You
What you looking at?
Head down
Too late for that
Tutto quello che Kurt voleva era
un po’ di pace. Voleva che i giornalisti smettessero di seguirlo ovunque,
voleva che tutte le fottutissime madri d’America la smettessero di gridare allo
scandalo perché poteva finalmente riabbracciare sua figlia, voleva che i fan la
smettessero di chiedergli come diavolo avesse fatto a sposare Courtney.
Voleva che i suoi amici la
smettessero di chiedergli se si stava drogando ancora, voleva che il suo agente
la smettesse di dire che aveva bisogno di tornare allo stato d’animo d’un tempo
– per fare dei grandi successi, diceva -. Stava cercando di non essere più il
drogato sulla via della depressione che si estraniava dal mondo: voleva essere un buon padre.
Tutte quelle richieste, tutte
quelle domande non facevano che… deprimerlo. Alienarlo.
Fargli venire voglia di un’ultima
dose.
What you
want
What you get
Know your place
Don't ever forget
Eppure continuava lo stesso a
farsi fotografare, continuava a concedere interviste, continuava a lasciarsi
convincere da Courtney che, sì, aveva davvero bisogno di pubblicità per l’ultimo
CD, e che davvero c’erano alcune possibilità che i genitori indignati d’America
la smettessero di attaccare, se dimostrava quanto voleva bene alla piccola di
fronte ad un giornalista.
Si sentiva intrappolato. Non
poteva smettere, perchè come avrebbe potuto? Doveva cercare di dimostrare a
tutti quanto amava quella bambina (e Dio, se l’amava), così forse l’avrebbero
lasciato in pace. Doveva cercare di dimostrare a tutti che amava davvero
Courtney: perché, santo Cielo, era vero che a volte lo spaventava a morte, ma
non ci avrebbe fatto un figlio assieme se non l’amava- no?
Non cercava di smettere: non
poteva smettere. Era la sua unica speranza di poter essere lasciato in pace.
Quindi, ingoiando qualsiasi
obiezione, rimaneva in silenzio e recitava la parte che tutti si aspettavano da
lui.
Hey you
What you running from?
All your hate
What you've become
Poi un bel giorno si rese conto
che aveva recitato quella parte per così tanto tempo che non riusciva più a
togliersi la maschera.
Non riusciva più a capire cosa
fosse finto e cosa no, quando un sorriso era spontaneo e quando stava solamente
recitando. Alla fine era successo: era diventato ciò che aveva sempre odiato.
Aveva tradito i suoi ideali e i
suoi fan più veri, quelli che lo seguivano quando ancora non era una
maledettissima celebrità. Era diventato corrotto.
Bet you
didn't think
It would happen to you
All used up
Half way through
E la cosa che più lo spaventava
era che lo era diventato senza rendersene conto. Aveva solo continuato,
sperando che avrebbero finalmente smesso, che avrebbero finalmente capito tutto
ciò che volevano: sperava che dando le risposte che tutti volevano sentire la
gente si sarebbe calmata, che l’avrebbero lasciato in pace.
Kurt aveva venduto l’anima- per cosa?
I giornalisti continuavano a
fargli domande, le fottutissime madri d’America ancora volevano
che gli fosse tolta la custodia della bambina e i fan ancora chiedevano
perché si era sposato con Courtney.
Il suo agente ancora chiedeva
che tornasse quello d’un tempo- ma non era importante, perché non sentiva più
nessuna emozione, quindi come poteva rischiare di tornare ad essere depresso?
I suoi amici ancora lo stressavano
per capire se si stava drogando- ma non era importante, perché era già ridotto ad un’ombra di se stesso,
quindi perché avrebbe dovuto drogarsi?
And this is not my face
And this is not my life
And there is not a single thing here
I can recognize
Calcava così bene la sua
maschera che forse non lo era nemmeno più. Forse non riusciva a toglierla perché
era diventata la sua faccia.
Poteva essere così. La maschera
era solo un parassita: lui l’aveva indossata e questa aveva succhiato tutto ciò
che aveva dentro fino a farlo diventare un involucro vuoto di cui si era poi
sbarazzata.
Forse- no, sicuramente era così. Kurt non esisteva più, e se esisteva aveva
fallito, aveva tradito la fiducia di tutti, si era arreso agli altri: al suo
posto c’era il parassita che viveva una semplice pantomima.
Niente era più ‘suo’, di Kurt:
quella bambina che continuava ad amare così tanto non era più la ‘sua’ bambina,
Courtney non era più la ‘sua’ Courtney e gli amici non erano più i ‘suoi’
amici. Quella non era più la ‘sua’ vita- era la vita del parassita.
This is all a dream
And none of you are real
I'll give anything
I'll give anything
Gli sarebbe piaciuto poter fare come quand’era bambino,
rannicchiarsi in un angolo e convincersi che era tutto un sogno: ma a che scopo?
Non aveva mai funzionato.
Ogni volta che era tornato dal suo mondo fantastico nulla era
mai cambiato- quindi perché continuare?
Non voleva continuare a tradire Courtney, i suoi amici, i
suoi fan. Non era giusto.
E cosa sarebbe accaduto se la sua bambina, crescendo, lo
avesse preso d’esempio? Se fosse diventata anche lei un parassita?
No, non poteva fare questo alle persone che amava. Era
debole, inutile- sarebbero state solo meglio se fosse sparito.
Ed era quella la soluzione: sparire, allontanarsi.
Eliminare il parassita.
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Nota d'Autore: Bhè,
Kurt Cobain era il leader dei Nirvana, Courtney Love era sua
moglie, Frances Bean Cobain è l'adorabile pargola dei due. Non
mi piace Courtney Love, ma immagino che si amassero veramente- almeno,
lo immagino dalle interviste.
Spero la storia vi sia piaciuta.
Ringrazio Kurt Cobain per essere esistito: adoravo la sua musica e...
bhè, era evidente che amasse con tutto il cuore la figlia.
La canzone è "Head Down" dei Nine Inch Nails. Ultimo album. Yay! La amo OçO