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Autore: Erild    20/12/2013    0 recensioni
In un pianeta remoto dell'Imperium controllato dalla Guardia Imperiale che da alcuni mesi è sotto assedio da parte di una anomala orda di Orki... Il protagonista (un soldato veterano) si troverà a dover far fronte, insieme ai suoi compagni, a questa minaccia misteriosa, è il tempo degli eroi il 41 millennio...
Sono bene accette critiche poichè è la prima storia che creo...
Genere: Azione, Guerra, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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L'ombra minacciosa
Capitolo 1: Situazione generale
Da due mesi  la minaccia di Gavzul è calata su di noi con un mare di pelleverde al seguito, per ora i cancelli nord e est hanno resistito ma non può continuare così, si sentono le grida dei prigionieri oltre al muro e la sanità mentale dei soldati è allo stremo, il Lord commisario Tifun a mantenuto l'ordine ma i soldati sono stanchi e i rifornimenti non arrivano, le navette porta rifornimenti non arrivano da 3 giorni e si dice che quelli del muro est vedono presenze muoversi nell'oscurità molto piu veloci di un qualsiasi orko medio ,  non so più cosa pensare, contro cosa stiamo combattendo, non si comportano da Orki : Tagliano le comunicazioni, non attaccano ma aspettano pazientemente, torturano i prigionieri in modo da farceli sentire ma la cosa più preoccupante è  che sembra non vogliano combattere in pianura ma cercano di attirarci nella vicina palude a sud del cancello est e nei boschi attorno alla città.

L'unico controattacco che per ora abbiamo affrontato ci fu 8 giorni fa...

Erano  le 3:09 di pomeriggio, il sole era coperto dalla nuvole e tutto ciò creava un'atmosfera grigia e cupa che minacciava una violenta pioggia, i cingoli dei carri si muovevano lentamente in modo da non coprire le voci dei commissari che davano gli ordini, eravamo davanti all'immensa cancellata nord, lo stile gotico dell'imperium era lampante nelle due torri di guardia su cui erano appostati Edfin nella torre a sinistra del cancello e Ronald nella torre a destra , prima di uscire ai due lati del cancello c'erano due Basilisk senza equipaggio ricoperti da sacchi di sabbia e fissati al terreno, dopo il Basilisk di sinistra c'era una piccola postazione di soccorso dove dei feriti non gravi erano sdraiati sulle brande verde mimetico , dopo queste postazioni iniziavano gli edifici civili con porte e finestre sbarrate, le prime luci negli edifici civili cominciavano solo dopo almeno cinquecento metri dai primi edifici , i Basilisk erano così vicini al muro perchè non dovevano fare parte della normale fortezza ma erano stati aggiunti quando l'esercito orko aveva attaccato il pianeta ed erano stati usati solo come copertura della squadra ricognitrice che era fuori quella mattina.

La colonna corazzata capitanata da due Sentinel veterani seguiti dai 10 Leman russ cominciava ad avviarsi varso il nemico in modo frontale, la mia squadra fu l'ultima ad uscire  perchè aggirò dalla sinistra passando i boschi a ovest del cancello nord, così ci avviammo lenti, nessuno parlava perchè tutti sapevamo che avevamo un'alta possibilità di non tornare a casa , con i commissari che gridavano a squarciagola al cancello nord perchè non ritardasse a chiudere appena fosse uscito l'ultimo soldato, Edfin fece un cenno che il commissario non percepì e tenne la mano sudata sulla leva di chiusura mentre si apprestava ad osservare la colonna in file da 4 uscire tenendo la testa bassa.

Poco dopo la colonna si trovò all'ingresso del bosco e i soldati presero in mano i fucili laser di ordinanza ai Cadiani della guardia , molti uomini erano solo reclute alla loro prima battaglia ma tra i soldati c'erano dei veterani che avevano combattuto contro gli Eldar su Nifason II e quei veterani erano chiamati la squadra del mezzotempo , il loro nome era dovuto alla battaglia che si svolse prima di mezzanotte su Nifason , molti li consideravano eroi perchè erano riusciti a resistere in 6 ad un reggimento  di 38 guardiani e 12 custodi eldar e la battaglia si concluse proprio alle 00:04.
E l'altra squadra era quella dei veterani di Narun, era una squadra talmente vecchia che era stata a marcire in un vecchio forte assediato dagli orki il tempo necessario perchè venisse data per dispersa, su Genfers gli orki consideravano quel forte : "La cazamazta della mortze", sono sopravvisuti tanto a lungo solo perchè erano muniti di fucili da cecchino e da tute per invisibilità  ma comunque resistere su un pianeta che contava sulla propria superfice 5890 orki per piu di 7 mesi è un buon risultato.


Avevo in mano il fucile e sentivo il battito del cuore aumentare, il capitano di squadra camminava davanti a noi con il fucile con mirino laser,il terreno non era pianeggiante anzi era piuttosto obliquo e una collinetta si slanciava davanti a noi , le foglie stavano cadendo ed il sottobosco era fitto, il movimento dei soldati rendeva molto inquietante il tutto e dopo pochi minuti un urlo proveniente dal vicino bosco a destra dalla nostra posizione ci fece fermare. Quasi congelati ci accovaciammo, e cominciammo a sentire i cannoni dei Leman Russ tuonare con grande rapidità. Poi il terreno tremò, e dalla collina davanti a noi cominciarono ad apparire orki armati di zpacca e in pochi secondi ci furono addosso, i soldati nella retroguardia ebbero il tempo di sparare, ma l'avanguardia e la parte centrale della squadra non fecero in tempo a rispondere all' attacco, e gli orki ci furono addosso, l'orko piu grosso della truppa nemica piombò addosso al capitano e con un colpo solo gli spacco la testa a metà  , i due soldati dell'avanguardia vennero poi circondati e massacrati e la testa di uno dei due rotolò fino ai piedi del mio gruppo. Alzammo velocemente i fucili e ognuno sparò tre colpi uccidendo due orki in totale, ma non fu sufficente, l'orko che aveva ucciso il capitano staccò la sua zpacca dalla testa del capitano facendolo cadere ormai senza vita e si diresse verso il mio gruppo con un salto e atterrò su un soldato mentre con la zpacca in volo ne uccise un altro, allora vista la situazione io e due soldati ci ritirammo perdendo il fucile, mentre un soldato del nostro gruppo non ebbe tempo e una raffica di zpara lo centrò in pieno viso facendolo cadere a terra ormai morto. Intanto la retroguardia aveva smesso di sparare, e si era ritirata con facilità, tuttintorno nel frattempo le altre squadre che erano nel nostro stesso bosco erano state tutte sconfitte e si erano date tutte alla ritirata. 

Corsi da dove eravamo venuti e in poco tempo uscii dal boschetto, mentre correvo su un campo fiorito verso il muro dove Roland stava dando fuoco di copertura alle squadre nel bosco. Un  Leman Russ mi passò ad un metro di distanza, spingendo a tutto gas sull'accelleratore, era l'ultimo dei 10 leman Russ della colonna , in quel momento capii che eravamo stati sconfitti e anche con una facilità sorprendente.

Eravamo partiti in circa 400 e in meno di un ora fummo decimati a 46...


L'Imperium ci ha dimenticato, ormai è solo una questione di tempo, ogni giorno al cancello Nord subiamo un attacco e gli uomini muoiono con una velocità incredibile, tra poco saranno dentro...
  
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