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Autore: DK in a Madow    25/12/2013    2 recensioni
Dalla cornice della foto scattata con una Polaroid, le loro facce, paonazze e felici, ridono di gusto, Billie che spalanca la bocca contro il cielo con un braccio che stringe la pancia, Mike col capo chino, le sue labbra che si vedono appena dietro il naso adunco smascherando una risata, la sua mano appoggiata sulla spalla dell’amico.
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Un modo dolce e tenero per augurarvi Buon Natale con questo piccolo regalo fatto di slash e fluff.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Baby, don't hold out.
Oh, but it's cold outside.

(Baby, It’s Cold Outside – Frank Wildhorn)

 

 

 

 

 

 

 

Christmas Warmth

 

 

 

 

 

- Secondo me sei stato tu.

- Te lo ripeto, no! – esclama il biondo per l’ennesima volta, battendosi le grandi mani sulle ginocchia – Guarda la faccia che hai! – afferma, indicando la foto ingiallita ridendo di gusto – Era tua l’abitudine d’infilare cose strane nelle cose da bere.

- Ah! – esclama il moro, seccato, facendo uno svolazzo nell’aria con una mano e riempiendosi la bocca con un generoso pezzo di torta al cioccolato con l’altra – Va bene, hai vinto! – cerca di dire, sputacchiando briciole ad ogni consonante per via delle guance piene.

- E ci voleva un’ora per fartelo ammettere? – ride Mike, lasciando una generosa pacca sulle spalle di Billie, riponendo la foto sul tavolino di fronte a loro. Dalla cornice della foto scattata con una Polaroid, le loro facce, paonazze  e felici, ridono di gusto, Billie che spalanca la bocca contro il cielo con un braccio che stringe la pancia, Mike col capo chino, le sue labbra che si vedono appena dietro il naso adunco smascherando una risata, la sua mano appoggiata sulla spalla dell’amico. Alle loro spalle, le pareti lerce del Gilman si notano appena, avvolte dalla penombra.

- Erano bei tempi. – sussurra Billie, bevendo un sorso di te caldo dalla sua tazza, le mani fredde che si stringono attorno in cerca di un po’ di calore.

- Credo sia stato il Natale più bello, quello. – aggiunge Mike, guardando malinconico la foto e addentando un biscotto di zenzero.

Alla sua affermazione, il silenzio cala sul salotto di casa Prichard. L’unico suono è quello soffuso dei sorrisi soffocati dietro le labbra dei due uomini che, dopo trentuno Natali si ritrovano ancora seduti sul loro divano, a trascorrere la vigilia insieme, scribacchiando canzoni e mangiando qualcosa di buono. Mentre mogli e  bambini dormono al piano di sopra delle rispettive case, i due amici hanno sempre aspettato la mezzanotte insieme, davanti al camino che illumina la stanza, mentre fuori la neve scende silenziosa.

Non che ogni Natale sia stato facile e molte vigilie sono passate senza viverle insieme, ma farlo è tradizione e riuscire nell’impresa lascia sempre una carezza sul cuore, tiene al caldo quei bambini che si portano dentro e che, anno per anno, sono cresciuti insieme, tenendosi per mano.

- Nonostante i lassativi? – chiede Billie, interrompendo quel silenzio nel modo meno romantico possibile, Mike che lo rompe insieme a lui ridendo di gusto.

- Beh, sì. – sospira – Scapparono tutti il più lontano possibile dal Gilman, nei loro bicchieri avevi messo più di quella roba che birra! – inizia a raccontare col tipico tono di chi rivede un ricordo, proprio lì, davanti ai suoi occhi – Ricordo che fuori faceva un freddo cane.

Ecco di nuovo il silenzio, ma stavolta gli occhi di Billie iniziano a brillare nell’ombra della stanza, puntando Mike con uno sguardo commosso.

- È vero. – annuisce – E per scherzo, quella puttana di Al mi strappò la maglia che avevo addosso facendomi crepare dal freddo. – aggiunge, guardando di nuovo la foto. Dietro la patina gialla del tempo, la pellicola mostra lui (con qualche ruga in meno e i riccioli neri che piovono sulla fronte) avvolto in un maglione due taglie più grande, mentre la pelle bianca e raffreddata delle braccia di Mike illumina lo scatto, scoperta per via della misera canotta bianca che aveva addosso.

- Già. – sospira Mike, piegando gli angoli della bocca in un’espressione imbarazzata, mentre Billie torna a guardarlo teneramente, prima di appoggiare la testa sulla spalla dell’amico.

- Sai. – sussurra il moro all’improvviso, grattandosi il naso -  Ho sempre pensato che la tua missione sia stata sempre quella di proteggermi. – confessa, il corpo di Mike che piano s’irrigidisce – Eri lì, di fianco a me, qualunque cosa accadesse. – conclude, voltandosi a guardare l’amico che invece ha gli occhi persi nel fuoco.

- È così. – risponde Mike, passandogli una mano sotto il mento – E non smetterò mai di farlo, sappilo. – sussurra, prima di lasciare un lieve bacio sulle labbra carnose di Billie, mentre l’orologio di casa sua ha un lieve rintocco, annunciando la mezzanotte.

- Devo andare, Mike! – sospira Billie, amareggiato, staccando piano le proprie labbra da quelle di Mike.

- No! – cantilena Mike, afferrando il braccio di Billie che si è già alzato in piedi.

- Non fare così, ci vediamo domani. – esclama lui, afferrando il cappotto nero dall’attaccapanni.

- No, resta qui! – esclama Mike, abbracciandolo da dietro – Fuori fa freddo. – sussurra roco, le sue labbra che trovano una tempia di Billie.

- Sì, dormo tra te e Brit. – esclama il moro, divincolandosi ridendo.

- Dai, solo un altro po’! – esclama Mike, sciogliendo il nodo che Billie aveva appena fatto sulla sua sciarpa.

- Davvero, non posso restare. Adie mi starà aspettando in piedi. – sussurra, prendendo il volto dell’amico tra le mani, le sue dita callose che accarezzano piano le sue guance scavate.

- Va bene. – sussurra Mike, rassegnato, avvolgendo bene la sciarpa attorno la gola di Billie – Copriti bene.

- Ah, smettila di fare il fidanzato premuroso, non lo sopporto. – esclama Billie, dirigendosi verso la porta d’ingresso.

- Agli ordini capo. – risponde l’altro, alzando una mano in segno di saluto mentre Billie apre la porta, l’aria fredda della notte di Natale che entra in casa come un’ospite sgradita.

- Buonanotte Mike. – sussurra Billie, rimanendo fermo sull’uscio della porta – E buon Natale. – aggiunge prima di afferrare il colletto della camicia di Mike, avvicinandosi al suo volto.

- Buon Natale anche a te, Billie. – dice sottovoce, prima di poggiare nuovamente le sue labbra calde su quelle già fredde di Billie, rintracciando il sapore del cioccolato sulla punta della sua lingua, mentre dal naso il respiro è solo una nuvola di vapore che si perde nel cielo, andando incontro alla neve che scende giù. Poi, si salutano con un sorriso, le orme di Billie che avanzano sulla neve e sotto gli occhi di Mike, con l’inizio di un nuovo Natale e la vecchia promessa di non lasciarsi mai.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo della pazza:

Salve! ^^

Innanzitutto, buon Natale a tutti! Era da tempo che non tornavo con una bella Bike super dolciosa e diabetica come questa, quindi ho approfittato del Natale per scriverla per rendere il tutto ancora più tenero. Poi la mia è una piccola tradizione personale, quella di scrivere qualcosa di “natalizio” sui nani in questo periodo. Ergo, spero col cuore che vi sia piaciuta.

Per il resto, auguri a tutti.

 

Franny

   
 
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