Per tutta la vita
Mi
chiamo Isabella Swan, e oggi sono qui per raccontarvi la mia storia,
che ha
inizio durante il mio secondo anno alla New York University.
Mi ero
sempre
trovata molto bene li, se non fosse stato per un piccolo inconveniente,
i
Cullen.
Erano
cinque fratelli tutti quanti adottati dal dottor Cullen, ma alcuni, tra
di
loro, stavano insieme.
Emmett e
Rosalie erano la prima coppia: lui molto alto e muscoloso aveva i
capelli ricci
e neri, mentre lei sembrava una modella, alta, bionda
e con un fisico perfetto.
Gli
altri due erano Edward e Alice, anche loro stavano insieme: lui
leggermente
muscoloso aveva i capelli di un luminoso castano ramato, lei invece
sembrava un
folletto dai capelli neri.
Quest’ultima
era la mia migliore amica.
Infine
c’era Jasper ,un ragazzo molto affascinante, alto e muscoloso
quanto basta, con
magnetici occhi dorati e capelli ricci color miele.
Sicuramente
vi starete chiedendo di cosa io avessi da lamentarmi.
Il mio
problema consisteva nell’essermi totalmente e
incondizionatamente innamorata di
lui. Purtroppo per me, Jasper non aveva mai mostrato interesse
né per me né per
nessun’altra .
Si
può
dire che grazie al suo aspetto fisico avesse molto successo nel
conquistare le
ragazze, ma sembrava che a lui non importasse, era una persona
particolarmente
chiusa, stava sempre sulle sue ed evitava ogni tipo di contatto con gli
altri. A
volte durante le lezioni sembrava che avesse addirittura
difficoltà a
respirare, e aveva dipinta sul volto una smorfia di agonia.
Il
motivo di tutto ciò era semplice, I Cullen erano vampiri
vegetariani, si
nutrivano solo di animali, ma Jasper era stato l’ultimo ad
adottare questa
dieta, quindi trovava ancora molte difficoltà a vivere in
mezzo agli umani.
Una
notte, facevo una passeggiata nel bosco e li avevo scoperti mentre
cacciavano.
Una
mattina, al termine delle lezioni mi ero recata in biblioteca per
studiare.
Ero
seduta ad un tavolo, intenta a leggere un libro per la mia ricerca,
quando vidi
il protagonista dei miei sogni seduto a pochi tavoli dal mio.
All’improvviso
un leggero tocco sulla spalla mi fece girare e i miei occhi
incrociarono quelli
di Tyler -Ciao Bella come stai?- Mi chiese con un sorriso sulle labbra.
-Bene
Tyler, grazie- Risposi io un po’ seccata, era
dall’inizio dell’università che
ci provava con me, e ancora non voleva arrendersi.
-Senti
mi chiedevo se ti andrebbe di uscire con me sta sera-
-No Tyler,
ti ringrazio ma ho da fare- Dissi girandomi e tornando a alla mia
ricerca.
-Oh
andiamo…- Soffiò poggiando
entrambe le
mani sul mio collo.
-Sbaglio o ti ha
già detto di no?- Una voce
melodiosa proveniente da sinistra anticipò la mia risposta.
Vidi
Jasper con uno sguardo minaccioso, che procedeva a passo svelto verso
di noi.
-Ehm…
si
ok Bella sarà per la prossima volta- Detto questo Tyler
spaventato, girò
i tacchi e si allontanò velocemente.
-Grazie-
Sussurrai mentre arrossivo dalla testa ai piedi.
-Sei
nervosa- Affermò lui. Ho dimenticato di dirvi che alcuni
vampiri hanno dei
poteri e in questo caso, Jasper era capace di sentire e manipolare le
emozioni
altrui.
Mentre
il mio cuore batteva all’impazzata sentii una porta
chiudersi, mi guardai attorno
realizzando che la biblioteca era ormai vuota e buttai un occhio sul
mio
orologio, erano le sei e mezza!
-Ci
hanno chiuso dentro!- Dissi allarmata a Jasper, ma subito dopo
un’ondata di
calma mi pervase, era stato lui.
-Bella
calmati, sono sicuro che tra poco i miei fratelli verranno a liberarci,
sicuramente Alice ha già visto in che guaio siamo- Mi
rassicurò lui rimanendo
sempre a debita distanza da me.
-Non
puoi buttare giù la porta?- Proposi io ancora nel panico,
lui alzò un
sopracciglio.
-Non
credi che sembrerebbe un po’ strano che una porta blindata
venga buttata giù da
un solo uomo?- Aveva ragione, non ci avevo pensato.
Mi
accomodai su una delle sedie, in attesa dell’arrivo di Alice,
mentre Jasper si
sedette per terra con la schiena poggiata alla parete senza muoversi e
senza
respirare.
-Posso sedermi accanto a
te?- Domandai un po’
incerta, ora più che mai avevo bisogno del suo potere
calmante.
Lui
annuì, ma quando poggiai la testa sulla sua spalla si
irrigidì di colpo e si
spostò.
-Cosa ho
fatto?- Gli chiesi.
-Non
è
sicuro per te starmi così vicino- Lo guardai.
-Capisco-
Dissi alzandomi e allontanandomi.
Una mano
fredda mi afferrò per
il fianco e mi
fece voltare.
-No tu
non capisci, so cosa provi per me, lo sento- A quelle parole non potei
fare a
meno di arrossire un’altra volta, ero sempre stata impacciata
ad esprimere i
miei sentimenti, e ovviamente la mia timidezza non voleva lasciarmi in
pace
nemmeno in quel momento.
-Jasper…
io… - Non sapevo cosa dire, così feci una cosa
che non avrei mai pensato di
fare in tutta la mia vita, poggiai le mie labbra sulle sue, ma lui si
allontanò
di scatto.
-Scusa,
non dovevo è ovvio che non posso piacerti, tu sei bellissimo
e io sono… niente-
-No
Bella, tu sei meravigliosa e anch’io provo dei sentimenti per
te, ma non riesco
a starti vicino, il tuo sangue è per me un tale
richiamo…- Avevo sentito bene?
Anche lui provava qualcosa per me?
-Ti sento
confusa, cosa vuoi sapere?- Domandò lui
ancora lontano ma bene attento a non perdere il contatto visivo.
-Cosa
provi per me?- Gli chiesi.
-Io ti
amo Bella- Sussurrò lui avvicinandosi molto lentamente, il
mio cuore in quel
momento scoppiò di gioia.
-Ti amo anch’io-
Dissi sorridendo, lui ancora
lontano si avvicinò a me in un batter d’occhio e
dopo aver trattenuto il
respiro, mi diede un veloce bacio a stampo prima di allontanarsi di
nuovo.
Quello
è
stato uno dei primi baci che ci siamo scambiati, e
da quel giorno nel quale è iniziata la
nostra storia, non ci siamo mai più lasciati. Dopo qualche
tempo riuscimmo ad
avere qualche contatto in più, dato che Jasper incominciava
ad abituarsi
all’odore del mio sangue e quasi un anno dopo rimasi incinta
di un bellissimo
bambino, Jasper Junior.
Dopo aver partorito Jasper
mi trasformò e ci sposammo,
ora a distanza di ben centoundici anni dal nostro primo bacio, io e lui
ci
amiamo ancora come allora, anzi sempre di più. Fine.