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Autore: paxerella    19/12/2013    0 recensioni
Città della Repubblica era silenziosa quella sera. Le poche luci colorate e le poche persone sulla strada davano un volto malinconico alla città.
Eppure quella era la “vigilia di Natale”, una strana usanza del popolo dell’acqua che festeggiava il passaggio di una cometa che tanto tempo prima aveva attraversato i cieli.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Korra, Mako
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Città della Repubblica era silenziosa quella sera. Le poche luci colorate e le poche persone sulla strada davano un volto malinconico alla città.
Eppure quella era la “vigilia di Natale”, una strana usanza del popolo dell’acqua che festeggiava il passaggio di una cometa che tanto tempo prima aveva attraversato i cieli.
L’usanza almeno da quanto sapeva l’avatar, era di ornare le case di luci colorate, ritrovarsi in famiglia e scambiarsi dei così detti regali. La tradizione voleva che i regali erano il simbolo della gratitudine verso la persona a cui si donava.
Probabilmente, nelle rispettive nazioni, ci sarebbe stato un banchetto o un ballo, invece lì era tutto fin troppo silenzioso.
Korra avrebbe tanto voluto tornarsene a casa, in fondo quella città non le apparteneva più da tanto tempo, ma era stata invitata da Tenzin al tempio dell’aria per una festa alla quale non avrebbe potuto mancare.
 
Mako era appena uscito dal suo ufficio: ora era diventato un investigatore al servizio della polizia e si stava dirigendo a casa di Asami, dove avrebbe fatto una deliziosa cena in compagnia della mora.
Era arrivato e con sorpresa aveva trovato il fratello vestito a festa: “buona sera fratellone! Su coraggio vatti a cambiare o faremo tardi!”
M: “Tardi? Tardi per che cosa?”
Asami vestita con un bellissimo vestito nero fino alle ginocchia rispose dalla stanza: “siamo stati invitati tutti a cena a casa di Pema e Tenzin”
Mako si affacciò alla finestra del soggiorno sospirando: “in effetti vedo che il tempio dell’aria è tutto adornato di luci colorate”
B: “Si è per il “Natale” almeno le tribù dell’acqua lo chiamano così!”
Mako stette in silenzio a guardare il tempio per qualche secondo poi si diresse nella sua stanza a cambiarsi d’abito. Il pensiero non poteva fare a meno di essere per Korra, se era una tradizione della sua tribù sicuramente era stata invitata anche lei.
Da quando s’erano lasciati non s’erano parlati molto, anzi per nulla. Sapeva che, mentre loro erano tornati a Città della Repubblica, lei era rimasta nel suo paese con i suoi genitori.
 
Korra guardava Ian che sbuffando giocava con Naga mentre aspettavano il traghetto che avrebbe dovuto portarli al tempio.
I: “Non possiamo semplicemente volare o attraversarlo a nuoto?”
L’avatar con sguardo malinconico guardava la città: “Stai tranquillo ora arriva!”
Aveva anche lei un lungo abito blu e i capelli sciolti le cadevano sul volto segnato da tante battaglie.
Finalmente il traghetto arrivò e i ragazzi si diressero verso il tempio.
 
Intanto al tempio erano tutti in agitazione. Pema correva avanti e indietro per vedere se tutto era a posto.
Tenzin con la sua tranquillità stava guardando il traghetto che portava i loro ospiti: “stai tranquilla tesoro, è tutto a posto vedrai sarà una splendida festa!”
Infatti sul traghetto, il furetto e Bolin si stavano rincorrendo mentre Mako e Asami abbracciati guardavano le stelle.
Korra e Ian furono i primi a scendere seguiti da Beifong e il suo gruppo di soldati.
B: “Ben tornata Korra, che piacere rivederti!”
K: “Beifong, anche tu alla festa?”
Beifong fece una faccia sorpresa: “Si, si!”
Ian sorrise abbracciando la ragazza: “Io ti avevo detto che ci sarebbe stata molta gente!”
Poi vide che il capo delle forze armate continuava a guardare con fare sospetto il suo ragazzo… così li presentò.
K: “… Lin Beifong lui è il mio nuovo ragazzo Ian”
Ian strinse la mano sorridendo alla donna che molto imbarazzata dal fare del ragazzo rispose: “meglio incamminarci verso la festa!”
Più indietro Bolin, Asami e Mako parlavano fra loro.
 
La tavola era apparecchiata e imbandita di ogni leccornia, i membri del tempio dell’aria stavano ultimando gli ultimi preparativi quando arrivarono gli ospiti.
Mako notò subito i capelli sciolti e il vestito blu dell’avatar e con una punta di tristezza si sedette al suo posto accanto ad Asami.
Bolin invece era felice di vedere la ragazza ed andò a salutarla col suo buonumore, anche Korra nel vedere il giovane dominatore del fuoco si sentì un po’ a disagio e come lui aveva evitato il suo sguardo, ma poi era stata sommersa dal sorriso di Bolin che stringeva con ardore la mano al dominatore dell’acqua: “ciao io sono Bolin e tu?”
I: “Ian! Ian!” disse con un discreto fastidio.
B: “Ian e sei anche tu un domitore?”
I: “sì vengo dalla tribù dell’acqua di Korra!”
Tenzin fece zittire tutti con la sua voce: “Buona sera! Benvenuti alla nostra prima cena di Natale! Se potete tutti accomodarmi cominceremo a servire le prime portate!”
Bolin con destrezza si rimise al suo posto e la cena cominciò.
 
Allo scambio consueto dei regali, Korra si avvicinò al suo ragazzo e disse: “Te la senti di accompagnarmi da quella ragazza mora?”
I: “non capisco il perché visto che non la conosco, ma va bene!” disse sbuffando!
Korra aveva approfittato del fatto che Mako s’era alzato e stava confabulando con Lin ei suoi colleghi per porre il suo regalo ad Asami.
Lei era molto legata a questa tradizione, aveva preso un pensiero per “l’amica” e se non fosse stata lì glielo avrebbe sicuramente spedito.
K: “Ciao, Asami”
A: “Ciao Korra, mi fa piacere rivederti! E lui chi è?”
K: “Lui è Ian (con un leggero rossore sul viso) il mio nuovo ragazzo!”
A: “Bene! Sono contenta per te!”
K: “Sai nella mia tribù c’è la tradizione di scambiarsi dei pensieri e io ne avrei preso uno anche per te!”
A: “Oh, grazie! Io non ero sicura che saresti venuta così te lo spedito arriverà fra qualche giorno!”
K: “ah.. ok!”
Poi vedendo Mako tornare si dileguò tornando al suo posto…
L’uomo avrebbe voluto anche solo scambiare qualche parola con lei, ma l’avatar non era dello stesso avviso ed era tornata al suo posto. Ian invece era rimasto lì e rispondeva alle domande che gli faceva con dolcezza Asami, mentre Mako con molta attenzione seguiva ogni risposta, cercando di capire di che persona si trattasse.
Poi Ian fu chiamato per la foto di rito e si allontanò…
A: “non devi fare sempre l’investigatore su ogni persona Mako!”
M: “Lo so, ma chi è quel tipo?”
A: “Il nuovo ragazzo di Korra…”
Mako rimase per lì in silenzio guardando il gruppo che faceva la foto con il nuovo presidente della città.
 
La serata finì nei migliore dei modi con dei splendidi fuochi d’artificio. Korra stava per salire sul traghetto quando la mano del dominatore del fuoco la fermò. Gli altri erano già a bordo perciò Korra non osava voltarsi, sapeva di trovarsi il viso del giovane.
Il giovane però la sorpassò senza voltarsi, tornando al suo posto e lasciò nelle mani della giovane una piccola scatola con su un fiocco.
 
Qualche giorno dopo mentre spolverava la sua vecchia camera, l’occhio di Korra cadde proprio, su quella scatola ancora lì chiusa. Non aveva avuto il coraggio d’aprirla, ma capitombolò improvvisamente dal comodino e si aprì da sola.  All’interno c’era una goccia color blu del mare e un piccolo biglietto; “a Korra con amore Mako”.  Sorrise e quel sorriso aveva tante lacrime.

  
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