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Autore: sophiemolko    22/12/2013    7 recensioni
Brian è finalmente tornato dal tour ma ha in serbo per me una sorpresa non troppo piacevole. Tra sfuriate e litigate ci chiariremo sulla cosa. buona lettura
Genere: Drammatico, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Brian Molko
Note: Traduzione | Avvertimenti: Incompiuta
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Gli ultimi giorni sono stati un po’ duri, manager rompiscatole, fan che ti si accampano sotto casa, insomma.. un subbuglio continuo. Attendo l’arrivo di mio fratello; sono  a casa da sola e sto riordinando un po’ di cosette, giusto per fargli sentire quel clima natalizio che si perde da svariati anni a causa di tour mondiali. L’albero di natale brilla in tutti i suoi colori e lo stereo riproduce un cd degli Hurts. Sì, nonostante tutto ascolto anche io musica fuori dal contesto Placebo! Suona il campanello e il mio stomaco si contorce, il mio cuore batte all’impazzata, quasi come volesse uscire e urlare tutto quello che prova in quel momento. Corro verso l’ingresso  facendo respiri profondi per controllare l’ansia e apro la porta. Quello che mi trovo davanti  è una delusione totale. Ha una canna in mano e una nuvola di fumo gli esce dalle labbra e dal naso, l’odore che emana è aspro, sa di roba pesante. Tutto quello che riesce a dirmi è un misero “ciao sorellina”.
Mi da un bacio sulla guancia e mi chiede con aria schifata:

“hai dato fuoco a qualcosa o tu sei messa a fare riti woodoo con profumi e incensi vari?”

Resto allibita e amareggiata dal suo comportamento. Da un lato avrei dovuto aspettarmelo però un po’ ci speravo, speravo fosse maturato, ma niente, nemmeno questa volta. Delusione. Non so cosa rispondere alla sua domanda così cambio argomento:

“se vuoi ti preparo un bagno caldo così ti rilassi, poi potremmo uscire e mangiare qualcosa insieme, se ti va”

Mi guarda scoppiando a ridere e dicendomi:

“davvero credi che voglia uscire con quel cazzo di casino che c’è là fuori? Sophie cara c’è una fila di gentaglia che arriva fino alla fermata della metro!”

“e tu fregatene!” replico- “è la tua vita Brian! Non puoi rinchiuderti in casa solo perché non vuoi vedere i tuoi fan! Hai scelto questa carriera e te la porti avanti, con i suoi pro e con i suoi contro. Punto!”

L’atmosfera comincia a scaldarsi, io non ce la faccio più! Non riesco a mantenere la calma con un individuo del genere! A volte vorrei che uno dei due non fosse mai nato, vorrei che colei che ci ha generato non fosse la stessa per entrambi. Ma me lo devo tenere così, sono io la seconda mamma. Pur essendo la sorella minore mi tocca fargli da moglie e anche un po’ da badante per quando esagera con alcool o con chissà cos’altro.
Lui con uno sbuffo come dire “stai zitta scema” se la cava e mi lascia sola in salotto. Nick e Dave portano le loro valige in camera da letto, ma dico loro di lasciar perdere perché si deve arrangiare lui. Poi mi vengono i sensi di colpa perché so quanto possa essere stanco e stressato, quindi mi metto all’opera e comincio a disfare i bagagli, trovando dentro ad un sacchettino ben nascosto  della droga. Il sangue ribolle nelle mie vene; mai ho desiderato ammazzarlo come questa volta!
Lo aspetto seduta sul letto e quando esce dal bagno si trova davanti al mio sguardo impietrito ma lucido di lacrime che vogliono scrosciare come una cascata immensa.

“posso spiegare” , le uniche due parole che non doveva dire!
 
Comincio a sputare parole che non ho mai detto a nessuno, le dico dal profondo del cuore, davvero.

“come puoi pensare di potermi spiegare questo? Non c’è nulla da spiegare! È tutto evidente, è tutto così assurdo e allo stesso tempo vero! Lo sai cosa stai combinando? Ti stai rovinando la vita Brian! Questa roba non la devi mai prendere, per nessun motivo! Non sai che dispiacere mi hai dato, non sai quante notti in bianco ho passato aspettando una tua telefonata che non è mai arrivata. Non sai quante volte ho dovuto rispondere alle domande scomode di Cody sul dove e con chi fossi. Non sai quanto mi hai deluso quando nemmeno al mio compleanno mi hai fatto gli auguri mentre io ti ho spedito una scatola di cioccolatini, i tuoi preferiti al latte, e un disegno di tuo figlio. Tutto questo è orribile! Il tuo comportamento non è quello di un 41enne vaccinato; ti stai ridicolizzando di fronte a tutti e dai un cattivo esempio alla gente ma soprattutto, e mi duole dirtelo, non se affatto un buon padre per tuo figlio! Mi hai deluso Brian”

Abbassa la testa in segno di perdono ma io riprendo la sfuriata.

“non voglio sembrare tua moglie, la suocera o la mamma ma davvero non ci sei con la testa! Pensavo fossi maturato e invece mi trovo davanti a un testa di cazzo. Hai visto per caso tutto quello che ho fatto per te? Mi hai ringraziato in alcun modo? Anche solo un semplice abbraccio sarebbe servito ma evidentemente non sei all’altezza di percepire questo come segno di rispetto. Sono arrivata al punto da volermene andare da questa casa e un’altra cosa: ho deciso di chiamare Helena, Cody non merita di crescere così.”

Il suo sguardo ora luccica, mi fissa, mi uccide dentro. Io sono tutta un sudore e non riesco a riprendere fiato dopo tutto questo. Mi sento il diavolo in persona. Ora non è più l’uomo spavaldo che è entrato dalla porta fumandosi una canna, non è più quello che ti guarda con aria schifata ad ogni rimprovero.
Mi si avvicina e prontamente lo fermo con un “non toccarmi, mi fai schifo”. Allora si siede sul letto e mi invita a fare lo stesso. Mi chiede di gettare giù per il water la polvere che è contenuta nella busta e di non tornare prima di averlo fatto. Non so cosa mi sia preso in quel momento ma come un burattino ho eseguito i suoi ordini. Tornando sento ridacchiare e mi accorgo che Nick e Dave stanno sghignazzando dopo aver assistito alla scena.
Mi rivolgo a Nick incazzata come una bestia:

“siete proprio dei cretini, non me l’aspettavo da te Nick. Uscite di qui se non volete essere licenziati al momento!”

I due escono come se avessero la coda fra le gambe e così rimaniamo solo io e mio fratello in casa.
Entro di nuovo nella stanza e Brian sta piangendo come un bambino. Sento qualcosa dentro di me che mi dice di abbracciarlo e così faccio. Scoppiamo a piangere entrambi per qualche minuto mentre io continuo a rimproverarlo dolcemente, come una mamma fa con il proprio figlio, tra un singhiozzo e l’altro. Finalmente ci calmiamo entrambi e mi fa motto con la mano di sedermi in braccio a lui. Mi prende le mani e me le appoggia al suo viso, quasi come se dovessi accarezzarlo. Ora possiamo guardarci bene negli occhi come non abbiamo mai fatto. I miei sono così verdi e i suoi così azzurri ma nel profondo sono estremamente simili, nascondono entrambi le stesse incertezze, le stesse paure.

“Sophie , hai detto bene: sono una testa di cazzo. Non mi va di fare la vittima e chiederti perdono in ginocchio, non ti faccio nemmeno nessuna promessa per il futuro se non quella di impegnarmi a fondo per migliorare questo mio carattere di merda. So già che fallirò ancora, ancora e ancora ma sappi una cosa, il bene che voglio a te e a mio figlio mi spinge a considerare a fondo ogni azione stupida che faccio. Quella roba io non l’ho mai presa, ti giuro! Oltre al fatto che ho visto gente farne uso e so quanto possa danneggiare, io non la prenderei mai. Sì, fumo qualche volta- io lo guardo come dire "qualche volta?"- ok, fumo più di qualche volta ma ho sempre la testa sulle spalle e l’idea di perdere le persone a cui tengo a causa del mio comportamento mi spaventa tantissimo. I’m forever black eyed, y’know?”
 
Mi lascia di stucco con queste parole. Vado per alzarmi ma mi trattiene ancora un attimo abbracciandomi forte e stringendomi come fossi un pupazzo, tanto da faticare a respirare; poi mi guarda di nuovo negli occhi e mi dà un bacio a stampo sulla bocca, di quelli che la madre dà al figlioletto per dimostrargli il suo affetto. Non mi sono scandalizzata.

“sono passati molti mesi da quando ho dormito qui l’ultima volta, ti va di farmi compagnia sorellina? ”

Sorrido.Mi infilo nel suo letto e in un batter d’occhio ci addormentiamo abbracciati come facevamo quando eravamo piccolini per paura dei ladri.
 
 
  
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