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Autore: _Cla Malvi    19/12/2013    1 recensioni
Fan Fiction su Hunger Games. SE NON AVETE LETTO MOCKINGJAY NON LA LEGGETE PERCHE' VI SONO RIFERIMENTI AD ESSO.
parla delle cose che succedono nel distretto 12 dopo che Katniss, Peeta e Haymitch vi sono tornati.
LA STORIA E' DIVENTATA DA ONE SHOOT A PIU' CAPITOLI.
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Effie Trinket, Gale Hawthorne, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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Sono passati diversi anni da quando sono tornata nel distretto 12 con Haymitch e Peeta. È tornato anche Ranuncolo, il gatto più brutto che io abbia mai visto. Ma non c’è Prim. Una delle poche persone alle quali tenevo davvero. Prim mi manca tantissimo. Le sarebbe sicuramente piaciuto fare la zia, prendersi cura dei miei figli. Io sarei stata più felice.                
Ho messo sotto il mio cuscino una sua foto, per ricordarla anche la notte, ma sarebbe impossibile dimenticarla.
Non vedo Gale da quando sono tornata nel distretto 12. Lui è al 2. Lontano da me. Gale è il mio migliore amico. Mi manca. Vorrei poterlo rivedere, abbracciarlo, andare a caccia con lui. Sento tantissimo la sua mancanza.
L’anno in cui partecipai per la prima volta agli Hunger Games ero con Gale nei boschi; gli dissi che non avrei mai voluto dei figli in un mondo come questo. Ma le cose sono cambiate. Io sono cambiata.
Gli Hunger Games non esistono più. Non devo vivere col pensiero che potrebbero parteciparvi i miei figli; perderli come ho perso Prim durante la rivolta, come ho perso Rue nell’arena. Durante il Tour della Vittoria ho visto la madre di Rue distrutta con i suoi bambini in lacrime. Quella bambina era davvero speciale. La rivedevo in mia sorella. Era affettuosa. Le volevo bene, non come alleata ma come amica. Era troppo giovane. Non si meritava questo.
Ma in qualche modo sono felice di aver partecipato agli Hunger Games. La mia vita nell’arena è cambiata. Conoscere Peeta è stata la cosa più bella che poteva succedermi. I sentimenti che provo per lui sono indescrivibili. Peeta è fantastico. Il primo vero bacio che ci siamo dati sulla spiaggia durante l’edizione della memoria. Lì ho capito cosa provavo e provo tutt’ora. È dolce, è protettivo nei miei confronti. Non faccio più incubi la notte, lui è sempre con me.
Per il mio compleanno prepara sempre qualcosa da mangiare, poi andiamo al prato con i bambini. Stiamo lì fino al tramonto. Mi piace stare al prato. L’atmosfera è fantastica, magica. E i colori la rendono ancora più bella. Il verde e l’arancione. I nostri colori preferiti. Il verde della natura e l’arancione del tramonto.
Qualche giorno fa è venuta a trovarci Effie. Incredibile è stata la notizia che ci ha dato: lei e Haymitch. Chi l’avrebbe mai detto? Si è trasferita qua nel 12. Sono contenta per Haymitch. Vederlo felice – e non sempre ubriaco – è davvero stupendo. Gioca sempre con i miei bambini.
la madre di Peeta invece è sempre la stessa. Mi odia ancora. Mio odia dal giorno in cui frugavo nel cestino della spazzatura cercando del cibo. Il giorno in cui Peeta mi diede da mangiare. Non l’ho mai ringraziato abbastanza per quel giorno. Sua madre non si degna nemmeno di salutarmi o di chiedermi dei nipoti. Vorrei che fosse come Hazelle. Lei è gentile con me, come sempre. Nemmeno lei ha più sentito Gale. Ha paura che gli sia successo qualcosa. Mi rifiuto di pensare che potrei aver perso anche il mio migliore amico.
Parlo sempre a mia figlia della mia vita: di quando morì mio padre, dei primi Hunger Games (arrivare allo scontro finale con un ragazzo del distretto 2, Cato; notevolmente bello e in fondo nemmeno tanto cattivo come sembrava. un po’ mi è dispiaciuto ucciderlo. La trovata delle bacche che ha distrutto Capitol City. Le parlo anche di Rue. Ma appena pronuncio il suo nome mia figlia mi ferma. Non vuole vedermi piangere.), l’edizione della memoria, la rivolta partita dal distretto 13, la morte dei miei amici, tra cui Finnick, di mia sorella, del presidente Snow.
Conservo ancora in un vaso la rosa bianca, appassita da molto tempo, che mi portò prima del Tour della Vittoria, una delle rose che coltiva lui. La conservo per ricordarmi di quanto l’ho odiato da vivo e quanto continuo ad odiarlo anche adesso che è morto. In quella stanza continuo a sentire l’odore di rosa mischiato all’odore del sangue che mi fa vomitare. Credo che un giorno chiuderò quella porta e butterò via la chiave.
Johanna e Annie vivono nella casa in cui viveva Peeta, al villaggio dei vincitori.
vedo Annie crescere suo figlio sola, senza suo marito Finnick, morto per proteggermi. È triste, non vuole compagnia, parla solo con me. Una volta abbiamo parlato di Mags. Era davvero una donna eccezionale.
Johanna non la sopporta, dice che c’è troppo silenzio in quella casa, quindi viene a caccia con me. Anche a lei manca Finnick. Erano molto amici.
Mi sono svegliata da due ore e sento qualcuno che bussa alla mia porta. La apro e proprio qua, davanti a me, vedo la persona che ha cercato di starmi vicina quando io la respingevo, della quale non mi sono mai fidata troppo. Mia madre. È cambiata tantissimo. L’ultima volta che l’ho vista è stata per il mio matrimonio. Ci siamo scritte molte lettere da quel giorno. Mi mancava. La stringo forte a me, cercando di non pensare alla piccola Prim. Cercando di non piangere. La faccio accomodare in casa, sapendo che si tratterrà solo qualche settimana. Perfino Ranuncolo sembra felice di vedere mia madre. Come se gli ricordasse mia sorella.
Ma quando mi avvicino alla porta per chiuderla la mia felicità sale alle stelle. Finalmente è tornato al 12. Il mio migliore amico. Gale. Io e lui dopo tanto tempo. Non dico nemmeno una parola. Lo abbraccio. Sento una lacrima che scende sulla mia guancia. Non riesco a crederci. Gale qui con me, che mi abbraccia forte. Dopo due minuti cerco di capire se in lui c’è qualcosa di diverso. Ha sempre gli occhi grigi e i capelli scuri tipici del giacimento, proprio come me. Però è più alto. Non oso immaginare quante ragazze gli andavano dietro, là nel 2. Le prime parole che mi dice dopo tutto questo tempo sono: “Ciao Catnip”. I suoi occhi diventano lucidi come i miei. Nel giro di dieci minuti ci raccontiamo tutto quello che ci siamo persi. Ma quando entra Johanna l’espressione di Gale cambia. Non l’avevo mai visto così, o meglio, guardava solo me così.
Johanna lo saluta e, tanto per fare la stupida come fece sull’ascensore quando ci siamo conosciute, gli dà un bacio sulla guancia e, andando in bagno, si toglie la maglietta bagnata e sporca di fango.
Gale perde la testa. Non riesce nemmeno a parlare, fino a quando non gli chiedo:”Qualcuno si è innamorato di Johanna Mason?”. Dice di sì, come immaginavo. A dire la verità sono un po’ gelosa. Non ho mai pensato a Gale fidanzato, non più innamorato di me. Ma sono comunque molto felice per lui.
Gli presento i miei figli, ai quali si affeziona subito. Strano è il modo in cui parla con Peeta. Non gli è mai stato troppo simpatico.
Ma la sua reazione quando ha saputo di Effie e Haymitch è stata a dir poco fantastica. Stava piangendo dalle risate. Non la smetteva più. Dopodiché è andato a comprare una torta al forno e una scatola piena di bottiglie di Whiskey (chiaramente, tutte per Haymitch). Ci siamo messi a festeggiare sia il ritorno di Gale e mia madre sia il fidanzamento di Haymitch ed Effie.
Ad un certo punto avviene una cosa che mi ha colpita particolarmente: Johanna si alza dal tavolo e Gale le corre dietro gridando il suo nome.
Circa due ore dopo, mentre Haymitch ed Effie si preparano per andare a casa loro – ho fatto un salto nella casa di Haymitch ed è incredibilmente ordinata! – Gale e Johanna tornano in sala in strane condizioni: Gale ha la camicia abbottonata male e i capelli arruffati mentre Johanna ha la giacca di Gale.
Peeta scoppia a ridere, pensando probabilmente quello che sto pensando io. Scoppio a ridere con lui quando mi dice:”io spero che non abbiano usato camera nostra… o quella dei bambini”. L’atmosfera imbarazzante viene soppressa da una risata generale, con Gale e Johanna che diventano rossi.
Beh, almeno adesso siamo tutti più felici. Le cose al 12 sono davvero tornate alla normalità, senza pacificatori che ti controllano e senza Hunger Games di cui aver paura! ATTENZIONE: QUESTA STORIA ERA NATA COME ONE SHOOT MA, COME MI HANNO CONSIGLIATO NELLA RECENSIONE, HO DECISO DI FARLA IN PIU' CAPITOLI! continuate a seguire questa storia con l'omonimo(?) titolo 'And the story goes on' GRAZIE MILLE
   
 
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