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Autore: lorian    21/12/2013    2 recensioni
Una spiaggia, all'alba!!! Due anime che s'incontrano, due persone che più diverse non posso essere.
Tratto dal primo capitolo:
Quando ansimanti ci separammo, da quel meraviglioso bacio, le chiesi: " Chi sei? Come ti chiami? Te ne prego ho bisogno di saperlo!!".
Lei mi fissava, con uno sguardo profondo e con la voce melodiosa mi rispose: " Non è ancora il momento!!".
" No" dissi deciso " ti prego tu devi dirmelo!!".
Riuscirà questo sentimento a superare le differenze e l'opposizione dello show business?
Se vi ho incuriosito leggete questa storia che sono certa vi appassionerà.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ebbene si ragazze, siamo davvero giunte alla fine di questa storia.

Oggi posto l'epilogo che vi avviso fin da ora sarà un pò più lungo del normale ma non mi andava proprio di spezzarlo a metà.

Ho preferito fare i ringraziamenti dovuti la settimana scorsa, perchè immaginavo che oggi sarebbe stato più complicato.

Non posso però fare a meno di ridirvi quanto sia stato importante per il vostro affetto.

Ora basta con le chiacchiere, vi lascio alla lettura del capitolo e vi saluto con un grosso abbraccio.

Un bacio Lorian

 

Capitolo 68 - Epilogo

 

POV LISA

 

Sono passati tre anni dalla nascita della nostra piccola Susan e davvero tante cose sono successe.

No, qui si sono succeduti realmente molti avvenimenti e il mio compito oggi è quello di raccontarvi tutto.

La nascita di Susan è stata una grande, grandissima gioia sopratutto per Robert e Becca.

Non dico che io non fossi entusiasta, questo no ma dovevo ancora abituarmi ai ritmi stravolti, per rendermi veramente conto del mio stato d'animo.

Susy era una neonata buonissima, per quanto riguarda i canoni dei neonati ma non era un bambolotto di plastica.

Anche lei aveva le sue necessità che solitamente significavano per me, la sveglia ogni due ore per la poppata, la passeggiata di un'ora per il ruttino e per farla riaddormentare e quando ci riuscivo e la mettevo a letto, dopo sessanta minuti si ricominciava.

Ero distrutta, anzi direi che la parola che rendeva meglio la portata della situazione era devastata!

Robert era preoccupato, perchè vedeva il mio volto deperirsi e non solo.

Anche il mio umore cominciava a risentirne, scattavo per un nonnulla ed ero sempre nervosa.

D'altronde, nessuno sembrava capire che mi sentivo come una mucca che doveva stare pronta con

le mammelle al vento, per quando la sua vitellina ne richiedeva la presenza.

Non fraintendetemi vi prego, io amavo mia figlia ma mi stavo davvero distruggendo: sotto i miei occhi, le borse gonfie e le occhiaie nerissime sembravano moltiplicarsi come un lampo, la pelle mi sembrava grigia e spenta, avevo sempre la bocca impastata, i miei capelli sembravano fatti di stoppa e vedevo il mio corpo devastato dagli effetti del dopo parto.

Ero sull'orlo delle depressione post partum, anzi direi che ci ero finita dentro, con tutte le scarpe.

Robert dopo venti giorni di martirio, non ne aveva potuto più: gli era bastato trovarmi un'altra volta addormentata sul divano, in una posizione assurda e ad un'ora del giorno improbabile, per poi vedermi scattare in piedi con gli occhi chiusi, al primo segnale di pianto da parte di Susy.

Aveva subito chiamato sua madre e la mia dolcissima suocera gli aveva spiegato che cosa mi stava succedendo e che dovevano porvi rimedio subito, prima che la situazione peggiorasse.

Innanzitutto, Claire e Richard si erano messi subito in viaggio ed erano corsi da noi e al loro arrivo, di cui per altro io non sapevo niente, le cose avevano iniziato a migliorare.

Mia suocera mi aveva convertito all'uso del tiralatte, convincendomi che l'unione con mia figlia non sarebbe venuta a scemare e che potevo allattarla comunque al seno, durante il giorno.

Quindi l'operazione di mungitura si era spostata alla sera: ne preparavo tre biberon con la quantità giusta da dargli e li mettevamo in frigo.

Poi durante la notte a turno, Claire, Robert o Richard, si alzavano per allattarla e per la prima volta io ero riuscita a dormire tutta la notte, anche se scattavo lo stesso quando la sentivo piangere ma mio marito mi diceva: " Tranquilla amore, ora è il mio turno!" e io crollavo nuovamente come una pera cotta.

Finalmente dopo due settimane la situazione era migliorata e anche il fisico ne aveva guadagnato: le borse sotto gli occhi erano scomparse e anche le occhiaie si erano volatilizzate, i miei capelli erano tornati ad essere toccabili e mi ero resa conto che il mio corpo non era poi così malridotto.

Inoltre nostra figlia crescendo, aveva ridotto le richieste di latte notturne e così tutti potevamo dormire di più.

Quando Susan aveva compiuto tre mesi ci era caduta in testa la prima tegola e la mazzata era stata bella forte.

Sabrina ci aveva avvisato che Veronica si era purtroppo spenta, debilitata dalla sua malattia.

Comunicarlo a Becca era stato devastante: nostra figlia aveva reagito malissimo.

Non c'erano stati pianti o urla o strepiti ma francamente li avrei preferiti, perchè invece la nostra piccola si era come spenta.                                                                                                                                            Si era chiusa nel suo dolore, rifiutava il cibo e se ne stava tutto il giorno a letto e avevamo paura che ricominciasse a rifiutarsi di parlare.

Per fortuna quello che più temevamo non era accaduto e l'inizio della sua ripresa era coinciso, con

un giorno in cui io mi ero presa un bello spavento.

Quel pomeriggio ero salita in camera per andare a controllare Susan ma con mio grande orrore, non l'avevo trovata nel lettino.

In preda all'angoscia ero scesa al piano di sotto per vedere se per caso l'avesse presa Robert ma anche lui, era caduto dalle nuvole.

Allora eravamo corsi da Erica, nella speranza che la bambina fosse con loro ma anche lì, nulla di fatto.

Sentivo il terreno franarmi metaforicamente sotto i piedi, tremavo ed ero sull'orlo delle lacrime quando Lucia aveva detto: " Avete controllato se per caso è con Becca?".

Io ero scettica ma la disperazione mi aveva messo le ali ai piedi e tutti ci eravamo catapultati dentro casa.

Quando la mandria di bufali impazziti si era fermata davanti alla porta di nostra figlia, io avevo aperto l'uscio e lo spettacolo che ci si era presentato mi aveva tolto il fiato.

Le due sorelle dormivano abbracciate nello stesso letto.

Sul volto di Becca erano ancora visibile le tracce delle lacrime e la piccola mano di Susan, era ferma sul cuore della sorella.

Tutta la paura e l'angoscia si erano volatilizzate e lentamente avevamo chiuso la porta, lasciandole dormire poi io mi ero gettata tra le braccia di Robert ed ero scoppiata a piangere mentre lui tremando, mi accarezzava la schiena.

Da quel giorno Becca era tornata a sorridere e il pericolo che si chiudesse in se stessa, era svanito nel nulla.

Era nuovamente la nostra chiacchierona, era molto brava a scuola e dopo i compiti, passava tutto il tempo che poteva insieme a sua sorella.

Quelle due sembravano legate dallo stesso cordone ombelicale e noi, non potevamo essere più fieri di così.

Dopo due settimane, ci era toccato correre all'ospedale dato che il tempo della gestazione di Erica si era concluso e la sua bambina stava per nascere.

Si, anche loro aspettavano una femmina e Kellan era sull'orlo di una crisi di nervi.

Per fortuna tutto era andato bene e la piccola Luna era venuta al mondo sana e bella.

La mia amica e suo marito erano davvero il ritratto della felicità e tutto era perfetto.

Luna era una bambina davvero tranquilla e bella e gioivo all'idea che le nostre figlie sarebbero cresciute insieme, unite come me ed Erica.

Ma la cicogna sembrava aver messo le radici a Bel Air e un mese dopo la nascita della piccola di casa Lutz, anche Lucia e Jackson avevano scoperto di essere in attesa di un bambino.

Jack quando lo aveva saputo, aveva passato un'ora a saltellare in giardino, ridendo come un pazzo e scatenando l'ilarità di Robert e Kellan e lo sguardo di compatimento di Becca.

Quando le avevo chiesto il perchè della sua espressione, lei mi aveva risposto: " Se anche il serio e compassato Jackson è impazzito, questo vuol dire che per il mondo non c'è più speranza!" e io a quelle parole ero scoppiata a ridere.

Jack si allenava di continuo con Susan e la teneva sempre in braccio, perchè diceva di voler essere pronto per l'arrivo del suo.

Le carriere dei nostri mariti procedevano a gonfie vele: dopo la fine della saga di Twilight, erano stati impegnati in diversi altri film e tutti avevano riscosso parecchio successo.

Nel frattempo anche Sabrina era venuta a vivere qui a Los Angeles, per la gioia mia e delle mie amiche e dopo un mese, lei e Pet avevano avuto la possibilità, di acquistare la villa vicino a quella mia e di Robert, così come Andrea e Martina avevano comperato quella vicino a Erica e Kellan.

Sembravamo una grande famiglia felice e io mi sentivo davvero serena.

Anche le figlie di Peter, almeno le due più grandi, erano venute a vivere lì e andavano molto d'accordo con la mia mammina.

La più piccola era rimasta a vivere con Jennie ma spesso Peter andava a prendersela.

Lui e Sabrina avevano deciso di comune accordo di non sposarsi per adesso ma di farlo solamente quando si sarebbero sentiti pronti.

Il tempo era volato incredibilmente veloce ed era arrivato anche il giorno del primo compleanno di Susan.

La tribù era al gran completo e si erano uniti a noi, anche Alex e Kim con il loro piccolo Joshua e Chaske e Emily in attesa del loro primo figlio.

Le pance di Lucia e di Emily rivaleggiavano di poco, solo che in quella della mia amica, vivevano due piccoli gemelli.

Era stata una sorpresa per tutti, specialmente per i due futuri genitori ma dopo lo sbandamento

iniziale erano stati nuovamente felici.

Oramai mancavano due mesi all'arrivo della coppia e tutte noi ragazze, mamme e non, ci eravamo date alla pazza gioia per gli acquisti nei negozi per neonati.

Ogni volta che uscivamo per strada, c'era sempre qualche paparazzo che ci scattava delle foto ma nel complesso, non erano così angoscianti come i primi tempi.

Robert diceva che oramai non facevamo più notizia ma Stephanie non la pensava così, perchè diceva che quegli aguzzini erano sempre in agguato per cogliere qualche sentore di crisi tra me e mio marito.

Anche per quanto riguarda i nostri amici, tutto procedeva a gonfie vele.                              

Elizabeth era molto impegnata con il lavoro e ci vedevamo di meno ma da quello che sapevamo, era felice e la sua storia con Justin andava bene.

Anche loro, come Peter e Sabrina, avevano deciso di non sposarsi per il momento e convivevano allegramente così.

Chi invece non aveva resistito all'odore dei fiori di arancio, erano stati Martina e Andrea che si erano sposati un mese dopo il compleanno di Susan.

Anche Ashley e Nikki erano molto impegnate ma trovavamo sempre il modo per incontrarci.

Noi ragazze ci eravamo scelte un giorno della settimana, di solito il sabato e andavamo a pranzare fuori tutte insieme.

Venti giorni dopo le nozze di Martina, a Lucia si erano rotte le acque e velocemente era stata portata in ospedale.

Merry era corsa subito ma dopo un'ora ci aveva avvisato che c'erano alcune piccole complicazioni e d'accordo con l'altra ostetrica, avevano deciso di praticare il cesareo alla futura mamma.

Jackson alla notizia era sbiancato e noi avevamo fatto di tutto per tranquillizzarlo ma non c'era stato verso.

Questo fino a quando la nostra cara dottoressa non era uscita fuori dalla sala parto con un sorriso a trentadue denti, dicendo che la mamma e i gemellini godevano di ottima salute.

Negli occhi del nostro amico erano spuntate le lacrime di gioia e Robert e Kellan, che ci erano già passati da poco, l'avevano stretto in un forte abbraccio.

A turno eravamo andati a fare la conoscenza di Matthew e Kyra, che erano giunti ad allietare la famiglia Rathbone.

Erano davvero bellissimi e dolci e anche Lucia li guardava estasiata.

Quando la neo mamma e i gemellini avevano potuto lasciare l'ospedale, io e Robert avevamo dato

una bella festa in giardino per il loro arrivo e Jackson e Lucia, ci avevano ringraziati commossi.

Jackson passeggiava tra gli invitati,

mostrando orgoglioso il suo Matthew mentre Lucia, per non stancarsi, se ne stava sdraiata con Kyra tra le braccia.

Vedere quelle due piccole pesti, era davvero uno spettacolo senza precedenti.

Sembrava che loro sapessero di essere al centro dell'attenzione e ne approfittavano in un modo spudorato.

Tre mesi dopo c'era stata la prima uscita ufficiale, mia e di Robert, dopo quella della conferenza stampa ed era avvenuta per la prima del suo nuovo film The Rover, che tra l'altro aveva tenuto mio marito lontano da casa per alcuni mesi.

Infatti la pellicola era stata girata in Australia e Susan era troppo piccola, perchè io e lei potessimo seguirlo.

Inoltre la nostra prima figlia era impegnata con la scuola e quindi avevamo dovuto soprassedere.

Però ci sentivamo tutti i giorni al telefono e ci vedevamo ogni volta che era possibile, su Skype.

Robert mi chiedeva sempre di vedere sia Susan che Becca e ogni volta che doveva chiudere il collegamento, lo vedevo molto triste.

Per fortuna quell'angoscia era terminata e ora Robert, aveva iniziato un nuovo film che però stava girando a Los Angeles.                                                                                                                                            Altre due novità degne di nota erano state le altre due gravidanze che avevano allietato il nostro

già nutrito gruppo: infatti, quasi contemporaneamente, avevano scoperto di attendere un figlio sia Nikki e Paul e con nostra e loro grande sorpresa, anche Sabrina e Peter.

La mia mammina era al settimo cielo e io lo ero per lei.

Peter poi non stava più nella pelle, anche se Sabrina doveva essere tenuta costantemente sotto

controllo, per il fatto che era il primo figlio all'età di trentanove anni.

La mia mammina si era sottoposta a tutti gli esami di rito e tramite l'amniocentesi, lei e Peter avevano scoperto che attendevano un maschio, che in questo caso era il primo per entrambi.

Tra un parto e l'altro la nostra adorata Meredith aveva avuto il tempo di presentarci il suo fidanzato David, con il quale conviveva da tre mesi e che si era rivelato davvero simpatico.

La nostra amica scherzava dicendo che da quando ci conosceva, non aveva mai lavorato tanto e che sopratutto prima non lo faceva con così tanta felicità.

Le nostre figlie crescevano in salute e bellezza ed erano l'orgoglio mio e di Robert.

Susy era dolce e coccolona, aveva un attaccamento morboso con suo padre e quando Rob non c'era, la sua coperta di Linus diventava sua sorella che per lei stravedeva.

Tra le nostre due amiche in attesa, la prima a partorire era stata Nikki, che aveva dato alla luce Stephen in meno di due ore e dopo un'ora dal parto, zompettava felice per i corridoi dell'ospedale.

Una settimana dopo era toccato a Sabrina che per sicurezza, aveva deciso di partorire con il cesareo e prima di quanto pensasse, teneva tra le braccia Damien.

Peter fissava suo figlio con gli occhi lucidi e anche Luca Bella, Lola Ray e Fiona Eve l'avevano eletto

come loro mascotte personale.

Anche per i nuovi arrivati c'era stata la festa di benvenuto a casa nostra ma per non far stancare Sabrina, l'avevamo spostata di tre mesi.

Nikki coccolava Stephen, seguita passo, passo da Paul che fissava i suoi amori con lo sguardo

orgoglioso.

Tay e Kris scherzando, avevano detto a Meredith che per quanto li riguardava l'avrebbero fatta riposare, dato che non erano intenzionati ad avere un figlio ancora per un bel pò.

E oggi che la nostra piccola Susan compie tre anni posso dire di essere davvero felice.

Mai avrei immaginato che quei sogni strani, mi avrebbero portato a tutto questo: ora ho 31 anni, sono la moglie super felice di un attore di fama internazionale, che quando è a casa con noi è l'essere più coccolone e pigro che esista, sono la mamma di due splendide bellezze una di undici anni e l'altra appunto di tre e sto per averne un altro.

Si, avete capito bene! Stamattina ho scoperto di essere nuovamente incinta e Robert ancora non

lo sa ma presto glielo dirò e sono sicura che farà i salti di gioia, perchè mi ha sempre detto che desidera una famiglia numerosa.

Quindi a conti fatti posso davvero definirmi una donna felice, circondata da tutte le persone che amo di più e che tiene nel cuore il ricordo di quelle che con il tempo, mi hanno lasciato.

 

  
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