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Autore: Axul    29/12/2013    0 recensioni
la Compagnia del Buco è una banda di matti da legare. Il tutto è ambientato nel 2056, quindi attendetevi cose fuori dal comune tipo le macchine volanti e il teletrasporto, ma... oddio, non dimentichiamoci di parlare dell'imperatore Nyrpex, colui che si è divertito ad acquistare miliardi di azioni e ha praticamente il controllo del globo: ricco sfondato e sempre pronto a rinfacciarlo a tutti.
Miliardi di avventure senza senso, in cui anche una semplice giornata in piscina si rivela un pretesto per lanciare qualche granata e travestirsi da Poison Ivy... no, aspetta... COSA???
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Venezia in Ricchezza
 

 
Carnevale! Che cosa c’è di più divertente ed entusiasmante? Per Sorix tutto! Lei odiava il Carnevale, le faceva così schifo che quel giorno non voleva neanche uscire di casa per paura di essere ricoperta da schiuma da barba.
Ovviamente, doveva esserci qualcuno a sbloccare quell’isolamento. Axul entrò nella sua stanza urlando a squarciagola che era festa, che voleva uscire e che il mondo era bello perché litigarello… anche se questo non aveva molto senso… Fatto sta che afferrò la bibliotecaria per un braccio e cominciò a strattonarla con forza.
La forza da criceto di Axul, ovviamente, non ebbe la meglio. Raxas provò a convincere l’amica ad uscire dal suo isolamento, ma solo una cosa riuscì a smuoverla.
Nyrpex spalancò la porta annunciando: «Tutti a Viareggio! Ho comprato le vie della città per oggi, andiamo a fare una sfilata con i carri!».
Sorix sbarrò gli occhi e si nascose sotto al letto. «Io non esco! Sapete che odio il Carnevale!»
L’imperatore schioccò le dita e due facchini comparvero dietro di lui; si diressero verso la comare, cominciarono a strattonarla, ma lei era saldamente incollata alle gambe del letto. Arcuando un sopracciglio, batté le mani e quattro camerieri vennero inutilmente in aiuto; pestò i piedi con enorme fastidio e sei militari si aggiunsero al gruppo, anche loro fallirono; si vide costretto a tossire e un’intera squadra della milizia personale dell’imperatore sradicò Sorix dal suo rifugio trascinandola su un aereo privato e legandola al sedile.
«Scusa, non credi di aver esagerato?» domandò Cykrix che aveva assistito sconvolto alla scena.
Con altezzosità, Nyrpex invitò tutti a salire sul jet.
Volo supersonico di qualche secondo.
Arrivarono a Viareggio con espressioni sconvolte dipinte sul volto.
«Ma che cavolo…?» boccheggiò Leax fissando basito la strada fuori dal finestrino.
«Notevole» affermò Xarf sistemandosi i capelli che si erano scompigliati. Provò ad alzarsi, ma crollò direttamente a terra ancora scosso da quel viaggio.
Nyrpex si alzò con trepidazione e scese dal jet prima di tutti, divise un esercito enorme di facchini e servitori e, voltandosi verso gli altri, spiegò: «Ognuno di noi realizzerà un carro! Chi vince avrà un premio speciale, quello dal carro più brutto avrà una sorpresina ad attenderlo».
«E chi sono i giudici?» domandò Zaxzom liberando Sorix.
Nyrpex indicò i palazzi della città e milioni di persone acclamarono a gran voce l’imperatore.
«Oddio, ci sono dei fanatici di Nyrpex quaggiù» sbottò Axul andando verso una delle divisioni degli aiutanti.
Raxas scese dall’aereo timidamente. «Ma io non so che fare…»
Leax sbarrò gli occhi. «Ma se sei una scenografa!»
«Eh lo so, ma così dal nulla!» poi il suo sguardo s’illuminò con malvagità e prese immediatamente carta e matita per schizzare.
«Scusate, ma Paxu?» domandò Xarf già immaginandosi la risposta.
«Non poteva venire» risposero tutti gli altri in coro.
«Ovviamente.»
Tutti si misero al lavoro, solo a mezzogiorno una tromba risuonò nell’aria annunciando che era scaduto il tempo per i preparativi.
 
Ovviamente, il primo carro a passare fu quello di Nyrpex. Su una piattaforma dorata svettava imponente un astro nero solcato da linee verdi che girava rivelando su un lato un’apertura contenente un trono dorato dove l’imperatore era comodamente seduto a sorseggiare della birra in un bicchiere per il martini. La base dorata era frastagliata, formata da crateri dentro cui si muovevano delle ballerine brasiliane vestite d’argento dalle mille paillettes luminose come degli alieni. E la musica era quella dei Negrita.
«Dio, che trash» fu l’unico commento che Axul riuscì a dire.
Dietro al suo carro, camminava con molta calma emanando profumo di ciliegio e musiche orientali la spettacolare opera di Xarf. Il barista era seduto su un’altalena attaccata ad un enorme albero dai fiori rosa da cui pendevano delle delicate gocce di pioggia. Intorno a lui dei monaci orientali che s’inchinavano salutando la folla.
«Che cosa rilassante!» affermò Leax in una sorta di estasi mistica.
Sorix arrivò seduta su un’enorme palla rappresentante il mondo. Invece delle consuete rappresentazioni delle città famose, come la Torre Eiffel per Parigi, vi erano degli oggetti particolari: a Londra una bustina di tè, a New York dei trucchi, per Parigi dei profumi, per Tokyo delle bacchette di legno e così via. Inutile dire che c’era la musica di Glee sul suo carro e che dalla palla in corrispondenza delle città si aprivano degli sportelli da cui dei ballerini vestiti dei colori nazionali salutavano le persone.
«Ma perché?» domandò sconvolto Zaxzom quando vide una cinese salutarlo.
Cykrix, ovviamente, decise di rappresentare dei pianeti. Sul suo enorme carro rettangolare blu vi era una luna verde che si alzava e si abbassava con calma e intorno delle ballerine vestite da pianeti con le gonnelline delle Sailor che mimavano le mosse delle paladine. La musica? Ovviamente la sigla di Sailor Moon.
«Chissà perché me l’aspettavo» mormorò Nyrpex bevendo la birra.
Esplosioni altisonanti attirarono immediatamente tutta l’attenzione del pubblico. Un carro circondato da fiamme vive cominciò a seguire gli altri. Leax era sulla piattaforma e, ogni volta che schioccava le dita, delle fiamme partivano dal nulla. Intorno a lui degli scienziati pazzi dagli scompigliati capelli grigi che lanciavano schiuma da barba sul pubblico. E di sottofondo metal puro.
«Se lo fa a me, lo uccido» commentò Sorix tentando di trovare un nascondiglio nella sua palla gigante.
Axul prese un megafono e urlò: «Arrivano le muccheeeeeeeeeee!» e delle mucche con le ali piombarono dal cielo, infastidirono gli altri carri e andarono verso il suo carro rappresentante un boschetto pieno di funghi. Lei era seduta su un fungo rosso e pilotava le mucche con un sadico sorriso sul volto. A ripetizione andava “Rock Zone” degli Scorpions.
«Non mi rovinare l’albero!» imprecò Xarf quando vide l’ennesima mucca volargli accanto.
Un ruggito di T-Rex risuonò nell’aria facendo perdere il controllo ad Axul delle sue mucche per qualche secondo. Un enorme T-Rex di ossa si muoveva con qualche difficoltà su un rettangolo nero. Zaxzom imprecava contro i tasti di un computer che non voleva andare e degli attori del Paleolitico minacciavano con clave il pubblico.
«Inquietante» commentò Cykrix tornando poi a guardare i suoi pianeti.
Un enorme ombrello distrutto e lacerato dall’uso seguì il T-Rex di Zaxzom. Sotto all’ombrello c’era Raxas ricoperta da chiazze rosse e intorno a lei degli zombie che ballavano note gotiche. E intorno pezzi di pizza squartati.
«Ma che cosa carina!» tutti si voltarono nel riconoscere la voce di Tilex.
Un’enorme scivolo rosa rappresentante una lingua gigantesca apparve inaspettato in mezzo alla strada. Tilex si lanciò dallo scivolo finendo direttamente sul pubblico. Tutti cominciarono ad acclamarla; dei ballerini vestiti dagli altri membri del Buco andarono a recuperarla, la riportarono sul suo carro prima che scomparisse fra la folla e partirono a ballare canzoni popolari fiorentine.
«Tileeeeeeeeeeeeex!» urlò Raxas aprendo un ombrello che aveva in mano da cui partirono getti di sangue.
 
Quando ebbero finito il giro panoramico della città, si ritrovarono su una sfinge di cartapesta. Axul continuava a giocare con le sue mucche invece di prestare attenzione alla votazione, così Nyrpex le sequestrò il controller.
«Sei un incivile!»
«E tu una piromane! Hai distrutto mezza città!»
«Ehi, il fuoco è colpa di Leax!» ribatté lei incrociando le braccia.
Nyrpex spalancò gli occhi e le indicò un palazzo in fiamme da cui sbucava l’ala di una delle mucche.
«Che c’è? Tanto doveva essere demolito domani!» replicò lei sbuffando.
Cykrix li zittì con un’occhiataccia e aprì la busta con il vincitore. Tutti si fecero attenti.
Suspence alle stelle.
Ognuno cominciò a dire il nome del suo preferito.
«Xarf!»
Il barista cominciò a sventolare un immaginario ventaglio, si avvicinò al microfono e ringraziò i suoi votanti dicendo: «Grazie mille, sono davvero commosso, non pensavo di vincere davvero io. Beh, voglio la pace nel mondo» poi si voltò verso Nyrpex «Allora? Che ho vinto?».
Nyrpex gli mostrò dei biglietti per Venezia.
«Cioè, io ho vinto un viaggio nella città dove ho studiato?»
L’imperatore abbozzò un sorriso e, con un colpo di tosse, richiamò i jet privati.
«No, ragazzi, io a Venezia non vengo!» provò a borbottare Sorix, ma fu di nuovo legata al sedile dalla milizia dell’imperatore.
«Per me hai esagerato» commentò nuovamente Cykrix
«Ma è un dejà-vu questo?» domandò Nyrpex sedendosi comodamente «E comunque meritavo io di vincere».
«Con quella trashata? Ci mancava solo che mettessi Lady Gaga!» sbottò Axul mangiando un pezzo di cioccolata.
L’imperatore schiacciò il pulsante della velocità supersonica facendole spiaccicare tutta la tavoletta di cioccolato sul volto.
«Quanto ti odio» boccheggiò lei pulendosi con un tovagliolo.
«Che bello, non vedevo l’ora di venire a Venezia!» affermò trepidante Tilex saltando giù dal jet.
 
Si ritrovarono davanti alla basilica di San Marco con qualche difficoltà, bloccati da maschere fantastiche che meritavano di essere fotografate. Raxas arrivò con 800 rullini già pieni.
«Scusa, ma in che epoca sei rimasta?» domandò Leax perplesso.
«Sono sceniche queste macchine fotografiche!» replicò la scenografa (capita la battuta?).
Xarf scosse la testa e alzò lo sguardo. Sopra di lui Paxu vestita di bianco che si sporgeva dal parapetto della basilica.
«Oddio, si suicida?» domandò Sorix confusa.
«Evvai!» tutti si voltarono verso Axul sconvolti «Eddai che scherzavo!».
Paxu cominciò a “ballare” seguendo il vento.
«Scusate, ma quell’aborto che dovrebbe essere?» chiese Nyrpex perplesso.
«Uno dei suoi bambini persi al gioco?» ovviamente, era stata Raxas a rispondergli.
Xarf sbuffò. «Siete degli ignoranti! Quello sarebbe il volo dell’angelo!»
«Ma non lanciavano le colombe a Venezia?» replicò Axul mangiando cioccolata e offrendola poi a Raxas che la guardava disgustata.
Xarf scosse le spalle.
«Sì, ma che cavolo ci fa Paxu a fare l’angelo?» domandò Zaxzom fissandola attentamente nella sua buffa danza.
«Credo che sia l’angelo più stupido che Venezia abbia mai avuto» commentò Sorix quando la vide inciampare sui suoi stessi piedi.
«Ok, andiamo a fare un giro» affermò Zaxzom dirigendosi verso il centro della piazza.
Milioni di piccioni gli volarono sopra la testa in circolo e planarono intorno a lui fissandolo in modo truce. L’archeologo sbarrò gli occhi incredulo: perché dei piccioni lo stavano minacciando? Per pura casualità, notò un bagliore rosso nell’occhio di uno dei volatili e subito comprese. «Nyrpex, riprendi i tuoi robot!»
«Ma non sono stato io» rispose l’imperatore comprando un hot dog per meglio gustarsi la scena.
I piccioni cominciarono ad avanzare minacciosi. In qualche secondo comprese di non avere vie di fuga.
«Axul?»
La ragazza lo fissò da dietro una maschera dall’imponente vestito rosso. «No, oggi non ho voglia di distruggere nulla.»
I piccioni erano a meno di un metro da lui.
«Un aiuto?»
Leax passò in mezzo al cerchio di piccioni saltellando e ripetendo: «Trololololol».
Anche i robot fissarono basiti la scena, poi tornarono ad avanzare verso Zaxzom. Improvvisamente gli volarono sopra, lo afferrarono e lo trasportarono via.
Raxas inclinò di lato la testa. «Credo che abbiano rapito Zaxzom.»
«You don’t say?» chiese retorico Leax sbucando dietro di lei.
«Sì, ma mi sto rompendo di tutti questi rapimenti!» commentò Sorix sbuffando.
Axul prese un fucile dalla borsa e con un ghigno sadico chiese: «Andiamo a recuperarlo?».
Tilex si allontanò impaurita e l’altra assunse un’espressione innocente. «No, ma tranquilla! Con questo non ci faccio nulla!» e sparò un getto di schiuma da barba su Nyrpex.
«Scusate, ma come facciamo a trovarlo?» domandò Cykrix mentre mangiava un gelato.
Xarf e Sorix si misero il cappello e l’impermeabile di Sherlock Holmes. «Analizziamo la scena del crimine, deve esserci sfuggito qualche dettaglio.»
«Sì, il vostro cervello!» replicò Leax.
Tilex cominciò a correre in mezzo a piazza San Marco, fu fermata da una maschera e prese a ballare con quella.
«Perché?» domandarono in coro Leax e Axul.
«Sì, ma dobbiamo salvare Zaxzom!» provò a dire qualcuno, ma nessuno gli prestò ascolto e si dispersero nella piazza.
Improvvisamente, Axul prese in disparte Raxas e le disse: «Tesoro mio, andiamo a fare un giro sulla gondola!».
«Ma costa tantissimo!»
Axul arcuò un sopracciglio e mostrò il portafogli dell’imperatore.
 «Perché vuoi farlo? Lo fanno le coppiette!» ribatté Raxas sbarrando gli occhi.
«Per la finta coppia lesbo! Dai, muoviti!»
Salirono su una gondola e finsero di essere due ragazze innamorate perse.
Nyrpex salì su un’altra barca, puntò il dito verso di loro e ordinò: «Segua quella gondola!». Leax si aggregò a lui.
Si fissarono quando erano già nel mezzo del canale.
«Scusa, ma così sembriamo due gay.»
«Non dirlo che il solo pensiero di baciarti mi fa vomitare!» affermò Leax spingendolo lontano.
Inseguirono le due ragazze in quel lento, lungo, monotono giro per Venezia. Nyrpex riprese il portafogli e fu costretto a pagare anche lo spumante che le due finte lesbiche avevano aperto… più ovviamente gli stuzzichini che si erano divorate.
«Grazie, Nyrpeeeeeex!» urlarono in coro prima di scappare via. Continuarono a correre per qualche minuto. Si voltarono per guardare se li avevano seminati e andarono a sbattere direttamente contro Tilex che ancora ballava con le maschere.
«Tileeeeex!» urlò Raxas aggrappandosi a lei come se fosse stato un koala.
Sorix e Xarf passarono da quella strada con una lente di ingrandimento in mano. Dietro di loro Cykrix che li seguiva con un gelato.
Axul si accodò alla comitiva riuscendo a scappare dalla furia dell’imperatore.
Nyrpex e Leax arrivarono che i due investigatori più gli aiutanti se n’erano già andati. Trovarono solo Raxas attaccata a Tilex.
«Ma perché siete tutti così imbecilli?» domandò Leax prendendosi il volto fra le mani.
«Da che pulpito!» replicò Raxas fingendosi poi offesa.
«Ma non dovevamo fare qualcosa prima che scappaste con le gondole?» chiese Nyrpex ponendo una mano sotto al mento.
Tutti guardarono verso l’alto, ma nessuno si ricordò nulla.
Sorix e Xarf ritornarono nella piazza con ancora la lente in mano.
Tilex cominciò a seguirli. «Che state cercando?»
I due investigatori si guardarono, sorrisero e risposero: «Boh! Ce lo siamo dimenticati!».
Continuarono a girovagare per Venezia fino al tramonto. Si ritrovarono su un piccolo ponticello di pietra che dava sulla laguna.
«Oh, che bello il sole!» commentò Tilex sorridente e in una sorta di estasi mistica.
Improvvisamente sentirono un tonfo accanto a loro: un pacco arrivato dal nulla. Lessero il biglietto: “Non finirà così! Non potete ignorarmi così!”.
Aprirono il pacco e vi trovarono dentro Zaxzom.
«Ecco che dovevamo fare!» esultò Nyrpex euforico.
Axul notò che l’archeologo era pieno di piume. «Ma dov’è stato?»
«In una piccionaia» azzardò Sorix analizzando attentamente le piume con la lente di ingrandimento.
Zaxzom aprì gli occhi e il suo primo commento fu: «Ma quanto ci avete messo?».
«Ehm…»
 
Arrivarono a casa, aprirono la porta e su di loro si riversò un mare di coriandoli e schiuma da barba. I maggiordomi, la milizia e i servitori scoppiarono a ridere fragorosamente.
«Io odio il Carnevale!» sbottò Sorix scappando nella sua stanza.

Angolo autrice:
Ma salve a tutti! Io ho fatto passare del tempo per vedere se qualcuno recensiva, ma niente, leggete in tantissimi e nessuno che commenta, siete perfidi.
Beh, nella storia siamo a Carnevale, ora siamo alla fine dell'anno... ci siamo quasi no? XD
AUGURI A TUTTI VOI! Buon Natale, Buon Anno e buon compleanno a me e un buon non compleanno a tutti voi! <3
Recensite ò.o

<3


ps: ah, novità dell'anno nuovo saranno le immagini dei capitoli, ho aggiornato anche i capitoli vecchi, spero vi piacciono, quelle notti mi annoiavo e le ho passate così XD
  
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