Questa
fanfiction è arrivata di colpo, non so se sarà
bella o meno, ma spero che vi
possa far piacere leggerla.
Se
volete recensirla, vi risponderò con altre recensioni.
Ciao
Ciao
Emily
92
Ancora
5 minuti
Era
ormai una settimana che Naraku era scomparso. In quella notte di luna
piena, in
cui tutti pensavano che neanche un miracolo li avrebbe salvati, Inu
Yasha era
riuscito a recuperare tutte le sue forze perse durante lo scontro con
il demone
e ad ucciderlo. Di conseguenza tutti i danni che aveva causato si
sciolsero:
Kagura e Kanna si liberarono, mentre il foro nella mano di Miroku
scomparve.
Hakudoshi, il “figlio” di Naraku, scomparve nel
nulla, così come i demoni che
aveva riportato in vita. Kagome era riuscita ad entrar in possesso di
tutti i
frammenti rimasti nelle mani di
Naraku,
così da non avere più ragione di rimanere in quel
mondo.
Inu
Yasha non aveva fatto una piega quando la ragazza decise di tornare a
casa per
qualche mese, per mettersi veramente in pari con il programma
scolastico, anche
se lui sapeva benissimo che forse era l’ultima volta che
l’avrebbe vista.
Così,
la sera del 14 febbraio, cominciò a mettere via tutti i suoi
vestiti e gli
oggetti che si era portata appresso sino a quel momento. Mise tutto
dentro lo
zaino e lo posò per terra, vicino al Futon su cui avrebbe
dovuto dormire.
Cominciò
a pensare a tutte le cose che le erano successe: l’incontro
con Inu Yasha e
Shippo, con Miroku, con Sango, con Naraku, Kikyo, Koga, Hakudoshi,
Kohaku,
Sesshomaru, la squadra dei sette, Kagura, Kanna… (ma quanti
nomi che
incominciano con la “K”! nda)…e tanti
altri, di cui non ricordava né il nome,
né il volto.
Si
alzò ed uscì dalla casetta con in spalla lo
zaino. Si guardò intorno e vide la
casa di Kaede, in cui i suoi amici stavano ancora festeggiando la
scomparsa di
Naraku, a distanza di una settimana. Lei sorrise leggermente e poi
cominciò a
camminare verso la foresta. Voleva andarsene senza salutare, per non
doversi
voltare indietro e capire di non riuscire a tornare. Per non dare un
dolore
eccessivo ai suoi amici, che sarebbero stati male per più
tempo, per non
sentirsi in colpa quando non avrebbe potuto salutare proprio tutti. Si
sentiva
una vigliacca, ma non sapeva cosa fare: aveva sempre saputo che un
giorno
avrebbe dovuto scegliere in quale mondo stare, ma non avrebbe mai
pensato che
sarebbe stato così difficile lasciarne uno veramente.
Così,
con le lacrime agli occhi, cominciò a correre, per far si
che il tempo non si
prolungasse troppo.
Corse.
Corse.
Corse.
Corse
così tanto da non avere fiato in corpo e più
lacrime per piangere.
Si
sedette per terra e non fece niente. Respirò forte, ma con
il freddo che faceva
sentiva la gola bruciare tutte le volte che inspirava.
Alzò
lo sguardo e si accorse di essere vicina all’albero secolare
in cui, qualche
tempo prima, aveva conosciuto Inu Yasha. Si alzò e mise una
mano sulla sua
corteccia.
-
Che cosa pensi di fare?- chiese una voce alle sue spalle.
Lei
si voltò fulminea e vide la persona dei suoi pensieri: un
mezzo-demone dalle
orecchie canine la stava osservando serio.
-
Inu Yasha? Che ci fai qui?-
-
Non deviare il discorso. Ti ho chiesto che cosa pensi di fare qui, con
lo zaino
in spalla e le lacrime agli occhi.-
Lei
si asciugò con una manica della divisa le ultime tracce sul
suo viso, per poi
voltarsi e ricominciare a camminare.
Il
demone fece un salto e le arrivò davanti, senza lasciarla
passare.
Lei
lo guardò con sfida e lui sorrise. Rovistò nello
zaino, per poi prendere un
oggetto che diede in mano a lui.
-
Che cos…?-
Kagome
prese dei fili neri che arrivavano da quel oggetto circolare e li mise
nelle
sue orecchie.
Poi
schiacciò un tasto e partì il lettore CD.
-
Kag… AAH! Che diavoleria è questa?!?- Inu Yasha
quasi non sentiva più quando da
quei fili cominciò ad uscire della musica ad altissimo
volume, che non smetteva
e lo massacrava. La ragazza cominciò a correre superandolo.
Doveva arrivare al
pozzo prima di lui. Doveva, anche se era una vigliacca. E sapeva di
esserlo.
Quando
arrivò nello spiazzo vicino alla sua via di fuga, il
mezzo-demone arrivò dalla
foresta e con un balzo si rimise davanti a lei.
-
Vuoi andartene senza salutare, va bene. Però non farmi
nemmeno regali
sgraditi.- e le diede in mano il lettore CD fracassato.
-
Non voglio salutare nessuno, te compreso. Voglio che mi ricordiate per
quello
che sono stata, non per quella che si è messa a piangere
quando se ne è
andata.-
-
Ma noi non ti ricorderemo per questo! Aaah… Kagome, sei
incorreggibile!- disse
il mezzo-demone mettendosi una mano dietro la testa.
-
In ogni caso, voglio andarmene! Quindi, per favore, ti togli da la in
mezzo?-
Lui
la guardò e poi si spostò leggermente. Lei
sospirò e camminò spedita verso il
pozzo.
-
Mi mancherai…- disse sottovoce Inu Yasha. Kagome si
girò e lo fissò. Lui
sembrava veramente dispiaciuto della sua partenza.
Tornò
indietro e lo abbracciò stretto, come se potesse scappare
all’improvviso.
-
Non so se tornerò. Consideralo un addio.- disse trattenendo
le lacrime. Il
mezzo-demone la strinse fra le sue braccia e le baciò la
fronte.
-
Lo so.-
-
Non venire a cercarmi. Lo sai che non ci sono demoni nel mio
mondo…-
-
Lo so.-
-
E comportati bene. Shippo mi racconta sempre quello che gli fai.
È solo un
bambino!-
-
Eh eh… diciamo che questo non lo so…-
-
Sei incorreggibile…-
Cercò
di allontanarlo ma lui era più forte.
-
Lasciami andare…-
-
Aspetta una attimo. Poi non ti fermerò mai più,
te lo giuro.-
Lei
acconsentì e ascoltò il suo discorso.
-
Sai, quando ti ho conosciuto la prima volta, pensavo che tu fossi
Kikyo. Lo sai
bene pure tu, ma di aspetto le assomigli moltissimo. Il problema
è che non
avete niente in comune di carattere: lei non era impulsiva come te, il
suo modo
di fare era più semplice e…-
-
Se vuoi farmi la predica, lasciami andare.-
-
Non sto dicendo questo! Il punto è che, durante il tempo che
ho trascorso
insieme a te, mi sono accorto di una cosa.- la strinse più
forte.
-
Che cosa?-
-
Senza Kikyo sono riuscito a sopravvivere, ma non so se riuscirei a
vivere senza
di te, Kagome.-
La
ragazza era esterrefatta. Cosa stava dicendo? Quello non era il solito
Inu
Yasha! Non era il solito mezzo-demone che la prendeva in giro e la
faceva
incavolare.
-
Io ti…-
-
A cuccia!-
Inu
Yasha cadde a terra e lei con lui.
-
Ahia!!! Ma sei
scema?!? Io ti apro il
cuore e tu mi mandi a terra! E per di più sei caduta con me!
Io me ne vado
veramente ora! Io…- lei lo baciò.
Inu
Yasha fu sorpreso di quel gesto, tanto da bloccarsi. Kagome si
staccò e poi lo
baciò di nuovo.
Lo
aveva già baciato in passato, ma non in quelle circostanze.
Si
staccò dopo aver capito che forse era meglio andarsene
così, senza dire niente…
Così
mosse leggermente il viso e lo abbracciò.
-
Ti prego, devi dimenticarmi. Io non verrò mai più
qui, i miei studi non me lo
permetteranno, e nemmeno mia madre. Io voglio andare a casa, ma tu non
puoi
venire.-
Lui
la strinse fra le braccia per tanto tempo, così tanto che
sembravano passare
giorni, settimane, anni…
La
ragazza cercò di lasciarlo, ma lui la trattenne,
un’altra volta.
-
Ti prego…-
-
Aspetta. Voglio solo tenerti qui con me. Solo per cinque
minuti…-
E
così fu. Lei restò fra le sue braccia per ancora
cinque minuti. Poi si alzò e
se ne andò.
Inu
Yasha rimase immobile, nello stesso punto in cui erano seduti.
Rimase
immobile anche quando cominciò a piovere. Restò
immobile quando sentiva che
tutti lo stavano chiamando. Restò immobile anche alla vista
di qualcosa tra i
cespugli: la diavoleria che aveva con se Kagome, il lettore CD.
Non
la rivide mai più.
Qualche
volta provò ad affacciarsi dal pozzo per vedere se sarebbe
tornata, ma lei non
c’era. Si era convinto, ad un certo punto, che lei fosse
stato frutto della sua
immaginazione. Come era possibile che qualcuno proveniente dal futuro,
possa
essere così doloroso?
E
con questo dubbio, un giorno, lui si girò e scomparve tra
gli alberi.
Nessuno
lo rivide.
Mai
più.
Alcuni
bambini, però, narrano le vicende
del
grande mezzo-demone con le orecchie a forma di cane, e della sua amata
sacerdotessa, perduta in un pozzo senza fondo.
FINE
Emh…
è triste vero?
Ma
secondo me è più plausibile questa ipotesi, che
tutte le altre che dicono: e
Kagome visse con Inu Yasha per sempre! È un ipotesi da non
sottovalutare…
Però
speriamo non finisca così! Sarebbe veramente più
bello che tutto finisca per il
meglio…
Un
bacio, vostra Emily 92.
PS:
se vi piace…. Vi prego… lasciate
commenti!!!!Tutti graditiiiiii!!!!