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Autore: Stilistire    26/12/2013    2 recensioni
[http://it.wikipedia.org/wiki/Mattia_De_Sciglio]
Irene è, o per meglio dire era una pattinatrice. E pensate un po'...questa storia inizia proprio una vigilia di Natale, come oggi che la pubblico. Irene è costretta a partecipare ad una cena tra degli amici di famiglia dove incontra anche Mattia. Mattia De Sciglio.
Dal capitolo 1:
-Ah vi siete già conosciuti?- la voce di papà mi copre la spalla da dietro. - no..ecco...in realtà no- esclama il ragazzo sorridendo a mio padre. - Mattia lei è Irene, mia figlia. Irene, lui è Mattia De Sciglio, il figlio di un mio caro amico-.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Tendo la mano in avanti e viene afferrata dal ragazzo. -piacere- recitiamo insieme e poi lasciamo la presa. Ti sembrava una serata tranquilla eh. Almeno il lato positivo della cosa è che non sono l'unica giovane che deve acconsentire ai vecchi discorsi dei genitori. C'è anche questo Mattia De Sciglio. Lo so chi è. So che é un calciatore del Milan, ma non mi posso mica entusiasmare a tal punto di iniziare a saltellare per mezza casa dicendo che sto cenando con lui. Certo, farebbe venire la pelle d'oca a molte mie amiche. Gli chiederei anche un autografo. Poi penso. Perchè lo devo far sentire speciale se lui non saprà nemmeno chi sono? Ero famosa anche io una volta, prima dell'infortunio. Ma lui l'autografo mica me lo chiederà. Starebbe anche male. Chiedere l'autografo ad una 'vecchia' pattinatrice. Mi farebbe sentire proprio vecchia, come se fossi andata in pensione. Farò l'indifferente. Mi accomodo a tavola. Manco a farci apposta i nostri posti sono vicini. In queste situazioni mi sento a disagio, mi vergogno. Ma sto pur sempre cenando vicino, spalla a spalla con Mattia De Sciglio. -Tua madre ci ha parlato tanto di te!- esclama una signora bionda e slanciata, facendomi l'occhiolino. Faccio la faccia sorpresa. Inarco le sopracciglia e il gioco è fatto. -Da giovane anche io ero un'atleta, non certo a grandi livelli, ma so quanto un infortunio faccia male psicologicamente e fisicamente- continua la donna compassionandomi. Sorrido in segno di gratitudine, ma in realtà mi vergogno. Mattia ha visto tutti i miei gesti, il mio nervosismo. La sua domanda che pone sottovoce non tarda ad arrivare. - che ti è successo?- domanda girandosi verso di me. Ormai tutti hanno cambiato argomento e parlano dei fatti loro. Non sento più tutti quei sguardi puntati addosso. - era la finale dei mondiali di pattinaggio a Torino, un salto non riuscito e una caduta male. Conseguenze? Una gamba rotta, diverse fratture e distorsione del polso destro - rispondo. - e ora non puoi più pattinare?- domanda incuriosito. - mi sono rimessa ora dagli infortuni e nemmeno completamente...l'unica cosa che voglio ora è dimenticare tutta questa storia- rispondo mangiando la tartina sul piatto dell'antipasto. - anche io alcuni mesi fa ho avuto un operazione al ginocchio destro, ancora non posso giocare- dice lui sorseggiando un po' del vino rosso nel bicchiere. - tutti mi aspettano di nuovo in pista, fanno il count-down per rivedermi pattinare, ma io non so nemmeno se ne sono ancora in grado-. -l'ultima cosa da fare quando sei un'atleta è smettere di provarci, altrimenti perdi tutto-. -io ho già perso tutto in quel salto non riuscito, è come ricominciare tutto da capo. Di nuovo- dico. Sorride e mi porge il bicchiere. - basta parlare di cose brutte, fra poche ore sarà Natale-. -in effetti!-esclamo afferrando il bicchiere. La serata è quasi finita ed è ora di ritornare a casa. Tutti si salutano porgendosi gli auguri e promettendosi di rifare una serata come quella appena passata. Saluto tutti compreso Mattia, che sembra già vedersi nel suo letto. Gli sorrido e usciamo. Sto per salire in auto quando sento qualcuno che mi afferra da dietro. È Mattia. Chissà che vorrà, penso. -Non smettere di credere in te stessa- sento dire. - ci proverò- rispondo sorridendo. -Buon Natale- dico entrando in macchina. "Non smettere di credere in te stessa" erano le 2 di notte del 25 dicembre, Natale. Ero nel mio letto al caldo e quelle parole mi rimbombavano ancora in testa. Scrollo la testa e provo a prendere sonno. Ci proverò dopo le feste. Autrice: Buon Santo Stefano! Ho scritto questo capitolo in poco tempo e con nemmeno molta ispirazione! Questo capitolo è leggermente noioso ma spero di rifarmi! Buone feste :D
  
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