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Autore: Kamelya    24/12/2013    2 recensioni
Sofia è una ragazza un po’ insicura, sempre triste, che si definisce ''nerd''.
Ma sarà proprio un ragazzo a fargli capire quanto lei è speciale.
In fondo, tutti siamo speciali. Basta solo crederci.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Cosa ho fatto!?




Salutai così Andrea e presi l’autobus.
Mentre guardavo come il sole illuminava i fiori di ciliegio appena sbocciati dal finestrino, incominciai a pensare. Come avrebbe preso Michele l’arrivo di Andrea? E Andrea come avrebbe preso il fatto che Ilaria  stava insieme a lui? Quei due non erano mai andati d’accordo. Bel problema, davvero un bel problema.
«Sofia, hai studiato matematica?» chiese la mia amica improvvisamente, richiamandomi dai miei pensieri.
Merda.
«Tatiana... me ne sono dimenticata…»
 
«Martinelli, se non prendi almeno un sette al prossimo compito, sarò costretta a metterti il debito.»
Ero spacciata. Completamente.
Dopo l’ennesimo quattro, la professoressa aveva pronunciato una frase che speravo rimanesse solo nei miei incubi.
«Uccidimi tu Tatiana prima che lo faccia mia madre» le dissi con aria sconfitta. Cavolo.
«Ma che dici?!»
«Prenderò il debito»
«Ma se la prof ha detto che se prendi sette…»
«Non riuscirò mai a prenderlo…» sospirai. Iniziai a pensare di scappare via di casa, sul serio.
Ero rovinata.
«E se ti aiutasse qualcuno?» mi domandò sorridente Tatiana, all’improvviso
«Che bella idea!» mi illuminai «Brava Tati! Ma…ma chi… non conosco nessuno che mi potrebbe dare ripetizioni» il mio entusiasmo si smorzò immediatamente. «E poi mia madre…»
«Mia cugina! È molto brava a scuola, soprattutto in matematica e fisica...e per guadagnarsi qualche soldo lo farà di sicuro!»
«Tatiana io ti adoro»
«Lo so» disse lei, impacciata.
«Grazie mille!» risposi abbracciandola.
così, la sera mi avvisò che il pomeriggio seguente sua cugina mi avrebbe aiutata. Ero felicissima! C’era qualche possibilità per me!
 
Il giorno dopo, mi recai così a casa della mia amica.
«Ciao Sof! Benvenuta» mi disse lei, sorridente come al solito.
«B..buonasera» e c’era anche Massimiliano con lei.
«Ciao Sofia» mi disse. Oddio.
«Ciao» sussurrai.
«Bene, vi lascio. Non voglio farvi perdere tempo. Mi raccomando, buono studio!!!» ci salutò e mi fece l’occhiolino.
Rimasi bloccata un attimo. Ma non c’era nessuna cugina…
«Ma…?»
«Dopo ti spiego Sofia. Oggi ti aiuterà Massimiliano»
Guardai Massimiliano con gli occhi spalancati. Cavolo…
«Vieni?»
Sorrisi impacciata e lo seguì in camera sua.
‘Forza Sofia, ne va della tua vita! Dopo chiederai spiegazioni a Tatiana e la ucciderai’ 
Non bastava Ilaria a farmi prendere questi spaventi, ora ci si metteva anche Tatiana!
Presi un bel respiro ed entrai nella sua camera. Oddio ero appena entrata nella camera di un ragazzo! Regnava un ordine sovrumano. La mia camera a confronto era una vera e propria discarica.Le pareti erano azzurre, il letto e la scrivania blu. L’armadio bianco. Tutto luccicava.
«Bene, cosa vuoi fare?»
«Ehm… » ero ancora confusa. Le cose erano due. O Tatiana voleva essere uccisa o voleva essere picchiata.
Mi guardò un attimo e mi sorrise «Allora?»
«Le equazioni di secondo grado e di grado superiore a due» risposi. Dovevo calmarmi. Ormai ero lì, con lui. E non potevo far nulla.
«Prova a risolverne una, così vedo cosa non hai capito»
Già non riuscivo a farle, più sentivo Massimiliano vicino…
Passarono dieci minuti buoni e non avevo scritto nemmeno un numero. Solo pastrocchi.
«Non ci…riesci?» mi chiese.
«No...»
«Allora abbiamo tanto lavoro da fare» sospirò. Ero davvero una frana…
Massimiliano spiegava davvero bene. Meglio della professoressa. Capii tutto, mi concentrai con tutta me stessa e riuscì a farne una. Per poco non mi mettevo a piangere –e non scherzavo-
«Hai visto? In un giorno hai già fatto passi da gigante!»
«Si! Oddio grazie mille Massimiliano, davvero! Se riesco a prendere almeno sette non rischio la… ehm non rischio il debito! Poi…poi… spieghi davvero bene…complimenti» gli dissi arrossendo.
«Prego Sofia. Vedrai che lo riesci a prendere e non ti rovini l’estate… oh grazie mille ma… non è vero dai» mi disse un po’ imbarazzato e grattandosi la testa.
«Invece si, almeno per me si.» gli risposi più decisa e sorridendo.
«Grazie ancora allora»
Stavo per alzarmi e andare da Tatiana quando il ragazzo mi bloccò. Persi un battito.
«Ora stai meglio?»
«Eh?» cosa?
«L’ultima volta che ci siamo visti piangevi come una fontana»
Oddio, era vero. Stavo piangendo per Enza e Donato.
«Ora sto bene, grazie… e ti chiedo di nuovo scusa»
«No, non preoccuparti. Solo che vedere una persona in quello stato è davvero brutto.. mi fa piacere che stai meglio ora»
Gli sorrisi di nuovo.
«Se vuoi Sofia posso continuare a darti ripetizioni»
In fondo mi ero trovata bene. Cavolo. Pur di non prendere il debito in matematica…
«Va bene» ero riuscita a dirlo davvero?
«Ci vediamo giovedì allora se per te va bene»
«Certamente»
Per un attimo mi era sembrato un appuntamento… oddio che andavo a pensare?!
 
«Scusa Sof… praticamente mia cugina ha avuto un impegno all’ultimo momento… e Massimiliano si è offerto di aiutarti… è molto bravo…non ti ho avvisata perché non ne ho davvero avuto il tempo» mi disse Tatiana, evidentemente dispiaciuta.
«Dai non fa nulla Tati.. grazie mille, con Massimiliano mi trovo davvero bene…»
«Davvero?»
«Si, e giovedì verrò di nuovo qui… grazie mille ancora»
«Sono davvero contenta»
 
Tre giorni dopo così andai di nuovo a casa di Tatiana e Massimiliano. Era davvero piacevole parlare con quel ragazzo.
«Bene, abbiamo finito anche oggi»
«Grazie davvero Massimiliano… sono proprio una frana in matematica» mi aveva spiegato per cinque volte come si calcolava il delta. Oddio, quel dannato delta.
«Non ti preoccupare, piano piano imparerai» mi rassicurò.
«E poi vorrei chiederti scusa per il fastidio e la pazienza… se vuoi qualcosa sono qui»
Mi guardò un attimo.
«Va bene, lo terrò a mente»
 
Lo salutai e uscii tutta contenta.
Stavo camminando, quando Ilaria mi mandò un messaggio. Il mio sorriso svanì all’improvviso.
‘’Vieni a casa appena leggi il messaggio. Ti prego.’’
Oddio, che cosa era successo? Era da tanto che Ilaria non mi mandava un messaggio del genere. Cavolo. Casa sua non era molto lontana, per fortuna.
«Sofia ho un problema grandissimo»
Mi disse non appena aprì la porta.
«Ho fatto una cazzata» aveva gli occhi lucidi, il trucco sbavato e i capelli spettinati.
«Perché? Che cosa è successo? Cavolo, mi sto preoccupando»
«Non ho il coraggio di dirtelo Sof» abbassò lo sguardo «sono una stronza»
«Cavolo dimmelo…e non ti preoccupare»
Mi guardò e iniziò a piangere. «Non ci riesco, mi faccio troppo schifo»
Che caspita era successo?
«Okay allora calmati e quando ci riesci parla. Io aspetto qui.» Sospirai.
 

eheh chi non muore si rivede.................. ^^''
scusatemi, davvero... ho passato un periodo da schifo e l'ispirazione è andata a farsi benedire.
sono riuscita a scrivere, anche se non sono del tutto soddisfatta, che ne dite?
Auguro un buon natale e  un buon 2014 a tutti voi che state leggendo ♥
ci vediamo al più presto ^^
  
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