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Autore: scala_brina_13    28/12/2013    7 recensioni
Agata sarebbe una ragazza normale se non fosse vittima di una strana malattia: la scissione della mente o più comunemente chiamata schizzofrenia. Lei vuole bene alla sua famiglia, ma questa malattia la porterà ad avere una doppia personalità malvagia. Inizierà prima nel vedere cose surreali ovvero il suo riflesso maligno allo specchio, poi finirà per uccidere la sua famiglia, uno ad uno. Ma suo fratello Cameron sopravviverà e si porterà con se la maledizione di sua sorella ormai uccisa.
Genere: Horror, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza
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Stava seduta sulla poltrona del balcone, era notte fonda a Catania e lei stava leggendo qualche racconto horror. Certo già dal titolo della copertina si poteva dedurre che ci fosse molta violenza in quel libro, s'intitolava “Saw l'Enigmista”. Aveva già visto il film, la prima volta aveva anche vomitato ma la seconda, la terza,la quarta ecc... non le aveva fatto minimamente effetto, cosa molto strana dato che lei era di stomaco facile. Leggere un libro di paura al buio faceva un'altra atmosfera. Suo padre le aveva detto mille volte che lei doveva stare lontana da film o libri di paura, ma Agata era testarda, più testarda di un mulo. Sua madre non c'era più, viveva col babbo e il fratello Cameron. Agata e Cameron avevano entrambi tredici anni. Cameron e il padre però avevano nascosto a Agata un piccolo, enorme e orribile segreto: lei era malata di schizzofrenia. Il dottore aveva raccomandato a Sergio (il babbo di Agata e Cameron) di non far sapere a sua figlia che era schizzofrenica, avrebbe peggiorato la situazione se no. Gli aveva anche raccomandato di non fargli guardare film o leggere libri horror o di depressione. Sia Sergio che Cameron di notte avevano paura, il più delle volte era in quel periodo che Agata aveva una doppia personalità, una personalità malvagia. Il padre nascondeva un altro segreto: la madre era morta assassinata... ammazzata da una bambina che aveva nove anni, Agata. Quanto ci pianse Sergio, pianse ancora di più quando seppe chi era stato e anche quando seppe che sua figlia aveva una doppia personalità malvagia. Però volle tenerlo nascosto ai suoi figli, gli disse che la mamma aveva l'amante e si erano divorziati, adesso lei si trovava in America col suo fidanzatino idiota. Non fu facile mentire a loro.

 

Flashback

 

Il giorno venerdì 13 del 2009 Agata era malata perciò stava in salotto sul divano, la mamma era a letto, Cameron era a scuola e Sergio a lavorare. Fu la prima volta che Agata vide un film horror intitolato appunto “Saw l'Enigmista”. Certo appena vide un uomo squartato con le budella sparse per la stanza le salì il vomito per la gola... Vomitò sul pavimento poi corse in bagno per rivomitare. Quel film le faceva senso era orribile vedere organi inzuppati di sangue sparsi in qua e la. Si fissò allo specchio disgustata. D'un tratto i suoi occhi luccicarono al solo pensiero di squartare vivo qualcuno e di sentire quale emozione si provava. Andò in cucina e prese un coltello affilato. Si diresse verso il balcone. Si posizionò davanti alla gabbietta dei suoi adorati canarini, ne prese uno. Lo scrutò con quello sguardo omicida e... La testa del povero animaletto rotolò sul pavimento del balcone. Provò subito una sensazione di garbo. Uccidere era bello. Ad un certo punto i suoi occhi cominciarono a riempirsi di lacrime e una dopo l'altra cadeva sul corpo del povero uccellino. Si accasciò a terra col corpo del canarino in mano. Pianse, non sapeva come mai era morto ne voleva saperlo. Aveva paura. Passarono circa dieci minuti, poi... Di nuovo quello sguardo omicida, con quel sorriso assassino stampato sulla faccia . Si, a lei piaceva uccidere ma voleva provare su un vero essere umano, senz'altro era più emozionante. Quindi andò quatta quatta in camera della mamma.

“ Tesoro c'è qualcosa che non va? ” furono le ultime parole di sua madre. Agata corse fuori di casa per scegliere la sua prossima vittima. Di colpo svenne quando si trovò su una rupe e il coltello insanguato con una pezzo di organo umano scivolò giù dal burrone. Si risvegliò tre ore dopo e di sua sorpresa vide la polizia e l'ambulanza proprio davanti casa sua. Vide anche suo padre inzuppato di lacrime. Vide che non era il momento buono per salutarlo, non voleva sapere cosa era successo nel suo condominio, perciò si nascose e aspettò che tutto fosse risolto. Quando,dopo molte indagini,la polizia scoprì l'accaduto e lo rivelò a Sergio, lui decise di non rivelare la triste verità a Cameron e soprattutto a Agata. Decise di trasferirsi in Sicilia, perché se sarebbe restato li a Milano i suoi figli l'avrebbero venuto a sapere quella triste verità. Non voleva rovinargli la gioventù con questa notizia orribile. Comunque ha dovuto dire a Cameron che sua sorella era schizzofrenica e perciò non doveva fargli vedere cose violente.

 

Agata stava seduta sulla poltrona con quel libro in mano. Suo padre non lo sapeva che lei leggeva libri horror di nascosto, neanche Cameron. Dal suo balcone si poteva avere una bella visione dell'Etna. Agata si alzò e scrutò il panorama. Nei suoi occhi mancava qualcosa, non erano più azzurri come il cielo d'estate, ma neri come la pece. “ Ehi Aga... ”

“ Chi è ” disse Agata girandosi di scatto un po' impaurita.

“ Sono io... ”

“ Cameron smettila di fare il coglione se è un gioco non è divertente ” la voce della tredicenne era tremante e acuta allo stesso tempo.

“ Non sono Cameron... ”

“ Babbo? Avanti non è divertente! ”

“ Non sono neanche tuo padre... ” la voce era lieve come un soffio “ Segui la mia voce Agata ”

La ragazza si rannicchiò contro la parete, chiuse gli occhi, si iniziò a ripetere in testa delle frasi “ Non sei reale, non sei reale, non sei reale, non sei reale. Questa voce è solo frutto della mia immaginazione, se mi sciacquo la faccia mi sentirò meglio, devo solo andare in bagno!” Detto questo si avviò al bagno. La voce era sparita per fortuna ma ancora lei non si era calmata. Arrivata in bagno si sciacquò la faccia come aveva detto, poi quando si guardò allo specchio perse un battito. Il suo riflesso non faceva gli stessi movimenti che faceva.

“ Chi sei! ” domandò con una voce impaurita.

“ Io sono te... ”

“ Non... non è vero tu sei solo frutto della mia immaginazione! ”

“ Può darsi... ”

“ E allora perché sei qui!? ”

“ Mi hai chiamato tu... ”

“ Ma non spariamo cazzate ” Agata non capiva più niente.

“ Sono qui per dirti una cosa... ”

“ ... ”

“ Ti piace uccidere Agy? Sei tu l'assassina... ” detto questo il riflesso di Agata nello specchio si dissolse lasciando la ragazza senza parole.

“ Agata che fai sveglia a quest'ora? ” era Cameron.

Gli occhi di Agata luccicarono e sulla sua faccia comparve un sorriso omicida.

“ Camy... ”

“ Si che c'è? ” chiese suo fratello un po' impaurito.

“ Temi la morte? ”

“ Agata smettila così mi spaventi! ”

“ Tu la temi... ”

“ Io... non la... … Babbo!!! ” Cameron chiamò suo padre, di certo era preoccupato.

Si sentirono i passi scattanti di Sergio venire nella loro direzione.

“ Cameron, Agata che succede! ”

“ Credo che Agata abbia un attacco di... ”

“ Agata hai letto un libro horror vero! ” suo padre era preoccupato.

“ Temete la morte... ”

“ Cazzo! Cameron prendi le siringhe che tengo nell'armadio fa veloce! ”

Cameron corse e il babbo rimase con Agata difronte. Meno male che non erano in cucina altrimenti ci sarebbe stato un omicidio con tutti quei coltelli che c'erano!

“ Devi morire... ” Agata aveva il cervello in pappa.

“ Si e con che cosa mi ammazzi? Con lo spazzolino da denti? Con lo sturalavandini? Con la spazzola? ”

Sergio non aveva paura, ma poi quando vide che la vasca da bagno straboccava d'acqua e che Agata teneva in mano il fono acceso si spaventò.

“ Che credi di fare Agata! ”

“ Ah ah ah ah!!! ” lei era vicina a lui, che intenzioni aveva?

“ Babbo ho trovato le siringhe! ”

Sergio si voltò per vedere Cameron e lì Agata lo spinse nella vasca piena d'acqua.

“ Agata che cazzo fai! ” Cameron piangeva.

“ Dì bye bye! Arrivederci mondo! ” Agata gettò il fono acceso nella vasca. Sergio morì fulminato.

“Agata... Nostro padre... Hai ucciso nostro padre!!!” Cameron corse verso la porta d'uscita, ma Agata era più veloce. Prese un lima unghie di ferro molto appuntito e corse verso suo fratello. Gli saltò addosso facendolo cadere a terra. Gli conficcò il lima unghie nella coscia, voleva sentire suo fratello gridare. Ma a Cameron le urla gli si erano soffocate nella gola, era rimasto paralizzato dalla paura. Agata voleva a tutti i costi farlo urlare, quindi pugnalò più volte la sua gamba. Le morti lente le piacevano da matti!

“ Vuoi dire qualcosa prima di morire Camy? ”

“ Oggi a scuola abbiamo studiato il percorso del sangue! ” mentre parlava aveva iniziato a svuotare la siringa e a riempirla d'aria di nascosto.

“ Oh ma che bravo! ” ora Agata stava incidendo sempre più su, se sarebbe arrivata all'inguine Cameron sarebbe morto dissanguato in poco tempo.

“ Lo sai che se per sbaglio nella siringa c'è una bolla d'aria che succede se ti siringhi? Lo sai? ” Cameron non aveva più fiato, quel maledetto lima unghie lacerava sempre di più la sua carne facendo uscire molto sangue.

“ Camy ti avevo dato l'opportunità di dire le ultime tue parole e tu le hai sprecate! ” Agata sfilò il lima unghie di ferro dalla gamba di sue fratello e si preparò per dargli il colpo di grazia.

“ Mi dispiace sorellina! ” prima che Agata gli perforasse il cuore Cameron le infilò la siringa nel braccio iniettandole tutta l'aria che conteneva. Agata si buttò a terra, Cameron si scansò da lei con la gamba dolorante.

“ Se ti inietti nel sangue l'aria muori! Mi dispiace Agata! ” Cameron iniziò a piangere, sua sorella lo guardava mentre lei stava morendo.

“ Grazie. Cameron, grazie di tutto... ” furono le ultime sue parole. Ora i suoi occhi erano diventati celesti come il cielo d'estate non più neri come la pece. Adesso Agata era libera dalla sua malattia.

Cameron passò tutta la notte a piangere in un angolino. Quando fu giorno lui si decise ad andare in bagno a bagnarsi gli occhi. Si posizionò davanti allo specchio. Non era la sua vera immagine quella riflessa allo specchio...

“ Ehi Cameron... Ti piace uccidere? ”

Sentite queste parole Cameron fece un sorriso allo specchio, prese un coltello e uscì di casa con lo sguardo omicida diretto chissà dove.

 

Angolo dell'autrice:

 

Siiiii!!!Ce l'ho fatta a fare il mio primo racconto horror!!! Ci ho messo tre buone ore per farlo! Naturalmente non è un granché rispetto alle altre storie di questo genere... Comunque spero che vi sia piaciuto almeno un po'. Mi farebbe piacere leggere le vostre recensioni per saper che cosa ne pensate, così magari potrei migliorare nelle prossime storie horror ( sempre se le farò... Ma si le farò altre dai )!

Ciao a tutti XD!!!

 

  
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