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Autore: releuse    23/12/2013    4 recensioni
Come ogni anno, le mie coppiette vogliono augurarvi buone feste...
Jun&Ken
Takeshi&Kazuki
Salvatore&Shingo
Shunko&Stephan
Carlos&Luciano
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Carlos Santana, Danny Mellow/Takeshi Sawada, Jun Misugi/Julian Ross, Makoto Soda/Ralph Peterson, Shunko Sho
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui... che emozione ritrovarmi, per il terzo anno consecutivo, a scrivere e pubblicare le drabbline natalizie... e ogni volta aggiungere la coppia dell'anno XD

Grazie per la compagnia che mi tenete, il fandom di CT è meraviglioso e io vi adoro <3

Tanti tantissimi auguri di Buon Natale e buon 2014,

La vostra

 

Releuse

 

 

Canzoni di Natale

 

“Astro del ciel!” Esordì Jun, seduto sul letto a gambe incrociate. In mano aveva un libricino per bambini.

“Non se ne parla!” Protestò Wakashimazu al suo fianco, battendo i pugni sul materasso.

“ Tu scendi dalle stelle?”

“Ti ho detto di no!”

“Adeste Fideles!” Insistette Misugi.

“Nooo!” Gridò esasperato il portiere.

“Ah!” Il principe del calcio alzò lo sguardo, gli occhi brillavano furbetti. “ ‘O Albero!’, è perfetta, non credi?”

“Jun, ora ti uccido!*”

Misugi Ridacchiò. “Dai… è… divertente!”

“Divertente un corno!” Sbraitò Ken. “Accidenti a Nat e alla sua stupida idea di iscriverci al concerto di Natale della scuola!”

 

*In una delle mie vecchie drabbline natalizie dicevo che Ken odiava l’albero di Natale perché, essendo alto, da bambino, alle recite, lo vestivano sempre da albero di Natale.

*Nat è la mia personalissima allenatrice del Toho ^^

 

 

Addobbi

 

“Le palle le preferisco piccoline!” Esclamò Takeshi, seduto al tavolo della cucina insieme a Sorimachi.

Un tonfo improvviso li fece sobbalzare: Kojiro aveva gettato malamente la tazza della colazione nel lavello.

Kazuki lo ignorò. “Io le preferisco grosse… mi sembra lo riempiano, ecco!”

Hyuga sbuffò nervoso, lasciando la cucina senza salutare. Poco dopo, passò dal corridoio.

“… l’ultima volta la punta non entrava…” Spiegava ancora Sawada.

“Vero! Il buco era troppo stretto!” Asserì Sorimachi. “Bisognerà…”

D’un tratto Hyuga uscì, sbattendo la porta.

“… comprarne un’altra…” Terminò l’attaccante, perplesso.

Sawada si grattò la nuca. “Forse… non ama fare l’albero di Natale!”

 

 

Vischio

 


“Eddai!” Gli occhioni di Shingo luccicavano speranzosi.

“No!” Sbuffò Gentile, sorseggiando un drink.

“Ma io voglio il bacio sotto il vischio!” Pigolò Aoi.

“Siamo a una festa!” Lo sgridò il bomber. “E poi non mi piacciono queste cazzate sentimentali!”

Il principe del sole si rabbuiò. Anche sulla via del rientro, rimase in silenzio, imbronciato.

Quando furono in casa, Gentile, lo trascinò con forza. Shingo non capì ma, varcata la soglia della camera da letto, spalancò gli occhi per lo stupore: alla testiera stava annodato un ramo di vischio.

“Ecco, tutto tuo, scimmia irritante!” Esclamò Gentile, prima di baciarlo con passione.

 

Spirito del Natale

 

Avevano litigato, menandosi pesantemente. Makoto se n’era andato senza salutarlo e ora trascorreva il cenone in compagnia dei parenti francesi. Eppure, non riusciva a mangiare, né a divertirsi.

“Scusatemi!” Esclamò all’improvviso, alzandosi dalla tavola. Non diede alcuna spiegazione e, infilandosi il giubbotto, schizzò fuori dall’appartamento, inoltrandosi per le vie di Parigi, incurante del gelo.

 

Riconobbe subito Napoleon, fermo sotto la Torre Eiffel splendidamente illuminata.

 “Sapevo di trovarti qui…” Ammise con un sospiro.

Louis abbozzò un sorrisetto. “… e io sapevo che saresti venuto.”

“Sarà mica… ‘sto spirito del Natale’ di cui tutti parlano?” Sorrise Makoto, con un’inflessione beffarda nella voce.

 

 

Calendario dell’Avvento

“Sho, vuoi smetterla di ingozzarti?!” Stephan era spazientito.

“… questi dolci natalizi occidentali sono la fine del mondo!” Esclamò Shunko, mentre addentava l’ennesima fetta di panettone.

“Ok, ma… fra pandoro, panettone, biscotti, pandolce e simili… al cenone di domani rischierai di stare male!”

“Seeeh, figurati!”

 

La sera dopo, seccato ma per nulla stupito, Levin passava al pallido compagno una porzione di riso bollito.

 

“Indigestione?” Domandò Schneider, sorreggendo un ricco piatto.

“Più o meno…” Sospirò lo svedese, elencandogli le cause del malore. “… inoltre, non contento, siccome non l’aveva ancora aperto, stamattina si è mangiato i ventiquattro cioccolatini del calendario dell’Avvento!”

 

Desiderio

 

“E questa?” Domandò Santana, sfilando una busta da sotto l’albero addobbato.

Leo arrossì. “Ahem... la mia lettera per… Babbo Natale!”

Carlos lo guardò allibito.

“Lo so che non esiste…” Sospirò  l’amico. “…è che… quando ho chiesto che ti liberassero dalla prigione di Bala, così è stato, quindi da allora… lo faccio ogni anno.”

Santana rimase senza parole. “Beh… se è così… puoi dirmi cosa vuoi…” Disse imbarazzato. “Farò in modo...”

“Tranquillo, Carlos…” Rise Leo, appoggiandosi a lui. “Va bene così...”

 

Certo non poteva dirgli che, anche quell’anno, aveva desiderato qualcosa per lui: che potesse presto riabbracciare la sua vera madre.

 

 

FINE

 

 

 

.... ancora buon Natale e un augurio per un frizzante 2014!!^_^

  
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