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Autore: Chains_    25/12/2013    46 recensioni

N= {a, i, l, n} A= {a, i, l, n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.”
“I nostri nomi!” Esclamò sorpresa la ragazza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.”
“E se uno viene sottratto all'altro...”
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo.

Quando Allin ebbe la possibilità di frequentare il liceo di Mullingar, non avrebbe mai pensato che la sua vita sarebbe stata sconvolta dalla presenza di un ragazzo. Per sfortuna gitana, acrobata nel circo di famiglia, non avrebbe voluto né potuto innamorarsi di un irlandese. Eppure fu grazie a Niall che Allin iniziò a credere in un futuro in cui essere zingara sarebbe stato solo un ricordo. Ma il peggio doveva ancora venire. I due dovevano ancora esser separati.

"Sai cosa c'è, cugina? C'è che è sempre stato A-N, non N-A. Chi vieni sottratto a chi? Ora lui sta ad XFactor ed io qui, distante chissà quanto!"

Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=t652GzFXWqc
La Fanfiction prende ispirazione dal vero.
[Personaggisecondari: LittleMix, 5Sos...]
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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A-N


 

E insomma, sono le 5:39 del mattino e io, dopo aver pubblicato l'ultimo capitolo della mia precedente storia, non dormo pur di postare, come promesso, questa.
Che dire, buona lettura! Se volete, fermatevi a leggere lo spazio autrice e magari, lasciatemi una recensione. :)


 

"Io sono stufa di studiare sempre qui! Questa roulotte, questo circo, sono diventati una prigione per me! La nostra dannata cultura mi sta uccidendo!" Sbuffò la ragazza infilandosi velocemente un paio di mezze punte in cuoio, usate anche dalle ginnaste di ritmica.

"Allin, senti, io lo so che per te è difficile tutto questo. Non sei come gli altri della nostra cultura. Non la ami. Non vorresti essere gitana, e, inoltre, scommetto che il tuo aspetto capace di confondersi con quello degli irlandesi non fa altro che rafforzare la tua voglia di essere come loro, sbaglio?" Domandò una donna dall'aria bonaria, inginocchiandosi davanti alla sedicenne.

"Io vorrei essere irlandese, vorrei vivere come gli altri, non vorrei che la mia vita si limitasse ad essere quella di una nomade acrobata di circo. E poi... Ho l'impressione di essere sempre fuori posto, qui con voi." Ammise Allin chiudendosi a riccio, portando le ginocchia al petto.

"Convincerò tuo padre a mandarti a scuola. In fondo, per tutta l'estate non hai fatto altro che stare qui ad allenarti e a prendere parte ai numerosi spettacoli della compagnia. Quell'uomo deve mollare la presa, hai tutto il diritto di andare a scuola." Marie sorrise alla figlia, sperando con il cuore che Gonzalo le avrebbe dato ascolto.

Così fu.

* * *

Per tutti gli studenti del piccolo liceo di Mullingar quell'otto Settembre si presentò come un noioso ed ordinario primo giorno di scuola, dopo la fine delle vacanze estive. Un solo ragazzo, non sembrava dispiaciuto di esser tornato tra le mura di quell'istituto, incominciando, sin di prima mattina, a divertirsi con i propri amici, suonando allegramente la sua chitarra nel cortile.

"Nialler, secondo me dovresti partecipare ad X-factor l'anno prossimo!" Esclamò uno di questi, Mark, dandogli una pacca sulla spalla.

"Ma sì, dovresti quantomeno provare!" Aggiunse una ragazza, Elizabeth, sorridendo al suo compagno.

Niall Horan, sedici anni, irlandese fino al midollo, aveva infatti un sogno: quello di cantare, un giorno, davanti a migliaia di persone. La musica per lui poteva esser definita come linfa vitale. Al ragazzo bastava dunque afferrare la sua chitarra per essere felice, per scordarsi di ogni preoccupazione. Forse, il suo attaccamento per quello strumento poteva risultare pari a quello di un alcolista al suo tipo di vino preferito. A Niall non importava se questo poteva esser visto come nocivo. Lui cantava, suonava e, per questo, sorrideva. Sempre.

"Allora, biondo, che ne pensi?" Chiese Mark, in accordo con la mora.

Il castano non ricevette alcuna risposta. Niall, infatti, da qualche minuto, stava osservando quasi ossessivamente quella che pensò fosse una nuova studentessa. Capelli biondi, leggermente ondulati, lasciati sciolti sulla schiena, occhi azzurri di una profondità particolare, lineamenti delicati, pelle chiarissima, maglione extralarge di un azzurro acceso indossato sopra delle scure calze coprenti, Vans dall'aria vissuta ai piedi. Allin Dooley camminava a testa china lungo il cortile del Liceo, con l'aria di chi tiene nascosto un grande segreto. L'irlandese sorrise tra sé e sé, rendendosi conto che non riusciva a togliere gli occhi di dosso da quella ragazza dall'andamento rigido e regolare.

* * *

Con particolare velocità e con fare schivo, un quarto d'ora in anticipo, Allin raggiunse l'aula del 3°B. Come si aspettava, tutti i banchi dell'ultima fila erano già stati occupati, così come quelli vicino alla finestra. Restava un solo banco libero, in quarta fila, attaccato al muro. Allin prese velocemente posto, accese l'Ipod che teneva saldo in mano, s'infilò le cuffiette e fece partile la sua canzone preferita: 'Numb', dei Linkin Park. Il suo testo rappresentava, per la bionda, l'esatta dinamica della sua vita. Allin, come cantava Chester, era stanca di essere ciò che gli altri volevano che fosse, sentendosi così falsa, dietro le apparenze, incapace di capire cosa suo padre si aspettava da lei, tenendola così sotto pressione per farla somigliare a lui, invano. L'acrobata ridacchiò amaramente tra sé e sé e, presa dalla musica, non si accorse subito del suono della prima campanella.

"Salve ragazzi, benvenuti in terzo!" Una donna dall'aria simpatica, giovane e frizzante entrò in aula.

"Oh, noto che c'è un aggiunta nell'elenco quest'anno.” Mormorò la professoressa scorrendo l'indice sul registro.

“Allin Dooley?” Domandò poi, rendendosi conto che quel nome le era sconosciuto.

"Esattamente. Sono nuova qui." Rispose la bionda alzando lo sguardo dal suo banco, ancora privo di libri, diario e qualsiasi altra cosa.

"Benvenuta allora! C'è qualcuno che si offre per fare ambientare Allin?" La Mercury passò in rassegna i suoi alunni con lo sguardo e, infine, sbuffò, rendendosi conto di quanto quei ragazzi fossero poco collaborativi.

Allin, alla reazione dei suoi nuovi compagni di classe, non poté far a meno che intristirsi, anche se questa emarginazione avrebbe evitato che il suo segreto fosse svelato, cosa che desiderava ardentemente.

Niall fece passare un po' di tempo, poi, resosi conto che la situazione non sarebbe cambiata, prese d'impulso la cartella, alzandosi dal suo banco per sedersi vicino ad Allin.

"Ti aiuterò io. Piacere, sono Niall." Il biondino si presentò alla ragazza sorridendole, mettendo in mostra i suoi denti leggermente storti.

Allin mormorò impacciatamene un 'Grazie' e abbassò lo sguardo, prendendo l'astuccio e un quaderno dalla cartella.

"Bene, direi di iniziare con la lezione. Non possiamo perdere molto tempo, non quest'anno." Da quel momento la signorina Mercury non smise mai di parlare, spiegando ai ragazzi il programma di storia che avrebbero seguito insieme durante il corso dell'anno.

* * *

“Quella di matematica è una pazza, adesso vedrai.” Mormorò l'irlandese, per interrompere il silenzio imbarazzante creatosi tra lui e la bionda durante il cambio dell'ora.

La ragazza non rispose, evitando lo sguardo del ragazzo.

“Lo so: questo liceo è un circolo chiuso. Siamo circa pochi a frequentarlo e appena si aggiunge un nuovo studente, in genere, questo viene sempre escluso dalla maggior parte di noi.” Spiegò Niall, osservando finalmente la ragazza da vicino.

La prima cosa che notò il ragazzo furono sicuramente i suoi occhi. Color del mare, con lievi sfumature verdastre. Questi, secondo il biondo, risultavano essere ancora più ipnotici, se visti da quella distanza. Allin sbuffò, facendo sì che Niall focalizzasse la sua attenzione sulle sue labbra. Sottili e rosee, attiravano come fossero una calamita il ragazzo che, imbarazzato dai suoi stessi pensieri, s'impose di far cadere lo sguardo sulle mani minute della ragazza, con le unghie smaltate di nero.

“Le tue mani sono molto graffiate, pratichi qualche sport particolare?” Chiese poi, notando sul palmo della destra alcune ferite.

Allin restò ancora in silenzio, limitandosi ad indossare dei guanti di lana, che lasciavano scoperte solo le dita. A quel gesto Niall s'accigliò, con una curiosità quasi morbosa di scoprire qualcosa in più sulla sua compagna di banco.

Il biondo, però, non fece in tempo a pensare ad un altro modo con cui rapportarsi con la ragazza seduta al suo fianco ché la professoressa McGan entrò velocemente in classe, iniziando la sua lezione senza neanche salutare i suoi studenti e togliersi la giacca. Allin rise, portandosi una mano davanti alla bocca, per soffocare il rumore da lei emesso. Nessuno la sentì, nessuno tranne Niall che si chiese come una ragazza dal comportamento così distaccato e schivo come quello della bionda, potesse avere una risata così calda e, in un certo senso, avvolgente e rassicurante.

“Sei ancora più carina quando ridi.” Scrisse il ragazzo sul banco, per evitare di parlare e venire quindi sgridato.

Allin, sebbene non lo diede a vedere, rimase colpita dalle parole di Niall e, mentre prendeva appunti, non poté far a meno che ripensare al suo complimento.

“Dovrei rischiare e cercare di aprirmi, almeno con lui.” Costatò Allin, scarabocchiando nervosa un angolino di una pagina di quaderno.

Niall, a primo impatto, le sembrava essere una persona buona. La bionda quasi arrivò a pensare che il ragazzo non si sarebbe allontanato da lei, neanche se avesse scoperto la sua appartenenza ad un popolo considerato da tutti come un insieme di ladri e delinquenti. Peccato che la paura e il timore di un rifiuto la fecero giurare a se stessa che mai e poi mai avrebbe rivelato a di sua spontanea volontà il suo segreto al biondino.

“Seguitiamo con il ripetere alcuni concetti base dell'insiemistica, argomento affrontato durante il primo anno. Scommetto che alcuni di voi non la ricorderanno, seppure sia fondamentale. Dave, vieni interrogato.” La professoressa seguì con uno sguardo l'alunno, che, sentendosi chiamato, la raggiunse velocemente alla cattedra.

Allin intanto, dopo aver sentito la parola 'insiemistica', era entrata in un mondo tutto suo. Questa parte della Matematica l'aveva sempre affascinata, e non a caso. Per lei, considerare che un elemento possa appartenere ad un determinato insieme, era davvero un concetto significativo. La bionda, come un qualsiasi numero o una qualsiasi lettera avrebbe, infatti, voluto appartenere ad un insieme e sentirsi parte integrante di questo. Travellers, Rom, Kalé, Pavee... L'acrobata non si riusciva a definire appartenente a quei ceppi etnici, tutt'altro.

“Ehi, Allin...” Mormorò Niall, distogliendo la giovane dai suoi pensieri.

L'irlandese abbozzando un dolce sorriso, passò un foglio alla ragazza, in cui aveva scritto due insiemi in forma tabulare.

A= {a, i, l, n}
N= {a, i, l, n}

Allin guardò il pezzo di carta e si accigliò, non capendo subito le intenzioni del suo compagno di banco.

“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione, con la speranza di riuscire ad ottenere l'attenzione della ragazza, in un modo o nell'altro.

“Uguale insieme vuoto.” Rispose facendo spallucce la bionda, riportando il risultato della sottrazione sul foglio.

“I nostri nomi!” Costatò sorpresa poi, portandosi le mani davanti alla bocca, spalancata a causa della divertente coincidenza.

“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta.

“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin, posando lo sguardo sul suo compagno di banco.

“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo.

“Allin, io voglio essere tuo amico.” Aggiunse poi.

Il ragazzo aveva capito che la bionda nascondeva, dentro di sé, un segreto e iniziò a domandarsi quale fosse. Poi, pero' scosse la testa. Lui giurò a se stesso che non avrebbe imposto ad Allin di raccontarglielo, contro sua volontà. Niall avrebbe aspettato. La bionda, d'altro canto non avrebbe sciolto il compromesso fatto con se stessa poco prima. Lei si sarebbe impegnata per relazionarsi al meglio con Niall, per non perdere l'occasione di conoscere quella che sembrava essere una brava persona, ma mai gli avrebbe rivelato il ceppo culturale a cui apparteneva.

Che sciocca, la bionda non si rese ancora conto che nascondere parte integrante di sé, avrebbe solo comportato inutile dolore e preoccupazioni.

Spazio autrice
Ed eccoci qua, una nuova avventura è ufficialmente iniziata. Che dire di questo primo capitolo? Non lo so, sinceramente. L'ho letto parecchie volte e devo dire che non mi dispiace. L'ho volutamente scritto più corto dei suoi successivi, poiché ho preferito chiarire bene il titolo che, sì, è forse un po' strano, ma anche significativo. Basta leggere la trama per capirlo...
Che dire, vi anticipo che questi primi capitoli, circa cinque, più o meno, saranno ambientati nel 2009, ma che la trama si svilupperà principalmente nel 2012.
Ci becchiamo, solo per questa volta, tra una settimana, dopo di che comincerò ad aggiornare puntualmente ogni cinque giorni, ritmo a cui sono abituata.
Giorgiaxx

 
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Rebel without a cause:
Si dice che l'eternità appartenga alla gioventù.
Un gruppo di amici che vive la vita ad alta velocità.
Lui:perso il suo grande amore e incapace di provare emozioni, è in fuga dal suo dolore vivendo alla ricerca del brivido.
Lei:casinista vive la vita in equilibrio sopra la follia.
Riusciranno i due giovani a completarsi o si distruggeranno a vicenda?
Before you leave me:
Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx
...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.
   
 
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