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Autore: Lady Atena    26/12/2013    2 recensioni
Clint ghignò, si appese alla corda e scivolò verso il basso fino a toccare terra con i piedi. Si voltò, incrociò le braccia.
“C'è una visibilità migliore, dall'alto. E qualcosa mi dice che lei voleva scappare”.
Bruce si passò una mano dietro al collo, sospirò togliendosi il cappellino e lo strinse nel pugno.
“Non ho idea come il signor Stark mi abbia convinto a rimanere, o come abbia convinto lei a tenermi d'occhio, Clint. So solo che per me è pericoloso rimanere qui”.
Consigliata, ma non necessaria, la lettura de "Inviti all'antica".
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bruce Banner/Hulk, Clint Barton/Occhio di Falco, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Di feste ed eventi importanti.'
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Personaggi: Bruce, Clint.
Prompt: Visibilità.
Lanciata da: Claudia De Sessa.

Bruce si calò il cappellino sul volto, allacciò la giacca fino a metà mento e strinse le bretelle del sacco a pelo. Avanzò con la schiena curva nell'atrio vuoto, allungò la mano verso la porta.
“Va da qualche parte, dottore?” domandò una voce maschile.
Bruce sobbalzò, si voltò alzando il capo e guardò l'atrio vuoto. Aggrottò le sopracciglia, si voltò a destra e sinistra osservando il luogo e sollevò la testa guardando la ringhiera delle scale. Spalancò gli occhi vedendo Clint accucciato su quella del terzo piano, una corda penzolava a tre passi da lui oscillando nell'aria. Clint ghignò, si appese alla corda e scivolò verso il basso fino a toccare terra con i piedi. Si voltò, incrociò le braccia.
“C'è una visibilità migliore, dall'alto. E qualcosa mi dice che lei voleva scappare”.
Bruce si passò una mano dietro al collo, sospirò togliendosi il cappellino e lo strinse nel pugno.
“Non ho idea come il signor Stark mi abbia convinto a rimanere, o come abbia convinto lei a tenermi d'occhio, Clint”.
Scosse il capo, infilò il cappellino nella tasca della giacca e tirò fuori un paio di occhiali da vista. Li pulì sull'orlo della camicia, li infilò e socchiuse gli occhi.
“So solo che per me è pericoloso rimanere qui”.
Clint sciolse le braccia incrociate, alzò le spalle facendo due passi avanti e scosse il capo.
“Ah, in realtà Stark si è limitato a mostrarmi i luoghi da cui si ottiene la migliore visibilità di ogni stanza della Tower. Non mi ha mai detto di controllarla”.
Guardò a destra e sinistra, spostò il peso su una sola gamba e ruotò il capo in tondo.
“Credo che questo posto non abbia nemmeno sistemi di sicurezza”.
Bruce strinse le labbra tirando il capo all'indietro, osservò la porta alle sue spalle e sospirò stringendo le bretelle del sacco che teneva sulle spalle.
“Anche se le avessero, dubito sarebbero un grosso problema per l'Altro”.
Clint inarcò un sopracciglio, si voltò dando le spalle al dottore e avanzò fino alla corda. La tirò verso il basso, si sentì un click metallico e una freccia ricadde in terra. Clint la raccolse, la oscillò facendo cadere in terra la corda e voltò il capo con gli occhi socchiusi.
“Vuole trasformarsi, dottore?” chiese.
Bruce ridacchiò istericamente, fece due passi indietro arrivando con le spalle alla porta e sentì il battito cardiaco rimbombargli nelle orecchie.
“Lei non ha una buona vista, da vicino”.
Clint scrollò le spalle, si avvicinò all'angolo sotto le scale e infilò la freccia nella faretra; la punta venne bloccata all'interno con un sibilo.
“Come le ho detto, la visibilità è migliore, dall'alto”.
Si rizzò afferrando la faretra per la bretella, la mise in spalla e si girò. Raggiunse la corda in terra, la prese in mano e la infilò nella faretra; facendo scattare nuovamente il dispositivo interno, che collegò la corda alla punta della freccia. Bruce si morse il labbro, inspirò trattenendo il fiato ed espirò; tese le braccia sentendo i muscoli fremere.
“Forse le conviene allontanarsi”.
Clint incrociò le braccia, guardò verso la porta chiusa e sogghignò arricciando il naso.
“Io credo che a lei convenga togliersi dalla porta, dottore”.
Bruce aggrottò le sopracciglia, si voltò e spalancò gli occhi osservando Tony scendere dalla macchina. Bruce fece tre passi di lato, si guardò intorno sentendo il battito accelerare e strinse i pugni.
“Se ha davvero una buona vista, si renderà conto da solo che devo andarmene da qui” disse.
Clint scrollò le spalle, la faretra scivolò verso il basso sulla manica nera del gilè.
“Sono famoso per la mia buona vista, non per il mio essere cauto”.
La porta si aprì con un fruscio, Tony entrò sogghignando e arricciò le sopracciglia.
“Chi non è famoso per il suo essere cauto?”.
Bruce inspirò a fondo, espirò chiudendo gli occhi e sentì gli occhiali scivolare sulla punta del naso. Riaprì le palpebre, si leccò le labbra sentendole screpolate.
“Ho bisogno di uscire, signor Stark” disse.
Tony sorrise, gli si avvicinò e gli diede una pacca sulla spalla.
“Perfetto! Volevo giusto compagnia per andare in New Mexico!”.
Bruce socchiuse un occhio sgranando l'altro, fece un passo di lato scuotendo la testa.
“Ah, no, io intendevo che ...”.
Clint ghignò, socchiuse le iridi grigio-verdastro facendo tre passi avanti.
“Il dottore metteva in dubbio quanta visibilità dei pericoli ho dal basso”.
Tony inarcò un sopracciglio, fece un passo indietro.
“Doc, mai mettere in dubbio la visibilità di un elfo. Gli elfi non hanno punti deboli”.
Sogghignò, voltò il capo e fece l'occhiolino piegando la testa all'indietro.
“Eccetto le super-spie russe. Quelle sono un bel grattacapo”.
Clint grugnì, spostò il peso da un piede all'altro roteando gli occhi e Bruce sorrise lievemente espirando, sentì il battito rallentare e si tirò su gli occhiali.
“Allora l'accompagno” disse.
Tony sorrise, si batté la mano sulla gamba e si voltò.
“Andiamo allora, o Point Break arriverà per Capodanno!”.

  
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