Storie originali > Nonsense
Segui la storia  |       
Autore: Cam17    22/12/2013    0 recensioni
Una serie di storie con un filo di trama appena normale, ma che si svolgono con una serie di eventi nonsense. Un vortice privo di logica, privo di senso, frutto di impegnativi cazzeggi mentali che giornalmente faccio per puro divertimento xD
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La festa del Conte di Villa Conca era un evento imperdibile per la maggior parte dei nobili  della zona. L’uomo compiva la bellezza di 89 anni, trenta dei quali passati su una sedia a rotelle, e tutti in sala festeggiavano bevendo e mangiando senza sosta. Ma ad un certo punto le luci si spensero, mandando tutti nel panico. Si sentirono delle urla e, dopo che le luci furono riaccese, tutti rimasero shoccati di fronte al corpo senza vita dell’anziano, pugnalato al collo con una siringa.

Mezz’ora dopo arrivarono l’auto del commissario e, pochi secondi dopo, le auto della polizia.

<< Hahahaha! Siamo arrivati prima noi! >>. Urlò soddisfatto il commissario Brambilla.

<< Eh si >> rispose Duski, suo fido braccio destro << Tutto grazie a me, che gli ho sparato alle gomme! >>.

I due scesero e si fecero largo tra gli insulti delle forze dell’ordine. Arrivarono nella sala grande e mostrarono i distintivi ai presenti.

<< Vi preghiamo di non uscire dalla stanza >> disse Brambilla << Siete tutti sospettati dell’omicidio del Conte Vittorio Armani. Collaborate con noi e non ci saranno problemi >>.

Brambilla avanzò. Duski prese il cappotto e lo gettò verso l’appendiabiti che si trovava vicino alla finestra, finendo però per sbagliare la mira e farlo cadere di sotto. Un poliziotto se lo ritrovò addosso.

Il commissario si avvicinò alla vittima: << Cavoli… è in avanzato stato di decomposizione… >>. Disse schifato.

<< Ma è morto da mezz’ora! >>. Urlò il maggiordomo.

Brambilla si girò e lo guardò dritto negli occhi: << Non mi dica come devo fare il mio lavoro, grazie! >>.

Il maggiordomo ammutolì.

Brambilla osservò la siringa sul collo, poi rispose con sicurezza: << E beh, che dire… questo è un classico caso di morte per overdose >>.

<< Ma è stato ammazzato! >> ribatté il maggiordomo.

<< Duski! >>. Urlò Brambilla.

Il poliziotto prese l’adesivo per i delitti e chiuse la bocca al maggiordomo.

Un’analisi più approfondita mostrava che alla vittima erano stati strappati violentemente alcuni capelli. Ma per quale motivo?

Il commissario si guardava attorno, cercando di capire chi dei presenti potesse essere stato a mandare in overdose il vecchio.

Si avvicinò ad un giovane alto e snello: << Lei dov’era mezz’ora fa?? >>.

<< Qui, alla festa >>. Rispose il giovane.

Dusky si avvicinò al commissario, sospettoso più che mai: << Non le sembra una risposta troppo facile? >>. Disse a bassa voce.

<< Mi dica… >> riprese Brambilla << Che cosa faceva esattamente? >>.

<< Ero vicino al festeggiato. Era mio zio >>.

<< HA HA! Beh, ti faceva comodo che crepasse, visto che sei un suo erede! >>.

<< Ma è pazzo?? Io adoravo mio zio! E’ stato come un padre per me! >>.

Ma ad un certo punto il commissario vide una buccia di banana per terra, poco lontana dal corpo.

<< Una buccia di banana! Ecco, ora capisco! L’assassino ha prima tentato di far scivolare il vecchio, ma non ci è riuscito! Quindi ha deciso di cambiare piano per ucciderlo! >>.

Duski sorrise: << Ehm veramente quella buccia l’ho buttata io a terra… sa io adoro le banane e le pere. Avevo fame, commissario >>.

<< Ah Duski ma come puoi sviare le mie indagini con i tuoi osceni desideri alimentari?? >>.

<< Scusi >>. Disse, abbassando il capo.

<< Cavoli… eppure far scivolare il vecchio poteva essere un’idea geniale per ucciderlo >>.

<< Ma se stava sulla sedia a rotelle! >>. Urlò il maggiordomo, misteriosamente liberatosi dal nastro adesivo.

<< Duski infilagli una banana in bocca! >>.

<< Con molto piacere, commissario! >>.

Lasciando perdere l’osceno spettacolo che ci fu in sala, Brambilla iniziò ad interrogare la moglie della vittima: << Signora ha visto qualcosa durante lo spegnimento delle luci? >>.

<< Nulla >> disse, assumendo un’espressione storta in volto.

Brambilla aveva finalmente capito perché l’anziana indossasse gli occhiali da sole in casa, alle 22.00 di sera.

Intanto Duski si tirò su la lampo del pantalone, mentre il maggiordomo rimase a terra stordito.

<< Lei >>. Disse il commissario, avvicinandosi ad una ballerina brasiliana che era stata invitata per dare spettacolo << Lei potrebbe essere la responsabile di questa terribile tragedia! >>.

<< Cosa?? >>. Esclamò esterrefatta << Io non ho fatto niente! >>.

<< Lo ammetta! Il vecchio voleva scoparla e, prendendo troppe pillole di viagra, ha avuto un infarto! >>.

<< Ma è stato infilzato al collo con una siringa! >>. Urlò da terra il maggiordomo, tenendo l’indice alzato verso l’alto.

Brambilla si incazzò come un pazzo: << Duski a mali estremi, estremi rimedi! >>.

Duski sorrise. Lo prese per il collo della camicia e lo buttò giù dalla finestra. Un volo di due piani, finito su due poliziotti che indagavano nei dintorni.

La ballerina disse che aveva avuto proposte allettanti sia dal festeggiato, che da altri invitati, ma non aveva assunto pillole.

Brambilla era nel panico: chi mai poteva aver ucciso quell’uomo? Tutti sembravano essere il potenziale assassino. Ma Duski ebbe un colpo di genio:

<< Solo un medico poteva infilzare l’uomo con una siringa! >>.

Brambilla si girò: << Bravo ragazzo, hai ragione! Chi di voi è un medico? >>.

<< Il signor Tommaselli! >>. Urlarono tutti all’unisono, puntando gli indici contro un uomo sulla sessantina, pelato e con una folta barba bianca.

<< Lei mi dica dov’era quando le luci si sono spente >>.

<< Qui, con mia moglie! Non vorrà mica insinuare che lo abbia ucciso io! >>.

Brambilla prese la siringa dal collo della vittima e la pose tra le mani del medico.

<< Ma perché?? >> rispose l’uomo, sbigottito.

<< Su questa siringa ci sono, adesso, le sue impronte digitali! Sono sicuro che le analisi delle impronte mi daranno ragione! So che è stato lei, e so come sono andate le cose, adesso >>.

Tutti rimasero in silenzio, ascoltandolo. Dusky preparò i popcorn.

“Lei e la vittima vi eravate messi d’accordo con la ballerina per passare una bella serata assieme, ma il fatto che lui fosse riuscito a dare qualche bottarella in più, considerando che aveva trent’anni in più di lei, l’ha fatta imbestialire a tal punto da ucciderlo con la prima cosa che le è capitata a tiro. Proprio quella siringa di adrenalina che è servita per rendere lei, mio caro, più attivo nel rapporto sessuale. Non solo: lei era geloso dei capelli del caro Conte, visto che lei ne è sprovvisto. Questo spiegherebbe perché c’è stato un tentativo di strapparli via. Sono sicuro che nella siringa e nel suo sangue troveremo l’adrenalina utilizzata per fare sesso, mentre tra le sue dita o sul suo vestito deve essere rimasto ancora qualche capello”.

<< Lo ammetta! Lo ha ucciso lei! >>.

Il medico rimase muto, con lo sguardo rivolto verso il basso.

<< Dusky, le manette! >>.

Duski lo ammanettò.

Brambilla si pose di fronte all’assassino: << Lei è accusato di un omicidio e del tentato omicidio di due poliziotti, che hanno rischiato di morire sotto un maggiordomo obeso! >>.

<< Ma cosa c’entro io col maggiordomo?? >>.

<< Stia zitto! Lei è in arresto signor Tommaselli! O forse dovrei dire… Babbo Natale?? >>.

Tutti i presenti rimasero a bocca aperta, compreso Duski.

Tommaselli fu sorpreso più che mai.

<< Tom! >>. Urlò la moglie disperata << E’ vero ciò che dice?? Sei stato tu?? >>.

Tom abbassò lo sguardo, straziato dal dolore: << Quest’anno i bambini non riceveranno nessun regalo >>.

<< Dusky portalo via! >>.

Ubbidì, iniziando ad elencare tutte le cose che avrebbe voluto per questo Natale.

Brambilla iniziò a ridere soddisfatto e compiaciuto: << Sono un genio! >>.

Si girò e si diresse verso l’uscita, ma una buccia di banana lo fece scivolare a terra, rompendogli una costola.

Venti minuti dopo era già in auto con il suo fido compagno. Era un po’ triste.

<< Che succede commissario? In fondo giustizia è stata fatta >>.

<< Si Duski, ma quest’anno non avrò il mio regalo di Natale. E’ un vero peccato >>.

Duski sorrise ed iniziò ad accarezzare la spalla del commissario.

Brambilla lo guardò preoccupato.

Duski gli fece l’occhiolino: << Mah, guardi… se proprio vuole, il regalo di Natale glielo vengo a fare io la notte del 24 Dicembre, caro commissario! >>.

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: Cam17