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Autore: telesette    29/12/2013    0 recensioni
[Il mio amico Ultraman]
Nessuna meglio di lei sapeva riconoscere la verità dalla menzogna nelle parole di Andrew. Suo fratello non era certo bravo a mentire, quanto invece a nascondere la verità sui suoi superpoteri; e se diceva di vederla come una "principessa speciale", era perché lo pensava realmente.
Sulle prime scosse il capo dubbiosa ma, non appena Andrew prese a fare la voce contraffatta di un terrestre in cerca di aiuto, si lasciò andare ad un'allegra risata.
Quel simpatico mattacchione sapeva sempre come dimostrarle il proprio affetto, specie quando i problemi e le tante piccole sconfitte si facevano sentire con il loro peso, e in quei momenti Erin ringraziava in cuor suo di avere un fratello come Andrew...
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il mio amico Ultraman ( My Secret Identity ) è una serie televisiva canadese trasmessa tra il 1988  il 1991, interpretata da un allora giovanissimo Jerry O'Connell. La trama si presenta come uno dei tanti "Fantasy/Action", con protagonisti adolescenti e uno sfondo comico/sentimentale, e si compone in tutto di tre stagioni e 72 episodi.  
La storia segue le vicende del giovane Andrew Clements, un tranquillo quattordicenne come tanti, vittima di un incidente nel laboratorio del suo vicino di casa. A causa del raggio fotonico sperimentale, messo a punto dal dottor Benjamin Jeffcoate, Andrew ottiene dei poteri straordinari quali: la capacità di fluttuàre nell'aria, l'invulnerabilità, la supervelocità e la superforza. In seguito, grazie ad una seconda accidentale esposizione ai raggi fotonici, tutti i suoi poteri vengono potenziati ed Andrew ottiene anche la capacità di volare. Solamente il dottor Benjamin è a conoscenza del segreto e, in accordo con lo scienziato, il ragazzo promette di utilizzare i propri poteri solo in caso di reale bisogno e per aiutare chi si trova in pericolo, senza però svelare la sua vera identità.

 

clicca qui per vedere la sigla originale:
http://www.youtube.com/watch?v=VLuXJL2GCgk

 

 

Caro super-fratellone
( immagini tratte da internet )

 

Povera Erin!
Da che era passata alla scuola superiore, le cose non erano andate proprio come se le immaginava.
I compagni tendevano ad escluderla dalle conversazioni, trattandola come se fosse un'appestata, e alla mensa era costretta a mangiare sempre da sola; i ragazzi preferivano le bionde carine e slanciate, rispetto al suo fisico per nulla appariscente e ai capelli scuri; oltretutto il professore di chimica sembrava averla presa in antipatìa fin dal primo giorno, facendole cominciare l'anno scolastico con una nota di biasimo del tutto ingiustificata...
Ogni pomeriggio, passando davanti alla porta della sua camera, Andrew la vedeva sempre triste ed imbronciata a fissare il vuoto davanti a sé.
Purtroppo, nemmeno i poteri di Ultraman potevano servire a risollevarle il morale. Quello di Erin era un problema che non si poteva risolvere con l'uso dei muscoli, né con la supervelocità, né tantomeno volando.
Tuttavia era pur sempre sua sorella.
Sensibile com'era, da buon fratello maggiore, Andrew non poteva vederla in quello stato per colpa di un manipolo di gentaglia incapace di rispettarla. D'accordo, non poteva usare i suoi poteri, ma aveva comunque il dovere di tirarla su in qualche modo.

- E' permesso?

Erin non rispose, stringendosi nelle spalle con un sospiro, tuttavia fece cenno di "sì" con il capo.

- Le mie orecchie hanno appena captàto un messaggio stellare - esclamò il ragazzo, alterando la voce quasi come il narratore di un film di fantascienza. - Diceva che qui c'è la sorella più speciale del mondo e che le forze aliene le hanno tolto il sorriso con un raggio diabolico...
- Dai, Andrew, smettila - borbottò Erin. - Non mi va di scherzare, adesso!
- Okay, niente alieni - mormorò l'altro, sollevando le braccia a mo' di scusa. - Però di sorrisi qua non ne vedo!

Erin emise un altro forte sospiro.

- Ehi, andiamo, principessa - sussurrò Andrew con fare apprensivo. - Mi fa male vederti così, sul serio!
- Fratellone, per te com'è stato il primo anno di liceo?
- La verità?

Erin annuì.

- Più o meno come il tuo - ammise. - I compagni se la tiravano, le ragazze mi ignoravano e i professori... Beh, insomma, hai capito!
- E dura così per molto?
- Beh... no, dipende!
- Dipende da cosa?

Andrew sorrise, chinandosi accanto a lei e carezzandole i capelli con un gesto affettuoso.

- Dal fatto che io sono imbranato - disse. - Tu invece sei la Principessa dei Clements, e puoi superare qualunque cosa!

Erin storse appena le labbra con una smorfia, guardandolo di sottecchi.
Nessuna meglio di lei sapeva riconoscere la verità dalla menzogna nelle parole di Andrew. Suo fratello non era certo bravo a mentire, quanto invece a nascondere la verità sui suoi superpoteri; e se diceva di vederla come una "principessa speciale", era perché lo pensava realmente.
Sulle prime scosse il capo dubbiosa ma, non appena Andrew prese a fare la voce contraffatta di un terrestre in cerca di aiuto, si lasciò andare ad un'allegra risata.
Quel simpatico mattacchione sapeva sempre come dimostrarle il proprio affetto, specie quando i problemi e le tante piccole sconfitte si facevano sentire con il loro peso, e in quei momenti Erin ringraziava in cuor suo di avere un fratello come Andrew.

- Grazie - mormorò lei.
- Grazie a voi, principessa - rispose Andrew, sempre camuffando la voce con un sorriso.
- Ma chi sei, Superman?
- Beh, che vuoi che ti dica? Diciamo... una specie!

Certo Erin non poteva saperlo ma, in un certo senso, con quel commento scherzoso ci aveva quasi azzeccato.

FINE

   
 
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