Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: justinsgirl    23/12/2013    11 recensioni
E se per non farti ballare con nessun altro dovessi essere costretto a farti innamorare ogni giorno di me, lo farei.
Dammi tempo una settimana.
Con amore,
Justin
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

2

 

 

La vita di Justin era una vita incasinata, piena di impegni e di cose scoccianti da fare.
Per cose scoccianti, si intendono le diverse interviste che gli portavano via un sacco di tempo, e no, non gli piacevano per niente.
Non gli piaceva dover rispondere alle domande assillanti dei giornalisti, e neanche dover dare una motivazione a tutto quello che faceva, o diceva.
I meet, quelli si che erano belli. Aveva la possibilità di incontrare i suoi fan, di avere un contatto diretto con loro, e la cosa lo rendeva anche abbastanza felice, come lo rendevano felici i concerti, e tutti i soldi che ricavava. Eppure per lui non era abbastanza.
Era sempre stato un ragazzo ambizioso, aveva sempre puntato a stare in alto, sopra chiunque altro, e ci era anche riuscito, ma adesso non gli andava più bene, non gli bastava far sorridere tutte quelle persone, lui voleva essere felice. Voleva quella felicità quasi irraggiungibile che aveva toccato con un dito per qualche tempo, ma che poi aveva fatto dissolvere lui stesso.

Continuava a rigirare la sigaretta fra le mani, a passare il filtro alla bocca, ad inumidirlo e poi a lasciarlo andare. "Ieri sera.. è stata così fredda" Pensava, e il suo stomaco si contorceva ad ogni pensiero. Doveva trovare un modo per farla sua, ed aveva tempo una settimana, che in teoria potrebbe bastare, ma nella sua pratica, non sarebbe mai stata abbastanza.
Nel frattempo Kaylie era sul suo letto, con quella lettera fra le mani, posata all'altezza del cuore. «Stupida!» Ripetè urlando, e gettando la lettera per terra.
«Come hai potuto pensare di dimenticarlo?» Si alzò, e si mise davanti allo specchio. La sua immagine riflessa nello specchio le provocava disgusto, e le sue ossa ormai sporgenti la invitavano a saltare anche la colazione di quella mattina fredda di dicembre. «Sei una stupida!» Batteva i pugni sulla superficie fredda dello specchio, mentre una lacrima le scese dall'occhio destro. «Tu.. tu lo ami, Kaylie» Parlava a se stessa come se stesse parlando con un'estranea.
In realtà, quel corpo non le apparteneva. Non più.
Da quando lui l'aveva lasciata aveva lasciato anche le sue abitudini col cibo. Era sempre stata qualche chilo in sovrappeso, nulla di grave, nulla che una tavoletta di cioccolato non potesse curare. Non le era mai importato il suo peso, e neanche adesso lo faceva, per questo non voleva un aspetto sano, ma lasciava che il suo corpo fragile lasciasse trasparire tutto il suo dolore.
E' possibile che un semplice amore possa ridurti in mille pezzi?
E' possibile sentire il rumore di un cuore mentre si rompe?
Perchè sentiamo le ossa scricchiolare, e non ci accorgiamo mai quando scricchiola la nostra anima?
«Come hai potuto pensare che uno come lui potesse innamorarsi di una come te..» Accarezzò dallo specchio una delle sue guance, poi andò sulla pancia, alzando la maglietta, percorrendo ogni centimetro di pelle e facendo smorfie, come se fosse doloroso anche toccare la propria immagine nello specchio.
Era a pezzi, era a pezzi e si vedeva.
Era a pezzi e nonostante fosse visibile, nessuno riusciva ad accorgersene.
Era a pezzi e non aveva la forza di rialzarsi, di rimettere insieme i cocci come aveva fatto in passato. Si accasciò di fronte allo specchio, ai piedi del letto, e scoppiò a piangere, mentre fuori il tempo non era migliore di quello di ieri, e la pioggia continuava a cadere insistente e priva di emozioni.
Proprio come Kaylie, che ormai era sola e vuota, senza nessun tipo di emozione a riempirla. «Sei così piccola, Kaylie» disse continuando ad asciugarsi le lacrime. Poi alzò gli occhi allo specchio, e vide i suoi occhi marroni sembrare neri, cupi e tristi. «Sei talmente piccola che nessuno ti abbraccia mai»


«Ho bisogno di due mazzi di rose, molto, molto grandi» Justin parlava al fioraio come un bambino che sta per perdere tutte le sue caramelle in cambio di un cioccolatino. «Sa, mia figlia la adora» Disse l'uomo sulla cinquantina dietro il bancone. «Grazie..» Fece un cenno del capo, prese i suoi due mazzi e fece per andarsene, poi tornò indietro. «Sua figlia è qui?» Sussurrò. «E' in chiesa, non abbiamo molti soldi, e se aiuta con l'organizzazione, le danno qualche dollaro da portare a casa» Sorrise ed alzò gli occhi al cielo.
Il ragazzo uscì dal portafogli qualche banconota, la lasciò sul bancone e poi prese un foglio ed una penna che erano poggiati lì sopra, ci mise una firma e lo lasciò all'uomo. «Comprate qualcosa di buono, oggi» Sorrise ed uscì.
Era la prima volta che faceva qualcosa di buono. Qualcosa di buono che non gli portasse soldi, ma, anzi, glieli togliesse.
Nella sua testa l'immagine di Kaylie felice prendeva sempre più spazio, e l'immagine di lei che porta i suoi vestiti ai bambini gli rimase in testa per parecchio tempo.
Prese i fiori, li mise sui sedili posteriori ed guidò fino alla casa di Kaylie, poco lontana dal centro della città, ma abbastanza in periferia da non essere fermato da nessuno.
Posò i due mazzi sulla cassetta della posta, suonò il campanello e rientrò in macchina, pronto a ripartire.

«Chi cazzo è adesso?» Kaylie si trascinò fuori dalla porta, e trovò due mazzi da 37 rose rosse sulla cassetta della posta. 37, perchè le rose van sempre date dispari.

"Grazie per avermi insegnato ad amare,
a donare, a perdonare
con amore,
Justin"



Hallelujah
ne approfitto per farvi gli auguri di Natale,
e per ringraziarvi per le recensioni, e per chi ha già messo la storia nelle seguite,
preferite e ricordate.
siete la mia felicità in un periodo in cui la mia felicità è un po' messa da parte.
vi ringrazio di cuore,
con amore,
me
xx

 

 

  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: justinsgirl