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Autore: Remedios la Bella    24/12/2013    3 recensioni
Quando il biondino gli aveva chiesto cosa volesse per Natale, Rei non aveva saputo cosa rispondere. Avrebbe voluto rifletterci sopra, almeno per non ritrovarsi tra le mani chissà quale diavoleria del compagno, ma alla fine gli aveva detto:- Non so, decidi tu cosa regalarmi.-
Aveva lasciato al puro caso la scelta di Hazuki. Probabilmente se ne sarebbe pentito appena scartato il tutto, ma forzare l'altro a fare una scelta che avrebbe dovuto essere arbitraria avrebbe rovinato solo la sorpresa natalizia.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nagisa Hazuki, Rei Ryugazaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NdA: ...Lo spirito natalizio di Remedios si fa sentire. Buon Natale e spero che la storia vi piaccia (Colpa di Mariah Carey!)
Remedios

 

Il regalo perfetto
(ReixNagisa)

 

“Cosa vorresti per Natale, Rei-chan?”

Il ragazzo soffiò sulla sua cioccolata calda, beandosi del calore della bevanda che gli riscaldava le mani. Guardò per un attimo fuori dalla finestra, dove leggeri fiocchi di neve cadevano lenti e grandi dal cielo, coprendo le case intorno di uno spesso manto bianco e soffice, con cui Nagisa sicuramente avrebbe giocato fino allo sfinimento.
A Rei piaceva il Natale. Per lui le decorazioni luccicanti, il fuoco nel camino, il rosso sgargiante delle ghirlande e l'oro delle palle di Natale, la stella color azzurrina che i suoi mettevano sopra l'albero da quando era appena uno scricciolo che ancora si sporcava la bocca con i dolci, tutto ciò per lui era bellissimo, incalcolabile ma stupendo allo stesso tempo.
I regali di Natale, poi: ogni anno i suoi genitori gli avevano regalato qualcosa che lui conservava da sempre nel suo cuore: dal pupazzo a forma di panda di quando aveva due anni (che teneva gelosamente dentro l'armadio per paura che Nagisa o gli altri lo trovassero), al microscopio che gli avevano regalato a dieci anni, con il set intero di vetrini da laboratorio e tutti gli accessori per poter utilizzare al meglio lo strumento. Ricordò la bicicletta, il telescopio che tirava fuori durante la notte di San Lorenzo e persino il piccolo carillon, regalo di sua nonna a cinque anni, di cui alla fine aveva imparato ad apprezzare la melodia soave e simile a una ninnananna.
Quell'anno cosa avrebbe ricevuto? Il grande albero di Natale, le cui luci risplendevano nel salotto di casa sua, era colmo ai suoi piedi dei pacchi regalo dei suoi amici del club Iwatobi: il regalo di Makoto aveva l'aria di essere parecchio grande e lo avvolgeva una carta color verde e argento glitterata. Il pensiero di Haru poteva essere tranquillamente un libro, viste le dimensioni, e quello di Rin-san, invitato anche lui alla festa di quella sera, non aveva idea di cosa potesse essere, ma la carta rossissima e il fiocco dorato invitavano chiunque ad aprirlo senza esitazione. 
Rei si soffermò con gli occhi su quello di Nagisa, una scatola cubica di medie dimensioni avvolta stretta in una carta giallo canarino, con sopra disegnati dei pinguini con il cappello di Natale, cosa di cui Rei si chiedeva la provenienza.
Quando il biondino gli aveva chiesto cosa volesse per Natale, Rei non aveva saputo cosa rispondere. Avrebbe voluto rifletterci sopra, almeno per non ritrovarsi tra le mani chissà quale diavoleria del compagno, ma alla fine gli aveva detto:- Non so, decidi tu cosa regalarmi.-
Aveva lasciato al puro caso la scelta di Hazuki. Probabilmente se ne sarebbe pentito appena scartato il tutto, ma forzare l'altro a fare una scelta che avrebbe dovuto essere arbitraria avrebbe rovinato solo la sorpresa natalizia.
E poi, qualsiasi cosa avesse ricevuto in regalo da lui, pensò che tanto aveva già il regalo perfetto accanto a sé.

Diede un sorso alla cioccolata, per poi avvolgersi meglio nella coperta. Muovendo le gambe incrociate sopra il divano moderno, qualcuno non apprezzò il gesto.
Abbassò lo sguardo sulla testolina bionda appoggiata alle sue cosce. Nagisa dormiva, la mano sotto la faccia come cuscino e le gambe piegate contro il petto in posizione fetale. Ai piedi teneva delle calze rossissime con dei Babbo Natale stampati sopra, che a detta di Rei erano qualcosa di parecchio ridicolo, e non si era tolto il maglione con la renna che teneva ogni anno il giorno della Vigilia. Il ragazzo con i capelli blu lo vide strizzare gli occhi come disturbato e lo sentì dire qualcosa nel sonno.
Con fare delicato, Ryugazaki passò le dita tra quel groviglio disordinato di capelli, scostandoglieli appena dal viso. Fatto ciò si abbassò e gli lasciò un bacio appena accennato sulla guancia candida.
La coccola svegliò l'altro, che aprì gli occhi lentamente e poi si voltò verso Rei:- Che ore sono?- fece con voce impastata dal sonno.
L'altro si voltò verso l'orologio, e si sorprese del fatto che mancassero appena cinque minuti alla mezzanotte.
-E' quasi Natale.- sussurrò.
-Babbo Natale non è arrivato ancora?-
-E' incredibile che tu ci creda alla tua età.- commentò il ragazzo con i capelli blu, sorridendo teneramente a quella domanda tanto infantile.
Nagisa corrugò la fronte:- Bisogna crederci, per avere i regali.-
-Quindi è solo per quello! Sei incorreggibile!- sbottò Ryugazaki, ridendo appena.
Gli cinse poi la schiena con un braccio, e lo fece accoccolare sul suo petto, come un bambino piccolo.
Nagisa ridacchiò, le guance color porpora:- Stasera sei tenero.-
-E' Natale.- commentò Rei, cercando la mano dell'altro e intrecciando le dita. Trovò la mano dell'altro calda e piccola avvolta nella sua, e la strinse appena per sentirne ancora di più il contatto.
Hazuki prese a canticchiare il motivetto di Jingle Bells, chiudendo gli occhi e inspirando il profumo di cioccolato proveniente da Rei.
-Rei-chan, cosa mi hai regalato per Natale?- gli chiese, tenendo gli occhi chiusi.
-E' una sorpresa.- fece l'altro, stringendo il biondo a sé. Lo sentì sbuffare, infastidito dal fatto che non sputasse il rospo.
-Che ti costa dirmelo?-
-Io non ti dico il mio regalo, e tu non dici il mio. Siamo pari.-
-Scommetto che vorresti sapere cosa ti ho regalato.-
-Un po'... ma per il momento non ci tengo.- rispose alla fine Rei.
Nagisa alzò gli occhioni grandi verso di lui:-Posso sapere perché?-
E Rei rispose, e ciò che disse alle orecchie di Nagisa fu dolce come il latte di fragola. Non senza arrossire fino a diventare del colore dei suoi occhiali, Rei gli mormorò che il regalo che voleva ce l'aveva già tra le sue braccia.
Udì Nagisa ridere in risposta, per poi ritrovarsi i suoi occhi color porpora fissi nei suoi.
-Devi essere brillo per dire certe cose.- lo sbeffeggiò, poggiandogli le mani sulle guance.
Rei sorrise, stringendo l'altro di più a sé:- Sono serio, è la cioccolata che mi rende più dolce.-
-Dovresti berne più spesso, allora.- commentò il biondo, lasciandogli un lieve bacio all'angolo della bocca.
Non accontentandosi, Rei girò la testa in direzione della bocca di Nagisa e catturò quelle labbra soffici tra le sue, baciandole dolcemente e inspirando il profumo di frutta della pelle dell'altro.
In quel momento rintoccò la mezzanotte, e i due si staccarono quel tanto che bastò per farli parlare.
-Buon Natale.- fecero all'unisono, quasi leggendosi nel pensiero. E non persero tempo a baciarsi di nuovo, abbracciandosi fin quasi a soffocare.

Durante quei baci natalizi, Rei riuscì a pensare a una sola cosa: che quell'anno il regalo di Natale se lo sarebbe tenuto sempre accanto. E sperò, in cuor suo, anche per il resto della sua vita.

   
 
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