai il mio sguardo avanti ed iniziai a correre. Il vento mi faceva oscillare i capelli biondi e i miei movimenti iniziarono a immergersi nel nervosismo.
Sotto i miei piedi la lastra di ghiaccio si stava quasi rompendo. La paura si impossessò del mio corpo, prendendo il sopravvento. Nonostante ciò, però, riuscii a fermarmi. 
<< Perchè ti fermi? >> Mi chiese Will in preda al panico.
<< La lastra di ghiaccio... >>
<< Dobbiamo andare!! >> Urlò. Sapevo che saremmo finiti in acqua. Morti assiderati entrambi, ma ripresi a correre. Finalmente, riuscimmo a toccare di nuovo terra. Dietro di noi il lago ghiacciato aveva crepe dappertutto, ma entrambi continuammo ad andare avanti, fino a raggiungere un posto preciso del bosco, dove ci aspettavano Percy e Annabeth, su due carri trainati da due pegasi.
<< Ehy ragazzi! >> Li chiamai.
<< Meno male! Credevo che Grover si fosse dimenticato di avvertirvi. >> Esclamò Annabeth.
Sorrisi e salii sul suo carro, mentre Will su quello di Percy.
•ANGOLO AUTRICE! •
Salve a tutti ragazzi! Questa Fanfiction è la prima a capitoli, perciò non fate molte critiche!
Probabilmente ci vorrà un bel po' di tempo prima di finire la storia, intanto recensite. E Buon Natale a tutti!!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Onira_