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Autore: Akashi    19/05/2008    1 recensioni
(Questa storia l'ho già publicata una volta ma mi sono accorto che c'erano una marea di errori e quindi ho deciso di ripublicarla aggiustata e in un solo capitolo, così..per comodità. scusate il disturbo!!) C'era una volta un uomo di nome Jorjo che cambiò il destino del mondo, attraversando pericoli, avversità, università, licei, medie, materne e CEPU. Tutto questo a 49 anni. Infatti Jorjo era arabo. Suo padre era un noto commerciante dell' Arabia ed era sempre arrabbiato e, anche se Jorjo non faceva niente, certe volte gli mollava certi sganassoni con la mano sinistra da stendere dieci elefanti; e diceva sempre dopo avergliene dati una trentina: -hai capito?!?-. Ma Jorjo non capì mai, soprattutto perchè non sapendo quello che doveva capire diceva sempre -si, si- e alla fine il padre lo picchiava ancora più forte, facendogli zampillare la fuliggine dalle orbite.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cap. 1

C'era una volta un uomo di nome Jorjo che cambiò il destino del mondo, attraversando pericoli, avversità, università, licei, medie, materne e CEPU. Tutto questo a 49 anni. Infatti Jorjo era arabo. Suo padre era un noto commerciante dell' Arabia ed era sempre arrabbiato e, anche se Jorjo non faceva niente, certe volte gli mollava certi sganassoni con la mano sinistra da stendere dieci elefanti; e diceva sempre dopo avergliene dati una trentina: -hai capito?!?-. Ma Jorjo non capì mai, soprattutto perchè non sapendo quello che doveva capire diceva sempre -si, si- e alla fine il padre lo picchiava ancora più forte, facendogli zampillare la fuliggine dalle orbite. Un giorno però il padre fu ammazzato da un misterioso Bad Guy. Allora Jorjo fu preso in custodia da un monaco monco nano e senza un'occhio; si chiamava Kakkolo. A vent'anni Jorjo decise di andare alla ricerca del ricercato Bad Guy e proprio in quella occasione Kakkolo, che lo aveva addestrato per tutto quel tempo, gli rivelò di essere l'ottavo fratello incompreso dei famosissimi sette che si fecero di "bianca neve", meglio conoscuta come "polvere delle fate" o anche "coca". Allora Jorjo gli fece la promessa, prima di partire, che una volta finita la sua missione sarebbe tornato con un carico della migliore bianca neve di tutti i tempi. Una volta partito andò per mari e per monti, fino ad arrivare in Kossovo, dove c'era il nascondiglio del Bad Guy. Una volta lì, scoprì che era già morto, ucciso dai pidocchi che reclamavano la tv via cavo fra i suoi capelli. Straziato dal dolore allora andò in India da uno sciamano tedesco e imparò l'arte della resurrezione. Quindi tornò in Kossovo e resuscitò il Bad Guy. Finalmente, una volta che furono di fronte, Jorjo potè baciarlo con la lingua, per un ora circa, poi l'uccise. Gli avevano detto che un certo Giuda aveva fatto così e a lui non piaceva uscire dai canoni. Non avendo niente da fare, decise allora di andare alla ricerca di sua madre, Mialerufjjk, meglio conosciuta come mamma Mia.

cap. 2

Aveva sentito dire che mamma Mia (la sua) si trovava in Palestina, invece si trovava a Las Vegas, a lavorare come cameriera in un bar per soli adulti. Avendo però solo 17 anni, Jorjo, fu costretto ad aspettare la madre fuori dal locale per circa trentadue mesi. Quando finalmente capì di aver sbagliato locale, scoprì che era già morta, uccisa dalle marmotte della foresta di Sherwood che la volevano vedere nuda. Grazie alla sua ignoranza si recò prima in Svizzera poi in Jamaica e in fine in Francia, cercando la foresta di Sherwood. Alla fine, chissà come, la trovò, ma quando andò a cercare le marmotte assassine, scoprì che erano già morte per indigestione di un elefante in salsa di soia. Deciso nel volersi vendicare, cominciò a pensare a come uccidere l'elefante assassino. Fortunatamente le sue uniche due sinapsi si incontrarono e, riuscendo a non farsi male nello scontro, si resero conto che essendo stato mangiato, l'elefante doveva essere per forza già morto. Per farlo capire a Jorjo ci vollero più o meno 40 giorni e 40 notti. Quando poi si fu stancato di sentire quelle due sinapsi si infilò un tronco d'albero nell'orecchio, facendolo passare fino all'altro. Quando uscì dal coma aveva la testa più grande di 20 centimetri. Sfortunatamente in quei giorni gli avevano rubato ogni avere e, non sapendo di chi vendicarsi, cominciò a tagliare tutti gli alberi della foresta di Sherwood. Tredici anni dopo, essendo ancora al primo albero e avendo perso tutte le unghie delle mani e dei piedi, decise che era una impresa impossibile. A quel punto arrivò Tom Cruise che, armato di katana cominciò a tranciare tutti gli alberi. Quando poi Jorjo gli disse di aver sbagliato gag, per tutta risposta lui chiamò in suo aiuto Chuck Norris che, con l'aiuto di Batman, arrivò in un momento, scendendo con l'eleganza di un ippopotamo dal bat-deltaplano a nuvoletta. Allora Jorjo, non sapendo che fare, si mise a cantare l'inno macedone, ma essendo stonatissimo fece risvegliare tutti gli animali della foresta che, insieme a Tarzan e alle giraffe volanti, attaccarono lo sfortunato trio. Pultroppo per loro però Chuck Norris, con un calcio rotante stese Cita, facendo infuriare tanto Tarzan da trasformarlo in Achille della giungla, meglio conosciuto come Pane Pit. In tutta quella confusione apparve anche Robin Hood, urlando a tutti di andarsene dalla sua foresta. Per tutta risposta Chuck Norris lo uccise con un calcio rotante. Nel frattempo Nicole Kidman, arrivata di soppiatto insieme a Tom Cruise, vestita con solo una camicetta da notte, andava a chiedere a tutti di scopare, e in realtà si era già scopata Pane Pit, Peter Pan, che si trovava lì per caso, il cadavere di Robin Hood, Batman & Robin, Chuck Norris, Topolino, Paperino e Minnie, anche loro lì per caso. Quando venne il turno di Jorjo però a Nicole era venuta fame e chiamato Batman, che si era rivelato per Val Kilmer, meglio conosciuto come Van Helsing, se ne andò via. Irato come una bestia, visto che non si poteva trasformare in Pane Pit come aveva fatto Tarzan, decise di rubarsi la Bat-mobile di Van Helsing, che tanto se ne era andato in carrozza. Quindi, accompagnato dalle sue due sinapsi, a cui aveva dato il nome di Grazia e Graziella, decise di andare a trovare la sorella Sara Cena, che abitava, chissà come, in Nordafrica.

cap. 3

Arrivato in Nordafrica Jorjo fu costretto a togliersi tutti i vestiti per il caldo. Guidato dalle sue sinapsi arrivò fino ad un villaggio di indigeni. Qui chese informazioni per sua sorella e lo indirizzarono verso una città mistica, conosciuta dai più come "Vialone". Allora Jorjo si addentrò in questa magica città, oltrepassando milioni e milioni di belle donne in minigonna e calze a rete. Poi finalmente arrivò al castello di Vialone, dove un uomo pelato era seduto su un trono fatto di gomme da masticare. Era Vin Disel, che con la bocca sgarrata all'ennesima potenza masticava in pezzo di gomma grande quanto il K2. Dopo aver ricevuto le informazioni che gli servivano, Jorjo andò al bagno a liberare la vescica. Ci volle quasi mezz'ora per recuperarla. Uscito da Vialone, però, Jorjo si era completamente dimenticato di come fare a trovare la sorella, ma decise di trovarla ad ogni costo e infatti alla fine la trovò....già morta. Era stata uccisa da i maniaci del maglione che la volevano vedere ad ogni costo vestita. Allora Jorjo, infuriato come un porcello infuriato quando gli rubano la vacca cavalla, si deresse alla città dei maglionofili: Lanaland, il regno a due passi da PerLino, in Russia. Ma Lanaland non era impreparata: davani alle porte della città, infatti, l'esercito di Lanaland, armato di ferruzzi dall'aspetto minaccioso, era pronto ad accogliere Jorjo. Lui però non si fece scoraggiare e parcheggiata la bat-mobile, vestito delle sole mutande di gomma piuma, si diresse verso i ferruzzatori assassini, tirando fuori dalle orecchie le due sinapsi, pronto ad usarle come armi improprie. Allora l'esercito nemico con urla minacciose si fece avanti e fra le grida e il frostuono ogni tanto si sentiva -per-lana!!!- oppure -blek megik!!- o anche -vestiamolo!!- o -versiamolo!!!- o anche ancora -chi è l'idiota che ha detto versiamolo???- o anche ancora pure -luiiii!!!- oppure ancora anche -brutta spia! Tua madre Filippa non è Maria!!-............gli altri preferirono stare zitti. Purtroppo, però, proprio prima di scontrarsi con l'uomo nudo morirono tutti per un improvviso attacco di colera e Jorjo, per la collera, andò in giro a sfibrare tutte le maglie dei suoi nemici ormai morti. Non avendo quindi più nulla da fare, rimesse al proprio posto Grazia e Graziella, partì con la Bat-mobile in cerca di qualcosa che non fosse già morto. Alla fine si fermò a Roma, dove si innamorò di una spacciatrice. Circa 2 anni dopo partì per la Palestina dove fu arrestato per possesso di bianca neve. 50 anni dopo, ancora nel fiore degli anni, purtroppo Jorjo morì...o almeno così tutti credettero. In realtà si era travestito da orso e pascolava felicemente sulla muraglia cinese. Però stava cominciando ad annoiarsi violentemente e, avendo finito tutti i sudoku, decise di andare cantare all'Opera. Quì incontrò un certo fantasma, che sconfisse facilmente spalmandolo sul panino. Ma capì che non era il canto la sua ragione di vita. Aspettando che le sinapsi avessero finito di giocare a domino, Jorjo si diresse in Texas, a trovare la cara nonna, novantenne, natalizia, narcisista, nana, Nana-quà-la-rana!!!

cap 4

Nonna Nana-qua-la-rana viveva, in realtà, in una palude vicino allo street club di Madison Square Garden a Trapani. Questa picciottella di quasi quattrocento anni viveva mangiando le rane del suo stagno, che per altro avevano tutte la malaria. Però lei non era mai malata..non si sà perchè. Quando Jorjo andò a trovarla, la trovò già morta. Allora nulla potè frenare Jorjo dal mandare tre colorite bestemmie verso gli dei del cielo. Allora Zeus, incazzato come Giove quando è incazzato, gli lanciò tre fulmini che bruciarono la casetta nella palude di Nonna Nana-qua-la-rana. Jorjo, salvo per chissà quale miracolo, saldato il debito con Satana, andò in Jamaica. Quì distrusse il paese mangiandone tutte le mucche. Allora gli americani lo assoldarono per andare in India. Jorjo morì dopo aver contratto la mucca scema, sorella della mucca pazza, curato da un famosissimo dottore per la malattia sbagliata, la mucca rinco-rinco. Il dottore era un nano ceco, senza braccia e senza naso, chiamato Mokkolo. Era il nono fratello dei famosissimi sette e viveva con la decima sorella, Puzzetta, la signorina della gazzetta, imparentata con gli stessi. L'ultimo desiderio di Jorjo fu quello di mantenere la promessa fatta al suo maestro Kakkolo. Morirono tutti di overdose. Infine la popolazione mondiale perì per una stranissima malattia che contagiava i soldi, quindi sopravvissero solo i poveracci e Chuck Norris, naturalmente. I poveracci furono poi tutti uccisi da un cavaliere misterioso, che si rivelò per Zorro, ma che in realtà era lo stesso Chuck Norris vestito da Zorro. Morì prima il cavallo, stremato dal peso di Chuck, poi mori lui, a novantanni, diventato una spece di copia di Bud Spencer di ottocentonovantamila chili. Quindì la Terra scoppiò.

Fine. ^^

Spero che ka storia vi abbia divertito!!!! (almeno un pò)
  
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