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Autore: japanmaniac    29/12/2013    0 recensioni
Tegomass! ormai ne sono ossessionata!! che succede se l'Hikari della quale parla tanto Tego altro non fosse che il suo migliore amico?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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“ Che fai qui?”

“ Non hai ricevuto i miei messaggi? Posso?”- mi chiede scostandosi i capelli dalla faccia

“ ma sì certo...mia madre mi ha sequestrato il telefono”

Lui mi fissa sorpreso e sorride leggermente:

“ Non ridere è una tragedia!”- gli dico vergognandomi

Lui scuote i capelli facendo ricadere mille goccioline per aria e io devo frenarmi da fare pensieri perversi sul mio migliore amico...

“ Ti prendo qualcosa di asciutto! Entra”

“ Bagnerò ovunque”

“ Non importa, vieni...Maaaaaaaaa!!! Mammaaaaaaaaaaa!!”- urlo

Mia madre si affaccia un attimo poi corre verso di noi:

“ Masuda Kun, oh cielo! Sei fradicio!”

“ Mi dispiace...”

“ Non importa caro entra, vieni. Yuya portalo in camera tua e dagli della roba asciutta, preparo qualcosa di caldo!”

Portalo in camera tua...ecco...appunto.

“ Vieni...”- dico a Massu. Afferro il cellulare e saliamo di sopra.

Entriamo in stanza

“ Scusa per essere piombato qui, non rispondevi e così ho pensato di venire, credevo andasse bene”

“ Certo che va bene! Tieni”- dico porgendogli una tuta- “ Metti questa, ti starà un po' stretta ma almeno è asciutta”

Lui annuisce sorridendomi poi va in bagno.

Prendo il cellulare e scopro sette messaggi non letti:

' Come prevedevo ho appena litigato con mio padre...'

'Vorrei solo andarmene...'

' Che fai?'

' Simba che fai? Non puoi parlare?'

' :'('

' Sono andato via...posso venire li?'

' Simba vengo da te, spero solo che tu abbia una buona ragione per farmi preoccupare!'

Richiudo il cellulare e mi trovo davanti Massu.

Potrei anche svenire nel con quella maglia bianca e aderente di fronte a me.

Rimango fermo immobile senza parlare, è lui che mi tira a sé abbracciandomi stretto. Il suo corpo è bollente e la sua pelle profuma di buono, come sempre...

“ Io...mi dispiace per i messaggi...non potevo rispondere e....che è successo?”- balbetto cercando di controllare il respiro.

Lui non dice una parola ma lo sento singhiozzare contro la mia spalla. Non so che fare, né che dire. Non ho mai visto le sue lacrime. Sì certo è capitato di commuoversi ma non l'ho mai visto piangere per qualcosa di serio:

“ Vorrei solo piacergli...mi accontenterei...mi...mi accontenterei solo che mi dicesse che sono bravo...vorrei...io vorrei davvero...”

Lo abbraccio stretto accarezzandogli la testa. Il corpo di Massu sovrasta il mio e le sue braccia mi stringono come se non volessero lasciarmi andare.

“ Ha detto che...ha detto che si vergogna...lui si vergogna di...di me...”- singhiozza

“ Sssst...non ascoltarlo...Non hai nulla di cui vergognarti, hai capito?”

“ Mi odia...”

“ No...non ti odia...solo ancora non capisce, gli ci vuole ancora un po' di tempo...”

“ Quanto....Quanto? Ha sempre fatto così...lui non...”

“ Ssst...ora basta...basta...guardami...ehi guardami”- dico staccandomi da lui e costringendolo a guardarmi- “ Non hai nulla di cui vergognarti, sei bravo...sei bravo in tutto...ascolta penseremo a qualcosa...ma intanto basta piangere. Ora sei con me, ok? Adesso ti dico cosa facciamo: ti asciughi le lacrime e andiamo di sotto. Mia madre ha cucinato per un reggimento e sicuramente ora starà preparando qualcos'altro perciò dobbiamo fermarla ok?”

“ Non ho fame...”

Strabuzzo gli occhi scoppiando a ridere:

“ Allora è grave davvero!”- dico mettendogli un braccio intorno al collo- “ Dai andiamo! Ti starò vicino! Anche perchè mia nonna ti riempirà di domande su Shige kun!”

“ E' ancora fissata?”

“ Innamorata persa!!”- rido uscendo dalla stanza.

Scendiamo di sotto e ci stacchiamo solo in prossimità della porta

“ Siediti caro! Vieni...hai fame? Ma sicuro che hai fame! Qui c'è della zuppa. Spero ti piaccia. Ti fermi da noi stasera? I tuoi genitori lo sanno?”

“ Mà...basta domande. Certo che lo sanno. Sta tranquilla. Ora lascialo mangiare in pace”- dico a mia madre fermando il suo solito fiume di parole

“ Non c'è problema...”- sospira Massu- “ Itadakimasu”- dice prendendo una piccola cucchiaiata di zuppa. Improvvisamente lo vedo illuminarsi:

“ E' deliziosa!”

“ Davvero?! Oh sono proprio contenta che ti piaccia!”

“ Shige kun festeggiava con la sua famiglia? Chissà che bella madre che ha!”- dice la nonna sognante

“ Non lo so...sua madre se n'è andata che lui era piccolo, non parla molto volentieri di lei”

“ Oh! Povero caro!! Non lo sapevo! Come vorrei abbracciarlo forte!!”- commenta facendoci quasi scoppiare dal ridere

“ Nonna dai!!!”

“ Che ho detto? Masuda kun ho detto qualcosa di male?”

“ No...”- dice trattenendo una risata- “ Non c'è niente di male”

Rido pensando alla faccia di Kato quando gli diremo delle attenzioni della mia dolce nonnina.

Massu mangia ridendo per le innumerevoli gag che quella dolce vecchina ha deciso di regalarci stasera. A volte non so proprio come farei senza di lei!

Comunque conoscendo il mio amico so che le sue risate non sono che una reazione nervosa.

Suo padre non ha mai accettato il suo ingresso alla Johnny e ancora peggio, non ha mai accettato un figlio che amasse la danza più del football o del baseball.

Secondo lui suo figlio è solo una femminuccia. E poco importa se tutto il mondo non la pensa così. Se potessi lo picchierei.

Odio vederlo ferire Massu. Odio quelle parole crudeli che gli rivolge ogni volta.

Quando a serata conclusa torniamo in stanza ecco che lui si chiude di nuovo nel suo mutismo. Non so che dire.

E' lui a parlare:

“ Questa stanza non è cambiata di una virgola...Saranno quanti? Dieci anni che non ci metto piede? Ed è sempre uguale”

“ Già...”- dico sdraiandomi sul letto e mettendo le mani dietro la testa- “ Mia madre è fatta così, per lei sono e resterò il suo bambino adorato...imbarazzante”

Lo vedo muoversi. Invece di usare il letto degli ospiti di sdraia accanto a me. Istintivamente rotolo su me stesso posando la testa sul suo petto poi spengo la luce con la mano:

“ Almeno tua madre è orgogliosa di te...La mia non dice una parola. Persino quando me ne stavo andando è rimasta zitta. Poi è venuta verso di me e mi ha detto solo: abbi cura di te nient'altro”

“ Mi dispiace così tanto...”- dico stringendomi un po' di più a lui. Sento la sua mano attraversare la mia schiena e rabbrividisco. So come andrà a finire. Lui si addormenterà e io rimarrò a fissarlo domandandomi quando riuscirò a dirgli tutto. Banale e invece lui si volta verso di me accarezzandomi il viso. Nel buio vedo i suoi occhi brillare:

“ Simba...”

“ Mmm?”
“ Non ti arrabbiare...”

“ Di cosa?”- chiedo confuso, poi mi paralizzo vedendolo avvicinarsi...

Improvvisamente le sue labbra, le labbra che ho sognato da una vita si posano sulle mie. Lentamente la mia bocca si rilassa e segue il movimento delle sue labbra morbide trasformando quel gesto in un bellissimo bacio...

Ci stacchiamo per poi guardarci negli occhi.

“ Mi dispiace se...”- inizia ma lo interrompo

“ Non dirlo...”

“ Cosa..”

“ Non dire che ti dispiace ok? Non dirlo...”- dico avvicinandomi a lui. Non deve dirlo perchè a me non dispiace per niente. Sono felice, davvero felice, non posso descrivere quello che sento in questo momento. Quello che provo mentre le mie labbra catturano le sue un'altra volta, mentre le sue braccia mi stringono...non so davvero spiegare le mille emozioni.

Lui come sorpreso mi spinge lentamente sotto di lui non smettendo di baciarmi. Le nostre bocche ora sembrano affamate l'una dell'altra.

Velocemente gli sfilo la maglia, sogno il suo corpo da troppo per permettermi di esitare. Passo le mie mani sui suoi muscoli e provo un brivido. Lui mi guarda con quei suoi occhi profondi e manda in tilt i miei pensieri.

Sembra incredulo, forse anche lui, come me, aspettava questo momento. Ora sono le sue mani a spogliarmi, è la sua bocca a baciare la mia pelle strappandomi dei sospiri.

Le sue mani continuano nel loro percorso e lentamente mi sfila i pantaloni. Mi sento scoppiare quando lo vedo togliersi i suoi.

Lo fermo guardandolo: il torace scolpito, le gambe muscolose e quel viso perfetto

“ Sei...sei bellissimo...”- sussurro

“ Cosa?”- sorride lui- “ E' la prima volta che te lo sento dire...”

“ L'avrei voluto dire mille volte”- comincio io interrotto dai suoi continui baci

“ Ti stai innamorando di me Simba?”

“ Smettila di chiamarmi così”

“ Non smetterò sinchè non mi rispondi...”

Lo guardo negli occhi, ho paura di essere sincero, paura che quello che dico abbia delle conseguenze. Lui si blocca fissandomi, il sorriso ha lasciato il posto ad un espressione seria, così mi faccio coraggio:

“ Io sono già innamorato di te...Lo sono da molto tempo...è un sentimento che mi spaventa, soprattutto perchè qui si tratta di te...e io non posso perderti per questo”- dico abbassando lo sguardo e aspettando una sua reazione. Il silenzio mi fa alzare gli occhi. Massu mi fissa a bocca aperta poi fa qualcosa che non mi aspetto...sorride...un sorriso felice, sincero che mi lascia senza parole.

Poi mi bacia di nuovo spingendomi sul materasso.

“ Speravo davvero che ti accorgessi di me...”- mi sussurra iniziando a baciarmi il collo e mandandomi in estasi le sue mani scendono sul mio corpo, mentre il suo alito caldo mi sfiora la pelle.

Le mie mani si muovono senza controllo sfilando i suoi boxer e in un attimo mi trovo a toccare quel membro duro e gonfio.

Non ho mai toccato un uomo. Non ho mai nemmeno immaginato di farlo...almeno prima di incontrare lui. Lo spingo sotto di me mentre le mie mani continuano a toccarlo.

Per la prima volta lo sento gemere e trovo la sua voce la cosa più eccitante del mondo.

Discendo lentamente il suo torace e arrivo a baciare quella parte di lui che avevo sin ora solo sognato. Non l'ho mai fatto ma più le mie labbra giocano più provo gusto nel farlo.

Lo sento irrigidirsi e improvvisamente sento le sue braccia tirarmi con forza verso di lui. Sono come un pupazzo nelle sue mani...

Mi bacia mordendomi le labbra poi mi sfila i boxer...

Mi perdo dentro i suoi occhi ed è lui ora a toccarmi. Mi sento troppo eccitato per resistergli ancora. Le labbra di lui si posano sulla mia intimità lasciandomi senza fiato. Non riesco a controllarmi e finisco col venire nella sua bocca.

“ Scu...scusa...non sono riuscito a...” - inizio imbarazzato

Lui sorride leccandosi le labbra e io mi chiedo se lo abbia già fatto con qualcun altro. Un motto di rabbia mi sale ma lui si avvicina a me. Mi bacia ancora e per la prima volta mi ritrovo ad assaporare qualcosa di nuovo. Mi lascio andare a quell'ennesimo gioco di labbra ma in un attimo lo sento sdraiarsi dietro di me.

Dovrei avere paura, essere terrorizzato ma l'unica cosa che sento è l'eccitazione.

“ Non l'ho mai fatto e...fermami se ti faccio male...”- mi dice alitandomi nell'orecchio

Lo vedo portarsi una mano alle labbra e bagnarla per poi strofinarla sul suo membro. Quando lui spinge dentro di me mi sento impazzire, il dolore è lancinante...

Sto per bloccarlo quando la sua mano afferra il mio membro massaggiandolo. Tanto basta per eccitarmi di nuovo e in un attimo lo imploro di continuare, di non fermarsi...mi tappo la bocca con la mano per impedirmi di gridare, sto per esplodere. Le spinte si fanno più pesanti e veloci, ho i brividi nel sentirlo gemere...

Alla fine un suono rauco gli esce dalle labbra e lo sento venire dentro di me...

Quasi immediatamente vengo anche io sulla sua mano...

Rimaniamo fermi....lui ancora dentro di me.

Poi lentamente si leva ma non sciogliendo il nostro abbraccio. Mi posa dei leggeri baci sulla spalla mentre io ancora cerco di ragionare.

“ Come stai?”- mi sussurra. Sorrido pensando che anche ora si preoccupa per me

“ Sto bene...è stato...incredibile...bellissimo...”- sussurro voltandomi verso di lui. Massu mi sorride accarezzandomi il viso:

“ Erano mesi che ci pensavo, ma non sapevo come l'avresti presa....”

“ Direi piuttosto bene!”- ribatto ridendo.

“ Sciocco!”- dice lui dandomi un colpetto sulla fronte- “ Dico sul serio! Non sai quante volte avrei voluto dirti tutto...”

“ Anche per me è lo stesso...avevo paura...paura di perderti” -gli dico intrecciando le mie dita alle sue.

Ci baciamo di nuovo, lentamente...profondamente...

“ Attento che si ricomincia amore mio...”

Rimango bloccato da quelle parole...

“ Cos'hai detto?”

“ Che se continui così si ricomincia”

“ No...dopo...”

“ Amore mio...Perchè è quello che sei...O preferisci che ti chiami Simba? Che poi è più adatto! Graffi anche come lui! Guarda...”- dice mostrandomi i segni rossi sulle braccia. Nemmeno mi ero accorto di averlo graffiato!

“ Mi dispiace! Accidenti”

“ Fammi sentire il ruggito?”

“ Eh?”

“ Ruggisci!”

“ Piantala dai...”

“ Fallo o ti faccio il solletico”

Sospiro rassegnato e faccio quello che mi dice facendolo scoppiare a ridere:

“ Come ruggiti lasciamo a desiderare eh Simba?”

“ Smettila!”

“ Mi eccita!”

“ Cosa?!”

“ Chiamarti Simba! Mi eccita!”

“ Piantala!”

“ Mai! Simba....Simba...Simba...”- dice prendendo a baciare la mia pelle.

Così per tutta la notte fu un alternarsi di risate e amore che scacciò via tutti i brutti pensieri...

La mattina dopo quando aprì gli occhi, trovai mia nonna fissarmi. Ero ancora stretto a lui...Non c'era giustificazione che potessi trovare alla cosa. Fu lei a stupirmi. Mi sorrise guardando Massu addormentato:

“ E così ecco la nostra Hikari...”- mi disse facendomi l'occhiolino

“ Mi dispiace di aver mentito...”

“ L'avevo già capito...Da quando quel ragazzo ha messo piede in casa hai cambiato espressione. Eri sorridente e felice...L'amore non ha limiti di tempo, spazio o sesso. L'amore non si può evitare, arriva e basta. L'importante è saperlo accogliere senza paura...

Non dirò nulla a tua madre ma mi aspetto una ricompensa...una cena con Shige andrà benissimo...Sta a te trovare il modo!”

Rimasi a bocca aperta nel vederla andare via. Forse stavo ancora dormendo, non poteva averlo detto sul serio...Mi voltai verso Massu che dormiva tranquillo. Il mio cervello ancora una volta andò in black out nel vedere la sua bellezza...Sì l'amore non ha limiti...io l'avevo capito quando mi ero innamorato di lui...

Sorrisi pensando al povero Kato e a cosa avrebbe detto una volta arrivato all'appuntamento, poi scossi la testa, a questo avrei pensato più avanti.

Mi sdraiai accanto al mio ragazzo e mi strinsi a lui...

 

  
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