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Autore: Symphoniies    25/12/2013    8 recensioni
Salve a tutti!
Noi siamo Franci e Erika.
Ci siamo conosciute qualche mese fa chattando e,anche se abitiamo a kilomentri di distanza,siamo riuscite a diventare molto amiche.
Questa storia che vi racconteremo è un insieme di "scenette" che ogni giorno ci inventiamo mentre chattiamo.
E indovinate un po?
In queste "scenette" vi sono anche presenti il favoloso Ian Somerhalder e il sexy Micheal Trevino.
Non vi diciamo niente,scoprirete tutto leggendo!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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COACHELLA DAY
-Capitolo quarantadue-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Cassie si mosse leggermente.
Sentiva tutti muscoli della schiena indolenziti.
Sbuffò e poi alzò la mascherina che aveva sugli occhi.
Si trovava sull'aereo che l'avrebbe portata dall'Africa alla California, da Katie e Michael.
Affianco a lei, Ian Somerhalder stava ancora dormendo. O, almeno così credeva finchè non alzò il viso verso di lui.
"Buongiorno" disse Ian, baciandole il naso.
"Giorno" disse lei, mettendosi su un fianco.
Una delle cose belle della prima classe? I sedili letto.
"Dormito bene?" le chiese.
"Abbastanza"
Somerhalder le sorrise.
"Ma, senti Ian, posso farti una domanda?"
"Certo"
"Me lo sono sognata o ci siamo confessati di amarci, baciati e poi siamo diventati una coppia?"
"No, non te lo sei sognata, Cassie" rispose, cercando di non ridere.
"Fiu! Grazie la cielo! Se no mi sarei sentita davvero in imbarazzo"
"E' già la seconda mattina che me lo chiedi. Perchè?"
La ragazza si chiuse nelle spalle, "Perchè ho sognato così tante volte questo momento, che, ogni volta che mi risveglio, ho paura che tutto quello che ho vissuto fino ad esso sia un altro sogno"
L'attore le sorrise.
Non puoi farmi questi sorrisi di prima mattina però, pensò lei.
"Vieni qui"
Smolder prese con delicatezza il mento della ragazza e l'avvicinò al suo volto, poi poggiò le labbra sulle sue.
L'italiana sorrise, ricambiando il bacio.
"Siamo quasi arrivati?" chiese Cassiopea.
"Mh, forse, ma finchè non atterriamo, direi che potremmo goderci questo momento, no?" chiese, entrando in contatto di nuovo con l'altro paio di labbra.
"Ma c'è gente"
"Shh" carezzò la guancia della ragazza, "La gente dorme" disse, prima di cominciare a baciarla.
 
Quel mattino, Katie si svegliò abbastanza presto, tutta piena di energie.
"Mike, Mike, svegliati!" disse, scuotendo il ragazzo.
"Katie, che c'è?" chiese assonato.
"Oggi torna Cassie!"
"Mh, abbracciala anche per me" bofonchiò, girandosi dall'altro lato.
La ragazza rimase a guardarlo, incrociando le braccia.
"Ritornano i nostri amici, Mike!"
L'attore rimase in silenzio.
"E va bene, l'hai voluto tu!"
Decise di vendicarsi.
In un modo un pò cattivello, è vero, ma amava provocarlo.
Andò in bagno, prese un bicchiere di carta posizionato vicino il lavabo e lo riempì d'acqua gelata.
Con un passo felpato si avvicinò all'attore, "Dai, girati, almeno dammi un bacio" disse Katie, inchinandosi verso il ragazzo
Michael si girò subito, ma non fece in tempo a sorriderle e ad aprire gli occhi che la romana gli rovesciò il bicchiere colmo d'acqua in faccia.
"Che dici, ora ti svegli, cavernicolo?" fece con un sorriso furbetto.
"Dico che puzzi un pochetto e che ti dovresti fare la doccia"
"Era quello che stavo per fare"
"Lascia che ti accompagni"
"C - cosa vor.."
La ragazza non finì la frase.
L'attore si alzò di scatto dal letto, la prese per un polso, l'attirò a se e se la caricò su una spalla.
"Mike? Mike che fai?" chiese, mentre lui la portava in bagno, "Mettimi subito giù!"
"Hai suoi ordini, signorina!" disse Mitch, lasciandola andare, mettendola nella doccia. Poi, di colpo, accese l'acqua
"E' gelida!" esclamò Katie.
"Ah, troppo fredda, eh?" Chiese retoricamente, "Allora regoliamola, facciamo un po' più calda"
L'attore fece pressione col suo corpo appiccicato a quello di Katie, con una mano girava la manipola dell'acqua e con l'altra teneva ferma Katie prendendola dal fianco.
"Idiota!" esclamò, cercando di dileguarsi, "È bollente!"
L'attore subito aprì l'acqua fredda e la temperatura cambiò.
"Hai imparato la lezione, ragazzina?" chiese con un ghigno.
"Sai che ti odio quando fai così?"
La ragazza allungò una mano per aprire la porta della doccia, ma l'attore l'afferrò per il polso e la bloccò al muro.
"Ehi, dove vai?" chiese poggiando la fronte a quella della ragazza.
"Scappo da un cavernicolo che vuole farmi del male" rispose, sporgendo il labbro inferiore.
"No, questo cavernicolo non ti lascerà andare" disse Trevino, baciandola, "Lui ti vuole solo baciare qui, qui, qui, qui" disse ridendo, baciandole tutto il viso.
La romana chiuse gli occhi e si mise a ridere pure lei.
"Ok, ok" disse lei, "Ma ora lasciami, esci. Devo davvero fare la doccia. Con l'acqua della temperatura giusta, magari"
"Non posso stare qui, anch'io?"
"No"
"Dai.." disse, stringendola ancora a sè.
Katie gli diede un bacio, "No"
"Va bene, va bene, non insisterò"
"Grazie"
Mitch le sorrise e poi uscì dalla doccia, dirigendosi in camera.
Anche l'italiana uscì dalla doccia e prese un asciugamano.
"Tieni, asciugat…oddio, Cassie!" esclamò, vendendo l'amica.
I due appena arrivati, guardarono confusi gli altri due con i pigiama ancora gocciolanti.
"CASSIE!" esclamò di nuovo, saltandole addosso, "Come stai? Tutto bene?"
"Katie" disse quasi soffocando, "Se allenti un pochettino la presa, molto meglio" rise.
"E meno male che eri tu quello in fin di vita" rise Michael, dando una pacca sulla spalla all'amico.
"E' vero, come va Ian?" chiese la romana, abbracciandolo, "Mi avete fatto preoccupare!"
"Va meglio" disse, poi guardò l'amica della romana, "Ora sto bene" fece sorridente.
"Ah, meno male!" sorrise, "Sono così contenta di rivedervi!"
"Ci sono novità?" chiese Michael.
"Veramente…" iniziò Smolder.
"Bè, in Africa soli soletti, non ditemi che non avete combinato niente"
Il solito pervertito, io lo uccido!, pensò Katie.
"Ma ti vuoi stare zitto?" Katie gli mollò un pugno sulla spalla, "Ignoratelo, vi prego"
Cassie rise, "Bè, in effetti Mike ha ragione"
Katie sgranò gli occhi, "Cioè, voi due avete..."
"Eh? Ma cosa hai capito? No, no, no"
"Cassie ti sembra così impossibile che noi due…" disse Somerhalder, senza finire la frase.
L'italiana diventò tutta rossa, "No, Ian, non mi sembra impossibile, ma…non ora"
"Ragazzi, scusate, non ci so capendo molto" disse Michael.
Cassie sospirò , "Volevo solo dire che adesso io e Ian non siamo più amici. Siamo qualcosina in più, ecco"
"Qualcosina in più?" chiese Katie, sgranando gli occhi.
"Qualcosina in più, tipo noi?" chiese Michael, indicando la ragazza.
I due annuirono.
"No, non posso crederci!" esclamò la romana ridendo per la felicità.
Mentre le due italiane si abbracciavano, Michael fece l'occhiolino all'amico.
Erano sempre stati così quei due: comunicavano poco a parole quando si trattava di cose serie, ma dicevano tanto con piccoli gesti.
"Bè, finalmente ce l'avete fatta" si stiracchiò Katie.
"E già" ridacchiò Cassie, mentre Ian la guardava intenerito.
"Ma voi piuttosto" intervenì Somerhalder, "Cos'avete combinato?" si riferì agli abiti fradici.
Katie e Michael si guardarono e poi scoppiarono a ridere.
"Mh, io vado a fare una doccia" divagò la romana.
"Katie non era capace di accedere la doccia" disse Mitch.
"Ti ho sentito e non è vero!" urlò.
I tre risero.
"Va bè, noi andiamo a sistemare la nostre cose e farci una bella doccia. E' da quando siamo partiti che non ci laviamo"
"Già" confermò Cassie, "Io mi sento la terra in punti dove non ci dovrebbe stare"
"Ci vediamo fra un po giù per fare colazione, ok?"
"Non l'avete fatta sull'aereo?"
"Diciamo che abbiamo dormito per tutto il tempo" disse Ian, scambiandosi occhiate complici con l'italiana.
"Ok, bro! A che piano state?"
"Sotto il vostro"
"Allora a dopo" disse Mitch.
Cassie e Ian uscirono dalla stanza e si diressero verso la loro stanza.
"Ahh, che bello" disse la ragazza, entrando in camera, per poi buttarsi sul letto. "Dolce e caro materasso!"
Smoldy rise.
"Ian, perchè non vai prima tu a farti la doccia? Così dopo ti cambio le bende"
"D'accordo" sorrise l'attore.
Arrivato sulla soglia del bagno però si fermò e raggiunse la ragazza che era sdraiata sul letto.
"Dimenticato qualcosa?" chiese Cassie, mettendosi seduta di fronte il ragazzo.
Si chinò verso di lei e le diede un bacio.
Poi un altro.
E un altro ancora.
"Grazie" sussurrò lui a fior di labbra.
 
Katie asciugò i capelli e mentre l'attore era sotto la doccia ne approfittò per iniziare a truccarsi e a vestirsi.
Dopo aver messo un pò di mascara ed un filo di rossetto, tolse l'asciugamano di dosso ed indossò la biancheria intima.
Aprì l'armadio ed iniziò a pensare a cosa poteva mettere, sicura che l'attore era sotto la doccia.
Ma improvvisamente scattò la serratura della porta e si aprì, lasciando intravedere un Michael Trevino in boxer con i capelli ancora umidi.
"Cavernicolo, non guardare!" esclamò Katie, tentando di nascondersi dietro l'anta dell'armadio.
Mike rise, "Perchè? Sei la mia ragazza. ORA posso fissarti quanto voglio"
"No, non è vero. E smettila che sembri un maniaco"
"Però tu mi fissi quanto vuoi"
"N -non è vero" disse Katie, borbottando e arrossendo vivamente.
Colpevole, pensò.
"È vero, no?" si avvicinò il ragazzo.
"Sì, ma solo perché mi stai davanti" ammise.
Mike rise, "Bè anche tu, seppure dietro l'anta di un armadio", poi sospirò, andando verso il bagno, "Comunque hai un bel sedere"
"Idiota" iniziò a bofonchiare, "Pervertito, sempre il solito" continuò, cercando qualcosa da mettere.
Dallo specchio della parete a fianco era riflessa la figura dell'attore.
Non appena riuscì ad intravedere che faceva capoccella per guardarla, "Ti vedo, cretino!" esclamò.
 
Ian ci mese un po a lavarsi, per via delle ferite, ma dopo una mezz'oretta era già fuori, coperto da un accappatoio dall'aspetto morbidoso.
"Tutto tuo" disse lui.
Il che la ragazza non capì se con ‘tutto tuo’ intendeva che poteva andare in bagno o che lui era tutto suo.
Optò per la prima opzione, anche se la seconda era più allettante.
Una volta in bagno, Cassie si morse una mano per non urlare.
Sì, aveva voglia di urlare.
Aveva voglia di urlare a tutto il mondo che il suo sogno si era realizzato.
Che era riuscita a conquistare l'inconquistabile.
Che era riuscita a conquistare Ian Somerhalder.
Ora, tutte le fan fiction che aveva scritto su di loro, tutti i post in pagina, tutti i soldi spesi per i poster e altro, tutti i pensieri sconci, sembravano come un vago ricordo.
Riusciva solo a pensare a lui.
Se prima era maniaca, adesso sarebbe diventata da C.I.M!
Si fiondò in doccia e, come un razzo, si lavò.
Quando uscì, Ian eri li ad aspettarla, con addosso solo le mutande.
Oh, porca la miseria!
Questo è tutto per me, pensò, stringendosi nell'accappatoio.
"Tutto bene?" Chiese Ian.
"Sì, sì, tu piuttosto?"
"Solite ferite, ma sto un po' meglio" sorrise lui.
Il mio eroe, pensò Cassie mentre sorrideva.
La ragazza prese le bende, ma nel frattempo l'attore si era alzato ed arrivò alle sue spalle, abbracciandola.
"Ehy" sussurrò lei.
"Ehy" sussurrò di rimando l'altro, giocherellando con il nodo delle corde dell'accappatoio.
"Mettiti sdraiato, Somerhalder" disse la ragazza.
"Che autoritaria che sei" disse, sorridendo malizioso, "Mi piace"
"Ian?"
"Mh?"
"Sembri Christian Grey" disse, sentendo il respiro smorzarsi in gola.
"Se ti piace, possiamo fare le stesse cose che faceva lui"
Cassie sgranò gli occhi, "No, grazie" disse, con un filo di voce, ricordandosi cosa aveva letto nella trilogia di 50 sfumature.
"Perchè? Non ti piacciono i frustini?" la prese in giro lui.
"Esatto. E neanche le pinze per capezzoli, i dilatatori anali e tanti altri stani oggetti. Che poi io dico, DILATATORE ANALE?! Nel mio sedere non ci entra niente. Serve solo per far USCIRE la cacca"
"E come facevi con le supposte da piccola?" chiese, stendendosi sul letto.
Cassie si chiuse delle spalle, sedendosi di lato a lui, "Facevo la furba. La, emm, ributtavo fuori" disse, scoppiando a ridere, trascinando con sè anche Ian.
"Ok, questo non mi sembra un discordo adatto da fare davanti a te"
"Perchè?"
"Perchè è poco femminile e distrugge quel poco di sex appeal che sto cercando di tenere"
 
Michael rise.
"Dai, Katie, se tu ti togli le mutande, lo faccio anch'io"
"Non ci penso minimamente!" disse, un poco scandalizzata.
"Dai, dai, dai!"
"No"
"Ok, lo faccio io"
"No, Trevino, non davanti a me!"
"Invece sì" disse, afferrando l'estatico dei suoi boxer, tirandolo in avanti
"No, ti prego!" esclamò, quando sentì l'estatico fare 'tack', "Oddio" disse, imbarazzata.
Mike rise, "Katie, stai tranquilla, sto scherzando"
"Sei un vero idiota, spero che almeno tu sia consapevole di questo"
"Bè, può darsi" disse, entrando in camera, "Ma credo che tu non sia consapevole del fatto che ora sei in biancheria intima davanti a me" rise sotto i baffi.
Katie era imbarazzata o forse divertita da quella scena, "Tornatene in bagno, Mr. Perversione"
Si girò verso l'armadio, dando le spalle all'attore.
"E se invece restassi qui?"
"Tu prova a fare un passo verso di me e ti svito la test.."
La romana sentì una lieve pressione esercitata dalle mani calde dell'attore sui propri fianchi.
"Michael"
"Katie" disse lui, inclinando la testa di lato.
"Che stai cercando di fare?"
"Secondo te?"
"Bè, io avrei una certa idea, ma non mi sembra proprio il caso"
"Ah, quindi non ti sembra il caso che io prenda una maglietta? Cavolo Katie, sapevo che i miei pettorali ti facevano impazzire, ma non ti credevo così...così pervertita!"
 
L'italiana rise, "Ok, perchè stiamo facendo questi discorsi?"
"Il tutto è cominciato dal momento in cui ti ho detto che sei molto autoritaria"
Cassie lo guardò, "Solo per questo? Dilla tutta, Somerhalder"  fece, puntandogli l'indice contro.
"Ok" poggiò le labbra sull'altro paio, "Ti ho provocato" ammise con un sussurro, ridendo.
La ragazza annuì, mordendosi le labbra.
In quel preciso istante, l'attore si fiondò sulla bocca dell'italiana, quasi con foga, sorprendendola.
Nel frattempo, cominciò a scansare la stoffa dell'accappatoio all'altezza della spalla, poi spostò le labbra nel punto appena scoperto.
"Em, Ian?" chiamò lei imbarazzata.
"Sì?"
"Fermati"
Lui si staccò dalla sua spalla e alzò gli occhi verso la ragazza.
Cassie spostò le sue mani sulle guance un po ispide di lui.
"Perchè?" le chiese.
"Ian, io...io non..."
Come poteva dirgli che lei aveva conservato ancora la sua verginità?
L'attore le sorrise, "Lo so"
Cassie si accigliò, "Lo sai?"
Il giovane annuì, "Sei ancora vergine, vero?"
Arrossì, "B - bè, io...cioè"
"Guarda che non c'è problema, Cassie. Lo sapevo. Aspettavo solo che tu ti facessi coraggio e me lo dicessi"
"Come...come fai a saperlo?"
"Perchè ti ho conosciuto. Stai aspettando quello giusto, vero?"
"Sì"
Somerhalder poggiò le mani su quelle di lei che ancora erano posate sulle suo guance.
"Spero di essere io, quello giusto"
"Quindi non mi farai pressione?"
"No"
Cassie sorrise e poggiò la fronte contro la sua, "Grazie, Ian"
 
Le guance della romana divennero di un rosso accesissimo.
Voglio sotterrarmi, pensò.
"I tuoi pettorali? Ma per favore!" sbuffò lei, afferrando una maglia al volo, "E poi scusa se la convivenza con un cavernicolo piena di doppi sensi confonde anche me"
Michael ridacchiò, "Peccato, speravo di farti qualche effetto"
"Bè, di certo non fai effetto solo perché hai un fisico perfetto, altrimenti a quest'ora non sarei con te ma con un modello della Hollister. Tipo Alex, ecco" cercò di infastidirlo lei.
Mike si irrigidì, "Perchè hai tirato fuori lui?"
"In che senso?" chiese Katie, alzando un sopracciglio.
"Perchè proprio in tizio dell'hotel?"
"Alex"
"Sì, Alex. Perchè proprio lui?"
"Perchè è il primo che mi è venuto in mente"
"Sicura?"
"Sì. Mai stai bene? Mi sembri un po nervoso"
"Sì, sto bene"
"Non è che sei geloso, vero?" chiese, trattenendo una risata.
 
Cassiopea con fatica riuscì a cambiare le bende all'attore.
Non perché fosse faticoso e difficile cambiarle.
Magari, pensò la ragazza. Tenere a bada Ian Somerhalder è davvero un'impresa.
"Ora sei a posto, puoi vestirti Smoldy" disse lei, raggiante,  "Ti ho fatto male?" chiese.
"No" l'avvicinò a sè per i fianchi, "Sei un'ottima dottoressa" sussurrò a fior di labbra.
"Grazie" disse, baciandolo, poi girò su se stessa e si diresse verso le valigie.
"Sai, è strano" disse lei.
"Cosa?"
"Io...io non mi sono mai comportata così con un ragazzo"
"In che senso, Cassie?"
"Mh, vedi, quando un ragazzo tentava di corteggiarmi, io stavo sempre sulle mie, perchè il mio carattere è così. Io sono timida e molto chiusa e ci vuole del tempo per farmi uscire dal guscio. Poi io mi fido poco degli uomini. Invece con te è tutto diverso. Mi sento strana. Strana in senso positivo, sia chiaro. Sento che con te sono al sicuro e questo mi permette di essere me stessa, di aprirmi senza avere paura. E' bello"
"Quello che hai detto è bello, Cassie" disse lui, alzandosi.
"Posso abbracciarti, Ian?"
"E me lo devi anche chiedere?"
Cassiopea sorrise e poi corse verso di lui, saltò e gli buttò le braccia intorno al collo e legò le gambe intorno ai suoi fianchi.
Ian l'afferrò e poi si lasciò cedere all'indietro, buttandosi sul letto.
"Oh" disse l'attore, quando il gomito di lei gli finì nelle costole.
"Oddio, scusa" disse ridendo.
"Piccola Cassiopea, dimmi che passerai tutta la vita con me" fece, ridendo.
"Come?" chiese, a cavalcioni sull'attore.
"Dimmelo, perché già mi fai fuori adesso che stiamo insieme, figuriamoci se vuoi liberarti di me" la prese in giro.
"Smoldy, brutto mascalzoncello!" esclamò divertita, "Vuoi farmi credere che stai con me solo per vivere più a lungo?"
"Ci sono riuscito?" chiese, massaggiandole la schiena.
"No" sussurrò lei, sulle labbra.
"Bene" disse, catturandole.
 
"Non mi chiamo Katie Olson"
"Appunto, proprio per questo mi preoccupi"
Ci fu un attimo di silenzio, durante il quale Katie infilò i pantaloncini mentre l'attore rimase immobile davanti all'armadio.
"Non sai cosa mettere?" chiese divertita, "Perché io amo quando indossi quella maglia rossa" disse, sorridente.
"Magari anche ad Alex piacerà, no?" fece lui.
"Trevino, ti prego, no" sospirò.
"No, cosa?"
"Non iniziare a fare il geloso maniaco serial killer"
"Non posso essere geloso della mia ragazza?"
"Non dico questo. I ragazzi gelosi sono molto carini e dolci, ma solo quando non diventano pericolosi. E tu stai diventando pericoloso"
"Pensi che potrei far del male a quel ragazzo?"
"Mh, sì"
"Katie, io non voglio essere geloso" disse Mike, avvinandosi a lei.
"Lo so. Per quello basto e avanzo io" disse, facendogli l'occhiolino.
 
"Su, alzati. Voglio andare a prendere il sole ed ascoltare della buona musica" disse Cassie, scendendo dal letto, dirigendosi dietro un separé di legno per cambiarsi.
"Em, Cassie, posso parlarti di una cosa?"
"Certo" rispose, da dietro il separé.
"Vedi...ecco...non so come dirtelo, ma...tu sai che io per contratto sono il fidanzato di Nina, no?"
"Sì"
"E che lei è la mia fidanzata?"
"Mi sembra ovvio"
"Ecco, il mondo crede che noi siamo insieme e se mi vedessero con te, bè, sarebbe un problema"
La ragazza si ritrovò a fissare un punto non ben definito.
"No, no. Certo, va bene" fece, indossando velocemente gli indumenti.
"È un contratto e purtroppo la mia manager.."
L'attore dispiaciuto cercò di spiegare la situazione, ma l'italiana lo interruppe.
"Credimi, davvero" lo rassicurò lei, uscendo da dietro il separé, "Si tratta di un contratto e tu devi rispettarlo, e sottolineo DEVI" sorrise, avvicinandosi a lui.
"Quanto vorrei baciarti davanti a tutti" sussurrò lui prendendola per i fianchi.
"Ci sarà tempo" lo rassicurò di nuovo.
"Bè, intanto potremmo sfruttare questi dieci minuti a disposizione per noi" ammiccò, mordendosi le labbra.
Cassie ricorda il valore della parola DIGNITÀ!, pensò.
 
"Quindi non farmici diventare, ti prego"
"Michael Trevino prega Katie Olson?" si prese gioco di lui, "Sei un gelosone da paura, lo sai?"
"Che fai, sfotti?" chiese tentando di non ridere.
"No, però quando sei geloso diventi quasi sexy" lo provocò lei.
"Woah, Miss Olson, non si sbilanci troppo!" disse Trevino, ridendo.
"Stia tranquillo, Mr. Trevino, non lo farò" disse, stando al gioco. "Posso prende il tuo cellulare?" chiese poi, "Il mio è morto e voglio chiamare Cassie per vedere se lei e Ian sono pronti. Sto morendo di fame e voglio andare a fare colazione"
"Fai pure" acconsentì il ragazzo, indicando il cellulare posto sul comodino.
"Grazie" squittì lei, dandogli un bacio sulla guancia.
 
"N - non credo sia il caso" balbettò.
Smoldy corrugò la fronte.
"D - devo ancora truccarmi e pettinarmi" disse, dirigendosi verso al bagno.
"Cassie?" la chiamò lui.
L'italiana si fermò sulla porta, poggiando una mano sullo stipite di legno. Girò leggermente la testa nella sua direzione, "Sì?"
"Tra noi due non cambierà nulla, vero?"
Cassie notò una strana luce nei suoi occhi azzurri.
Sembrava impaurito.
"No" rispose, sorridendo.
Ian cercò di mascherare l'espressione preoccupata, accennando un sorriso.
In quel momento il suo cellulare iniziò a squillare.
“Scusami” disse, entrando in bagno. "Katie?"
"Piccola Cassie, a che punto siete?"
"Mi vesto al volo e siamo pronti"
"Mh, senza vestiti, eh" ammiccò Katie, prendendola in giro.
"Non ci scherzerei così tanto"
La romana si preoccupò sentendo il tono della voce dell'amica, "Ricevuto. E' successo qualcosa"
L'italiana sospirò, "Va bè, mi sbrigo. Intanto scendete, arriviamo subito"
"D'accordo, un bacio" riattaccò Katie.
La romana, dopo aver riagganciato, cominciò a guardarsi allo specchio.
Non poteva non pensare a cosa fosse successo all'amica.
Sicuramente riguardava Ian.
Ormai era facile intuirlo.
"Cos'è successo?" esordì Michael, infilandosi una maglia.
"Cos'è successo?" ripetè lei.
"Eri al telefono con Cassie e ti ho sentita un pò preoccupata, è successo qualcosa tra lei e Ian?"
Katie andò verso al bagno.
Non era brava a dire bugie, figuriamoci se doveva guardarlo negli occhi.
"No, no! Parlavamo di...Beautiful! E sembra che sia successo di nuovo qualcosa tra Brooke e Ridge, sai, incesti, tradimenti, cose del genere"
"Beautiful?" chiese Michael, assumendo un'espressione scettica, alzando il sopracciglio destro. "Mi vuoi far credere che tu, Katie Olson, guardi Beautiful?"
"C - certo. A Cassie piace molto e così me lo guardo anch'io. Perchè ti sembra così strano?"
"E che non mi sembri il tipo" disse ridendo.
"Guarda che non è che guardo solo The Vampire Diaries. Sono una ragazza acculturata, io"
"Bè, se ti accultura guardare Beautiful hai qualche problema"
"Potremo smetterla di parlarne? Voglio solo uscire da questa stanza"
"Sì, signora!" disse Trevino, prendendo lo zaino.
"Mi passi la borsa?" gli chiese Katie.
"A te"
"Merci" disse la ragazza, uscendo dalla stanza.
 
Cassie attaccò il telefono e poi si guardò allo specchio.
Non piangere, si disse.
Chiuse gli occhi e ingoiò il blocco che le stava chiudendo gola.
Andrà tutto bene, Cassie, pensò. Hai già 'ottenuto' Ian, non puoi pretendere di avere tutto quello che hai sognato subito. Questa cosa durerà poco. Puoi farcela. Ce l'hai fatta finora, perchè ora dovrebbe essere diverso?
"Cassie?" la chiamò Ian, picchiettando sulla porta.
"Sì?"
"Sei pronta?"
"Mh - mh"
"Stai bene?"
"Sì, sì"
"Hai una voce strana"
La giovane tossì, "No, è che mi sto mettendo il mascara e quando lo faccio tango sempre la bocca leggermente aperta e non riesco a parla bene" mentì.
"Ho capito solo a metà di quello che hai detto, ma va bene"
La ragazza dopo aver finito di prepararsi, poggiò la mano sulla maniglia della porta, ma poi si bloccò.
Tornò indietro e si guardò allo specchio.
Cassie, riprenditi.
La ragazza deglutì a fatica.
Cavolo, sto con Ian Somerhalder, pensò poi.
Solo allora riuscì a sorridere.
Si sistemò i capelli.
"Cassie, hai fatto?" si sentì la voce di Ian.
In quell'istante si allargò ancor di più il sorriso.
"Ecco" disse aprendo la porta, "Ho fatto" aggiunse, dopo aver incrociato il suo sguardo.
 
"Addio, addio, amici addio, noi ci dobbiamo lasciare" cominciò a canticchiare Katie in ascensore.
"Che canzone è?" chiese Mike, divertito.
"La canzone della Casa Blu"
L'attore scosse la testa, "Siamo sicuri che hai diciotto anni?"
Katie sorrise e, una volta che si chiusero le porte dell'ascensore, si avvicino all'attore, "Ma ehy, io dico che è OK! Io non vedo l'ora di tornare" canticchiò ancora, poggiando una mano sulla spalla del ragazzo mentre con l'altra mimava un microfono immaginario. "Voglio ritornaaare!" continuò, ridendo.
"Mi stai dicendo che vuoi tornare in stanza?" chiese Mike, usando un tono abbastanza malizioso.
"Oh, Michael, potersi per una volta evitare di fare strane frasi allusorie?"
"Non ho fatto nessuna frase allusoria. Ti stavo chiedendo se volevi tornare in stanza per dormire ancora un po. Qui sei tu la mente pervertita, mia cara"
Katie lo fissò negli occhi e corrugò la fronte.
Trevino la copiò e poi scoppiò a ridere.
"Che cretino" disse lei, roteando gli occhi e ridendo.
 
"Andiamo?" chiese Ian.
"Certo" disse Cassie, prendendo la borsa, buttandogli dentro il cellulare.
I due si diressero verso l'uscita e, una volta fuori, Somerhalder chiuse la porta, mentre Cassie andò verso l'ascensore, schiacciando poi il bottone.
Ian la raggiunse, facendole passare un braccio intorno ai fianchi.
"Ian" disse allarmata, guardandosi intorno.
"Tranquilla, piccola Cassie" le sussurrò all’orecchio, "Qui non c'è nessuno" aggiunse, posandole un bacio sulla guancia.
In quel momento le porte dell'ascensore si aprirono.
"Ciao ragazzi" disse Katie, sventolando una mano.
 
Il gruppetto, dopo aver preso l'ascensore, raggiunsero il buffet per la colazione.
Le ragazze si occuparono del cibo, mentre i ragazzi si recarono verso le macchinette del caffè, i succhi ed altre bevande.
La romana si schiarì la voce.
Cassiopea fece finta di niente.
Subito dopo Katie sospirò e guardò l'amica che prontamente se ne accorse e cercò di evitare il suo sguardo.
Rimasero in silenzio.
"OK"  disse Cassie, prendendo un cornetto con delle pinze riposte al fianco, "Diciamo che Ian vuole" abbassò la voce, "Andare un pò… Cioè, abbiamo parlato di un argomento che per me è tabù"
Katie sgranò gli occhi , "IAN SOMERHALDER VUOLE FARE SESSO CON TE?!" urlò.
"Se anche non lo urli a tutto il mondo, Katie" disse l'amica, parlando a denti stretti.
"Scusa" disse, abbassando il tono della voce.
"Bene, ora abbassi la voce" borbottò Cassie.
"Ian Somerhalder vuole fare sesso con te?" chiese di nuovo la romana, ignorandola.
"Sì" squittì, diventando rossa.
"Oddio!"
"Perchè, Michael non lo vuole fare con te?"
"Oh, lui è arrapato ventiquattrore su ventiquattro, quindi non riesco a capire quando fa il serio o no"
"Come fai a capire che non fa il serio?"
"Ooh, non stiamo parlando di me! Racconta! Tu vuoi farlo con lui?"
"C - certo!"
"E allora perchè sei ancora qui?"
"Ma sei diventata improvvisamente scema?"
"Perchè?"
"Katie, non posso fare sesso con lui!"
"Perchè?" chiese di nuovo.
"Perchè stiamo insieme da un giorno!"
"E allora? Se la passione scoppia, scoppia. Non ci puoi fare nulla"
"Non ho esperienza e mi vergogno"
"Eddai, non credo che Ian si faccia problemi per il fatto che tu sei un po inesperta e poi non dei vergognarti! Se sta con te significa che il tuo aspetto gli piace"
"No, Katie, non posso"
"Perchè no, scusa?"
"Perchè lui vuole tenere la nostra relazione segreta" sbottò.
 
"Mi sembri pensieroso" disse Trevino all'amico.
"Pensieroso?"
"Yep!"
Ian si chiuse nelle spalle, "Non sto pensando a nulla in particolare"
"Sicuro?"
"Sì"
"Okey"
"Ma se tipo" iniziò Smoldy, "Cioè, se una ragazza ti dice che è tutto 'ok', bisogna crederle?"
"Cassie ti ha detto che è tutto 'ok'?"
"Io non ho parlato di Cassie. Era una cosa ipotetica, una curiosità sull'universo femminile"
Michael accennò un sorriso.
Era tanto difficile per Ian Somerhalder  fare discorsi su cose concrete senza fare discorsi generali?
"Dipende"
"Grazie amico, sei molto d'aiuto"
"E tu sei di tante parole" ribatté, versando un pò di succo nel bicchiere, "Dipende in che contesto ti ha detto 'ok' QUESTA IPOTETICA RAGAZZA" continuò.
Somerhalder si zittì per qualche secondo, "Abbiamo parlato di una cosa un pò.."
"Un po'?"
"Intima, ecco"
"Intima in che senso?" continuò Trevino.
"Hai capito, maan!" esordì Ian, quasi rivoltando una tazzina di caffè.
"Scusa" si bloccò Michael, "Lei ti ha dato il suo consenso e tu sei ancora qui a parlarne con me?" chiese stupito Trevino.
 
"Cosa? Ancora?" Chiese Katie.
"Già"
"Ma prima o poi dovrà finire questa storia, vedrai che la porrà tra non molto. Gliene hai già parlato?"
"E' che non mi sembra ancora vero di starci insieme e stare con lui per me è così importante che andrebbe bene tutto, soltanto.."
"Soltanto non puoi fare un passo del genere, nonostante ci siano sentimenti da entrambi le parti oltre che una grandissima attrazione fisica, se non ufficializza neanche la cosa al pubblico" terminò la frase la romana.
"Perfettamente" Sbuffò, finendo di riempire il piattino.
"Mh"
"Sia ben chiaro, io non voglio che lui ufficializzi perchè voglio diventare famosa o per dimostrare di stare insieme a lui, o peggio ancora, per vantarmi. Voglio che ufficializzi per poter vivere la nostra storia in pace, alla luce del sole, senza aver paura che qualcuno possa vederci mentre ci abbracciamo o baciamo. Capisci? Nascondere il tutto non farà che peggiorare la cosa quando qualcuno lo scoprirà"
"In che senso peggiorare le cose? Non c'è niente di negativo nella vostra relazione"
"Questo lo dici tu" borbottò.
"Puoi essere più chiara, Cassie?"
"Ascolta, tutti lo amano insieme a Nina, poi arrivo io e sembra che distrugga la loro relazione. NESSUN fan di Ian mi amerà mai"
"Ma che sciocchezze! Tu sei Cassiopea Alexys, tutti ti amano! Non ho mai conosciuto una persona che ti odiasse"
 
"Mike, ma tu di cosa stai parlando?"
"Di puciare il biscotto. Di infilare il  wurstel nella serratura. Di sesso, insomma"
"Cosaa?! Io mica stavo parlando si sesso!"
Trevino corrugò al fronte, "Ti giuro che sembrava stessi parlando di quello"
Ian rise, "No, stavo parlando della nostra relazione. Del fatto che le ho chiesto di mantenere il segreto su quello che proviamo finchè non sistemo questa cosa del finto fidanzamento con Nina"
"E lei ti ha detto 'ok'?"
"Sì, ha detto che per lei va bene"
"Mio caro e stupidissimo amico" sospirò lui mettendogli una mano sulla spalla, "E' più che ovvio che Cassie non approverà a lungo questa situazione. Guarda la situazione dall'altra parte, mettiti nei suoi panni. Devi vivere con una persona che non puoi abbracciare in pubblico o anche baciare o scambiartici effusioni perchè tutto il mondo sa che sta con un altro. E' una situazione scomoda, amico, devi prendere al più presto una decisione se ci tieni veramente"
"Io ci tengo, Mike"
"E allora sbrigati, fai presto, non rovinare tutto ora che hai trovato una ragazza con la testa sulle spalle"
Ian annuì e cominciò a recarsi verso il tavolo.
"Tu non pensi mai di andare oltre con Katie?" chiese stavolta Ian.
Trevino quasi sputò il succo che aveva iniziato a bere, "Ian che domande sono?"
"Scusa, Man. Pensavo fossimo entrati nell'atmosfera delle strane confessioni"
"Ian, non siamo ragazze. Il massimo delle confessioni che possiamo farci è quanto è lungo in realtà il nostro pene o di aver baciato una cozza e di averlo fatto da sobri, non ste cose COSI' intime"
"Ok, scusa. Ero solo curioso"
Michael sospirò, "Comunque la risposta è sì"
Somerhalder sorrise, "Anche io"
"Con Katie?!" chiese, sgranando gli occhi.
"No!" disse, facendo una strana faccia, "Non che Katie non sia attraente, ma è come se tu pensassi di andare a letto con Cassie"
"Già, è strano"
"Cosa è strano?" chiese Katie, già seduta al tavolo.
"Uhm?" fece Mike, "Oh, niente. Parlavamo del tempo"
"Già, il tempo atmosferico che a volte fa degli strani scherzi"
"Voi. Siete. Strani" disse la romana, prendendo il caffè che Mike le stava porgendo.
"Tieni" disse Smoldy, passando un bicchiere pieno di succo alla pesca a Cassie.
"Grazie"
La romana afferrò un cornetto ripieno di nutella, "E' buonissimo" Farfugliò a bocca piena, mettendo una mano davanti. "Devi assolutamente assaggiarlo" disse poi, avvicinando il croissant alle labbra di Mike.
"Non mi va" disse tirandosi leggermente indietro.
"E dai, un morsico piccolo piccolo" sporse il labbro inferiore.
L'attore guardò gli occhi supplichevoli della ragazza.
"D'accordo.."
Michael rubò un piccolo pezzetto al croissant di Katie.
Ian e Cassie scoppiarono a ridere.
"Avete preso da mangiare per un esercito" fece notare Ian, ridendo.
"Bè, qualcuno dovrà riempire il vostro stomaco, no?"
"Già" esordì Katie, "Ricordo ancora quando aprimmo il frigo ed era praticamente vuoto.." fece riferimento a qualche giorno dopo la loro conoscenza.
"Non è che ci cibavano d'aria, semplicemente non avevamo tempo di cucinare" disse Ian.
"Eppure chissà perché adesso trovate il tempo di pranzare e cenare in hotel"
"Lo facciamo perché ci siete voi. Per passare qualche minuto in vostra compagnia" disse Smoldy.
Cassiopea gli sorrise, sporgendosi in avanti per dargli un bacio, ma lui spostò il viso.
Cassie chiuse gli occhi, ricordandosi che erano in pubblico e mordendosi la lingua.
Katie s'irrigidì e cercò di tranquillizzare l'amica che però guardò verso il proprio piattino.
Michael schiarì la voce e Katie subito cercò un aiuto negli occhi dell'attore, "Su, bisogna sbrigarci! E' l'ultimo giorno del Festival, ragazzi!" sorrise.
"Per la prima volta concordo con Katie" annuì Michael, poggiandole una mano sulla coscia.
"Se volete possiamo raggiungervi dopo" propose Ian.
"Non sarebbe meglio rimanere tutti e quattro insieme?" rifiutò Cassie.
"Certo, almeno sarà più facile evitare atteggiamenti intimi" esordì Michael.
Ricevette subito una ginocchiata sotto il tavolo da parte di Katie.
Il dolore non ebbe niente a che vedere rispetto le occhiatacce ricevute da Ian e Cassiopea.
Ci fu un silenzio imbarazzante.
"D'accordo" disse il cavernicolo, "Noi andiamo un attimo in bagno!"  esclamò, alzandosi dal tavolo, dopo aver preso per mano Katie con l'intento di trascinarla verso la porta del bagno, ancora con un pezzo di cornetto in mano.
Peccato non si erano accorti della scritta 'Privato'.
Cassie guardò con occhi supplichevoli la sua amica che stava venendo trascinata via da Michael.
Non voleva rimanere sola, per la prima volta da quando aveva conosciuto di due attori, con Ian.
Prese una forchetta e iniziò a giocherellare nervosa con un pezzo di mela presente nella ciotola della macedonia che si era presa.
"Sei offesa?" le chiese Somerhalder.
"No" rispose, deglutendo.
Più che offesa era rattristata.
Ora che poteva stare con Ian perchè, non si sa come, lui si era  - parole sue - innamorato di lei, la storia del finto fidanzamento era sempre tra i piedi.
"Però non mi sembri felice"
"Bè, Ian, vedi un po tu. Ti piacerebbe non potermi sfiorare o abbracciare o, addirittura baciare, o non fare quelle cose che tutte le normali coppie fanno?"
"No"
"Ecco"
"Ma questa mattina tu mi hai detto che andava bene"
L'italiana lasciò perdere il pezzettino di mela e sospirò, guardandolo, "L'ho detto perchè ti voglio bene, Ian. Perchè so quanto sia importante per te il tuo lavoro e quanto ti frutti la tua finta relazione con Nina. Pensi davvero che avrei accettato per qualcosa di futile?"
"Potevi dirmelo, comunque"
"Ed essere egoista nei tuoi confronti?"
"Non è essere egoista nei miei confronti, parlarne e basta"
"Bè, ora ne stiamo parlando. E' cambiato qualcosa? A me non sembra"
"Possiamo sempre rimanere chiusi in camera"
Cassie scosse la testa, "Ian, siamo stati inseguiti dai fotografi da quando siamo atterrati all’aeroporto, pensi che non sappiano dove sei in questo momento? E poi mi hanno visto in tua compagnia. Se entrambi non usciamo dalla stanza, due più due lo fanno. Inoltre, non c'è neanche Nina a questo evento. Cioè, il minimo errore e la vostra farsa salta, e io non voglio. In più è una bellissima giornata, siamo a Coachella, perchè dovremmo stare rinchiusi in stanza?"
 
"Mike, non c'è bisogno che mi trascini. So camminare da sola e ho capito il piano di lasciare soli Cassie e Ian in modo che possano parlare e chiarirsi"
"Quello non era il mio piano" disse lui, aprendo la porta del bagno.
"Ah, no?"
"No. Io volevo rimanere un po solo con te"
L'attore chiuse la porta a chiave e con un gesto rapido fece aderire la schiena della ragazza al muro.
"Ehi" rise Katie, quando l'attore accorciò le distanze.
Lui accennò un sorriso e subito affondò le labbra in quelle ammorbidite dal burro cacao della ragazza.
"Mike.." ansimò Katie, "È un bagno e per di più privato" sbiascicò tra un bacio e l'altro.
"Shh.." sussurrò l'attore, insinuando la mano sotto la maglia.
Michael sorrise, approfondendo il bacio.
Subito dopo prese in braccio la romana, facendosi circondare i fianchi con le gambe.
"Ian e Cassie ci aspettano.." sussurrò lei, faticando per trovare un minimo di lucidità.
"Hai un sapore buonissimo" le mordicchiò il labbro inferiore.
"E' il burro cacao" rispose, alzando inclinando la testa leggermente all'indietro, fissando il soffitto chiedendo mentalmente aiuto per riuscire a dire di no a Trevino.
Perchè doveva essere così bravo a convincere le persone?
 
"Per farci un po' di coccole" intimò Ian, avvicinando di poco la mano a quella della ragazza.
L'italiana sorrise, "Ci sarà tempo".  Assunse un'espressione beffarda, "Forse" aggiunse.
"Non provocarmi" rise divertito Ian.
"Sennò?"
"Allora, ti va di fare un salto in camera?" assunse una voce profonda Ian, inarcando un sopracciglio.
"A fare che?" chiese sospettosa.
"Non so. Guardarci un film, restare abbracciati un po"
"No, mi dispiace mio caro, ma se devo soffrire io a non poterti 'toccare', allora dovrai soffrire pure tu"
"Non ti facevo così cattivella" disse lui, ridendo.
"Non sono cattivella, sono giusta"
"Preparati ad essere punita una volta rimasti soli. In camera. Questa sera"
"E tu stai attento, che ho un gancio destro che farebbe invidia a Chuck Norris"
"Oh, tu potresti ferirmi anche senza picchiarmi. Basti solo pensare c..."
"Che ti ho quasi castrato" continuò lei, interrompendolo. "Lo so, c'ero anch'io. So cosa il mio ginocchio ha colpito"
"Non mi sembra ti dispiacesse così tanto, comunque"
"Ma se ero mortificatissima!" disse, diventato rossa in volto.
 
"Mich.." farfugliò lei, quasi senza fiato.
Lui continuò a baciarle il collo, ma stavolta le catturò di nuovo le labbra.
Si spostò di poco e poggiò la ragazza sulla base d'appoggio del lavandino.
Lei cominciò a giocherellare con i capelli dell'attore, mentre era intenta a divorargli le labbra.
Michael insinuò nuovamente la mano sotto la maglia della ragazza, ma stavolta iniziò a massaggiarle la pancia, salendo piano piano.
"Mike.." bloccò la mano lei, imbarazzata.
"Che c'è?" sussurrò, massaggiandole i capelli, mentre lasciava piccoli baci sulla spalla sinistra.
"F - fermati"
"Mh - mh" disse, continuando però a baciarle la spalla sinistra.
"Non possiamo farlo q - qui"
"E perchè no?"
"Perchè qualcuno potrebbe entrare e vederci!"
"E' questo il bello, non trovi?"
 
"Bè, perchè non avresti potuto avere figli" la prese in giro lui.
"E chi ti dice che voglio un figlio da te?"
"Cosa intendi?" divenne cupo lui.
"Che voglio un'intera squadra di calcetto, Ian!" rise l'italiana.
"Questa me la pagherai!"
"Ah - ah - ah, siamo in pubblico Somerhalder" disse lei, con sguardo furbo, sorridendo.
"Siamo già a quota due, signorina Alexys" disse Ian, mordendosi il labbro inferiore, "Alla prossima cattiveria, sarò davvero obbligato a punirti"
"E che vuoi fare? Comportarti come Christian Grey e farmi sdraiare sulle tue ginocchia con il sedere all'aria, sculacciandomi?"
"Se sarà necessario"
"Ian!" esclamò, arrossendo vivamente.
Smoldy rise.
"S - su" disse Cassie, alzandosi, "Andiamo a cercare quei due"
"Sei imbarazzata" la prese in giro l'attore, seguendola.
"Non è vero!" esclamò, quasi indignata.
"Sì, lo sei" disse più convinto.
Cassiopea gli diede una gomitata e scoppiarono a ridere tutti e due.
L'attore si guardò intorno e poi si avvicinò alla ragazza, mentre uscivano dalla sala, "Ho voglia di baciarti" sussurrò.
 
"Ehy" cercò di fermarlo un attimo, prendendogli il viso fra le mani.
Lui la guardò e poi sorrise.
Come resistere ad un sorriso del genere?
Come resistere a Michael Trevino?
"Va tutto bene, Katie?"
Che domande!
"Secondo te?" sorrise lei, poggiando ripetutamente le labbra su quelle del ragazzo.
L'attore stette per ricominciare il bacio con foga.
"Penso sia il caso di raggiungere Ian e Cassie, adesso"
Lui si lamentò, stringendola di più a sè.
"Sono grandi, possono stare cinque minuti da soli. Anzi, credo proprio sia quello che vogliono anche loro"
"Io invece credo che dovremmo stare tutti insieme. Per Cassie, sai. E' da quando la conosco che sogna di vivere questo momento. Lo sognava anche più di me, visto che io sono la cinica tra le due. Io ho ottenuto quello che desideravo, mentre io l'ho ottenuto per metà e visto che ci eravamo prefissate di fare tutto insieme, farò qualsiasi cosa in mio potere per renderla felice. E se quello che in questo momento la rende felice è non pensare che non può stare in pubblico con Ian, allora io le starò appiccicata come una cozza per tutto il santo giorno"
 
"Ma non puoi" lo canzonò Cassie, "C'è gente"
"Io non vedo nessuno"
"Bè, ma potreb.."
Cassie non finì la frase, visto che Somerhalder le stampò un bel bacio sulle labbra.
"Fermati!" esclamò, picchiandolo con la borsetta, "Sei impazzito?"
"Forse"
"Dov'è finito Mr. Dobbiamo mantenere le distanze finchè non sistemo le cose?"
"Non sono bravo a controllarmi"
"E invece ti controllerai. Almeno finchè non troviamo una soluzione!"
"Bè, una soluzione sarebbe appartarci da qualche parte e trascorrere la più bella giornata a Coachella di sempre insieme"
"IAN!" esclamò stavolta alzando un pò di più il tono della voce, cercando di non ridere.
"So che la consideri allettante come proposta" ammiccò lui.
Lei lo fulminò con lo sguardo, "Portami in giro, va" rise poi, scuotendo la testa.
 
"Sembri quasi nervosa" aggrottò la fronte Mike, quasi divertito.
"No, è che mi dispiace per questa situazione…E poi dobbiamo passare una bella giornata insieme, tutti e quattro" sorrise lei, "Tu non hai voglia di stare con i tuoi amici?"
"Certo che sì" le sistemò una ciocca dietro l'orecchio sinistro, "Però a volte ho bisogno di stare con la mia ragazza"
Katie si lasciò andare in un sorrisone e poi cominciò a giocherellare con il colletto della maglia dell'attore, "Pensa se non ci fossimo mai incontrati"
"Eh, il destino" ci scherzò su Mike, rubandole un bacio.
"Che disdetta! Proprio tu dovevi capitare davanti i miei occhi quel giorno!"
"Ah sì?" chiese divertito, "Pensa che se non fossi capitato davanti i tuoi occhi a quest'ora non staresti passando uno dei momenti più eccitanti della tua vita"
"Oh, sciocco e ingenuo Michael, davvero credi che sia successo così? Davvero credi che ti sia bastato passarmi davanti agli occhi per farmi capitolare ai tuoi piedi? No, mio caro. Come ti ho già detto, quando io e Cassie siamo venute sul set, lo abbiamo fatto per riuscire ad incontrare te e Ian, perciò, mio caro, sei tu che ti sei preso una bella cotta per la sottoscritta appena ti è passata davanti agli occhi"
 
"Non volevi mica trovare Katie?"
"Bè, non la vedo in giro, quindi suppongo si sia appartata con Mike da qualche parte"
"Cosa che dovremmo fare pure noi"
"No, scordatelo"
Smoldy sospirò, "Riuscirò a farti perdere il controllo, piccola Cassie"
"Povero illuso" lo prese in giro Cassie.
"Povera illusa"
I ragazzi rimasero qualche secondo in silenzio.
"Smoldy" assunse un tono di voce sexy, "Ti va se intanto che aspettiamo Mike e Katie..."
L'italiana lasciò la frase a mezz'aria, alludendo a ben altro mordendosi il labbro inferiore.
Ian aggrottò la fronte, poi ammiccò, "Andiamo?" accorciò di poco le distanze.
Cassiopea scoppiò in una risata, "Smoldy, pesce lesso! Non perderò mai il controllo, ripeto, MAI!"
"Vedremo" disse lui, sporgendosi in avanti, andando a sfiorargli il naso per poi ritirarsi subito indietro.
Cassie sbatté velocemente le palpebre, poi arrossì.
"T - ti va di uscire? Qui si muore dal caldo" propose, sventolandosi una mano vicino al viso.
Smoldy sorrise soddisfatto, cercando di non farsi vedere.
"Va bene" acconsentì, "Aspetteremo i due piccioncini innamorati davanti al palco. Dobbiamo trovare un albero così avremo l'ombra per tutto il giorno"
 
L'attore ridacchiò, "Ah, quindi sarei io quello che sbavava per te da un anno?"
Katie inarcò le sopracciglia e subito arricciò le labbra, "Punto primo: non ho mai sbavato per te"
BUGIARDA.
"E, punto secondo: a te sono sempre piaciuto" la interruppe lui.
IDIOTA!
"Tutta questa sicurezza, Mr. Trevino?" rise lei, prima che Mike le rubasse un piccolo bacio. "Bè, però ci sei cascato nella mia trappola, eh"
"BEST"
Un bacio.
"TRAP"
Un altro bacio.
"EVER"
Ancora un altro.
"Il mio piccolo genio del male" disse Mike, ridendo.
Katie sorrise, "E pensare che qualche settimana fa ti avrei ucciso volentieri"
"Nah, mi vuoi troppo bene per uccidermi"
"Adesso ti voglio bene, prima mi facevi saltare i nervi in un modo assurdo. Sei fortunato che non ho deciso di fare la cattiva per davvero"
"Ah bene! E io che pensavo fosse il massimo della cattiveria la tua"
Prese la mano della romana, intrecciando le loro dita.
"Non sai quel che ti aspetta, Trevino" sussurrò ridendo, a fior di labbra.
L'attore, dopo un ghigno, catturò le labbra della romana con foga.
"Ehy, ehy" lo fermò subito lei.
Ma, accidentalmente, gli morse il labbro, causando un piccolo taglietto.
"Ahi!" esclamò Michael, "Sei una cannibale?" la provocò.
 
I due fecero un giro in cerca dell'albero perfetto.
L'attore si fermo a salutare più di una persona e Cassie quasi rimase incantata dalle celebrità.
E chi lo avrebbe mai detto che un giorno avrebbe fatto parte di un evento simile e per di più con Ian Somerhalder?
Era tutto un sogno.
"Questo va bene?" chiese Smoldy.
"No, meglio quello laggiù"
Smoldy sorrise beffardamente, "Ti piace contraddirmi oggi?"
Cassie rise, "Non solo oggi"
"Ecco, lo hai fatto di nuovo"
"Scusa, giuro che non lo faccio apposta"
"E' questo il guaio, Cassie. Tu fai delle cose e non te ne rendi neanche conto. E questo ti fa sembrare ingenua ed estremamente sexy allo stesso tempo. Un cocktail afrodisiaco che da alla testa"
SMOLDER, NON PUOI DIRE CERTE COSE.
Quelle parole continuarono a rimbombare nella testa di Cassie.
"Tutto bene?" rise sotto i baffi lui.
"Mh?" aggrottò la fronte, "Sì, sì, sì. A proposito di cocktail, parlandone  mi è venuta una sete assurda!"
 
"No, ma potrei diventarlo se mi fai arrabbiare"
"Non so se prenderlo come una buona o una cattiva cosa"
"Io l'ho detta con tutte le brutte intenzioni di questo mondo. Nel senso, ti stavo minacciando se non lo avevi capito"
"E io che mi stavo già immaginando noi due come Anastasia Steele e Christian Grey versione cannibali" disse sarcastico.
"Non dirmi che hai letto quel libro?"
"Ne ho sentito parlare" fece vago, massaggiando le cosce della ragazza.
"E pensare che avevo dato della pervertita a mia sorella appena scoprii che lo stava leggendo da qualche giorno" ridacchiò la romana.
"E invece dovresti leggerlo, è cultura"
"Scusa, Mr. Acculturato, ma credo proprio che m'interessino altri tipi di argomenti. La perversione la lascerò tra le ultime cose da imparare"
"Katie, non si tratta solo di perversione, ma di uno stile di vita"
"Significa che arriverai a bendarmi gli occhi e a frustarmi?"
"No, assolutamente no. 'Picchiare' una donna per trarre piacere non è nelle mie corde"
"Ti conviene, Trevino. Tu prova solo a tirare fuori una frusta e vedi che alla fine quello che ci rimette sei tu"
"Mh, tu con la frusta. Devo dire che l'idea mi eccita molto"
"Vedremo se sarai ancora in grado di eccitarti quando ti avrò castrato"
"Castrato?"
"Sì, castrato. Kaput, bye bye ai gioielli di famiglia"
"Non lo faresti mai…" disse Trevino.
"Bè, tante persone mi sottovalutano" proseguì, mente Mike continuava a posare leggeri baci intorno le labbra rosee della romana, "Ad esempio, mia mamma non avrebbe mai detto che sarei andata a finire per innam" si fermò improvvisamente "per piacermi un cavernicolo"
"Come?" divenne serio.
"Ehy, scherzavo! Anzi le piacevi tanto. Ancora non sa che siamo una coppia però, penso che le prenderà un colpo quando glielo dirò"
"No, ripeti quello che hai detto prima"
"Non ho detto niente, e se ho detto qualcosa non me lo ricordo. Però, penso che dovremmo andare" Divagò velocemente, cercando di scendere per dileguarsi dagli occhi del ragazzo.
 
"Vuoi che ti prende qualcosa?" le chiese Sexyhalder.
"Mi piacerebbe del succo al mirtillo. Ti accompagno, comunque"
"D'accordo"
Ian prese il borsellino e i due si avviarono verso uno dei chioschi.
"Ian!" si sentì esclamare da una voce maschile.
I  ragazzi si girarono all'unisono.
Davanti a loro vi era Joshua Jackson insieme alla sua fidanzata, Diane Kruger.
"Hey, Josh!" esclamò Ian, andandogli incontro per abbracciarlo.
"Finalmente ti becco!" disse Joshua, ricambiando l'abbraccio. "Ma non eri mica in Africa? O, almeno, così mi ha detto ieri Michael"
"Sì, siamo tornati da qualche ora" sorrise, guardando Cassie, "A proposito, lei è Cassiopea"
L'italiana si presentò.
"Uh, la famosa amica italiana di Somerhalder, finalmente, che onore conoscerti" scherzò Josh.
"Wow, sono famosa e neanche lo so?" sorrise imbarazzata.
"Si sente parlare di te ovunque, scommetto che i paparazzi non ti daranno pace" intervenne Diane.
"In effetti sono sempre in agguato. Ora capisco perchè le celebrità non ne possono più di andare in giro. Che poi non capisco il perchè. Insomma, non sono una celebrità. Sono solo un'amica di Ian"
"E' questo che fa scalpore, cara" le disse Diane, "Non capita molto spesso che una celebrità diventi amica di una ragazza 'normale', scusa il termine"
"Che poi AMICA" disse Josh.
Cassie arrossì.
"Josh, smettila. Non fare anche tu come i giornalisti che travasano tutto" intervenne Smoldy.
"Dai, siamo in intimità, ragazzi"
"Siamo solo amici, veramente" disse Cassie con decisione.
"Scusate, però dagli sguardi che corrono fra di voi sembrava così"
"Bè, c'è complicità, questo è vero" disse Ian.
MA È SCEMO?, pensò Cassie.
"Sinceramente neanche con Nina ti vedo così. Magari, un giorno, chissà..." rise Joshua.
"Perdonatelo" intervenne Diane, "Dobbiamo andare, ci vediamo dopo. È stato un piacere, Cassiopea"
 
"Sì, andiamo" disse Mike, prendendole la mano.
I due uscirono dall'edificio e proprio quando Katie pensava di averla scampata, Trevino riprese il discorso.
"Che poi, non vorrei essermi sbagliato, eh, ma mi sembrava che tu avessi usato la parola 'innamorata'. Mi sbaglio?"
"Oh, sì, Mike, stai invecchiando!"
"Mah, sbaglierò!" esclamò lui.
"Sicuramente"
"È così tanto folle pensare che tu sia innamorata di me?"
"Bè, tanto folle quanto il fatto che tu lo sia di me" rispose quasi con un ghigno lei.
"Stai giocando a chi cede per primo?"
"Cedere a cosa?" ridacchiò lei, cercando gli amici in giro.
"Stare con te è stressante, Olson"
"Però con me stai benissimo, ammettilo" ridacchiò, dondolando di più le braccia.
"Dillo che sono l'amore della tua vita" le circondò le spalle, prima di darle un bacio.
"Al massimo sei il cavernicolo più stressante della mia vita"
"E l'unico spero"
"Bè.."
"Katie!" esclamò, strabuzzando gli occhi.
La romana ridacchiò, "Oh, ecco Cassie e Ian!" disse, lasciando la mano dell'attore e correndo verso l'altra coppia.
"Hey, eccovi!" disse Cassie, vedendo Katie avvicinarsi.
"Scusate, ci stavate cercando?"
"All'Anzio sì, poi ci abbiamo rinunciato" disse Smoldy, "Porcellini…" aggiunse dopo, facendo l'occhiolino.
"Ian, per piacere, non iniziare a comportati come Mike" scherzò Cassiopea.
"Già, un Michael Trevino basta e avanza" disse Katie.
"Lo so, sono così bello che, se ce ne fosse uno uguale me, morireste tutte sul colpo" disse Trevino.
Le due amiche si guardarono e poi scoppiarono a ridere.
"Convinto, oh" disse la romana.
I quattro ragazzi cercarono un posto dove appoggiarsi con i loro asciugamani.
"Io direi che lì è perfetto"
Cassie indicò un albero che faceva un pò di ombra.
"Perfetto!" disse Smolder, avvicinandola a sè per stamparle un bacio sulla fronte.
Mike e Katie si lanciarono uno sguardo complice, riferito ai due.
"Katie, è bellissimo questo bracciale" esclamò Cassie, indicando il bracciale precedentemente regalato da Michael, mentre i due attori stendevano gli asciugamani per terra.
"Vero!?"
Altro sguardo complice.
L'attore, però, stavolta le fece l'occhiolino.
"Dove lo hai preso?"
"Me lo ha venduto un passante per strada" rispose, cercando di provocare il ragazzo.
"Un passante molto bello, devo ammettere" disse Michael, "Non credevo che certi uomini così belli esistessero ancora. Poi mi sembrava un ragazzo per bene, intelligente e con molto fascino"
"Man, mi devi dire qualcosa?" chiese Ian.
"Del tipo?"
"Non è che hai cambiato sponda e non ce lo hai detto? Cioè, stai tranquillo, io ti vorrò bene anche con altre preferenze. Magari eviterò di raccogliere la saponetta quando mi cade mentre sto facendo la doccia quando ci sei anche tu in bagno, sai, giusto per non farti cadere in tentazione, ma va bene"
Cassie scosse la testa.
"Idioti" affermò la romana, ridendo.
"Senza speranze" aggiunse l'altra, mentre i due ragazzi ridevano fra di loro.
"E insomma, ho conosciuto l'amore di tutta la mia vita, sapete?" esordì Katie.
Tutti e tre la guardarono con aria interrogativa.
"Joshua Jackson! Gli sbavo dietro da quando ero piccola così!" indicò con la mano all'altezza della sua anca.
"Ah, brucia!" sussurrò Ian, abbracciando Cassie dopo averle scompigliato di poco i capelli.
"Non essere così sicuro di te, Somerhalder. Ho anch'io la mia cotta segreta"
Ian corrugò la fronte, "E chi sarebbe?"
"Ti piacerebbe saperlo, vero?" lo stuzzicò.
"Se non vuoi dirmelo tu, lo chiederò a Katie"
"Ah, ah, non contare su di me, Ian. Cassie è una mia amica, non te lo dirò mai"
"Siete perfide" disse l'attore.
Le due scoppiarono a ridere.
"Oh, Smoldy, sai che voglio bene unicamente a te" disse Cassie, battendogli di colpetti affettuosi sul petto.
"Questo non significa che io non sia geloso"
"Ian, lo sai che saresti geloso di un uomo morto?"
"Uomo morto? Quindi la tua cotta segreta è Kennedy?"
"Che?! NO! E' Patrick Swayze!"
Tutti e quattro scoppiarono in una risata rumorosa.
"Non prendetevi gioco del mio primo amore"
"Somerhalder, mi dispiace ma non sei stato il primo per la piccola Cassiopea" ridacchiò Mike.
Michael e Katie si persero in una risata mentre Ian, inaspettatamente, si avvicinò alla ragazza "Meglio, così sarò l'ultimo"
Le guance dell'italiana avvamparono e divennero di un rosso acceso, "Mantieni le distanze, Smoldy" Divagò lei.
Le circondò i fianchi con un braccio, "Non so quanto potrò resistere ancora"
"Bè, ci devi provare" disse Cassie, seria.
"Lo so" disse sospirando.
Katie e Michael si guardarono.
Avrebbero tanto voluto aiutare i loro amici, ma come fare?
Come annunciare a tutto il mondo che Ian Somerhalder aveva rotto con Nina Dobrev senza far passare Cassie per sfascia relazioni?
In quel momento il volto di Trevino si illuminò.
"Che succede?" gli chiese Katie.
"Credo di aver avuto un'idea"
"Un'idea? Un'idea per cosa?" chiese Ian.
"Credo di aver trovato il modo per farti stare con Cassie, alla luce del giorno"
"Davvero?"
L'attore annuì, "Settimana prossima abbiamo la convention ad Orlando, giusto?"
"Sì, e allora?"
"Allora potresti annunciare a tutti che hai rotto con Nina, spiegando che non stavate insieme da un po e che ti sei innamorato di Cassie. I fans capiranno"
"Mike, quello che mi preoccupa non sono loro, ma Sharon"
"Sharon? La tua agente?" chiese Katie.
"Sì, lei"
"Bè, amico, mancano ancora dei giorni alla convention ad Orlando, hai tutto il tempo per convincere Sharon che Cassie è la ragazza giusta per te"
Forse Mike aveva ragione.
Cassie e Ian si guardarono speranzosi.
Tanto valeva tentare.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



Angolo autore:
BUONA NATALE!
Scusate, scusate, scusate, scusate!
E’ da un sacchissimo che non aggiorniamo.
Non abbiamo scuse!
Speriamo che comunque questo capitolo abbia valso l’attesa.
Un bacio♥
   
 
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