La terra
lieve e greve, respira.
Immagina
che sia tetra e ruvida.
Immaginala
e il sole languisce con le dita sulla canapa
del fruscio
tuo,
del fruscio
mio.
Lei sorride, fragile.
Lui balbetta storielle timide.
Immaginali
e trasformati
e raggiungimi.
Ed immagina
che potremmo stare uniti
con le bocche spalancate verso sud.