| Brina era una bambina di Capitol City. Lei amava i dolci, la neve e il Natale. Natale, a Capitol City, significava Vigilia del Tour della Vittoria e sua madre Scarlet le diceva sempre che, se avesse fatto la brava, un giorno avrebbe potuto partecipare alla grande festa al Palazzo delle Cerimonie. Come ospite d’onore. Come Capo Stratega. Proprio come suo padre Seneca…
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Brina Crane quell’anno, sotto l’albero di Natale, aveva trovato solo sofferenza. Ora se ne stava in piedi, rigida come un palo, ad osservare la bara di mogano foderata di seta rossa, che si confondeva col colore che macchiava le labbra di suo padre. Pareva addormentato, Seneca, ma Brina sapeva la verità: suo padre era morto.
Suicidio, avevano detto i dottori. Ancora una volta la ragazzina sapeva che la realtà era un’altra: l’uomo, che ora giaceva inerte sotto i suoi occhi, era stato indotto al suicidio dal presidente Snow in persona.
Aveva commesso un grave errore e aveva pagato con la vita. Ma lei l’avrebbe vendicato, non avrebbe permesso che finisse così!
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Brina era nella piazza principale della capitale, perfettamente mimetizzata in mezzo alla folla che ammirava il Tour della Vittoria degli sfortunati amanti del Distretto 12, trasmesso in numerosi megaschermi. Era anche colpa di quei due se suo padre era stato ucciso, ma la giovane Crane aveva capito che quel gesto disperato aveva smosso le folle dei Distretti. Ormai era chiaro perfino ai capitolini più ottusi, lo si leggeva negli occhi di quelle persone, riprese dalle telecamere che lo stesso presidente aveva mandato a seguire i vincitori: la rivolta si era avviata.
Brina Crane sorrideva al pensiero della disfatta di Snow, mentre ammirava come sempre più grida di disappunto si levavano al cielo, assieme alle mani, con le tre dita centrali sollevate, in segno di protesta. I due giovani potevano fingere quanto gli pareva, tanto ormai era troppo tardi!
Il meccanismo si era inceppato. Seneca Crane sarebbe stato vendicato…
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La scintilla era diventata un incendio, che ora divampava per le belle strade di Capitol City. Ribelli, capitolini, Pacificatori, tutti cadevano nel fuoco incrociato di una battaglia che non poteva più passare inosservata.
Brina sapeva cosa doveva fare: aiutare, a modo suo, la Ragazza in Fiamme, diventando lei stessa di fuoco!
Attirò l’attenzione su se stessa, distraendo i Pacificatori per il tempo necessario a lasciare che la strada di Katniss Everdeen si liberasse…
La sua vita finì fra atroci dolori, trasformata in una torcia umana, ma col pensiero di aver contribuito alla disfatta dell’uomo che aveva ucciso suo padre. Di essere stata una piccola scintilla, che aveva incendiato quella Panem governata dalla sofferenza e dalla morte… | |
JD COMMENTA:
Questa fanfiction partecipa alla Iniziativa Natalizia [contest + lotteria] de Il Forno ⌠Hunger Games EFPfanfic⌡
Salve a tutti, devo dire che questa piccola Flashfic è stata come un parto: l'ho scritta in una settimana, letta e riletta fino alla nausea e ora penso di detestarla, ma in un certo senso sono fiera dell'OC di Brina, che come avrete capito è la figlia di Seneca Crane... mi piace ecco, al contrario della storia in se xD
Dirò solo un paio di cose, riferite al contest.
Spero di non essere andata completamente OT, introducendo una parte di vita prima dei 74th e anche con la conclusione nel pieno della rivolta... diciamo che la parte strettamente legata al Tour della Vittoria è quella centrale, ma non si sarebbe capito nulla senza premessa e conclusione ^^
Spero che Brina sia stata un buon punto di vista, che vi piaccia la sua storia e che l'intera ff non risulti patetica...
Saluti, pace, amore e palme nane a tutti voi,
JD | |
19/12/2013
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