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Autore: Danytav86    19/12/2013    1 recensioni
Storia ispirata ad vdeo di una canzone che vidi tanto tempo fa su Neko dei Nu'est. Ovviamente lor sono i protagonisti. Spero vi piaccia....
Baci a tutti/e, Danytav86
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Aron aveva sentito tutto e aveva capito, che gli insegnanti non sono persone che pensano solo al loro lavoro, ma tengono molto ai propri studenti e alle loro vite. Così entrò, di corsa, nella stanza del preside, tutti, compresa io, rimanemmo sorpresi dal suo arrivo. Allora dissi:
< Aron che ci fai qui? E’ successo qualcosa? > e lui:
< No, non è successo niente … è solo che, per caso, ho ascoltato la vostra conversazione e … > il preside aggiunse:
< E … cosa? > Aron disse: 
< E mi dispiace per quello che state passando tutti voi e non voglio che la professoressa Nina o qualsiasi altro professore dia le dimissioni. Non sarebbe giusto, poiché voi pensate sempre e solo al nostro bene, anche se siete trattati male da tutti noi e non avete il nostro rispetto! Grazie…> Tutti rimanemmo stupiti da quelle parole. Io mi avvicinai ad Aron e dissi:
< Aron le tue parole ci hanno colpito molto e ho deciso che non mi dimetterò. Inoltre sappi che noi insegnanti non molliamo mai, quando in palio c’è la vostra felicità! > Aron sorrise, poi Niko aggiunse:
< Esatto, sappi che noi riusciremo a risolvere questo brutto problema!> Aron disse:
< Bene … ma come farete? > Rimanemmo per pochi minuti in silenzio, poi intervenne il preside che disse:
< Faremo un' assemblea d’istituto e lì parleremo agli studenti, con tutto il cuore. Se la situazione non cambierà, sarete liberi, se vorrete, di dare le dimissioni >. Tutti noi accettammo. Facemmo passare per tutte le classi, una circolare, che avvisava, che in palestra ci sarebbe stata una speciale assemblea d’istituto, dove tutti i ragazzi dovevano assolutamente partecipare. Arrivò l’ora dell’assemblea, tutti gli insegnanti e i ragazzi vennero in palestra. Noi professori stavamo, tutti, vicino al preside ed eravamo molto nervosi. Gli studenti ci guardavano con disprezzo, con superiorità e con sfida. Il preside prese la parola e disse:
< Salve a tutti, ragazzi, sono contento che siate venuti a quest'assemblea … Per noi insegnanti è davvero importante la vostra presenza, qui vi parleremo sinceramente, mettendo da parte il ruolo di professori e di preside >I ragazzi emisero ululati di disprezzo, il preside si guardava intorno, senza dire niente. Intervenne Niko che disse:
< Ragazzi su smettetela! Per una volta dateci ascolto, per favore! > Intervenne un ragazzo della mia classe, Ren, amico di Aron che disse:
< Perché dovremmo darvi ascolto? In fondo voi siete professori e pensate solo al vostro lavoro! > Aron aggiunse:
< Ren smettila, non è vero io so che … > Intervenni io che dissi:
< Aron lascia stare, fai parlare noi adulti … > Ren e gli altri ragazzi ci guardavano dubbiosi. Il preside ricominciò a parlare:
< Ascolta ragazzo e anche voi altri, noi siamo qui per rivolgerci a voi come amici e non come insegnanti >. Lee sbottò a ridere e Wang disse:
< Ah si? E da quando voi volete essere nostri amici, siete solo delle persone egoiste e insensibili. Noi non vogliamo ascoltarvi! > Io furiosa dissi:
< Ora basta, smettetela con questo comportamento da bambini! Siete tutti maggiorenni, dovreste avere una coscienza e riuscire ad ascoltarla. Ren questo vale anche per te e gli altri tuoi amici, escluso Aron che ha capito il nostro dolore! > Ren con i suoi amici e gli altri ragazzi, rimasero turbati. Allora Niko disse:
< Bene, ora che vi siete calmati sedetevi e ascoltate il preside Zen >.
Tutti i ragazzi, anche se con disapprovazione si sedettero. Allora il preside dopo essersi fatto coraggio disse:
< Miei giovani studenti, grazie per la vostra collaborazione. Ora vi parlerò come uno di voi … So che è difficile credere alle nostre parole, poiché ci vedete solo come delle persone orribili. La colpa è anche nostra, perché non siamo stati sinceri con voi e di questo, mi dispiaccio> Allora Minhyun disse:
< Preside Zen, con queste parole che cosa ci vuol dire? > mentre tutti noi insegnanti assumemmo un'aria pensierosa, i ragazzi ci guardavano dubbiosi.  Allora il preside continuò:
< Ragazzi, non è giusto che il rapporto tra professori e studenti sia così mostruoso, quindi è ora che sappiate la verità … > Niko disse:
< Esatto, così capirete che non siamo quelle persone che tutti quanti voi credete > Io aggiunsi:
< Vi faremo capire i nostri veri sentimenti … > Tutti rimasero in silenzio, il preside continuò:
< Noi vi abbiamo trattato sempre con freddezza per dei motivi superiori, ma di questo me ne pento. Un tempo, prima che voi arrivaste e che venissero gli insegnanti attuali, in questo college c’erano altri studenti e professori. Io ero più giovane di adesso … All’epoca noi cercammo di creare un bel rapporto con gli studenti, infatti, mostravamo con più facilità e sincerità i nostri sentimenti. Purtroppo però, questa fu la nostra rovina … > Aron disse:
< Come la vostra rovina, perché? > Lee aggiunse:
< Esatto perché? > Il preside proseguì:
< Perché gli studenti se ne approfittarono e fecero tutto quello che volevano, poiché noi eravamo troppo indulgenti con loro. Iniziarono così gli atti di vandalismo e bullismo. Purtroppo quest’ultimo ancora esiste e noi non riusciamo a colmarlo. Ci furono delle vere e proprie rivolte, alcuni studenti finirono per farsi male gravemente … > Io rimasi scioccata da tali rivelamenti e Aron disse:
< Terribile! > il preside continuò:
< Già … Era una situazione molto grave e incontrollabile, tanto che, alcuni genitori ci accusarono di essere persone inette e incapaci di gestire gli studenti, di conseguenza trasferirono i loro figli in altri college. Un giorno, alcuni professori vennero da me per dare le dimissioni e lasciarono il college. Arrivarono altri insegnanti, ossia quelli che ora sono qui … > Niko aggiunse:
< Nonostante il cambio del personale e degli studenti, ossia voi, la situazione non ebbe dei miglioramenti … Così un giorno, venne da noi e dal preside, il direttore dell’istruzione e delle scuole, che ci disse … > Il preside si avvicinò a Niko e disse:
< Continuo io Niko, non preoccuparti. Ci disse, specialmente a me ^Se altri genitori verranno a lamentarsi da me e un qualsiasi altro professore darà le dimissioni, lei chiuderà per sempre questo college. Sono stato chiaro?^ >. Jr disse:
< Che cosa? > e il preside continuò:
< Già … Io mi rivolsi a lui e dissi ^Se io chiuderò questo college che ne sarà di tutti questi ragazzi?^ e lui mi rispose ^Non lo so e non m’interessa … è inutile che esista una scuola dove i ragazzi, tutti i giorni, facciano atti di bullismo e gli insegnanti non sono in grado di dargli un educazione. Sono stato chiaro?^ Io dovetti acconsentire … > Wang disse: < Incredibile ... > Aron aggiunse:
< No, è orribile … > Niko disse:
< Dopo che il preside e noi finimmo di parlare con il direttore dell’istruzione, che andò via, decidemmo di cambiare il nostro comportamento, speravamo che qualcosa cambiasse … > il preside disse:
< … Ma, abbiamo sbagliato a trattarvi con freddezza e autorità, voi siete diversi dagli studenti che avevamo all’epoca … > Intervenni io:
< Anch’io stavo per dare le mie dimissioni, ma poi il preside e gli altri insegnanti, mi raccontarono tutto e grazie anche a un vostro compagno, Aron, ho cambiato idea, decidendo di rimanere qui >. Baekho disse:
< Aron, perché? > ed io:
< Perché grazie alle sue parole, tutti noi professori e anche il preside, abbiamo la speranza che qualcosa di bello possa ancora accadere … > Lee disse:
< Ah si … e che cosa ve lo fa credere? >
Niko intervenne:
< Ce lo fa credere la nostra voglia di migliorare e capire voi, i nostri ragazzi! > Tutti rimasero stupiti, poi il preside aggiunse:
< Ragazzi, dovete sapere, che molte volte, noi adulti abbiamo pensato di lasciar stare il nostro obiettivo e di abbandonare tutto e tutti … > Wang disse:
< Davvero? Allora perché poi non lo avete fatto? > Il preside disse:
< Non lo abbiamo fatto, perché ci siamo sempre domandati  ^Se noi molliamo che ne sarà di tutti questi ragazzi? Non è giusto abbandonarli al loro destino, hanno il diritto a un 'istruzione, anche se non sarà una cosa semplice, avere la loro attenzione e il loro rispetto^. Così decidemmo di continuare a essere i vostri insegnanti. Il perché è molto semplice … Io e gli insegnanti, teniamo a voi più della nostra stessa reputazione e per voi siamo disposti anche a perdere il lavoro, poiché noi vi vogliamo bene e vi consideriamo tutti dei figli! > Gli studenti rimasero turbati e confusi da quelle parole, poi Aron felicissimo gridò:
< Grazie, le vostre parole sono state preziose per noi! Cercheremo di aiutarvi in quest' arduo compito! > Noi insegnanti, compreso il preside Zen, sorridemmo. A un certo punto, però Lee disse:
< Ehi Aron, ma chi ti credi di essere? Non provare più a parlare in nome di tutti noi, tu non sei nessuno! > Lee si avvicinò ad Aron che indietreggiò, ma davanti a lui si misero i suoi amici: Jr, Baekho, Minhyun e Ren. Minhyun disse:
< Lee smettila, solo tu e il tuo gruppo avete deciso di non collaborare con il preside e gli insegnanti, guardati intorno! > Lee lo fece e vide che tutti i ragazzi, compreso Wang e il suo gruppo, applaudivano  noi insegnanti e il preside. Lee era furibondo e ringhiava di rabbia, intervenni io che dissi:
< Basta Lee, calmati, non vale la pena odiarsi. La vita è una sola e va vissuta a pieno, insieme agli amici e a tutte le persone che ti vogliono bene! Ascolta il tuo cuore! > Lee si ammutolì, allora Niko si avvicinò a lui e disse:
< Lee che ne dici di collaborare con tutti noi? Avresti una vita migliore, circondato da molti amici e nessuno ti odierebbe. Che ne pensi? > Lee si commosse, senza piangere e acconsentì. Tutti quanti ne fummo felici, poi Wang ci fece una domanda:
< Preside Zen e professori, non è che voi state facendo tutto questo solo per non far chiudere il college? > Il preside rispose:
< Assolutamente no! Noi facciamo tutto questo solo per voi, perché vi vogliamo bene >. Così Wang, Lee, Aron, Jr, Baekho, Minhyun, Ren e tutti gli altri ragazzi, accettarono di collaborare con noi e migliorare la scuola. Infatti, non ci furono più atti di bullismo e violenza.
Voglio darvi un consiglio: ^ Non abbandonate mai la speranza, grazie anche a essa la nostra vita può migliorare. Date retta anche a questo detto: la speranza è l’ultima a morire! ^
Fine
 
   
 
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