"Avvicinati" disse lui

Camminai insicura verso il moro,era lui al capo della situazione e lo lasciai fare,ero troppo impedita per dirglielo,lasciai anche che fosse il ragazzo che mi guidasse. Sorrise.

L'espressione più bella che potevo vedergli stampata sul volto,inconfondibile. Quello sguardo che mi attirava ipnotico

"Volevo darti un piccolo regalo" mentre lo cercava nella sua borsa,lo osservavo in ogni movimento. Le sue mani cercavano frenetiche questo misterioso oggetto,la sua bocca semi aperta mi tirava come una corda sempre di più,ma aspettai che fosse lui a fare il primo passo. E infine i suoi bellissimi occhi,come un deserto mi ci incamminavo fino perdermi,i miei battiti acceleravano man mano che il tempo passava. Finalmente lo trovò.

"Eccolo qui,potrebbe servirti per coprirti" quando lo tirò fuori non era poi tanto piccolo. Era una delle sue felpe,

io rimasi interdetta.

"Zay...io..." non feci in tempo a prenderla in mano che già si spostò per infilarmela. Era calda e questo bastò quasi per farmi sentire protetta. Il moro allegro, rise dicendo

"Ora è tua,sapevo che ti piaceva molto"

"Oh,grazie. Grazie veramente" mi sentii sollevata.

Lo spazio fra me e Malik era sempre più raro,a quel punto incontrai le sue labbra,mi abbracciò e io risposi con entusiasmo.

Fu totalmente nuova questa sensazione;non era come gli altri che ebbi,e capii che c'era qualcosa di speciale in lui,che lo rendeva diverso da chiunque abbia mai incontrato fino ad ora.

 

 

 

Era una giornata nuvolosa e immaginavo che prima o poi avrebbe piovuto,specialmente oggi.

Me ne restai lì davanti ancora per un po',in un'attesa vana,come se dovesse esserci un evento da un momento all'altro. Ma il tutto era già successo un anno prima,in quella terribile notte,in quel terribile incidente stradale. Nonostante i miei 32 anni,ricordo quel giorno come se fosse ieri,quando mi regalò la sua felpa. Ora la indosso,anche se mi sta un po' stretta,la indosso comunque. Mi fa sentire più vicina a lui,quasi mi stesse ancora abbracciando. 11 anni di matrimonio bruciati così,in un giorno solo,no,nemmeno. 12 ore. Adesso sto nel cimitero,davanti alla sua lapide. Ci vado ogni domenica a trovarlo,a parlarci,a raccontargli come sono le mie giornate,quello che faccio e quello che vorrei fare. Anche quello che avrei potuto fare per impedire quella tragedia.

Non ha senso vivere senza la persona che hai amato fino a quel momento.

“Non ha senso la mia vita senza te” pensai

“Non ti dimenticherò mai...” aggiunsi

“...e mai mi lascerò andare,perchè so che ci rincontreremo”

La sua foto continua a guardarmi felice e spensierata,con un po' di barbetta e i capelli più lunghi,i suoi occhi neri e profondi.

-Mi manchi- dico,una lacrima scende giù,accompagnata dalle gocce di pioggia che ricadono piano,che mi bagnano e mi rinfrescano il viso.

I baci delle sue labbra umide che mi rassicurano,che mi fanno capire che non sono sola.

Mi accovaccio e tocco la lapide grigia e fredda,dove l'unico sole che continuerà a splendere in questo giorno buio,sarà il suo sorriso.