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Autore: Gloria Bennet    22/12/2013    4 recensioni
Tremotino la prese tra le sue braccia, pregando non si svegliasse.
Che cosa le avrebbe potuto dire se si fosse accorta di essere tra le sue braccia?
Anche il Signore Oscuro poteva restare senza parole, a volte.
E, quando si trattava di Belle, accadeva spesso.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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* Anima candida *




Non t'ama chi amor ti dice ma t'ama chi guarda e tace.
(Shakespeare)


Belle aveva sempre amato leggere.

Leggendo, poteva visitare mondi inesplorati, ritrovarsi tra le pagine di mille avventure e viverle in prima persona.

Poteva volare via dalla banale quotidianità e spingersi verso l'infinito dell'immaginazione.

Dopo aver terminato le sue mansioni quotidiane nel castello di Tremotino, si chiudeva sempre in quella vasta biblioteca ad assaporare nuove storie, avvolta dal calore dei libri e dal loro profumo.

Quel giorno, mentre Belle stava leggendo, la neve aveva iniziato a scendere copiosa fuori dalle grandi finestre ad arco.

Non se n'era accorta, persa com'era a leggere.

La neve scendeva fitta fitta e coi suoi fiocchi andava a purificare ogni cosa, ricoprendola di candore.

La neve, proprio come Belle aveva fatto con Tremotino, migliorava ogni cosa toccasse.

Belle aveva risvegliato la parte buona del mostro che era diventato.

Aveva svelato la parte umana del Signore Oscuro.

Non poteva sapere che, ogni volta che si rintanava nella sua biblioteca, Tremotino la osservava da una fessura nel muro.

In quel momento la stava guardando intensamente mentre lei sgranava gli occhi per la curiosità, incantata dalla storia che stava leggendo.

Quando, ormai, la notte era calata da un paio d'ore, Belle si addormentò, lasciando cadere il suo viso sulle pagine del libro.

Lo sguardo di Tremotino fu attraversato da un bagliore di dolcezza.

Belle era stanca.

Forse la faceva lavorare troppo, dando per scontato che la mole di lavoro fosse fin troppo leggera.

Ma, in fondo, Belle era solo una giovane fanciulla che era stata portata via dalla sua famiglia con la forza. Subito, non lasciò che il suo istinto oscuro potesse prevalere su quello umano ed entrò nella biblioteca, cercando di non fare rumore per svegliarla.

Camminò in punta di piedi e, quando la raggiunse, la guardò ancora.

Era bellissima.

I suoi boccoli castani avevano ricoperto le pagine del libro e l'abito giallo le avvolgeva nel suo abbraccio quel corpo così perfetto.

Tremotino la prese tra le sue braccia, pregando non si svegliasse.

Che cosa le avrebbe potuto dire se si fosse accorta di essere tra le sue braccia?

Anche il Signore Oscuro poteva restare senza parole, a volte.

E, quando si trattava di Belle, accadeva spesso.

Il percorso fino alla camera della giovane fu più lungo del previsto. Tremotino andò adagio e sussultò a ogni respiro della giovane.

Quando aprì la porta della sua camera, l'adagiò sul letto e la coprì con una coperta bianca.

Avrebbe voluto starla a guardare ancora, ma non poteva rischiare di essere scoperto.

Per questo se ne andò, ma, prima, poggiò un solo libro sul comodino della ragazza.

Non si trattava di quello che stava leggendo prima, era un suo libro.

Il suo libro preferito.

Quello che leggeva a suo figlio quando ancora vivevano insieme.

S'intitolava "Anima candida" e parlava di un giovane che si era allontanato dalla via di casa perché aveva compiuto tutte le scelte sbagliate, ma, grazie all'amore per suo figlio era riuscito a ritrovare se stesso e l'umanità che era sicuro di aver perso. Ritornando a essere "un'anima candida".

Tremotino voleva che l'avesse Belle adesso.

Scrisse un veloce biglietto e se ne andò.

Prima di chiudere la porta, restò qualche minuto sulla soglia a contemplarla.

Sembrava così in pace e serena nel mondo dei sogni.

Sembrava fosse felice, davvero.

Come poteva dormire così beatamente, pur vivendo sotto lo stesso tetto del Signore Oscuro?

Non c'era risposta, o forse, quella che c'era non aveva minimamente sfiorato la mente arguta di Tremotino. Si voltò e lasciò che continuasse a sognare.

 

Il mattino dopo, Belle si svegliò, trovando accanto al letto un nuovo libro.

I suoi occhi si spalancarono dalla sorpresa.

Mentre fuori continuava a nevicare, ricoprendo di candida neve ciò che, prima, era stato grigio e tetro. Belle prese il libro tra le mani e lesse il biglietto: "Buon Natale, Belle".

Sorrise e si portò il libro all'altezza del cuore, abbracciandolo stretto.

"Buon Natale, Tremotino".

 

 

 

A/N

 

E' la prima storia che scrivo su #Rumbelle.

Amo questa coppia e non riuscirei a dirvi tutti i motivi per cui li apprezzo perché sono decisamente troppi. Come si fa a non amare una coppia così perfetta?

Una coppia che ha dovuto lottare così a lungo per raggiungere il suo scopo: per stare insieme. Perché loro sono così diversi e, proprio per questo, complementari.

Sono due facce della stessa medaglia e, unite, possono solo creare luce e candore.

Perché sono l'amore e, insieme, possono davvero stare meglio, essere felici e far splendere la luce della loro anima. Perché, secondo me, la loro anima è veramente candida.

Un po' come la neve, un po' come solo l'amore vero può esserlo.

Spero apprezzerete questa mia storia, fatemi sapere (:

 

Buone feste a tutti :*
Gloria

   
 
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