Fanfic su attori > Tom Hiddleston
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Autore: roberta_everdeen    20/12/2013    4 recensioni
La vigilia di Natale. Un Tom con la febbre, cioccolata, il camino, le candele, un gatto e il temporale.
È la prima volta che scrivo su Tom. Una Flashfic natalizia, visto il periodo. Molto fluff.
(Revisionata)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Entrai di corsa in casa, coprendomi la testa con i vari quaderni che avevo in mano. Amavo la pioggia ma solo quando rimanevo a casa al calduccio e con una cioccolata in mano. Di certo non fu bello correre sotto un acquazzone senza ombrello.
Appena entrai in casa, il calore che veniva dal camino del salotto, mi travolse. Tolsi il cappotto e andai in cucina.
-Ciao tesoro-
Ecco, il mio Tom in cucina che preparava non so che cosa, con una coperta sulle spalle, quando gli avevo ordinato espressamente di rimanere al letto sotto le coperte.
-Tom! Ti avevo detto di rimanere a letto!-
All’inizio ero davvero arrabbiata, ma quando quel musetto dolce, con gli occhi azzurrissimi e lucidi e quel nasino rosso si voltò verso di me, non potè fare a meno di sciogliermi.
-Come va la febbre?- chiesi toccandogli la fronte.
-Ancora non molto bene ma non mi andava di rimanere a letto. Sono sceso per preparare la cioccolata come piace a te- sorrise.
Misi le mie braccia attorno a suo collo e mi avvicinai al suo viso.
-Come faccio ad arrabbiarmi con te? Spiegamelo perché davvero non lo capisco…
Si avvicinò alle mie labbra ma io lo fermai mettendo una mano davanti.
-Eh no. Tu non m’immischierai la febbre- mi allontanai da lui e iniziai a correre per la casa con Tom dietro che mi rincorreva. Alla fine anche con la febbre, lui riuscì a prendermi.
-Toh ma guarda un po’- mi disse
-Cosa?-
-Guarda dove siamo.-
Mi guardai intorno. Eravamo in salotto ma non era quello che intendeva. Eravamo sotto il vischio.
-D’accordo Hiddleston, ti do il permesso…
Neanche il tempo di finire la frase che mi ritrovo labbra nelle labbra con lui. Sentivo le sue labbra che scottavano, ma non m’importava.
-Hey Tom, siamo meglio di Harry Potter e Cho Chang-
Rise e poggiò la sua fronte sulla mia. Rimanemmo così pochi secondi quando un tuono ci interruppe. Mi abbracciò.
-Tom, ehy, non ho paura-
-Perché il mondo deve girare intorno a te?-
Rimasi perplessa un attimo: -Hey hai paura dei temporali?- chiesi ridendo.
-Non ho paura dei temporali! Solo dei tuoni!-
Risi più rumorosamente buttandomi all’indietro sul divano. Iniziò a ridere anche lui.
-Comunque, com’è andata l’ultimo giorno di lavoro prima delle vacanze? Hai disegnato qualche altra cosa?-
Chiese sedendosi accanto a me nel divano.
-No oggi niente. Ho solo disegnato un nuovo tailleur che il mio capo ha cestinato-
-Mi dispiace-
-Mmh…-
Altro tuono, altro abbraccio. Questa volta più potente e più rumoroso. C’è ne fu un altro. Ma questa volta ci fu un improvviso blackout.
C’era silenzio, troppo silenzio.
-Tom?-
-Miranda?-
-Sei sempre accanto a me giusto?-
Sentii cingermi i fianchi con un braccio. In meno di un minuto sentii anche le sue labbra sulle mie.
-Si, sei qui-
-Mi venuta un’idea. Miranda, sta qui e non muoverti-
Sentii il rumore dei suoi passi che andavano di sopra. Aspettai qualche minuto finchè ritornò con una candela in mano. Man mano andava ad accendere le altre candele che c’erano in giro. L’albero di Natale era completamente spento e nelle palline si rifletteva la luce delle candele. Andò in cucina e prese le due tazze di cioccolata, me ne diede una e si sedette a terra, ai piedi del divano. Mi fece cenno di sedermi accanto a lui e appoggiai la schiena contro il divano.
-Ti piace questa vigilia di Natale?- chiese sorseggiando.
-Non male Hiddles, non male-
Dopo aver finito la cioccolata, la serata andò avanti tra racconti natalizi, risate e… sì anche di coccole e baci. Infatti, proprio mentre Tom mi deliziava un’altra volta delle sue labbra, si staccò e mi disse di chiudere gli occhi. Li chiusi e appena mi diede il permesso li riaprii. Davanti a me c’era Tom che teneva in mano un gattino bianco con il muso nero e gli occhi azzurri.
-Oh mio Dio Tom è stupendo!-
-È il mio regalo di Natale- esclamò entusiasta con un sorrido smagliante.
Corrucciai la fronte perplessa. -Tom..- lo guardai abbracciando il gattino che spaesato miagolava dolcemente.
-Ok lo ammetto: non sapevo che regalarti finchè questa creaturina non è entrata dalla finestra della cucina prima che iniziasse a piovere. Gli ho dato da mangiare e ho giocato un po' con lui. Non potevo cacciarlo via di casa. E poi i suoi occhi mi ricordano i tuoi- disse velocemente tutto di un fiato facendo risaltare il suo accento inglese.
Risi osservando negli occhi quel gattino. Era vero, sembrava che i suoi occhi si specchiassero con i miei. -Che nome gli diamo?- chiesi allegramente per smorzare l'espressione dispiaciuta di Tom.
-Loki?-
-Naaa Tom! Sarebbe troppo banale!
-Thor!-
-Che fantasia..-
Passammo tutta la sera - e per poco anche quasi la notte- a pensare ad un nome per il povero gattino che nel frattempo si addormentò nella poltrona di Tom.
- Comunque anch’io avrei un regalo ma preferirei dartelo domani- dissi sorridendogli sulle labbra. -Perchè non ora?- mi sussurrò nell'orecchio iniziandolo a mordicchiarlo fino a raggiungere il mio collo.
Il fuoco del camino riscaldava tutta la stanza proprio come fecero i nostri corpi, stretti l’uno nell’altro, con la pelle che s’infuocava ad ogni tocco e ad ogni bacio. Le sue mani mi donavano brividi alla schiena e la sua pelle scottante per la febbre mi riscaldava completamente.

Il giorno dopo mi svegliai tra le sue braccia con il gattino appena entrato in famiglia che ci gironzolava intorno. Ci svegliammo insieme.
-Buon Natale Miranda-
-Buona Natale Hiddleston-
-MEEEEOW-
-Ehy Buon Natale anche a te, nuovo arrivato- dissi prendendolo in braccio.
-Allora abbiamo deciso il nome?- Tom si stiracchiò come -appunto- un gatto e raccolse i suoi vestiti sparsi per la stanza. -Direi proprio di no-
Rise accarezzando il gatto.
-Ma sta tranquillo troveremo un nome decent..... ETCHIÙ!-
Fulminai Tom con lo sguardo mentre indietreggiava pian pianino verso la camera da letto, per sfuggire dalla mia furia.
-BUON NATALE TESORO!- urlò mentre lo rincorrevo per la casa, starnutendo qua e là.



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Ciao a tutti! Ok magari non è un granché ma lo spirito natalizio mi ha guidata. Forse è troppo sdolcinata? Non so, spetta a voi dirmelo. Quindi mi piacerebbe qualche vostra recensione. Vi lascio qui il mio Tumblr e il mio Ask, così per fare quattro chiacchiere.
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Baci e buone feste.
roberta_everdeen.
  
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