Correre,ridere,urlare.
La luce è dalla nostra parte.
L'ho superato e lui mi segue.
Ride e cerca di formulare una frase di senso compiuto.
'Perché hai voluto fare questa gara?' grido senza voltarmi indietro.
L'aria frizzante della mattina mi accarezza dolcemente,la strada è deserta.
Intorno a noi solo alberi e silenzio.
Continuo a correre come se potessi arrivare dall'altra parte del mondo senza problemi.
Ad un tratto sento un rumore al mio lato e vedo qualcosa sfrecciare e sorpassarmi.
Scioccata mi fermo.
'Non sottovalutare i musicisti.'mi dice.
Capendo che ha vinto si ferma a qualche metro davanti a me,si volta e mi rivolge un sorriso smagliante.
Inspira profondamente,si getta a terra e scoppia a ridere cercando di respirare a fondo.
'Anni di corsa e sprechi il tuo talento cantando.' gli dico ridendo.
Mi distendo a terra vicino a lui.
Il cielo è limpido,senza nemmeno una nuvola,per qualche minuto rimaniamo in silenzio vedendo l'azzurro che ci sovrasta.
Si gira verso il mio lato ma non parla.
'A cosa stai pensando?'
Nessuna risposta.
'Sarebbe stupendo restare per sempre così.'
Mi volto verso di lui :quegli occhi scuri,quei capelli lisci e castani che gli incorniciano il viso.
Le sue labbra si posano sulla mia fronte.
Solo ora tutto è perfetto.