Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |      
Autore: smileveryday    27/12/2013    47 recensioni
Eden è al suo ultimo anno di liceo.
Justin è stato espulso dal college.
Lei lo odia.
A lui non potrebbe fregare di meno.
Lei non prova più nulla per lui.
Lui sente ancora qualcosa per lei.
Lei sarà sempre il suo miracolo in un costume.
"Quando sei tutto solo, e nessuno c'è per te.
Quando stai percorrendo la strada verso casa, ci sarà sempre un miracolo in un costume."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chaz, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Ryan Butler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A








Eden's Point Of View




I'm at a payphone, trying to call home. All of my change I've spent on you. Where have the times gone? Baby, it's all wrong. Where are the plans we made for tw-

Grugnii, premendo il pulsante per spegnere il mio iPhone. Mi misi seduta sul letto, arrabbiata con me stessa per essere stata in piedi fino a tardi ieri sera. La sera mi fa sempre piacere sdraiarmi a letto e parlare ore al telefono con Jenna o Logan, ma inevitabilmente la mattina dopo me ne pento. Potevo sentire il rumore dei passi sul parquet provenire dalla cucina. L'appartamento è piuttosto spazioso, ma i muri non sono molto spessi e si sente tutto. Tutto include anche sentire Eve e il suo ragazzo, Corbin, darci dentro durante la notte. Sospirai, scostando le coperte dalle mie gambe per incamminarmi in bagno, aprendo l'acqua della doccia per fargli raggiungere la giusta temperatura. 

I'm at a payphone, trying to -

Presi il telefono tra le mani per poi rispondere. Sì, Payphone è la mia suoneria per tutto. Includendo la sveglia, la mia segreteria telefonica, e la mia suoneria per le chiamate. Amo Adam Levine, okay? E se unisci il mio primo marito (Adam Levine) e il mio secondo marito (Wiz Khalifa), allora ottieni la canzone preferita di Eden Perry.

"Pronto?" Risposi al telefono, non curandomi di guardare chi mi stesse chiamando.

"Sembri piuttosto felice per essere una senior che prenderà il diploma entro la fine dell'anno." Riconobbi la voce del mio migliore amico, Logan.

"Non sono emozionata. Diplomarsi significa crescere, e crescere porta un sacco di complicazioni incluso il college, e trasferirsi, e un sacco di pianti isterici da parte di Eve del tipo 'la mia sorellina sta crescendo', nonostante io sia più piccola di lei solo di un paio d'anni. E comunque, mi diplomerò a Marzo." Ridacchiai, mettendo l'altoparlante per essere libera di svestirmi.

"Il diploma è stato la cosa più bella che mi sia mai capitata." Rispose Logan. Ti stai chiedendo come mai lui si sia diplomato e io no? Tutto il casino con Alexa, la storia dell'essere stata cacciata di casa, e la rottura con Justin ebbe inevitabilmente una ricaduta sui miei voti. Non riuscii a passare abbastanza classi da superare l'anno, così l'ho dovuto ripetere. Non che m'importasse più di tanto, la maggior parte degli altri ragazzi avevano comunque la mia età avendo, io, iniziato la scuola un anno prima. Logan, ad ogni modo, riuscì a superare l'anno e così l'anno scorso si diplomò.

"Ricordami perchè non sei andato al college?" Ridacchiai. 

"Perchè ne avevo abbastanza con la scuola. Mi piace il mio letto, e la casa dei miei genitori." Rispose.

"Finirai a raggiungere i quarant'anni ancora vergine, Logan." Ridacchiai. "Sai, non sta bene fare certe cose a casa dei tuoi genitori"

"Psh, chi dice che sono vergine?" Disse vantandosi.

"Hai fatto sesso con Hannah?" Gridai, la mia voce riecheggiò attraverso le pareti del bagno. Hannah Peasly, la ragazza di Logan. E' una bella ragazza, ed ha ottenuto la mia approvazione. E' strana quasi quanto Logan. Ho detto quasi.

"No, non ancora. Ma sai, non puoi mai sapere quando accadrà. Io sono assolutamente pronto per farlo." Disse, suonando alquanto frustrato. "Continuo a chiederle quando sarà pronta e ogni volta lei si incazza, dicendo che sono un sconsiderato. Sono un ragazzo con degli ormoni. Ho diciott'anni, e sono ancora vergine." Grugnii. 

"Non fare niente di stupido, Logan. Lo sai che fare così la farà solo sentire di merda."  Risposi, pensando a Justin. "Mi sono sentita di merda." Mormorai.

"Giusto, scusami." Si scusò. "Sarò meglio di lui, te lo prometto. Non farò lo stronzo." Mi promise. Sorrisi. Il miglior migliore amico del mondo. "Parlando di stronzi, tre di loro arriveranno in città oggi." Rise.

"Lo so, Jenna non smetteva di ripetere quanto le fosse mancato Ryan. Non vedo l'ora di vedere Chaz e Ryan! Oh, e anche Taylor domani torna da Vancouver!" Sorrisi.

"Non riesco ancora a credere che gli abbiano espulsi." Rise.

"Non sai ancora per cosa?" Gli chiesi.

"No." Rise. "Sono molto contento di vederli. Sarà come ai vecchi tempi quando eravamo tutti insieme." Lo sentii sorridere. "Ma, um, sai, apparte il coglione Bieber e te, voi non starete insieme come ai vecchi tempi." Disse imbarazzato. Sorrisi alzando gli occhi al cielo.

"Puoi dire il suo nome, Logan. Ci sono passata sopra ormai. Non provo più niente verso Justin." Risposi. "Ora devo andare, ho bisogno di una doccia. Oggi fa freddissimo!" 

"Ci vediamo dopo, amica." Rise. Riagganciai dopo aver sentito il suo saluto idiota e andai a a farmi la doccia. Mi domando come sarà cambiato Justin. Se lo vedrò, ovvio. 



--------------------------------------------------------------------------------



"Giorno piccioncini." Sorrisi a Corbin ed Eve che si stavano scambiando attenzioni, e qualcosa di più, sul bancone della cucina. Eve alzò gli occhi al cielo, baciandolo un'ultima volta per poi allungarmi un piatto di toast. "Allora, com'è andata stanotte? Oh, stando alle parole di Eve, Corbin, 'sei stato fottutamente fantastico'." Sorrisi ironica, facendolo arrossire.

"Hey, non dire parolacce, non è una cosa da signorine." Disse Eve prendendo in giro il mio vecchio comportamento. Le cose sono cambiate un sacco in tre anni. Sono cresciuta. Qualcosa che avrei dovuto fare molto, molto tempo prima che incontrassi Justin, o Ryan, o chiunque altro conosca di quella dannata scuola. "Allora, ho visto che un tizio di nome Peter ti ha dato il tuo numero?" Sorrise. 

"Sei andata nella mia stanza?" Strinsi gli occhi verso di lei. Un ragazzo incontrato in un cafè mi aveva dato il suo numero, sì.

"Hai intenzione di chiamarlo?" Sorrise. No.

"Non hai un ragazzo?" Chiese Corbin, prendendo un morso del suo toast. "John? Justin? No, Jake?" Chiese. Eve alzò gli occhi al cielo sentendo nominare Justin.

"Jake è mio amico. Un amico... speciale." Sorrisi.

"Wow." Annuii. "Questo è, um," Si accigliò, cercando di trovare le parole adatte.

"Da troia? E' la mia sorellina. " Mi sorrise Eve.

"Tutto ciò l'ho imparato dalla tua ragazza." Risposi battendogli la spalla, prima di prendere un morso del mio toast. "Non facciamo sesso o cose del genere, ci baciamo e teniamo per mano, cose del genere insomma. Siamo amici speciali, appunto." Mi strinsi nelle spalle.

"Immagino che questo sia meglio che fare, um..." Incominciò Corbin.

"Sesso. Puoi dirlo, tesoro" Sorrise Eve, prendendo un sorso del suo caffè. Corbin è completamente adorabile a volte. Alle volte è fin troppo innocente per essere un ragazzo di vent'anni. E anche molto protettivo nei miei confronti, come Adam e Logan d'altronde, cosa che ritengo assolutamente tenera. 

"Dovrei andare." Dissi, prendendo la mia borsa a tracolla. "Se arrivo in ritardo ancora una volta Jake e il professore mi faranno il culo." Sorrisi, prendendo le chiavi della macchina avviandomi verso la porta centrale. "A dopo, piccioncini!" Gridai, usando il soprannome che avevo adottato esclusivamente per loro due. Scesi le scale, passando davanti agli appartamenti dei nostri vicini. Questo è proprio uno strano condominio. Abbiamo un travestito che abita vicino a noi. Una così buona... donna?

"Giorno, cara." Harold, l'uomo che abita al piano terra mi sorrise, mentre prendeva la posta dalla cassetta. "Stiamo andando a scuola, eh?" Mi sorrise. Mi ricordava vagamente il nonno di Justin. 

"Sfortunatamente." Gli sorrisi di rimando.

"Allora buona giornata." Ridacchiò, tornando verso il suo appartamento. Sospirai, spingendo la porta per aprirla, sentendo subito il vento gelido sfiorarmi la pelle mentre uscivo dal condominio, per incamminarmi verso il parcheggio. Per il mio sedicesimo compleanno, zia Beth e zio Joe comprarono sia a me che a Logan un auto. Sì, un auto. Ci credete? Se vivessi ancora con i miei genitori, il regalo che molto probabilmente mi avrebbero fatto per il mio sedicesimo compleanno sarebbe stato un libro da leggere. Un bel regalo, gentile da parte loro, ma preferisco mille  volte l'auto. Entrai, accendendo la, e mettendo le chiavi nell'accensione cominciai a guidare verso scuola. 


Beauty queen of only eighteen she had some troubles with herself. He was always there to help her she always belonged to someone else. 


Un sorriso spuntò sul mio viso appena sentii la mia band preferita alla radio. La pioggia cominciò lentamente ad offuscare il vetro del parabrezza. Accesi i tergicristalli, vedendo il parabrezza lentamente pulirsi lasciandomi libera la visuale della strada. Mi fermai davanti a scuola, e corsi all'interno cercando di fare in modo di non bagnarmi.

"Eden!" Sentii la famigliare voce di Jake provenire dal suo armadietto. Jake Brown. Ci siamo baciati, coccolati, ci siamo tenuti per mano, e abbiamo flirtato. Ma c'è una cosa che non abbiamo mai fatto. Lui non è il mio ragazzo e io non sono la sua ragazza. Io non volevo un ragazzo, e lui non voleva una ragazza, quindi siamo diventati amici. Amici con dei benefits. A dire la verità, potrebbe suonare una cosa da troia, ma in realtà facciamo cose normalissime che ogni coppia fa senza però arrivare a certi casini. Nessuna gelosia, nessun'etichetta, nessun problema. La regola era non innamorarsi, ed io ero sicura di non innamorarmi di lui. Una volta che avremmo trovato la persona che ci piace avremmo smesso di 'frequentarci'. Dubito che lui riesca a trovare una ragazza che gli piaccia, e io? No, grazie.

"Buongiorno." Gli sorrisi. Lui sorrise, appoggiando le mani sui miei fianchi chinandosi per baciarmi.

"Questo sì che è un buongiorno." Mi fece l'occhiolino. Il modo in cui mi comportavo una volta era completamente cambiato. Immagino che qualcosa dentro di me sia scattato quando Justin mi ha tradito. Ho cominciato a pensare. Come ha potuto pensare di potermi tradire e poi comportarsi come se niente fosse successo davanti a me? Perchè ero stata troppo gentile. In quel periodo ero troppo innocente e non mi comportavo da stronza. Quindi, ho deciso di cambiare. Ho cambiato il mio atteggiamento. Ho cambiato il mio modo di pensare. Ho cambiato il mio stile, e ho cambiato il mio linguaggio. Ho cominciato a prendere le occasioni al volo, ho cominciato a rischiare, ho smesso di essere quella ragazzina per bene, ed ora sono felice. Sono felice della persona che sono. La gente mi criticava per essere cambiata a causa di una persona. Non sono cambiata per nessuno se non per me stessa, e sono contenta di averlo fatto. Ora sono migliorata, sono sicura di me, e non sono più quella piccola quindicenne indifesa col cuore spezzato.
Le ragazze grandi non piangono per le piccole cose.


--------------------------------------------------------------------------------


Justin's Point Of View


"Ho intenzione di cercarmi un appartamento." Dissi, guardando un giornale. "Non sta bene portare a casa le ragazze." Arricciai il viso.

"Sì, non penso che i miei genitori apprezzerebbero sentire le urla che provengono dalla mia camera." Sorrise Ryan. Alzai gli occhi al cielo continuando a cercare tra gli annunci che offriva il giornale. Chaz teneva gli occhi sulla strada mentre ce ne stavamo tornando a casa.

"Ad ogni modo, cos'ha detto tua madre riguardo l'espulsione?" Mi chiese Chaz.

"Era piuttosto incazzata." Mormorai. "Seriamente, pensavo volesse raggiungermi attraverso il telefono per uccidermi." Risi. 

"Avreste dovuto sentire mia madre! Ha usato il mio nome intero! Era tipo 'Ryan James Butler, come ti sei permesso di blah, blah, blah?'" Alzò gli occhi al cielo, e Chaz rise. Chaz non finì in guai seri, dato che fece finta di piangere facendo sentire sua madre in colpa. Chaz è un bastardo piuttosto convincente. 

"Comunque sono contento, sarò più vicino a Taylor. Si è trasferita alla Ryerson con Jenna." Sorrise Chaz, picchiettando le dita sul volante. 

"Ritorneremo ad essere la piccola vecchia gang di tre anni fa." Sorrise Chaz. "Sai, apparte Eden, perchè ora odia Justin, ed Alexa, dal momento che Adam l'ha uccisa. Wow, come suona male. Sembra di essere in un cazzo di episodio di Gossip Girl o qualcosa del genere." Si accigliò.

"No, direi più qualcosa come Pretty Little Liars, o Glee, più o meno." Fece spallucce Ryan, giocando con il suo telefono.

"In che diavolo di modo puoi paragonare la nostra vita ad un episodio di Glee?" Risi.

"Perchè, sai, Eden era la ragazzina nerd che non piaceva a nessuno, e tu eri il ragazzo popolare, come Finn e Rachel. E poi vi siete messi insieme. E' proprio come Glee." Fece spallucce. "Solo che poi avete rotto perchè tu e i tuoi ormoni avete cominciato a risvegliarvi e lei non voleva scopare." Mi guardò.

"E' stato tre anni fa." Alzai gli occhi al cielo.

"Ti senti ancora in colpa però, è ovvio." Replicò.

"Non lo sono, perchè ero uno stupido ragazzino quando è successo. Ho ventun'anni ora, è il passato." Mi strinsi nelle spalle. "Inoltre, Eden è stata troppo drammatica riguardo tutta la faccenda. Voglio dire, chi porta ancora rancore dopo tre anni? Mi sono scusato con lei, più di una volta." Scattai.

"Beh, quando spezzi il cuore di una ragazza, lei non torna tra le tue braccia appena ti scusi con lei." Si accigliò.

"Ragazzi!" Gridò Chaz. "Siamo a casa." Sospirò. Guardai fuori dal finestrino, ed il mio cattivo umore fu subito rimpiazzato dal buon umore. Mi misi la giacca, vedendo il freddo che faceva fuori.

"E' bello essere a casa." Disse Ryan, continuando comunque a guardarmi male.

Stratford, sono tornato.


















Hey bitches, I'm back!

Vi prego non uccidetemi, non so nemmeno io cosa dire.
In mia difesa posso solo dire che non è stato per niente un bel periodo.
So benissimo anch'io che tre mesi sono fin troppi e non mi sono nemmeno mai fatta viva, lo so e mi dispiace.
Qualche ragazza mi ha scritto che potevo scrivere un avviso o comunque farmi viva, è vero, ma credetemi quando vi dico che non ci ho nemmeno pensato.
Dopo l'ultimo aggiornamento sono entrato pochissimo su questo sito, e quando entravo non avevo nemmeno il tempo per rispondere ai messaggi privati.
Non sono più riuscita ad organizzarmi e con l'inizio della scuola il tempo che prima avevo per tradurre la storia l'ho dovuto tagliare via.
Adesso comunque mi sono ripresa e tornerò ad aggiornare come una volta, promesso!
Ah, mi scuso per eventuali errori ma è tardi e anche se mi mettessi a rileggere non riuscirei comunque a trovarli.
Vi amo, smileveryday.
  
Leggi le 47 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: smileveryday