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Autore: Eynis96    27/12/2013    7 recensioni
Cosa sarebbe successo se il nostro amato Finnik non fosse morto ma anzi, vivo e vegeto fosse andato a trovare dopo la Rivolta Katniss e Peeta nel Distretto 12?
E se non fosse stato da solo?
E se scatenasse domande particolarmente spinose per la nostra eroina preferita?
Leggete e lo scoprirete ;)
P.S. recensioni costruttive ben accette ;)
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Erano circa le quattro del pomeriggio, Peeta e Katniss erano come al solito a casa di lei, questo accadeva sempre più spesso ma non si poteva parlare di un'effettiva convivenza.

Egli era in cucina ed aveva appena finito di preparare un dolce al cioccolato, uno dei preferiti di Katniss e si divertiva a vedere la giovane che cercava goffamente di decorarlo con dei frutti di bosco raccolti da lei stessa quella mattina nelle foreste attorno al Distretto.

-Peeta: è seriamente orrendo!- esclamò Katniss contemplando il mucchietto di frutti rossi storto e sbilenco sistemato sulla torta.

-Ma no Kat è bellissimo- disse Peeta avvicinandosi alla ragazza e trattenendo un sorriso.

-Non mi starai per caso prendendo in giro signor Mellark vero?-sussurrò la ragazza incastrandosi tra le braccia che il giovane tendeva verso di lei come se fosse la cosa più naturale del mondo.

-Assolutamente no, non mi permetterei mai!-disse Peeta posando le sue labbra sulla fronte di Katniss sorridendo ancora sotto i baffi.

Proprio in quel momento, quando la giovane avrebbe desiderato stringersi ancora di più a lui, il campanello della porta di ingresso trillò rumorosamente, e i due si staccarono lievemente imbarazzati, non ancora abituati perfettamente l'uno all'altra.

Quando Katniss aprì la porta si tappò la bocca con le mani per la sorpresa: un volto rilassato ed abbronzato le si parò davanti sorridente.

Lei gli saltò addosso abbracciandolo con foga: non poteva credere che proprio lui, Finnik Odair in persona fosse di fronte a lei.

Si era particolarmente affezionata a lui durante il periodo della Rivolta ed inaspettatamente si era lasciata andare ad uno slancio di affetto che non era tipico di lei, ma la gioia di rivederlo era troppo grande.

-Cosa ci fai qui?- chiese Katniss riprendendo la sua compostezza ma mantenendo il rossore sulle guance.

-Beh sono venuto a fare un saluto direi, sono passato prima da Haymitch e mi ha detto dove ti avrei trovata...ah e non sono da solo...Annie!-gridò verso la casa del mentore che si trovava poco distante.

-Arrivo Finn!-urlò di rimando la donna.

Finnik le andò in contro:-Tesoro non dovresti affaticarti così nelle tue condizioni-le disse usando il tono dolce che aveva solo con lei.

-Andiamo non dire sciocchezze sto benissimo-gli rispose lei sorridendo serena.

-Ah vedo che non sei sola Katniss...-lo sguardo malizioso di Finnik percorse la figura di Peeta che era apparsa dietro la ragazza provocando un rossore diffuso nei due.

-Ciao Peeta!Ciao Katniss!-gridò contenta Annie mentre si avvicinava, dopodiché baciò sulle guance entrambi.

-Entrate pure- sorrise il giovane dimostrando di sapersi comportare molto più della ragazza che era paralizzata dall'imbarazzo, ma Annie si appoggiò su un fianco e con la sua voce leggermente sognante disse:-Perchè non ci portate invece a fare un giro nel vostro Distretto? Sono stata seduta tutto il viaggio ed ora voglio muovermi un po!-

-Annie sei sicura di farcela?Non ti starai stressando troppo?- le parlò leggermente in apprensione Finnik.

-Ma certo che no, stai tranquillo, sono in buonissime mani- e detto questo prese per un braccio Peeta che ancora sorrideva e cominciarono a camminare verso il cancello del Villaggio dei Vincitori chiacchierando allegramente-.

-Così...ora vivete assieme?-la punzecchiò Finnik.

-Non esattamente, ecco diciamo che è più un aiutarsi a vicenda...- balbettò la ragazza imbarazzata.

-Si, certo, e come me lo spieghi il fatto che Peeta si muove in casa tua come uhm, fammi pensare, come se fosse molto pratico del luogo?-

-Beh è vero, viene spesso, io lo aiuto a ricordare e lui aiuta me a dimenticare...-

-Mmmh e che genere di tecniche usa?-la provocò Finnik suscitando un'enorme affluenza di sangue sulle guance di Katniss.

-Sul serio, non stiamo assieme...-

-E tu questo a lui lo hai detto?- Disse Finnik cominciando a camminare.

Katniss lo guardò interrogativa.

-Andiamo, non dirmi che non ti accorgi di come ti guarda perché non ci credo nemmeno se viene lui a dirmelo!-

-Ah!No hai ragione, io lo so ma è complicato: siamo stati spezzati e non so se riusciremo a creare una nuova vita dalle ceneri di quelle precedenti, lui con i suoi episodi e io con la mia tristezza-.

-Beh infondo è per questo che si sceglie di stare assieme: per avere un aiuto nei momenti di difficoltà, ed io credo che riuscireste a vivere felici-.

Erano usciti dal Villaggio dei Vincitori e le due coppie si stavano dirigendo verso la piazza della città evitando accuratamente il Prato che era diventato praticamente un cimitero pieno di lapidi nonché segno tangibile degli orrori della Rivolta e Katniss non era ancora pronta ad affrontare i suoi demoni.

-Onestamente non lo so, e in ogni caso mi fido meno di me che di lui...-continuò pensierosa Katniss, poi si riscosse:-Comunque, che mi dici di te caro papà Finnik?- chiese sorridendo.

L'uomo sobbalzò a quella parola, non si era ancora abituato:-Sinceramente è la cosa più strana e più bella che mi sia mai capitata nella vita e sono realmente diviso a metà tra l'entusiasmo sfrenato e la paura più folle, ci credi che persino Annie è più tranquilla di me?- gli occhi di Finnik brillavano e guardandoli Katniss comprese che c'era molto più delle parole che egli le aveva appena detto.

La ragazza scoppiò in una sonora risata:-Non è possibile!Il grande e potente Finnik Odair atterrito da una creaturina dalla pelle delicata alta un ventesimo di te!-

-Come lo chiamerete?- chiese la giovane curiosa mentre si dirigevano appena oltre la recinzione del Distretto per sedersi sul prato verde pieno di fiori di trifoglio che resistevano ancora nonostante il clima rigido dell'autunno.

-Se sarà femmina sicuramente Mags- mormorò Finnik ricorrendo col pensiero al ricordo della sua mentore:-Altrimenti se sarà maschio Peter come il padre di Annie- disse ritrovando il sorriso.

Katniss lo ricambiò istintivamente crogiolandosi nel calore emanato dal suo cuore alla vista della felicità dell'uomo, se la meritava tutta, fino all'ultima goccia.

Tuttavia poi scoppiò a ridere nuovamente quando le si presentò nella mente l'immagine di un Finnik emozionatissimo con in mano un frugoletto appena nato, decisamente inconciliabile con il pensiero del guerriero col tridente in mano pronto a tutto per salvare il suo paese.

-Cosa ridi Everdeen? Lo so, lo so dovrò imparare molte cose, ma mi divertirò io quando Miss Goffaggine avrà a che fare con il suo di bambino- disse Finnik sapendo di colpire nel segno.

Katniss quasi si strozzò con la sua stessa saliva:-Stai scherzando vero? Io non avrò mai un figlio, non saprei nemmeno da dove cominciare, no no no non se ne parla nemmeno!- concluse decisa.

-Aha...-commentò Finnik lanciandole sguardi fin troppo allusivi.

-Ma la vuoi smettere? La mia vita privata non è certo affar tuo!- sbottò Katniss rossa come un peperone cercando di mantenere sempre il suo atteggiamento scostante.

-Ah andiamo Kat vedrai che quando sarà il momento riconoscerai che avevo rag...-non fece in tempo a finire la frase che la ragazza gli lanciò addosso delle foglie secche per farlo stare zitto e in poco tempo fu la guerra.

 

Quando Peeta ed Annie li raggiunsero li trovarono completamente coperti di foglie e Katniss era color porpora.

-Finn! Ma che diavolo fai?- rise Annie sgranando gli occhi:-Vorrei ricordarti che dovresti essere più maturo ora che sta per arrivare una certa personcina- disse additando il ventre assai prominente.

-Hai ragione tesoro, ma io sono una persona serissima, è Katniss che mi istiga- le rispose come un bambino scoperto dalla madre a rubare delle mele dal giardino del vicino.

-Non è vero! Ha cominciato lui...e...- borbottò la giovane rifiutandosi di guardare Peeta che invece la fissava sorridente.

-Ah vedo che vi siete consolati in mia assenza- disse l'uomo indicando il sacchetto caldo di biscotti che Annie teneva in mano.

-Si!Sono un regalo di Peeta e se lo vuoi sapere sono buonissimi, dovresti farti insegnare da lui...-rispose allegra la donna, ma non riuscì a terminare la frase che Finnik le prese il viso tra le mani e la baciò con trasporto senza vergognarsi minimamente dei suoi amici lì vicino i quali invece si sentivano decisamente di troppo.

A malincuore Peeta li interruppe:- Ahem, scusate ma sarebbe ora di rientrare si sta facendo freddo e non credo che faccia bene ne a Annie ne a noi altri, quindi siete ufficialmente invitati a cena!- concluse sorridente guardando Katniss in cerca di approvazione.

La giovane ne era entusiasta e ringraziò il suo ragazzo del pane per l'idea brillante e i quattro si avviarono verso casa della ragazza.







Angolo Autrice:
Ecco a voi il primo capitolo, abbiate pazienza è solo introduttivo, ma il prossimo....beh...sarà mooolto più interessante.
Spero vi sia piaciuto leggerlo tanto quanto a me è piaciuto scriverlo ;)
Baci alla prossima

  
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