“Non si preoccupi, signorino. Suo padre arriverà presto.”
Fissava la porta di casa in assoluto silenzio, aspettando. Quasi non percepì la mano che stringeva la sua con dolcezza, come per non fargli pesare l'assenza di una persona così importante in quel giorno speciale.
“E sono sicura che le porterà un regalo bellissimo.”
Non serviva neanche fingere di sorridere perché gli occhi del bambino non si staccavano dalla porta. Stava solo attendendo di vedere la maniglia abbassarsi e veder entrare il suo papà. Non sperava neanche in un dono, bastava solamente la sua presenza.
Lo squillo del telefono di casa ruppe il silenzio. Subito la domestica si girò verso l'apparecchio, il viso con un'espressione così teatralmente sorpresa da apparire solo come una grottesca maschera. Come se avesse dovuto proteggere il bambino da quella verità che entrambi sapevano.
“Andiamo a rispondere, signorino.”
“No.”
Quella parola fu pronunciata a così bassa voce che la donna fece quasi fatica ad udirlo. Ma non gli sfuggì di certo il tono usato.
Come si può ignorare la delusione di un bambino?
E non servì a niente cercare di trattenere la sua mano, perché preferì non ascoltare quello che già sapeva. Scelse di dirigersi in camera e studiare invece, dando la colpa alla sua negligenza per l'assenza del genitore.
Magari così suo padre sarebbe venuto a festeggiare il suo compleanno.

“Auguri, Akashi-kun.”
Il ragazzo aprì gli occhi, mettendo a fuoco la figura di Kuroko che gli stava sorridendo gentilmente.
“Cosa...”
“Oggi è il tuo compleanno, no? Non me lo sono dimenticato.”
Akashi lo osservò, senza trovare le parole per rispondergli. Solo quando Kuroko fece segno di volersi alzare dal letto (probabilmente per prendere il regalo che gli ha preparato) la voce gli uscì fuori.
“Tetsuya... Posso stringerti la mano?”
Kuroko si girò ad osservarlo con un'espressione stupita sul volto. Subito però gliela porse, lasciando che le dita di Akashi si intrecciassero alle sue, in una dolcezza inusuale per il ragazzo.
“Sono qui, Akashi-kun.”
Akashi sorrise, chiudendo poi gli occhi.
“Lo so.”

Note.

Oggi è il compleanno di Akashi, il 20/12. Ed è per questo che ho scritto questa AkaKuro piccolina per festeggiarlo.
Insomma, spero che vi piaccia.