La sveglia suonò rumorosamente. "dai piccolo alzati che devi andare a scuola!" "Tre, non rompere i coglioni" Mike afferrò il cuscino e lo lanciò sfiorando le gambe non troppo magre del batterista. Erano le 8 del mattino, dalle finestre dell'hotel entrava un leggero sole per niente abbagliante, Mike aveva i piedi indolenziti ed il mal di schiena a causa dello scomodo letto, ma nonostante i dolori aveva dormito proprio bene quella notte. Le coperte gialle che lo avevano avvolto in un caldo sonno profumavano del suo odore ed il cuscino che aveva lanciato verso Tre era un pò bagnato dalla sua "bava notturna". Si infilò le ciabatte e con un leggero sorriso sulle labbra sia avviò a passi pesanti verso la cucina. "Billie, cos'hai?" Armstrong fissava la sua tazza di latte, teneva una mano appoggiata alla testa e con l'altra inzuppava un biscotto al cioccolato. "niente." "dici sempre di non avere niente." Il sorriso dalle labbra di Mike era completamente svanito, al suo posto sul viso di Pritchard era comparsa un enorme tristezza e i suoi occhi erano colmi di preoccupazione. "senti Billie Joe.." abbozzò un sorriso, "ne abbiamo già parlato ieri, ti ho fatto una promessa, perchè non dovrei mantenerla?" Billie teneva la testa bassa tentando di nascondere sotto i capelli lunghi e spettinati i suoi meravigliosi occhi. "io mi fido di te, ma ho paura" anche Mike abbassò lo sguardo, poi si morse le labbra. "di cosa hai paura?" "ho paura che finisca tutto così.. da un momento all'altro" Mike si grattò dietro l'orecchio destro. "ho paura che tutto quello che siamo..che siamo stati finora..svanisca" Mike non sapendo cosa rispondere, continuava a fissare i suoi piedi, o meglio le sue ciambatte morbide e calde di colore blu. Alle voci dei due se ne aggiunse una terza, una voce facilmente riconoscibile, nasale.. quella di Tre, che era appena uscito dal bagno. Si tirò sù meglio i pantaloni del pigiama, sorrise con falsità ma senza cattiveria ai due amici. Una volta tornato serio aggiunse "hem hem heeeem." tossendo come per voler attirare l'attenzione. I tre musicisti si guardarono e si lanciarono occhiate tra di loro, poi Mike fece segno a Tre di sedersi sul tavolo dove stava facendo colazione Armstrong. "sai chi siamo noi?" Tre si sporse verso il lato del tavolo in cui era seduto Billie, che alzò per la prima volta lo sguardo dalla sua tazza. "siamo i Green Day, e rimarremo i Green Day." concluse la frase Mike. "è mesi che cerco l'ispirazione ragazzi, scrivo e riscrivo canzoni ma finisco sempre per buttare via tutto il mio lavoro".